960 resultados para Progettazione, CAD, recipienti in pressione


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BACKGROUND Anemia has been shown to be a risk factor for coronary artery disease and mortality. The involvement of body iron stores in the development of CAD remains controversial. So far, studies that examined hemoglobin and parameters of iron metabolism simultaneously do not exist. METHODS AND RESULTS Hemoglobin and iron status were determined in 1480 patients with stable angiographic coronary artery disease (CAD) and in 682 individuals in whom CAD had been ruled out by angiography. The multivariate adjusted odds ratios (OR) for CAD in the lowest quartiles of hemoglobin and iron were 1.62 (95%CI: 1.22-2.16), and 2.05 (95%CI: 1.51-2.78), respectively compared to their highest gender-specific quartiles. The fully adjusted ORs for CAD in the lowest quartiles of transferrin saturation, ferritin (F) and soluble transferrin receptor (sTfR)/log10F index were 1.69 (95%CI: 1.25-2.27), 1.98 (95%CI: 1.48-2.65), and 1.64 (95%CI: 1.23-2.18), respectively compared to their highest gender-specific quartiles. When adjusting in addition for iron and ferritin the OR for CAD in the lowest quartiles of hemoglobin was still 1.40 (95%CI: 1.04-1.90) compared to the highest gender-specific quartiles. Thus, the associations between either iron status or low hemoglobin and CAD appeared independent from each other. The sTfR was only marginally associated with angiographic CAD. CONCLUSIONS Both low hemoglobin and iron depletion are independently associated with angiographic CAD.

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The resting ECG is a safe, low cost and widely available in the clinical investigation of several cardiac symptoms. However, there is controversy regarding the use as a screening tool or routine cardiovascular (CV) risk assessment test among healthy asymptomatic adults. Two recent studies reported that ECG adds supplemental information in the estimation of coronary artery disease (CAD) risk in asymptomatic patients, especially in those with intermediate risk. However, we currently need more data on the impact of ECG on the prevention of clinical CV outcomes, especially in a randomized clinical trial, and on additional costs of testing and treatment. For the time being, routine ECG testing is not recommended for the prevention of CV events among healthy asymptomatic adults.

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Background Cardiac disease is the principal cause of death in patients with chronic kidney disease (CKD). Ischemia at dobutamine stress echocardiography (DSE) is associated with adverse events in these patients. We sought the efficacy of combining clinical risk evaluation with DSE. Methods We allocated 244 patients with CKD (mean age 54 years, 140 men, 169 dialysis-dependent at baseline) into low- and high-risk groups based on two disease-specific scores and the Framingham risk model. All underwent DSE and were further stratified according to DSE results. Patients were followed over 20 +/- 14 months for events (death, myocardial infarction, acute coronary syndrome). Results There were 49 deaths and 32 cardiac events. Using the different clinical scores, allocation of high risk varied from 34% to 79% of patients, and 39% to 50% of high-risk patients had an abnormal DSE. In the high-risk groups, depending on the clinical score chosen, 25% to 44% with an abnormal DSE had a cardiac event, compared with 8% to 22% with a.normal DSE. Cardiac events occurred in 2.0%, 3.1 %, and 9.7% of the low-risk patients, using the two disease-specific and Framingham scores, respectively, and DSE results did not add to risk evaluation in this subgroup. Independent DSE predictors of cardiac events were a lower resting diastolic blood pressure, angina during the test, and the combination of ischemia with resting left ventricular dysfunction. Conclusion In CKD patients, high-risk findings by DSE can predict outcome. A stepwise strategy of combining clinical risk scores with DSE for CAD screening in CKD reduces the number of tests required and identifies a high-risk subgroup among whom DSE results more effectively stratify high and low risk.

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La messa a punto di processi in grado di utilizzare le biomasse lignocellulosiche per la produzione di molecole piattaforma, utilizzabili per la sintesi di intermedi per la chimica fine, l’industria polimerica ed i combustibili, è attualmente un argomento di ricerca di grande interesse. Tra le molecole più studiate vi è la furfurale (FU), che si può ottenere mediante disidratazione dei monosaccaridi pentosi contenuti nei materiali lignocellulosici. Il prodotto di riduzione della furfurale, l’alcol furfurilico (FAL), è commercialmente interessante perché trova applicazione nell’industria polimerica e viene utilizzato come intermedio nella produzione di lisina, vitamina C, lubrificanti e agenti dispersanti. In letteratura sono riportati numerosi processi che permettono di ottenere questo prodotto, utilizzando la riduzione catalitica con H2 in pressione, che però presentano problemi di selettività, costo, sostenibilità e tossicità del catalizzatore utilizzato. La possibilità di effettuare la riduzione selettiva della furfurale senza fare ricorso all’idrogeno molecolare, utilizzando un processo di H-transfer e catalizzatori eterogenei a base di ossidi misti, risulta quindi di estremo interesse perché permette di eliminare i suddetti problemi. Lo scopo di questa tesi è stato quello di ottimizzare il processo, confrontando catalizzatori basici, quali MgO, CaO e SrO ottenuti tramite calcinazione a diverse temperature dei rispettivi precursori. In particolare, è stata valutata l’influenza che la temperatura di calcinazione, il tempo e la temperatura di reazione hanno sulla reattività e la stabilità dei sistemi catalitici sintetizzati. La caratterizzazione dei catalizzatori tramite diffrazione ai raggi X (XRD), analisi termiche (TGA, DTA) e misure di area superficiale con tecnica BET ha permesso di correlare le proprietà chimico-fisiche dei materiali con la loro attività catalitica.

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La tesi ha come oggetto di studio la progettazione e realizzazione in autocostruzione del padiglione temporaneo dal nome Modulo Eco in Piazzale della Pace a Parma. Per “autocostruzione” si intende il processo in cui il committente di un immobile partecipa attivamente alla fase realizzativa dello stesso. È un percorso molto impegnativo, che richiede una forte motivazione ma allo stesso tempo molto appagante. Ad oggi in Italia non esiste una normativa nazionale che codifichi le modalità e le regole dell’edificare in autocostruzione. La partecipazione attiva nel processo realizzativo di personale non addetto ai lavori aumenta automaticamente i rischi legati all’inesperienza e alla mancanza di formazione in materia. L’attenzione quindi alla sicurezza e soprattutto all’iniziale formazione dei nuovi operai in cantiere permette di ridurre notevolmente tali pericoli. Il progetto è stato ideato dall’associazione culturale Manifattura Urbana in collaborazione con il Comune di Parma. Posizionato in Piazzale della Pace, in pieno centro, questo spazio ospiterà l’ufficio Sportello Energia del Comune stesso. È infatti interesse dell’amministrazione dare un’importanza significativa alle tematiche energetiche, non lasciando tutte le relative riflessioni solamente a tecnici ma rivolgendosi invece direttamente ai cittadini, per informarli e sensibilizzarli. È stato quindi deciso di progettare e realizzare un padiglione temporaneo, facilmente costruibile (con l’aiuto di studenti, volontari e interessati), con un minimo impatto ambientale e allo stesso tempo ad alta efficienza energetica, non solo rispettante ma superante tutti gli standard di bassi consumi energetici previsti dalla normativa per le nuove costruzioni. Il progetto è totalmente autofinanziato dalle aziende fornitrici partner, che sponsorizzano in forma gratuita il materiale da costruzione e formano direttamente in cantiere i volontari per imparare a gestirlo, in cambio di visibilità all’interno del progetto.

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La tesi approccia in modo transdisciplinare biologia, architettura e robotica, con la finalità di indagare e applicare principi costruttivi attraverso l’interazione tra sciami di droni che depositano materiale fibroso su strutture gonfiabili di supporto. L’attenzione principale è nello sviluppo (attraverso un workflow computazionale che gestisce sciami di agenti costruttori) di una tettonica che integra struttura, spazio e ornamento all’interno dello stesso processo progettuale, il quale si sviluppa coerentemente dall’ideazione fino alla fabbricazione. Sono stati studiati modelli biologici quali le colonie di ragni sociali, i quali costruiscono artefatti di grandi dimensioni relativamente a quelle del singolo individuo grazie ad un’organizzazione coordinata ed emergente e alle proprietà dei sistemi fibrosi. L’auto-organizzazione e la decentralizzazione, insieme alle caratteristiche del sistema materiale, sono stati elementi indispensabili nell’estrapolazione prima e nella codificazione poi di un insieme di regole adatte allo sviluppo del sistema costruttivo. Parallelamente alla simulazione digitale si è andati a sviluppare anche un processo fisico di fabbricazione che, pur tenendo conto dei vincoli economici e tecnici, potesse dimostrarsi una prova di concetto e fattibilità del sistema costruttivo. Sono state investigate le possibilità che un drone offre nel campo della fabbricazione architettonica mediante il rilascio di fili su elementi gonfiabili in pressione. Il processo può risultare vantaggioso in scenari in cui non è possibile allestire infrastrutture costruttive tradizionali (es. gole alpine, foreste). Tendendo conto dei vincoli e delle caratteristiche del sistema di fabbricazione proposto, sono state esplorate potenzialità e criticità del sistema studiato.

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The aim of this work is to investigate an efficient CAD based adjoint process chain for calculating sensitivities of the objective function to the CAD parameter in time scales acceptable for industrial design processes.

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Na engenharia mecânica há cada vez mais necessidade de utilizar e de prever o comportamento das máquinas térmicas, mais propriamente dos motores de combustão interna, em especial na área da manutenção e da prevenção de falha num dos componentes vitais de um motor a 4 tempos: o veio de manivelas. Esta situação já tem sido bastante observada na indústria mecânica naval, nomeadamente na Marinha Portuguesa e, devido ao seu elevado grau de importância no desempenho de qualquer motor, decidiu-se focar o trabalho desta tese no estudo dos motores a diesel S.E.M.T Pielstick das unidades navais da Marinha Portuguesa, mais especificamente das corvetas da classe “João Coutinho” e da classe “ Baptista de Andrade”, devido ao historial de ocorrência de falhas no veio de manivelas nesta classe de navios e em outras da Marinha Portuguesa. Para efetuar este estudo, utilizaram-se todos os dados relativos ao historial de ocorrências de falhas destes motores, bem como todos os dados disponíveis do fabricante destes motores, por forma a reproduzir da forma mais fiável possível um modelo tridimensional do veio de manivelas no programa de modelação informática CAD Solidworks®, e possibilitar a análise cinemática do veio de manivelas. Desta forma, foi possível simular as condições de funcionamento do motor, assim como analisar e determinar a causa de falha do veio de manivelas, visando prolongar a vida útil dos veios de manivelas, contribuindo não só para menores custos de manutenção mas também para o aumento da operacionalidade destes navios.

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Lo scopo della presente tesi è sviluppare un ambiente per l'ottimizzazione strutturale di componenti per applicazione aerospaziale utilizzando codici open-source. In particolare, il codice Salome viene utilizzato per il disegno automatico delle strutture, il programma Code Aster permette di effettuare l'analisi agli elementi finiti del componente, mentre Octave viene utilizzato per svolgere l'ottimizzazione basata su un algoritmo euristico e per integrare fra di loro i differenti codici. Le tecniche di ottimizzazione dei componenti stanno rivestendo sempre più importanza visto che le moderne tecniche di Additive Manufacturing permettono di realizzare strutture molto complesse che un tempo non era conveniente (o possibile) realizzare con asportazione di materiale. Nella prima parte della tesi si descrivono gli strumenti software utilizzati e la loro integrazione al fine di parametrizzare la generazione di geometrie ed effettuare in modo automatico analisi strutturali. Successivamente si descrivono tre casi di studio in cui la metodologia è stata sperimentata: un primo caso di validazione in cui si è applicato il metodo alla definizione della geometria di minimo peso per una trave a sbalzo con carico concentrato, un secondo test di ottimizzazione di un longherone per aeromobile, un terzo caso applicativo legato alla ottimizzazione di un serbatoio per fluidi in pressione da utilizzare su un satellite.

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The digital electronic market development is founded on the continuous reduction of the transistors size, to reduce area, power, cost and increase the computational performance of integrated circuits. This trend, known as technology scaling, is approaching the nanometer size. The lithographic process in the manufacturing stage is increasing its uncertainty with the scaling down of the transistors size, resulting in a larger parameter variation in future technology generations. Furthermore, the exponential relationship between the leakage current and the threshold voltage, is limiting the threshold and supply voltages scaling, increasing the power density and creating local thermal issues, such as hot spots, thermal runaway and thermal cycles. In addiction, the introduction of new materials and the smaller devices dimension are reducing transistors robustness, that combined with high temperature and frequently thermal cycles, are speeding up wear out processes. Those effects are no longer addressable only at the process level. Consequently the deep sub-micron devices will require solutions which will imply several design levels, as system and logic, and new approaches called Design For Manufacturability (DFM) and Design For Reliability. The purpose of the above approaches is to bring in the early design stages the awareness of the device reliability and manufacturability, in order to introduce logic and system able to cope with the yield and reliability loss. The ITRS roadmap suggests the following research steps to integrate the design for manufacturability and reliability in the standard CAD automated design flow: i) The implementation of new analysis algorithms able to predict the system thermal behavior with the impact to the power and speed performances. ii) High level wear out models able to predict the mean time to failure of the system (MTTF). iii) Statistical performance analysis able to predict the impact of the process variation, both random and systematic. The new analysis tools have to be developed beside new logic and system strategies to cope with the future challenges, as for instance: i) Thermal management strategy that increase the reliability and life time of the devices acting to some tunable parameter,such as supply voltage or body bias. ii) Error detection logic able to interact with compensation techniques as Adaptive Supply Voltage ASV, Adaptive Body Bias ABB and error recovering, in order to increase yield and reliability. iii) architectures that are fundamentally resistant to variability, including locally asynchronous designs, redundancy, and error correcting signal encodings (ECC). The literature already features works addressing the prediction of the MTTF, papers focusing on thermal management in the general purpose chip, and publications on statistical performance analysis. In my Phd research activity, I investigated the need for thermal management in future embedded low-power Network On Chip (NoC) devices.I developed a thermal analysis library, that has been integrated in a NoC cycle accurate simulator and in a FPGA based NoC simulator. The results have shown that an accurate layout distribution can avoid the onset of hot-spot in a NoC chip. Furthermore the application of thermal management can reduce temperature and number of thermal cycles, increasing the systemreliability. Therefore the thesis advocates the need to integrate a thermal analysis in the first design stages for embedded NoC design. Later on, I focused my research in the development of statistical process variation analysis tool that is able to address both random and systematic variations. The tool was used to analyze the impact of self-timed asynchronous logic stages in an embedded microprocessor. As results we confirmed the capability of self-timed logic to increase the manufacturability and reliability. Furthermore we used the tool to investigate the suitability of low-swing techniques in the NoC system communication under process variations. In this case We discovered the superior robustness to systematic process variation of low-swing links, which shows a good response to compensation technique as ASV and ABB. Hence low-swing is a good alternative to the standard CMOS communication for power, speed, reliability and manufacturability. In summary my work proves the advantage of integrating a statistical process variation analysis tool in the first stages of the design flow.

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Con il seguente elaborato si vuole evidenziare il percorso seguito per progettare e realizzare una macchina automatica adibita all’applicazione del sigillo di anti effrazione sulle diverse confezioni di farmaci presenti nel mercato farmaceutico. Obiettivo dunque del lavoro che viene presentato è quello di esplicitare e motivare le diverse scelte fatte in campo progettuale, grazie alle quali si è giunti alla realizzazione vera e propria della macchina in tutte le sue componenti e alla vendita di quest’ultima ad una casa farmaceutica del torinese. L’elaborato è così suddiviso: nella prima parte verrà descritta l’azienda demandante del progetto, la sua attività ed il suo campo di ricerca. Seguirà poi la descrizione dell’operazione per cui la macchina è stata concepita, i requisiti minimi di produttività che quest’ultima deve avere, e il campo di utilizzo. Nella seconda parte verranno presentati i vari gruppi che compongono la macchina, esplicitando la loro funzione, gli studi e le scelte fatte per la loro realizzazione, portando foto e disegni CAD dei componenti. Verranno poi descritti gli accorgimenti per la corretta installazione della macchina ed in fine verranno descritte le operazioni di collaudo effettuate sulla macchina, quali SAT (Site Acceptance Tests - Collaudo del sistema presso l’Utilizzatore) e FAT (Factory Acceptance Tests - Collaudo del sistema presso il costruttore)

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The rapid prototyping (RP) process is being used widely with great potential for rapid manufacturing of functional parts. The RP process involves translation of the CAD file to STL format followed by slicing of the model into multiple horizontal layers, each of which is reproduced physically in making the prototype. The thickness of the resulting slices has a profound effect on the surface finish and build time of the prototype. The purpose of this paper is to show the effects of slice thickness on the surface finish, layering error, and build time of a prototype, as well as to show how an efficient STL file can be developed. Three objects were modeled and STL files were generated. One STL file for each object was sliced using different slice thicknesses, and the build times were obtained. Screenshots were used to show the slicing effect on layering error and surface finish and to demonstrate the means to a more efficient STL file. From the results, it is clear that the surface finish and build time are important factors that are affected by slice thickness