400 resultados para invarianti polinomiali gruppi finiti


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Questo elaborato si concentra sullo studio della trasformata di Fourier e della trasformata Wavelet. Nella prima parte della tesi si analizzano gli aspetti fondamentali della trasformata di Fourier. Si definisce poi la trasformata di Fourier su gruppi abeliani finiti, richiamando opportunamente la struttura di tali gruppi. Si mostra che calcolare la trasformata di Fourier nel quoziente richiede un minor numero di operazioni rispetto a calcolarla direttamente nel gruppo di partenza. L'ultima parte dell'elaborato si occupa dello studio delle Wavelet, dette ondine. Viene presentato quindi il sistema di Haar che permette di definire una funzione come serie di funzioni di Haar in alternativa alla serie di Fourier. Si propone poi un vero e proprio metodo per la costruzione delle ondine e si osserva che tale costruzione è strettamente legata all'analisi multirisoluzione. Un ruolo cruciale viene svolto dall'identità di scala, un'identità algebrica che permette di definire certi coefficienti che determinano completamente le ondine. Interviene poi la trasformata di Fourier che riduce la ricerca dei coefficienti sopra citati, alla ricerca di certe funzioni opportune che determinano esplicitamente le Wavelet. Non tutte le scelte di queste funzioni sono accettabili. Ci sono vari approcci, qui viene presentato l'approccio di Ingrid Daubechies. Le Wavelet costituiscono basi per lo spazio di funzioni a quadrato sommabile e sono particolarmente interessanti per la decomposizione dei segnali. Sono quindi in relazione con l'analisi armonica e sono adottate in un gran numero di applicazioni. Spesso sostituiscono la trasformata di Fourier convenzionale.

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Tesi in algebra che propone uno studio parallelo di risolubilità e nilpotenza nei gruppi e nelle algebre di Lie. Vengono descritte dapprima le algebre di Lie in modo da fornire una conoscenza preliminare riguardo a questa struttura algebrica. In seguito esse vengono messe a confronto con i gruppi sotto l'aspetto appunto di risolubilità e nilpotenza.

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Questo elaborato tratta della progettazione e della realizzazione di una serie di gruppi funzionali di un impianto automatico per l'applicazione, tramite colla, di carta assorbente o pluriball all'interno di vaschette alimentari. Il sistema progettato si inserisce all'interno di una linea produttiva, tipicamente tra una macchina termoformatrice e una tranciatrice.

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In questa tesi si affronta lo studio di piastre isotrope e laminate mediante metodo GDQ e si confrontano i risultati con quelli ottenuti, per le stesse tipologie di piastre, mediante metodo FEM. Lo scopo del lavoro e quello di certificare la maggior efficienza del software di calcolo DiQuMASPAB, basato su teorie in forma forte, rispetto ai tradizionali software di calcolo agli elementi finiti attualmente in commercio. Il confronto ha come obiettivo quello di evidenziare i punti deboli dal punto di vista dell'approssimazione delle soluzioni e del costo computazonale.

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Available on demand as hard copy or computer file from Cornell University Library.

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la tesi tratta alcuni risultati e applicazioni relative alla teoria delle azioni di gruppi su insiemi finiti, come l'equazione delle classi e il teorema di Cauchy. Infine illustra l'uso di tali risultati nella rappresentazione tramite permutazioni.

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Questa tesi si propone di analizzare l’influenza della scelta dello spessore della corona statorica sulla saturazione magnetica in un motore asincrono. I dati su cui si basa questo studio sono stati ricavati dall'analisi condotta mediante metodi a Elementi Finiti, utilizzando software appropriati. In conclusione, ci siamo posti di verificare la validità del modello teorico, confrontandolo con i risultati ottenuti sperimentalmente.

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Questo elaborato si propone di approfondire lo studio dei campi finiti, in modo particolare soffermandosi sull’esistenza di una base normale per un campo finito, in quanto l'utilizzo di una tale base ha notevoli applicazioni in ambito crittografico. ​Vengono trattati i seguenti argomenti: elementi di base della teoria dei campi finiti, funzione traccia e funzione norma, basi duali, basi normali. Vengono date due dimostrazioni del Teorema della Base Normale, la seconda delle quali fa uso dei polinomi linearizzati ed è in realtà un po' più generale, in quanto si riferisce ai q-moduli.​

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Lo scopo di questa tesi è studiare in dettaglio l'articolo "A Completeness Result for Time-Dependent Vector Fields and Applications" di Stefano Biagi e Andrea Bonfiglioli, dove si ottiene una condizione sufficiente per la completezza di un campo vettoriale (dipendente dal tempo) in RN, che generalizza la ben nota condizione di invarianza a sinistra per i gruppi di Lie.

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This article presents the application of a theatrical technique—Playback Theatre, which was developed in the United States during the 1970s—to social intervention, as a narrative and listening space that confers value and dignity upon the person and the unique and distinct individual experiences that facilitate their social and relational integration. This art of being oneself, as the author states, uses the oral tradition and spontaneous and creative communication of psychodrama and combines them with theatrical expression. This technique has been shown to be pertinent to both community social work and support groups for persons in problematic situations. The aim of this is to celebrate some specific moment of their lives, as individuals or as a community, and to define strategies for improving living conditions or resolving or alleviating conflicts. It is also used to assess the achievements of the proposed objectives, to strengthen the motivation to change and to transform existing relationships into collaborative ones. This is possible not only owing to the participation of persons, but also to the assumption of different roles that can permit the overcoming of certain traumatic events.In addition to support groups, it is used for the training and supervision of social work professionals. The theatrical technique in question allows them to assume roles as diverse as narrator, audience or actor, whether simultaneously or successively. Taking the role of «performer» or guide to the theatrical action requires prior preparation in order for the group of participants to be able to pool their individualities and their emotions and reflect on them. The participatory methodology that Playback Theatre proposes is important in community social work and is posed in a new and transformative key.

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SOMMARIO – Si presenta un macro modello di tipo reticolare in grado di riprodurre il comportamento in presenza di taglio e momento di nodi esterni trave-colonna di telai in calcestruzzo fibrorinforzato con fibre di acciaio
uncinato ed ordinario. Il caricamento del sistema è di tipo monotono come nel caso dell’analisi di pushover. Il modello considera la presenza di armature orizzontali e verticali della regione nodale e tiene in conto delle modalità
di rottura legate allo snervamento delle barre e allo schiacciamento delle regioni compresse in regime di sforzi pluriassiali. Il modello include le deformazioni flessionali della trave e della colonna in presenza di sforzo normale costante e restituisce la risposta del sistema colonna-nodo-trave (sub-assembralggio) tramite le curve carico-freccia all’estremità della semitrave. Per i singoli costituenti (trave, colonna e nodo) si è considerata la prima fessurazione, lo snervamento e lo schiacciamento delle regioni compresse e si sono fornite precise indicazioni sulla sequenza degli eventi che come è noto sono di fondamentale importanza per lo sviluppo di un progetto plastico che rispetti la gerarchia delle resistenze. Con l’uso del modello il controllo della gerarchia delle resistenze avviene a livello sezionale (lo snervamento delle barre deve avvenire prima dello schiacciamento delle regioni compresse) o di macro elemento (nella regione nodale lo snervamento delle staffe precede la crisi dei puntoni) e dell’intero elemento
sub-assemblaggio trave debole, colonna forte e nodo sovraresistente.
La risposta ottenuta con i modello proposto è in buon accordo con le risposte sperimentali disponibili in letteratura (almeno in termini di resistenza del sub-assemblaggio). Il modello è stato ulteriormente validato con analisi
numeriche agli elementi finiti condotte con il codice ATENA-2D. Le analisi numeriche sono state condotte utilizzando per il calcestruzzo fibroso adeguate leggi costitutive proposte dagli autori ed in grado di cogliere gli effetti
di softening e di resistenza residua a trazione legati alla presenza di fibre. Ulteriori sviluppi del modello saranno indirizzati a includere gli effetti di sfilamento delle barre d’armatura della trave e del conseguente degrado delle
tensioni d’aderenza per effetto di carichi monotonici e ciclici.

SUMMARY – A softened strut-and-tie macro model able to reproduce the flexural behavior of external beam-tocolumn joints with the presence of horizontal and vertical steel bars, including softening of compressed struts and yielding of main and secondary steel bars, is presented, to be used for the pushover analysis. The model proposed is able to calculate also the flexural response of fibrous reinforced concrete (FRC) beam-to-column sub-assemblages in term of a multilinear load-deflection curves. The model is able to take into account of the tensile behavior of main bars embedded in the surrounding concrete and of the softening of the compressed strut, the arrangement and percentage of the steel bars, the percentage and the geometry of steel fibers. First cracking, yielding of main steel and crushing of concrete were identified to determine the corresponding loads and displacement and to plot the simplified monotonic load-deflection curves of the sub-assemblages subjected in the column to constant vertical
load and at the tip of the beam to monotonically increasing lateral force. Through these load-delfection curves the component (beam, joint and column) that first collapse can be recognized and the capacity design can be verified.
The experimental results available in the literature are compared with the results obtained through the proposed model. Further, a validation of the proposed model is numerically made by using a non linear finite element program (ATENA-2D) able to analyze the flexural behavior of sub-assemblages.

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Phosphatidylinositol 3-kinase (PI3K) isoforms PI3Kbeta and PI3Kgamma are implicated in platelet adhesion, activation, and aggregation, but their relative contribution is still unclear or controversial. Here, we report the first comparative functional analysis of platelets from mice expressing a catalytically inactive form of PI3Kbeta or PI3Kgamma. We demonstrate that both isoforms were similarly required for maximal activation of the small GTPase Rap1b and for complete platelet aggregation upon stimulation of G protein-coupled receptors for adenosine 5'-diphosphate (ADP) or U46619. Their contribution to these events, however, was largely redundant and dispensable. However, PI3Kbeta, but not PI3Kgamma, enzymatic activity was absolutely required for Akt phosphorylation, Rap1 activation, and platelet aggregation downstream of the immunoreceptor tyrosine-based activation motif (ITAM)-bearing receptor glycoprotein VI (GPVI). Moreover, PI3Kbeta was a major essential regulator of platelet adhesion to fibrinogen and of integrin alpha(IIb)beta(3)-mediated spreading. These results provide genetic evidence for a crucial and selective role of PI3Kbeta in signaling through GPVI and integrin alpha(IIb)beta(3).

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Little research so far has been devoted to understanding the diffusion of grassroots innovation for sustainability across space. This paper explores and compares the spatial diffusion of two networks of grassroots innovations, the Transition Towns Network (TTN) and Gruppi di Acquisto Solidale (Solidarity Purchasing Groups – GAS), in Great Britain and Italy. Spatio-temporal diffusion data were mined from available datasets, and patterns of diffusion were uncovered through an exploratory data analysis. The analysis shows that GAS and TTN diffusion in Italy and Great Britain is spatially structured, and that the spatial structure has changed over time. TTN has diffused differently in Great Britain and Italy, while GAS and TTN have diffused similarly in central Italy. The uneven diffusion of these grassroots networks on the one hand challenges current narratives on the momentum of grassroots innovations, but on the other highlights important issues in the geography of grassroots innovations for sustainability, such as cross-movement transfers and collaborations, institutional thickness, and interplay of different proximities in grassroots innovation diffusion.