996 resultados para Konfiguraationhallinta (CM)
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A new ''Ritz'' program has been used for revising and expanding the assignment of the Fourier transform infrared and far-infrared spectrum of CH3OH. This program evaluates the energy levels involved in the assigned transitions by the Rydberg-Ritz combination principle and can tackle such perturbations as Fermi-type resonances or Coriolis interactions. Up to now this program has evaluated the energies of 2768 levels belonging to A-type symmetry and 4133 levels belonging to E-type symmetry of CH3OH. Here we present the assignment of almost 9600 lines between 350 and 950 cm(-1). The Taylor expansion coefficients for evaluating the energies of the levels involved in the transitions are also given. All of the lines presented in this paper correspond to transitions involving torsionally excited levels within the ground vibrational state. (C) 1995 Academic Press, Inc.
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Fundao de Amparo Pesquisa do Estado de So Paulo (FAPESP)
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Lecografia la metodica diagnostica pi utilizzata come screening e follow-up nei pazienti epatopatici con o senza lesioni focali e questo grazie alle sue peculiari caratteristiche, che sono date dallessere real-time, maneggevole, priva di radiazioni ionizzanti e con bassi costi. Tuttavia tale metodica se confrontata con la TC o la RMN, pu avere importanti limiti, quali limpossibilit di visualizzare piccole lesioni localizzate in aree anatomicamente difficili o in pazienti obesi, che sono gi state identificate con altre tecniche, come la TC o la RMN. Per superare queste limitazioni sono stati introdotti dei sistemi di fusione dimmagine che consentono di sincronizzare in tempo reale una metodica real time con bassa risoluzione spaziale come lecografia ed una statica ad alta risoluzione come la TC o la RMN. Ci si ottiene creando attorno al paziente un piccolo campo elettromagnetico costituito da un generatore e da un rilevatore applicato al trasduttore ecografico ed introducendo in un computer abbinato allecografo il volume rendering delladdome del paziente ottenuto mediante TC multistrato o RM. Il preciso appaiamento spaziale delle due metodiche si ottiene individuando in entrambe lo stesso piano assiale di riferimento e almeno 3-4 punti anatomici interni. Tale sistema di fusione dimmagine potrebbe essere molto utile in campo epatologico nella diagnostica non invasiva del piccolo epatocarcinoma, che secondo le ultime linee guida, nei noduli di dimensioni fra 1 e 2 cm, richiede una concordanza nel comportamento contrastografico della lesione in almeno due tecniche dimmagine. Lo scopo del nostro lavoro stato pertanto quello di valutare, in pazienti epatopatici, il contributo che tale sistema pu dare nellidentificazione e caratterizzazione di lesioni inferiori a 20 mm, che erano gi state identificate alla TC o alla RMN come noduli sospetti per HCC, ma che non erano stati visualizzati in ecografia convenzionale. Leventuale re-identificazione con lecografia convenzionale dei noduli sospetti per essere HCC, pu permettere di evitare, alla luce dei criteri diagnostici non invasivi un ulteriore tecnica dimmagine ed eventualmente la biopsia. Pazienti e Metodi: 17 pazienti cirrotici (12 Maschi; 5 Femmine), con et media di 68.9 +/- 6.2 (SD) anni, in cui la TC e la RMN con mezzo di contrasto avevano identificato 20 nuove lesioni focali epatiche, inferiori a 20 mm (13,6 +/- 3,6 mm), sospette per essere epatocarcinomi (HCC), ma non identificate allecografia basale (eseguita in cieco rispetto alla TC o alla RMN) sono stati sottoposti ad ecografia senza e con mezzo di contrasto, focalizzata su una zona bersaglio identificata tramite il sistema di fusione dimmagini, che visualizza simultaneamente le immagini della TC e della RMN ricostruite in modalit bidimensionale ( 2D), tridimensionale ( 3 D) e real-time. La diagnosi finale era stata stabilita attraverso la presenza di una concordanza diagnostica, secondo le linee guida internazionali o attraverso un follow-up nei casi di discordanza. Risultati: Una diagnosi non invasiva di HCC stata raggiunta in 15/20 lesioni, inizialmente sospettate di essere HCC. Il sistema di fusione ha identificato e mostrato un comportamento contrastografico tipico in 12/15 noduli di HCC ( 80%) mentre 3/15 HCC (20%) non sono stati identificati con il sistema di fusione dimmagine. Le rimanenti 5/20 lesioni non sono state visualizzate attraverso i sistemi di fusione dimmagine ed infine giudicate come falsi positivi della TC e della RMN, poich sono scomparse nei successivi mesi di follow-up e rispettivamente dopo tre, sei, nove, dodici e quindici mesi. Conclusioni: I nostri risultati preliminari mostrano che la combinazione del sistema di fusione dellimmagine associata allecografia senza e con mezzo di contrasto (CEUS), migliora il potenziale dellecografia nellidentificazione e caratterizzazione dellHCC su fegato cirrotico, permettendo il raggiungimento di una diagnosi, secondo criteri non invasivi e slatentizzazndo casi di falsi positivi della TC e della RMN.
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Lo scopo di questa tesi l'installazione di un Rilassometro ottenuto a partire da un magnete permanente situato nel Dipartimento di Fisica e Astronomia (DIFA - via Irnerio, 46), al fine di eseguire misure attendibili di Rilassometria in mezzi porosi su campioni del diametro di alcuni centimetri. Attualmente nel Dipartimento gia presente un elettromagnete adibito a misure di questo tipo; tuttavia, questo strumento permette lo studio di campioni di piccole dimensioni (circa 220mm3) e si rivela insuffciente per lo studio di rocce, coralli e altre strutture porose di pi grande dimensione senza la frantumazione del campione stesso; per questa ragione si presentata la necessit dell'istallazione di una nuova strumentazione. Parte della strumentazione utilizzata in disuso da parecchi anni e le caratteristiche devono essere verificate. Dopo l'assemblaggio della strumentazione (magnete, console, probe), sono state determinate le migliori condizioni in cui effettuare le misure, ovvero i parametri fondamentali dell'elettronica (frequenza di risonanza, TATT, tempo morto del probe, tempo di applicazione dell'impulso 90) e la zona di maggiore uniformit del campo magnetico. Quindi, sono state effettuate misure di T1 e T2 su campioni bulk e su un campione di roccia saturata d'acqua, confrontando i risultati con valori di riferimento ottenuti tramite elettromagnete. I risultati ottenuti risultano consistenti con i valori attesi, con scarti - inevitabili a causa della grande differenza di volume dei campioni - molto ridotti, pertanto l'installazione del nuovo Rilassometro risulta essere completata con successo.
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21 cm cosmology opens an observational window to previously unexplored cosmological epochs such as the Epoch of Reionization (EoR), the Cosmic Dawn and the Dark Ages using powerful radio interferometers such as the planned Square Kilometer Array (SKA). Among all the other applications which can potentially improve the understanding of standard cosmology, we study the promising opportunity given by measuring the weak gravitational lensing sourced by 21 cm radiation. We performed this study in two different cosmological epochs, at a typical EoR redshift and successively at a post-EoR redshift. We will show how the lensing signal can be reconstructed using a three dimensional optimal quadratic lensing estimator in Fourier space, using single frequency band or combining multiple frequency band measurements. To this purpose, we implemented a simulation pipeline capable of dealing with issues that can not be treated analytically. Considering the current SKA plans, we studied the performance of the quadratic estimator at typical EoR redshifts, for different survey strategies and comparing two thermal noise models for the SKA-Low array. The simulation we performed takes into account the beam of the telescope and the discreteness of visibility measurements. We found that an SKA-Low interferometer should obtain high-fidelity images of the underlying mass distribution in its phase 1 only if several bands are stacked together, covering a redshift range that goes from z=7 to z=11.5. The SKA-Low phase 2, modeled in order to improve the sensitivity of the instrument by almost an order of magnitude, should be capable of providing images with good quality even when the signal is detected within a single frequency band. Considering also the serious effect that foregrounds could have on this detections, we discussed the limits of these results and also the possibility provided by these models of measuring an accurate lensing power spectrum.
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The relative abundance of the heavy water isotopologue HDO provides a deeper insight into the atmospheric hydrological cycle. The SCanning Imaging Absorption spectroMeter for Atmospheric CartograpHY (SCIAMACHY) allows for global retrievals of the ratio HDO/H2O in the 2.3 micron wavelength range. However, the spectroscopy of water lines in this region remains a large source of uncertainty for these retrievals. We therefore evaluate and improve the water spectroscopy in the range 41744300 cm1 and test if this reduces systematic uncertainties in the SCIAMACHY retrievals of HDO/H2O. We use a laboratory spectrum of water vapour to fit line intensity, air broadening and wavelength shift parameters. The improved spectroscopy is tested on a series of ground-based high resolution FTS spectra as well as on SCIAMACHY retrievals of H2O and the ratio HDO/H2O. We find that the improved spectroscopy leads to lower residuals in the FTS spectra compared to HITRAN 2008 and Jenouvrier et al. (2007) spectroscopy, and the retrievals become more robust against changes in the retrieval window. For both the FTS and SCIAMACHY measurements, the retrieved total H2O columns decrease by 24% and we find a negative shift of the HDO/H2O ratio, which for SCIAMACHY is partly compensated by changes in the retrieval setup and calibration software. The updated SCIAMACHY HDO/H2O product shows somewhat steeper latitudinal and temporal gradients and a steeper Rayleigh distillation curve, strengthening previous conclusions that current isotope-enabled general circulation models underestimate the variability in the near-surface HDO/H2O ratio.
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BACKGROUND Most guidelines recommend at least 2-cm excision margin for melanomas thicker than 2mm. OBJECTIVE We evaluated whether 1- or 2-cm excision margins for melanoma (>2 mm) result in different outcomes. METHODS This is a retrospective cohort study on patients with melanomas (>2 mm) who underwent tumor excision with 1-cm (228 patients) or 2-cm (97 patients) margins to investigate presence of local recurrences, locoregional and distant metastases, and disease-free and overall survival. RESULTS In all, 325 patients with mean age of 61.84 years and Breslow thickness of 4.36 mm were considered for the study with a median follow-up of 1852 days (1995-2012). There was no significant difference in the frequency of locoregional and distant metastasis between the 2 groups (P= .311 and .571). The survival analysis showed no differences for disease-free (P= .800; hazard ratio 0.948; 95% confidence interval 0.627-1.433) and overall (P= .951; hazard ratio 1.018; 95% confidence interval 0.575-1.803) survival. LIMITATIONS The study was not prospectively randomized. CONCLUSIONS Our study did not show any significant differences in important outcome parameters such as local or distant metastases and overall survival. A prospective study testing 1- versus 2-cm excision margin is warranted.
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Lagout