447 resultados para ZZ Ceti


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Dissertation in partial fulfillment of the requirements for the degree of Ph.D. University of California.

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Thesis (doctoral)--Universitate Friderica Guilelma Berolinensi.

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La ricerca ricostruisce alcuni aspetti della vita politica, sociale e culturale di Reggio Emilia a partire dagli anni Quaranta dell’Ottocento. La campagna militare del 1848-49 e le vicende sociali e politiche che l’accompagnarono costituiscono il punto focale di questo lavoro che mette in evidenza come il complesso di quegli avvenimenti operò un mutamento irreversibile nella realtà cittadina, alimentando aspettative e ideali che non poterono più rimanere confinati nel sistema di governo ducale, divenuto asfittico e superato. Dopo una ricognizione generale della storiografia esistente si è evidenziata la necessità di una nuova lettura della storia cittadina che tenesse conto degli approcci metodologici più recenti e di aspetti fino ad oggi trascurati o completamente ignorati, ripartendo dai documenti ed ampliando la quantità e la tipologia delle fonti. E’ stato perciò condotto un incrocio sistematico tra la documentazione d’archivio pubblica (atti di governo, polizia, decreti, chirografi ducali) e le fonti di carattere privato, spesso assolutamente inedite (cronache, diari, epistolari), cercando di mantenere un approccio il più possibile aperto, mostrando una molteplicità di punti di vista e cogliendo il riflesso dei diversi orientamenti politici e personali attraverso la lettura degli avvenimenti cittadini da parte dei diversi testimoni dell’epoca. Coerentemente con i più recenti apporti della storiografia si è voluto sottolineare l’impatto decisivo che le Istituzioni scolastiche ducali, caratterizzate da notevole conformismo e oscurantismo, hanno avuto nella maturazione politica della generazione che ha guidato il Movimento del 1848. Per portare alla luce questi aspetti è stata proposta una rilettura del sistema educativo reggiano dal punto di vista funzionale e culturale, partendo dai ricordi degli ex studenti e dalla verifica della disciplina vigente all’interno di queste istituzioni. Non poteva essere tralasciata anche una profonda revisione della storia della Chiesa di Reggio Emilia durante il Risorgimento, pertanto si è proceduto ad uno spoglio su larga scala della documentazione conservata nell’archivio della Curia vescovile di Reggio Emilia che ha permesso di giungere ad una complessiva rivalutazione del ruolo del vescovo Cattani durante le vicende del 1848, portando alla luce un aspetto fino ad oggi assolutamente sottovalutato. Nella ricostruzione delle condizioni della Provincia sono stati sottolineati soprattutto gli aspetti sociali, ampliando il quadro in cui si sono svolte le vicende attraverso nuove fonti che hanno aiutato a non focalizzare la ricerca soltanto sui ceti dirigenti e sulle personalità di rilievo. Allo stesso modo si sono descritti i luoghi e le persone della città, cercando di tracciare un ritratto il più fedele possibile della realtà urbana attraverso testimonianze di tenore e mentalità differenti da quelle ‘ufficiali’. Per gli eventi del 1848 (e per quelli del 1859-60) è stato consultato un numero cospicuo di fondi conservati presso l’Archivio di Stato di Reggio, a questi si sono aggiunti gli apporti di molte fonti di carattere privato e di documenti inediti conservati presso l’Archivio di Stato di Torino. Il lavoro propone un’analisi approfondita delle vicende cittadine tra il marzo e l’agosto 1848 e apre a nuove considerazioni sia sul municipalismo, come chiave di lettura del movimento unitario, sia sulla creazione del consenso attorno all’unione dei ducati emiliani con il Regno dell’Alta Italia guidato da Carlo Alberto. Fondamentali sono risultati i fondi della Polizia Estense conservati presso l’Archivio di Stato di Reggio Emilia. Per la loro natura e per le caratteristiche del Ducato (in cui lo stesso duca interviene di persona nei provvedimenti di polizia) hanno permesso di tracciare un quadro assolutamente inedito della vita politica e sociale della Provincia, contribuendo ad arricchire ogni aspetto del lavoro di ricerca. Nell’ultima parte del lavoro sono state messe a confronto le informazioni raccolte sui volontari attraverso lo spoglio di tutte le fonti consultate. La ricerca si era precedentemente basata sugli elenchi dei militi compilati dopo l’unificazione nazionale, elenchi nei quali molte delle informazioni relative ai partecipanti delle campagne del 1848-49 erano andate perdute. Procedendo all’incrocio dei dati raccolti dalla polizia estense al momento del ritorno degli volontari in patria con quelli reperiti nei fondi privati, nelle cronache, nella memorialistica e negli epistolari è stato possibile ricostruire un panorama più completo delle diverse tipologie di combattenti e tracciare un quadro che alla fine risulta assai coerente con la situazione politica e sociale descritta nella prima parte della tesi. Per la prima volta vengono documentate le vicende di coloro che non appartenendo alle classi dirigenti cittadine si sono trovati a combattere per una sorta di azzardo personale nutrito di idealismo patriottico oppure perché inquadrati nei battaglioni dell’ex esercito estense passato al servizio del Governo provvisorio. Emergono l’estrema eterogeneità delle motivazioni e dei destini personali dei combattenti e sono portate alla luce alcune interessanti vicende personali e familiari. I dati sono stati raccolti in modalità digitale per la loro futura fruizione on-line che andrà ad aggiornare il database degli “Albi della memoria” curati da ISTORECO. (http://www.albimemoria-istoreco.re.it/).

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The possibility of using spin-probe electron spin resonance (ESR) as a tool to study glass transition temperature, T g, of polymer electrolytes is explored in 4 hydroxy 2,2,6,6 tetramethylpiperidine N oxyl (TEMPOL) doped composite polymer electrolyte (PEG)46LiClO4 dispersed with nanoparticles of hydrotalcite. The T g is estimated from the measured values of T 50G, the temperature at which the extrema separation 2A zz of the broad powder spectrum decreases to 50 G. In another method, the correlation time τc for the spin probe dynamics was determined by computer simulation of the ESR spectra and T g has been identified as the temperature at which τc begins to show temperature dependence. While both methods give values of T g close to those obtained from differential scanning calorimetry, it is concluded that more work is required to establish spin-probe ESR as a reliable technique for the determination of T g.

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Electronic transport in the high temperature paramagnetic regime of the colossal magnetoresistive oxides, La(1-x)A(x)MnO(3), A=Ca, Sr, Ba, x similar or equal to 0.1-0.3, has been investigated using resistivity measurements. The main motivation for this work is to relook into the actual magnitude of the activation energy for transport in a number of manganites and study its variation as a function of hole doping (x), average A-site cation radius (< r(A)>), cationic disorder (sigma(2)) and strain (epsilon(zz)). We show that contrary to current practice, the description of a single activation energy in this phase is not entirely accurate. Our results clearly reveal a strong dependence of the activation energy on the hole doping as well as disorder. Comparing the results across different substituent species with different < r(A)> reveals the importance of sigma(2) as a metric to qualify any analysis based on (r(A)). (c) 2006 Elsevier Ltd. All rights reserved.

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A detailed single-crystal EPR study of phase IV of lithium potassium sulphate below -138 degrees C has been carried out using NH3+, which substitutes for K+, as the paramagnetic probe. The spin-Hamiltonian parameters have been evaluated at -140 degrees C and yield an isotropic g=2.0034; (AH)XX=(AH)YY=25.3 G and (AH)ZZ=23.8 G; (AN)XX=8.1 G, (AN)YY=21.2 G and (AN)ZZ=25.9 G. In this phase there are 12 magnetically inequivalent K+ sites and their occurrence is ascribed to the loss of a c glide.

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When the male is the heterogametic sex (XX♀-XY♂ or XX♀-XO♂), as inDrosophila, orthopteran insects, mammals andCaenorhabditis elegans, X-linked genes are subject to dosage compensation: the single X in the male is functionally equivalent to the two Xs in the female. However, when the female is heterogametic (ZZ♂-ZW♀), as in birds, butterflies and moths, Z-linked genes are apparently not dosage-compensated. This difference between X-linked and Z-linked genes raises fundamental questions about the role of dosage compensation. It is argued that (i) genes which require dosage compensation are primarily those that control morphogenesis and the prospective body plan; (ii) the products of these genes are required in disomic doses especially during oogenesis and early embryonic development; (iii) heterogametic females synthesize and store during oogenesis itself morphogenetically essential gene products - including those encoded by Z-linked genes — in large quantities; (iv) the abundance of these gene products in the egg and their persistence relatively late into embryogenesis enables heterogametic females to overcome the monosomic state of the Z chromosome in ZW embryos. Female heterogamety is predominant in birds, reptiles and amphibians, all of which have megalecithal eggs containing several thousand times more maternal RNA and other maternal messages than eggs of mammals,Caenorhabditis elegans, orDrosophila. This increase in egg size, yolk content and, concomitantly, the size of the maternal legacy to the embryo, may have facilitated female heterogamety and the absence of dosage compensation.

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Single crystals of calcium hydrazine carboxylate, monohydrate have been studied by ESR of Mn2+ doped in the calcium sites. X-band ESR indicated a large crystal field splitting necessitating experiments at Q band. The analysis shows two magnetically inequivalent (but chemically equivalent) sites with g(xx) = 2.0042+/-0.0038, g(yy) = 2.0076 +/-00029, g(zz) =2.0314+/-0.001, A(zz) = 0.0099+/-0.0002 cm(-1), A(xx) = 0.0099+/-0.0002 cm(-1), A(yy) = 0.0082+/-0.0002cm(-1), D = 3/2D(zz) = 0.0558+/-0.0006cm(-1), and E = 1/2(D-xx-D-yy) = 0.0127+/-0.0002 cm(-1).One of the principal components of the crystal field, (D-zz), is found to be along the Ca<->Ca direction in the structure and a second one, (D-xx), along the perpendicular to the plane of the triangle formed by three neighbouring calciums. The A tensor is found to have an orientation different from that of the g and D tensors reflecting the low symmetry of the Ca2+ sites.

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Three features of avian sex chromosomes - female heterogamety (ZZ male, ZW female), the apparently inactive state of the W chromosome, and dose-dependent expression of Z-linked genes - are examined in regard to their possible relation to sex determination. It is proposed that the W chromosome is facultatively heterochromatic and that the Z and W chromosomes carry one or more homologous sex-determination genes. The absence of dosage compensation in ZZ embryos, and W inactivation in ZW embryos, would then bring about a 2n(ZZ)-n(ZW) inequality in the effective copy number of such genes. The absence of dosage compensation of Z-linked genes in ZZ embryos is viewed as a means by which two copies of Z-W homologous sex determination genes are kept active to meet the requirements of testis determination. W inactivation may promote ovarian development by reducing the effective copy number of these genes from 2n to n. If there is a W-specific gene for femaleness, spread of heterochromatization to this gene in cells forming the right gonadal primordium may explain the latter's normally undifferentiated state; reversal of heterochromatization may similarly explain the development of the right gonad into a testis following left ovariectomy.

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We study the quenching dynamics of a many-body system in one dimension described by a Hamiltonian that has spatial periodicity. Specifically, we consider a spin-1/2 chain with equal xx and yy couplings and subject to a periodically varying magnetic field in the (z) over cap direction or, equivalently, a tight-binding model of spinless fermions with a periodic local chemical potential, having period 2q, where q is a positive integer. For a linear quench of the strength of the magnetic field (or chemical potential) at a rate 1/tau across a quantum critical point, we find that the density of defects thereby produced scales as 1/tau(q/(q+1)), deviating from the 1/root tau scaling that is ubiquitous in a range of systems. We analyze this behavior by mapping the low-energy physics of the system to a set of fermionic two-level systems labeled by the lattice momentum k undergoing a nonlinear quench as well as by performing numerical simulations. We also show that if the magnetic field is a superposition of different periods, the power law depends only on the smallest period for very large values of tau, although it may exhibit a crossover at intermediate values of tau. Finally, for the case where a zz coupling is also present in the spin chain, or equivalently, where interactions are present in the fermionic system, we argue that the power associated with the scaling law depends on a combination of q and the interaction strength.

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We studied the feasibility of the measurement of Higgs pair creation at a photon linear collider. From the sensitivity to the anomalous self-coupling of the Higgs boson, the optimum gamma gamma collision energy was found to be around 270 GeV for a Higgs mass of 120 GeV/c(2). We found that large backgrounds such as gamma gamma -> W+W-, ZZ, and b (b) over barb (b) over bar can be suppressed if correct assignment of tracks to parent partons is achieved and Higgs pair events can be observed with a statistical significance of similar to 5 sigma by operating the photon linear collider for 5 years.