991 resultados para Goldsak Guiñazú, Alfredo
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There are obvious changes that occur within the cities, experienced in synthesis for the degradation of the environment and especially the worsening quality of life. Even small cities, began to exhibit characteristics typical of an atmospheric climate. Thus, it becomes natural to analyze the characteristics of these spaces, unlike the medium and large cities, provide a detailed analysis of the peculiarities of intra-urban space in order to highlight what factors enhance or soften the formations of a typical urban climate distinct patterns of land use. The aim of this research from a geoenvironmental mapping of attributes (uses and land cover, vegetation and tree characteristics of buildings) while representing the dynamic City entertainment. Thus, we seek to inter-relate these indicators to analysis climate urban-rural and intra-urban applied to the city of Alfredo Marcondes / SP, a small town in order to identify a potential compromise climate conditions point to generate a specific climate. From this detailed analysis, we intend to give suggestions with the government to improve the comfort of that environment. For the data collection was organized a specific methodology for its collection, organization and representation and for the record of climatic data (temperature, wind speed and direction and cloud cover) were used mini-shelters weather with temperature sensors in fixed locations, and a temperature sensor attached on the side of a vehicle, 1.5 meters in height from the floor for 42 points perpassando selected in different intra-urban spaces... (Complete abstract click electronic access below)
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Coordenação de Aperfeiçoamento de Pessoal de Nível Superior (CAPES)
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Organizado por la Facultad de Ciencias del Mar de la Universidad de Las Palmas de Gran Canaria
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Questa tesi di laurea comincia dallo studio delle modalità attraverso cui, nel secondo dopoguerra, si è deciso di gestire la ricostruzione all’interno del tessuto storico del capoluogo emiliano. Il fine è capire se le ricostruzioni si rapportano e si inseriscono all’interno del tessuto edilizio storico, alle sue caratteristiche e peculiarità, ricucendolo là dove la guerra l’aveva interrotto. Definiti quadro e contesto di riferimento, si sono delineati i protagonisti della ricostruzione bolognese. Primo tra tutti emerge Alfredo Barbacci, Soprintendente ai Monumenti dell’Emilia, il cui ruolo inevitabilmente lo fa entrare nel vivo della vicenda. In carica all’epoca della guerra (e dunque dei bombardamenti), è coinvolto fin dai primi momenti di pace nella gestione della ricostruzione. La sua militanza, a partire dagli anni Sessanta, nei confronti della tutela dell’ambiente costruito, quanto di quello naturale, ha spinto la ricerca ad indagare se, e in che modo, questa sua “militanza” abbia legami con la Ricostruzione bolognese, ed approdare infine a considerazioni più ampie sull’origine della frattura legislativo disciplinare tra tutela e gestione del paesaggio.
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Il Soprintendente Alfredo Barbacci fu uomo di poliedrica formazione, perito nell’uso di metodiche innovative di restauro ed esperto delle tecniche di ricomposizione delle forme architettoniche dei complessi monumentali, danneggiati dai bombardamenti del secondo conflitto mondiale. Quel che, questo studio ha inteso indagare e comprendere, attraverso un approccio critico, sostanziato dalle carte d’archivio, è fondamentalmente il contributo, da egli ha offerto circa la valenza storica e architettonica del tessuto connettivo di base della città, da cui si originava - negli anni della sua attività - l’idea ancora inedita di un bene culturale e sociale nuovo: il centro storico tutto, con annessi monumenti, complessi architettonici nobili ed edilizia minore, di base. Dando avvio all’analisi sistematica delle teorie e della prassi di Alfredo Barbacci e alla lettura puntuale dei suoi scritti, sono stati razionalizzati il significato, le valenze e le implicazioni del termine edilizia minore all’interno del più ampio contesto del restauro dell’edilizia monumentale e alla luce degli elementi di tendenza, portati all’attenzione dal dibattito delle diverse scuole di pensiero sul restauro, a partire dai primi anni del sec. XX fino agli anni Settanta dello scorso secolo. Concretamente vi si evidenziano interessanti intuizioni e dichiarazioni, afferenti la necessità di un restauro del tipo integrato, da intendersi come strumento privilegiato di intervento sul tessuto nobile e meno nobile della città antica. Al termine della sua carriera, il contributo del Soprintendente Barbacci al dibattito scientifico si documenta da sé, nella compilazione a sua firma di quella parte della Relazione Franceschini, in cui si dava proposta di un corpo normativo alla necessità di guardare alla città storica come a un bene culturale e sociale, insistendo come al suo interno era d’uopo mantenere, nel corso di interventi restaurativi, un razionale equilibrio tra monumento ed edilizia minore già storicizzata e che non escludesse anche l’apparato paesaggistico di contorno.
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Signatur des Originals: S 36/F01510
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Signatur des Originals: S 36/F09524
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Fil: Marone, Gherardo.
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Fil: Pérez, Haydée Otilia.
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Fil: Dozo, Luis Adolfo.
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Fil: Chaki, Jorge.
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Fil: Jalif de Bertranou, Clara Alicia.