992 resultados para Bancroft, Marie, 1839-1921.
Resumo:
Como objetivo de pesquisa esta monografia buscou coletar dados descritivos que permitissem esclarecer as possibilidades educativas para o ensino de química em uma abordagem contextual utilizando história e filosofia da química e da ciência. Esta monografia trata de uma intervenção feita dentro do cronograma de aulas de uma escola pública de Bauru, em que se buscou levar informações que possibilitassem uma abertura na perspectiva de vida de alunos que estudam e/ou vivem em meio a violência social e doméstica. A intervenção consistiu no estudo da história da descoberta da radioatividade, ensinada através da biografia de Marie Curie, a mulher que denominou o fenômeno dos raios invisíveis de radioatividade, em sua tese de doutorado. Ela também descobriu, por meio da mesma pesquisa que fundamentou a referida tese, dois elementos radioativos, o polônio e o rádio. Para o planejamento da pesquisa e a análise dos dados se utilizou a metodologia qualitativa de pesquisa, com enfoque na pesquisa-ação e técnicas de análise de conteúdo. Para a aplicação dessa aula foi elaborada uma atividade envolvendo história da química e das ciências naturais dentro de uma atividade de leitura. Utilizou-se o livro GÊNIO OBSESSIVO: O MUNDO INTERIOR DE MARIE CURIE de Bárbara Goldsmith como base para os textos utilizados em aula. Foi utilizado o livro MARIE CURIE E A BUSCA PELO RÁDIO de Beverly Birch, como fonte de ilustrações. Essas ilustrações, assim como outras imagens extraídas da internet, foram utilizadas para relacionar os fatos ocorridos durante a pesquisa de Marie, realizada com o auxílio do marido Pierre Curie, que era professor e pesquisador em física e trabalhava com fenômenos relacionados a piezeletricidade, entre outros fenômenos eletromagnéticos. A aula consistiu na aplicação de um questionário inicial para averiguar as idéias prévias que os alunos apresentavam sobre a radioatividade e o contexto...
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In this paper, are analyzed the content of morality and civility disclosed in five articles published in the Revista de Educação, educational periodic published by the School for Teaching Training of Piracicaba, between 1921 and 1923, and that had Lourenço Filho as editor. For the analysis, it was used aspects of the theory of civilization processes, based on the emotional control idea, proposed by the German sociologist Norbert Elias, in the first decades of the twentieth century. Through historical approach, it was founded in these articles the principles of civility and of morality that should be taught through the school to the teaching training students so they could teach it to their students, future citizens of Republic. From the analysis of the articles of this journal it was possible to observe the "drawing" of citizen who was disclosed and, consequently, the spread - through the school – of values related to social behavior that matched to the standards of civilized individuals to the Brazilian Republic.
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This article intends to verify the Fanfulla's action in the dynamic of the political propaganda, as well as the cultural exchanges established with the fascism during 1922-1924. The leading question is insert on the political culture studies concerned with the significance of the fascism spread among the Italian immigrants and his descendants located on the Sao Paulo State. It unfold in others questions: the reason of the Mussolini government pledge to publish those ideas, the themes approached in this propaganda, the reactions it rise, as well on the Italian community, the Brazilian government and political movements. On this issue is included the position of the Brazilian government, on the Brazilian diplomacy or in the repressive agencies toward fascist Italy and the supporters of the fascism. The choice of the newspaper Fanfulla is justified for its position in the historiography, considered the most expressive source for this study, due its longevity, relations with the fascist regime and diffusion on Sao Paulo State.
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The David Bancroft Johnson Travel Journals Collection consists of a diary of a trip taken by David Bancroft Johnson, Founder and First President of Winthrop, to Belgium, Holland, Germany, Switzerland, France, England, and Scotland during October- December 1908. The journals contains descriptions of areas visited, social life and customs. Also included is a description of his trip to Denver, Colorado in July 1909 in which he describes the area and its people.
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The larva of Dicrepidius ramicornis (Palisot de Beauvois) and pupa of Dipropus brasilianus (Germar) are described. The larva of D. brasilianus is redescribed. The immatures of both species are illustrated. Comparisons among the known larvae of Dipropus species and between the two genera are presented. A provisional key to Dicrepidiina genera with known larvae is provided.
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La presente tesi si concentra sul romanzo popolare irlandese scritto da donne, nel periodo compreso tra il 1798 e il 1921. Quattro sono le autrici prese in considerazione: Charlotte Elizabeth Tonna, Sydney Owenson (meglio conosciuta come Lady Morgan), Edith Somerville e Katharine Tynan, le cui vite e opere coprono un periodo storico fondamentale per l’uscita dell’Irlanda dal dominio coloniale britannico e la formazione della nazione irlandese nel sud del paese. L’interesse principale è quello di analizzare il modo in cui nei loro testi prende forma la nazione, e in particolare attraverso quali immagini e riferimenti religiosi. Il senso è quello, dunque, di rileggere tali testi prestando maggiore attenzione alla religione, uno dei principali collanti tra autrici e pubblico: all’epoca in cui l’Irlanda stava acquisendo i confini che oggi ancora mantiene, esisteva un terreno d’incontro tra discorso politico e letterario, quello della nazione, e tale terreno veniva attraversato anche dal messaggio religioso. Il fine ultimo è quello di dimostrare che la letteratura popolare non è “seconda” ad altre quanto a valori che è in grado di trasmettere e a messaggi che è in grado di veicolare: trascurarla significa non capire i meccanismi attraverso i quali una società si sviluppa e si modifica.
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Igor Stravinskij (1882-1971) utilizzò di sovente fonti preesistenti come parte integrante del proprio artigianato compositivo. In questa tesi dottorale ho studiato il processo creativo di Stravinskij negli anni Venti sulle musiche di Pëtr Il'ič Čajkovskij (1840-1893). Nella prima parte della dissertazione ho indagato la Sleeping Princess (1921) e il successivo Mariage d’Aurore (1922-1929), entrambi allestiti dai Ballets russes di Sergej Djagilev (1872-1929). Dopo aver localizzato e contestualizzato le fonti manoscritte e i materiali d’uso, ho ricostruito le ri-orchestrazioni effettuate da Stravinskij della Danse russe (Coda del Pas de deux n. 28) e del Presto del Finale (n. 30), che erano a tutt’oggi inedite. La ricerca sulla Sleeping Princess si è rivelata fondamentale per la conseguente analisi del Baiser de la Fée (1928, Ballets de Mme Ida Rubinstein), balletto basato su pezzi pianistici e romanze per voce e pianoforte di Čajkovskij. Grazie allo studio dello Skizzenbuch VIII, della partitura pianistica manoscritta e di tutte le fonti rinvenute, ho gettato ulteriore luce sul processo compositivo di Stravinskij sulle fonti čajkovskiane. Ho rinvenuto nuove appropriazioni che finora non erano note.
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Il presente elaborato si pone l'obiettivo di fornire una proposta di traduzione del romanzo per ragazzi "Cette fille a du style". Il primo capitolo presenta una panoramica dell'evoluzione dei personaggi femminili nella letteratura per ragazzi in Italia e in Francia, sicuramente breve e non esaustiva ma volta a mostrare come i libri abbiano accompagnato le ragazze e come le ragazze siano cambiate con loro. A questa segue la presentazione dell'autrice del libro, della casa editrice e infine del romanzo in questione attraverso un'analisi tematica e stilistica, con particolare attenzione alla questione della serialità. Il secondo capitolo è costituito dalla proposta di traduzione del romanzo, che sarà commentata nel capitolo successivo. L'ultimo capitolo affronta la questione della traduzione dal punto di vista del genere, inizialmente riferita all'intera produzione letteraria e in seguito approfondita per il romanzo oggetto di questa tesi. La sezione successiva ha come scopo quello di fornire una breve panoramica del linguaggio della moda, dalla sua nascita fino alle sue più recenti evoluzioni, cui fa seguito un’analisi mirata degli aspetti traduttivi risultati particolarmente ostici e le relative soluzioni. Infine, si è ipotizzato un possibile inserimento della traduzione di "Cette fille a du style" all’interno del panorama editoriale italiano, confrontando le opere della stessa autrice già tradotte nel nostro Paese.
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Il nostro lavoro ha lo scopo di proporre le traduzioni di alcuni capitoli del romanzo camerunese Vengeance à Yaoundé di Marie Ottou. Abbiamo studiato lo stile,il linguaggio,la struttura ecc.. per poter identificare il sotto genere al quale appartiene il nostro libro.
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Questa tesi si concentra sulle traduzioni italiane del classico in lingua inglese The Secret Garden (1911) di Frances Hodgson Burnett, con particolare attenzione all'uso della lingua e all'evoluzione della prassi traduttiva. Nella prima parte di questa tesi ho approfondito temi di natura teorica, quali la sfuggente e complessa definizione di letteratura per l'infanzia, la sua duplice appartenenza al sistema letterario e a quello pedagogico, e le peculiarità della sua traduzione. Inoltre ho presentato un excursus sulla storia di questo genere letterario, con particolare attenzione alla scena italiana e all'opera di propagazione della lingua portata avanti dai libri per ragazzi. Tali basi teoriche sono state necessarie allo scopo di inquadrare il romanzo in una cornice definita e utile in riferimento all'analisi e alla comparazione delle sue traduzioni. Il corpus delle traduzioni scelte consiste nei lavori di: Maria Ettlinger Fano (1921), Angela Restelli Fondelli (1956), F. Ghidoni (1973), Giorgio van Straten (1992) e Beatrice Masini (2013). Di ciascuna opera ho dato una descrizione generale, per poi concentrarmi sugli snodi traduttivi principali: da un lato i problemi di mediazione culturale come l'onomastica, i cibi, le lingue non standard nel testo originale, la religione e così via; dall'altro le soluzioni linguistiche adottate. Al fine di presentare e comparare questi parametri, ho portato a supporto i passaggi delle diverse traduzioni significativi in tal senso. Ho concluso con alcune considerazioni finali sull'evoluzione delle traduzioni italiane di The Secret Garden, viste attraverso l'ottica del rapporto fra adulti (traduttore, editore, educatori, genitori...) e lettore bambino.