1000 resultados para topologia algebrica superfici varietà 3-varietà presentazione poliedro poligono coomologia dualità
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Questa tesi descrive lo sviluppo di una nuova metodologia che prevede l’utilizzo degli orto-chinoni metidi (o-QMs) in reazioni organocatalitiche asimmetriche. A causa della loro elevata instabilità e reattività, gli o-QMs sono stati impiegati in trasformazioni di sintesi asimmetrica solo di recente. Il metodo sviluppato prevede l’utilizzo di catalizzatori bifunzionali in grado di promuovere la generazione in situ degli intermedi reattivi a partire dai rispettivi 2-solfonilalchil fenoli, tramite eliminazione di acido solfinico. L’utilizzo di condizioni blandamente basiche sia per generare gli o-QMs che per l’attivazione dei partner nucleofili, risulta innovativo e permette non solo di ovviare all’intrinseca instabilità di questi intermedi, ma anche di impiegarli efficacemente in reazioni organocatalitiche con una varietà di nucleofili, come, ad esempio, l’acido di Meldrum, il malononitrile e vari composti 1,3 dicarbonilici. Le reazioni catalitiche portano alla formazione di 3,4-diidrocumarine, 4H-cromeni e xantenoni enantioarricchiti. Alcuni di questi composti sono dei precursori sintetici di composti naturali o sintetici biologicamente attivi e per avvalorare questa metodologia sono state proposte le sintesi formali di tre composti di interesse biologico: la (R)-tolterodina (il principio attivo del farmaco antimuscarinico Detrol®), (S)-4-metossidalbergione (allergene della Dalbergia Nigra) and SB-209670 / SB-217242 (due potenti antagonisti dell’endotelina).
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L’obiettivo di questa tesi è costruire una corrispondenza tra oggetti algebrici, gli ideali, e oggetti geometrici, le varietà algebriche, e studiarne il comportamento nel caso affine e proiettivo. Nel caso affine, lavorando in campi algebricamente chiusi, si descrive una corrispondenza biunivoca tra ideali radicali e varietà affini non vuote. Ciò permette di riformulare ogni affermazione sulle varietà affini in un’affermazione sugli ideali radicali, e viceversa; in particolare si descrivono le relazioni tra le operazioni su ideali e su varietà: alla somma degli ideali corrisponde l’intersezione di varietà, a prodotto e intersezione di ideali corrisponde l’unione di varietà, al quoziente di ideali corrisponde la chiusura di Zariski della differenza insiemistica delle varietà. Inoltre ad ogni ideale primo corrisponde una varietà irriducibile e agli ideali massimali corrispondono i punti dello spazio. Nel caso proiettivo invece, si considerano ideali omogenei e varietà proiettive, definite da polinomi omogenei. Restringendosi a campi algebricamente chiusi, si ha una corrispondenza biunivoca tra varietà proiettive non vuote e ideali radicali omogenei contenuti in un particolare ideale, (x_0,…,x_n). Con queste restrizioni la corrispondenza tra le operazioni algebriche e geometriche è la stessa studiata nel caso affine. Infine si introduce la chiusura proiettiva di una varietà affine, che è la più piccola varietà proiettiva che contiene una varietà affine data.
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L’argomento principale di questa tesi è il doppiaggio. Nel primo capitolo ci inoltriamo nel mondo della traduzione audiovisiva, concentrandoci sulla storia del doppiaggio e sui processi che servono per portare le opere in paesi dove non si parla la lingua originale dei film e delle serie tv. Il secondo capitolo introduce la serie tv americana targata ABC Once Upon A Time. Vengono presentati trama, personaggi, temi e alcuni dati sulla distribuzione della serie in Italia e in Spagna. Il terzo capitolo invece, ci porta nel pieno dell’analisi del doppiaggio in italiano e in spagnolo del primo episodio della serie attraverso la comparazione con l’originale inglese e lo studio della varietà diacronica attraverso le formule di cortesia, il lessico, la fraseologia, i sintagmi verbali e la morfologia. In conclusione, il nostro scopo è quello di dimostrare che la scelta traduttiva adottata dalla Spagna è diversa da quella italiana, quest’ultima più simile all’originale inglese.
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Pritzel (2nd ed.)
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L'elaborato tratta argomenti di geometria algebrica. Si analizzeranno nel dettaglio lo spettro di un anello commutativo con unità e la sua topologia e si vedrà come cambia la nozione di varietà algebrica con l'introduzione degli schemi. Verranno poi definiti i punti di uno schema (punti chiusi e punti generici) terminando la discussione con l'analisi delle varietà su un campo non algebricamente chiuso e del funtore dei punti associato ad uno schema.
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Nella tesi si studiano le varietà toriche e si mostrano metodi per costruirle. Si mostra una corrispondenza tra esse e i coni convessi di un reticolo (o, piu' generalmente i "fan" di coni convessi per le varietà toriche proiettive). Si analizzano aspetti e caratteristiche di queste varietà e si studiano le singolarità di esse, se ne fa una classificazione in relazione agli aspetti geometrici degli oggetti combinatori ad esse associati.
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La seguente tesi nasce con il duplice obbiettivo di rivalorizzare il vitigno Fortana, che ha buone potenzialità enologiche, presenta una radicata tradizione sul territorio e specifiche peculiarità e di raccogliere tutti i dati necessari per procedere con l’iscrizione di un nuovo vitigno nel Registro Nazionale delle Varietà di Vite. Attualmente infatti nel Registro Nazionale delle Varietà di Vite sono inseriti due cloni di Fortana, CAB1 e CAB13, che da precedenti indagini hanno rilevato alcune differenze morfologiche e produttive sostanziali, tanto da far dubitare la loro appartenenza alla stessa varietà. Basandosi sull’applicazione di un approccio multidisciplinare sono state eseguite sui due biotipi analisi morfologiche, fenologiche e genetiche con marcatori microsatelliti, che hanno permesso di confermare che le due accessioni di Fortana hanno differenze tali da doverle considerare due varietà differenti e non più due cloni come oggi erroneamente accade. L’insieme delle analisi condotte e in particolare quelle genetiche, hanno permesso anche di individuare uno stretto legame di parentela di tipo genitore-figlio tra le due. Su tali basi si può procedere alla iscrizione al Registro dell’accessione attualmente denominata Fortana clone CAB1, con una nuova denominazione, mantenendo peraltro la Fortana CAB 13. Il seguente studio rappresenta perciò il primo passo verso l’iscrizione di questa nuova varietà, dimostrando in maniera inequivocabile che le due accessioni, pur presentando alcune similitudini a livello morfologico dovuto allo stretto legame di parentela, rappresentano due varietà separate e come tali devono essere propagate, commercializzate e coltivate.
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Diversi studi in didattica della matematica sostengono che la performance sia influenzata non solo da fattori cognitivi ma anche da fattori affettivi. È ormai assodato che ogni individuo si approccia ai saperi da acquisire e da insegnare in modi dipendenti da aspetti come le emozioni che ha provato e che prova nei confronti della disciplina, le competenze che crede di possedere, le convinzioni sui contenuti disciplinari da apprendere o da spiegare. La matematica che si studia nella scuola secondaria di secondo grado è lontana dalla matematica contemporanea e dalla ricerca attuale. Questo, unito al fatto che quasi mai si sottolinea il percorso storico che ha portato allo sviluppo di certi strumenti matematici, fa sì che l’idea che uno studente si fa di questa disciplina sia irrealistica: una materia arida, immobile, con risultati indiscutibili e stabiliti nell’antichità più remota. Alla luce di ciò si può pensare di proporre agli studenti di scuola secondaria attività che li stimolino e li motivino, nell’ottica di modificare l'insieme delle loro convinzioni sulla matematica. In questo lavoro mi sono occupata della classificazione delle varietà bidimensionali per poi affrontare il passaggio alle 3-varietà. Si tratta di un problema che presenta diversi motivi di interesse: classico ma risolto in tempi moderni, frutto di un processo di pensiero collettivo e che mostra come la matematica sia una materia in costante evoluzione, nella quale l’approccio interdisciplinare può essere vincente rispetto a quello settoriale. Una prima parte del lavoro è stata dedicata allo studio dei temi topologici e geometrici con riferimento non solo alla genesi e, quando possibile, alla strategia dimostrativa, ma anche alla loro valenza didattica. Una seconda parte è stata dedicata alla selezione e all’analisi di come alcuni di questi contenuti si possano declinare in modo fruibile e fertile per gli studenti di scuola secondaria e alla progettazione di un possibile percorso didattico.
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Su ogni superficie cubica non singolare nello spazio proiettivo complesso giacciono esattamente 27 rette distinte. Questo è il primo risultato non banale sulle superfici algebriche di grado maggiore di 2 che ha dato inizio alla moderna geometria algebrica e che per la prima volta fu intuito nel 1849 da Arthur Cayley. In questa tesi verrà dimostrata la precedente affermazione generale prendendo inizialmente in considerazione la superficie cubica di Fermat per cui verranno ricavate esplicitamente le 27 rette. Inoltre si giungerà alla classificazione della Fermat a partire dal risultato ottenuto dal matematico svizzero L.Schläfli che classificherà le superfici cubiche lisce definite sul campo dei reali in base al loro numero di rette reali e piani tritangenti reali.
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[…]. Na Matemática noções como vizinhança, fronteiro, interior ou exterior de um conjunto fazem parte de uma área que designamos de Topologia. Alguns autores definem a Topologia como sendo una geometria com uma forma primitiva e rudimentar que constrói todas as outras geometrias. […].