905 resultados para taylor rules


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The ability to predict macromolecular conformations from sequence and thermodynamic principles has long been coveted but generally has not been achieved. We show that differences in the hydration of DNA surfaces can be used to distinguish between sequences that form A- and B-DNA. From this, a "triplet code" of A-DNA propensities was derived as energetic rules for predicting A-DNA formation. This code correctly predicted > 90% of A- and B-DNA sequences in crystals and correlates with A-DNA formation in solution. Thus, with our previous studies on Z-DNA, we now have a single method to predict the relative stability of sequences in the three standard DNA duplex conformations.

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Negli ultimi anni i modelli VAR sono diventati il principale strumento econometrico per verificare se può esistere una relazione tra le variabili e per valutare gli effetti delle politiche economiche. Questa tesi studia tre diversi approcci di identificazione a partire dai modelli VAR in forma ridotta (tra cui periodo di campionamento, set di variabili endogene, termini deterministici). Usiamo nel caso di modelli VAR il test di Causalità di Granger per verificare la capacità di una variabile di prevedere un altra, nel caso di cointegrazione usiamo modelli VECM per stimare congiuntamente i coefficienti di lungo periodo ed i coefficienti di breve periodo e nel caso di piccoli set di dati e problemi di overfitting usiamo modelli VAR bayesiani con funzioni di risposta di impulso e decomposizione della varianza, per analizzare l'effetto degli shock sulle variabili macroeconomiche. A tale scopo, gli studi empirici sono effettuati utilizzando serie storiche di dati specifici e formulando diverse ipotesi. Sono stati utilizzati tre modelli VAR: in primis per studiare le decisioni di politica monetaria e discriminare tra le varie teorie post-keynesiane sulla politica monetaria ed in particolare sulla cosiddetta "regola di solvibilità" (Brancaccio e Fontana 2013, 2015) e regola del GDP nominale in Area Euro (paper 1); secondo per estendere l'evidenza dell'ipotesi di endogeneità della moneta valutando gli effetti della cartolarizzazione delle banche sul meccanismo di trasmissione della politica monetaria negli Stati Uniti (paper 2); terzo per valutare gli effetti dell'invecchiamento sulla spesa sanitaria in Italia in termini di implicazioni di politiche economiche (paper 3). La tesi è introdotta dal capitolo 1 in cui si delinea il contesto, la motivazione e lo scopo di questa ricerca, mentre la struttura e la sintesi, così come i principali risultati, sono descritti nei rimanenti capitoli. Nel capitolo 2 sono esaminati, utilizzando un modello VAR in differenze prime con dati trimestrali della zona Euro, se le decisioni in materia di politica monetaria possono essere interpretate in termini di una "regola di politica monetaria", con specifico riferimento alla cosiddetta "nominal GDP targeting rule" (McCallum 1988 Hall e Mankiw 1994; Woodford 2012). I risultati evidenziano una relazione causale che va dallo scostamento tra i tassi di crescita del PIL nominale e PIL obiettivo alle variazioni dei tassi di interesse di mercato a tre mesi. La stessa analisi non sembra confermare l'esistenza di una relazione causale significativa inversa dalla variazione del tasso di interesse di mercato allo scostamento tra i tassi di crescita del PIL nominale e PIL obiettivo. Risultati simili sono stati ottenuti sostituendo il tasso di interesse di mercato con il tasso di interesse di rifinanziamento della BCE. Questa conferma di una sola delle due direzioni di causalità non supporta un'interpretazione della politica monetaria basata sulla nominal GDP targeting rule e dà adito a dubbi in termini più generali per l'applicabilità della regola di Taylor e tutte le regole convenzionali della politica monetaria per il caso in questione. I risultati appaiono invece essere più in linea con altri approcci possibili, come quelli basati su alcune analisi post-keynesiane e marxiste della teoria monetaria e più in particolare la cosiddetta "regola di solvibilità" (Brancaccio e Fontana 2013, 2015). Queste linee di ricerca contestano la tesi semplicistica che l'ambito della politica monetaria consiste nella stabilizzazione dell'inflazione, del PIL reale o del reddito nominale intorno ad un livello "naturale equilibrio". Piuttosto, essi suggeriscono che le banche centrali in realtà seguono uno scopo più complesso, che è il regolamento del sistema finanziario, con particolare riferimento ai rapporti tra creditori e debitori e la relativa solvibilità delle unità economiche. Il capitolo 3 analizza l’offerta di prestiti considerando l’endogeneità della moneta derivante dall'attività di cartolarizzazione delle banche nel corso del periodo 1999-2012. Anche se gran parte della letteratura indaga sulla endogenità dell'offerta di moneta, questo approccio è stato adottato raramente per indagare la endogeneità della moneta nel breve e lungo termine con uno studio degli Stati Uniti durante le due crisi principali: scoppio della bolla dot-com (1998-1999) e la crisi dei mutui sub-prime (2008-2009). In particolare, si considerano gli effetti dell'innovazione finanziaria sul canale dei prestiti utilizzando la serie dei prestiti aggiustata per la cartolarizzazione al fine di verificare se il sistema bancario americano è stimolato a ricercare fonti più economiche di finanziamento come la cartolarizzazione, in caso di politica monetaria restrittiva (Altunbas et al., 2009). L'analisi si basa sull'aggregato monetario M1 ed M2. Utilizzando modelli VECM, esaminiamo una relazione di lungo periodo tra le variabili in livello e valutiamo gli effetti dell’offerta di moneta analizzando quanto la politica monetaria influisce sulle deviazioni di breve periodo dalla relazione di lungo periodo. I risultati mostrano che la cartolarizzazione influenza l'impatto dei prestiti su M1 ed M2. Ciò implica che l'offerta di moneta è endogena confermando l'approccio strutturalista ed evidenziando che gli agenti economici sono motivati ad aumentare la cartolarizzazione per una preventiva copertura contro shock di politica monetaria. Il capitolo 4 indaga il rapporto tra spesa pro capite sanitaria, PIL pro capite, indice di vecchiaia ed aspettativa di vita in Italia nel periodo 1990-2013, utilizzando i modelli VAR bayesiani e dati annuali estratti dalla banca dati OCSE ed Eurostat. Le funzioni di risposta d'impulso e la scomposizione della varianza evidenziano una relazione positiva: dal PIL pro capite alla spesa pro capite sanitaria, dalla speranza di vita alla spesa sanitaria, e dall'indice di invecchiamento alla spesa pro capite sanitaria. L'impatto dell'invecchiamento sulla spesa sanitaria è più significativo rispetto alle altre variabili. Nel complesso, i nostri risultati suggeriscono che le disabilità strettamente connesse all'invecchiamento possono essere il driver principale della spesa sanitaria nel breve-medio periodo. Una buona gestione della sanità contribuisce a migliorare il benessere del paziente, senza aumentare la spesa sanitaria totale. Tuttavia, le politiche che migliorano lo stato di salute delle persone anziane potrebbe essere necessarie per una più bassa domanda pro capite dei servizi sanitari e sociali.

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The aggregation operator have been considered from a computable point of view. The important condition that the computation is friendly when portions of data are inserted o deleted to the list of values to aggregate is considered.

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The Delaware legislature has taken steps towards the adoption of amendments to the Delaware General Corporation Law (DGCL) that would prohibit fee shifting provisions in the articles and bylaws. The language in the legislative proposal, however, addresses fee shifting provisions only in the context of "internal corporate claims." Some have raised concerns that this language would allow for fee shifting provisions that applied to other types of actions, including at least some cases brought under the securities laws. This piece suggests that in fact the Delaware General Corporation Law already prohibits the adoption of bylaws and certificate provisions that apply to causes of action unrelated to internal corporate claims. As a result, there was no reason for the Delaware legislature to expressly bar fee shifting provisions in these types of actions.

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As the number of states legalizing medicinal and recreational marijuana increases and marijuana emerges as a growing lawful industry, lawyers find themselves in an awkward position. In most states, lawyers who represent clients in the marijuana industry risk discipline for assisting clients in the commission of a (federal) crime. Even in jurisdictions like Colorado, where the rules of professional conduct have been amended to permit lawyers to assist clients who comply with marijuana state laws, lawyers who are admitted to practice in federal courts risk being disciplined by these tribunals for assisting clients in the commission of a crime pursuant to the courts’ local rules of conduct. This short article explores the thorny issue of navigating state and federal rules of professional conduct while representing clients in the marijuana industry.

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The aim of this report is to discuss the method of determination of lattice-fluid binary interaction parameters by comparing well characterized immiscible blends and block copolymers of poly(methyl methacrylate) (PMMA) and poly(ϵ−caprolactone) (PCL). Experimental pressure-volume-temperature (PVT) data in the liquid state were correlated with the Sanchez—Lacombe (SL) equation of state with the scaling parameters for mixtures and copolymers obtained through combination rules of the characteristic parameters for the pure homopolymers. The lattice-fluid binary parameters for energy and volume were higher than those of block copolymers implying that the copolymers were more compatible due to the chemical links between the blocks. Therefore, a common parameter cannot account for both homopolymer blend and block copolymer phase behaviors based on current theory. As we were able to adjust all data of the mixtures with a single set of lattice-binary parameters and all data of the block copolymers with another single set we can conclude that both parameters did not depend on the composition for this system. This characteristic, plus the fact that the additivity law of specific volumes can be suitably applied for this system, allowed us to model the behavior of the immiscible blend with the SL equation of state. In addition, a discussion on the relationship between lattice-fluid binary parameters and the Flory–Huggins interaction parameter obtained from Leibler's theory is presented.

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Excavated towns are an attractive example of underground urbanism that managed to solve, in a very interesting way, thermal problems thanks to natural ground inertia or transition spaces. The aim of this paper is to show the typological evolution of excavated dwellings worldwide, as an architectural proposal and urban solution. The proposed methodology provides an analysis of underground architectures from natural caves to excavated housing, focusing on the study of global constructive solutions to specific problems. Thus, architectures as a natural geography correction (horizontal excavation), buried underground architectures (vertical excavation), subtractive architectures (shallow excavation) and combined architectures (mixed excavation) are studied. In conclusion, there are many examples of typological combinations since troglodyte architects tried to adapt the most elementary constructive rules to get greatly enriched results. These proposals of different underground structures deal with each territory and its geographical features, and obtain urban and architectural solutions transferable to current configurations.

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These regulations are a revision of the original 1650 rules that laid out the duties of the Steward, Butler, and Cook. In these updated regulations, the Rector and Tutor are now responsible for signing off on the Steward's accounts rather than the President and Fellows.

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This subseries consists of a paper notebook containing a handwritten draft of the report presented to the Harvard Corporation on April 30, 1804 by the Committee to frame Rules, Directions, and Statutes of the Boylston Professorship of Rhetoric and Oratory. The handwritten report provides a numbered list of rules related to the Boylston Professorship and is dated April 16, 1804. The report is followed by a certification signed May 1, 1804 from President Joseph Willard that he was unable to attend the meeting of the Corporation to discuss the professorship.

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This original draft was probably written by Eliphalet Pearson (1752-1826) as a member of the committee charged with the task of establishing the rules, directions, and statutes for the Boylston Professorship by the Harvard Corporation and the Board of Overseers. This draft is heavily edited and contains many cross outs through the text.