964 resultados para Brangwyn, Frank, Sir, 1867-1956.
Resumo:
Anche se la politica editoriale comunista rappresenta un campo di indagine fondamentale nella ricerca sul Pci, la sua attività editoriale è caduta in un oblio storico. Assumendo il libro come supporto materiale e veicolo della cultura politica comunista, e la casa editrice come canale di socializzazione, questa ricerca s’interroga sui suoi processi di costruzione e di diffusione. La ricerca si muove in due direzioni. Nel primo capitolo si è tentato di dare conto delle ragioni metodologiche dell’indagine e della messa a punto delle ipotesi di ricerca sul “partito editore”, raccogliendo alcune sfide poste alla storia politica da altri ambiti disciplinari, come la sociologia e la scienza politica, che rappresentano una vena feconda per la nostra indagine. La seconda direzione, empirica, ha riguardato la ricognizione delle fonti e degli strumenti di analisi per ricostruire le vicende del “partito editore” dal 1944 al 1956. La suddivisione della ricerca in due parti – 1944-1947 e 1947-1956 – segue a grandi linee la periodizzazione classica individuata dalla storiografia sulla politica culturale del Pci, ed è costruita su quattro fratture storiche – il 1944, con la “svolta di Salerno”; il 1947, con la “svolta cominformista”; il 1953, con la morte di Stalin e il disgelo; il 1956, con il XX Congresso e i fatti d’Ungheria – che sono risultate significative anche per la nostra ricerca sull’editoria comunista. Infine, il presente lavoro si basa su tre livelli di analisi: l’individuazione dei meccanismi di decisione politica e dell’organizzazione assunta dall’editoria comunista, esaminando gli scopi e i mutamenti organizzativi interni al partito per capire come i mutamenti strategici e tattici si sono riflessi sull’attività editoriale; la ricostruzione della produzione editoriale comunista; infine, l’identificazione dei processi di distribuzione e delle politiche per la lettura promosse dal Pci.
Resumo:
The project looked at crucial political events in Slovakia between 1956 and 1960. 1956 saw the first attempt by Slovak intellectuals to reform the communist regime by increasing the degree of democracy and 1960 was the culmination of the strengthening of the political persecution that began after 1957. The period was characterised by the partial replacement of the informal-political instruments of control over society by formal measures, and the gradual weakening of the role of terror in people's daily life. Marusiak studied the gradual accommodation of the communist regime by the people, analysing the social and political history against the background of political development and of specific aspects such as the conflict of youth and intellectuals with the regime, the collectivisation of agriculture and the liquidation of the rest of the private sector in the economy, public opinion and the changes in the political system, the relations between state and churches, and ethnic problems in Czechoslovakia. He concludes that there was a continuity between the aims and methods used by the communist regime before and after 1953 (or 1956) and that the communist regime in this period remained fundamentally totalitarian.