883 resultados para E-procurement
Resumo:
Pós-graduação em Engenharia de Produção - FEB
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Pós-graduação em Relações Internacionais (UNESP - UNICAMP - PUC-SP) - FFC
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Purpose: Study aiming to understand the reasons for the refusal to donate organs by relatives of potential donors living in the Mid-Western region of the São Paulo state. Method: Qualitative study performed after data collection by the Organ Procurement Organization (OPO) Division of a reference hospital in the region. Relatives were contacted to participate in a semi-structured interview, and after the subjects in the study were characterized, four guiding questions were presented; their respective answers were recorded to be transcribed later. The Analysis of Content method proposed by Bardin was used to organize the speeches. Results: From 2006 to 2008, 30 (35.3%) families contacted by OPO have refused to agree with the organ donation. From that universe, 16 family members were interviewed. Data was systematized in three major themes: The experience of being informed on a family member’s brain death, decision concerning to the organ donation and aspects that would facilitate the decision to agree with the organ donation. Conclusion: the identification of reasons for the refusal and the suggestions presented has provided subsidies to improve the organ donation for transplantation process.
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This is a survey of the procurement, organization and use of unpublished projects, theses, and Africana mateials in Hezekiah Oluwasanmi Library, Obafemi Awolowo University, Ile-Ife, Nigeria. The Africana section conserves knowledge, preserves cultural heritage, provides information, and supports education and research. This paper the location, mode of processing, circulation, and terms of availability of these materials. Recommendations are made on how to manage Africana materials in academic libraries where they constitute a vital component of collections.
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A 2-day method using flow cytometry and FISH for interphase cells was developed to detect monosomy 7 cells in myelodysplastic syndrome patients. The method, Interphase Chromosome Flow-FISH (IC Flow-FISH), involves fixation of leukocytes from blood, membrane permeabilization, hybridization of cellular DNA with peptide nucleic acid probes with cells intact, and analysis by flow cytometry. Hundreds to thousands of monosomy 7 cells were consistently detected from 10-20 mL of blood in patients with monosomy 7. Proportions of monosomy 7 cells detected in IC Flow-FISH were compared with results from conventional cytogenetics; identification of monosomy 7 populations was verified with FACS; and patient and donor cells were mixed to test for sensitivity. IC Flow-FISH allows for detecting monosomy 7 without requiring bone marrow procurement or the necessity of metaphase spreads, and wider applications to other chromosomal abnormalities are in development. (Blood. 2012; 120(15): e54-e59)
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Purpose - The objective of this paper is to characterise the transactions between European buyers and Brazilian mango and grape producers. Design/methodology/approach - The method selected for this paper was multiple case studies. The Brazilian mango and grape supply chains' export activities to Europe were investigated. The field research was undertaken in Brazil, Germany, The Netherlands and the UK. In total, 41 face-to-face interviews were carried out. Findings - The supermarkets' literature tends to generalise the strategies of retailers focusing on differentiation and preferred suppliers. However, in empirical research conducted in the UK, Germany and The Netherlands it is possible to conclude that the procurement strategies of supermarkets can vary sharply. The results reveal the presence of different agents who demand different quality standards. The level of intensity depends on consumer behaviour, the features of product commercialised and the characteristics of the production segment in each country. Research limitations/implications - First, in relation to the empirical method there is a limitation because the case study does not allow statistical generalisation. Consequently, it will be interesting to undertake quantitative research in order to quantify the variables presented and their impact on the structure of value chains. Second, the research focuses only on two stages of the supply chain, producers and buyers. Practical implications - The differences between UK and German supermarkets challenge the supermarket literature, which tends to generalise the strategies of retailers focusing on differentiation and preferred suppliers. Originality/value - The study shows that the issue of influence and activities of retail agents along the value chain can be analysed taking several variables into consideration: the products commercialised; the distribution segment; and the consumer market. This result opens the way for analysing different structures of the value chain and the impact of these differences on the entry of producers for developing countries into the global market.
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Il presente progetto di ricerca analizza quella particolare forma di affidamento diretto dei servizi pubblici denominata in house providing e si articola in tre sezioni. Nella prima sezione viene analizzata la disciplina dei servizi pubblici locali nell’ordinamento italiano mediante un excursus normativo dai primi del 900 ad oggi; la seconda sezione è dedicata alla disciplina dell’affidamento dei servizi pubblici locali di trasporto; la terza sezione, infine, descrive l’in house providing e l’elaborazione pretoria di tale istituto operata dalla giurisprudenza comunitaria. Come noto, la pubblica amministrazione può soddisfare le sue esigenze secondo due diverse modalità: ricorrendo al libero mercato come qualsiasi altro operatore economico oppure auto-producendo i beni e i servizi di cui necessita. Infatti, nonostante il diritto comunitario imponga il rispetto del principio di tutela della concorrenza, lascia impregiudicato il potere di auto-organizzazione in capo alle pubbliche amministrazioni negli Stati membri, le quali potranno scegliere di agire “in economia” o di ricorrere alle prestazioni di operatori terzi. Con la locuzione di derivazione comunitaria in house providing si definisce quel modello organizzativo mediante il quale le pubbliche amministrazioni realizzano le attività di loro competenza attraverso i propri organismi, cioè senza ricorrere al libero mercato per procurarsi i lavori, i servizi e le forniture ad esse occorrenti o per erogare alla collettività prestazioni di pubblico servizio, in deroga ai principi comunitari sulla tutela della concorrenza stabiliti nel Trattato istitutivo della Comunità Europea, che invece imporrebbero lo svolgimento di gare ad evidenza pubblica per l'affidamento di tali servizi. Tuttavia, come chiarito dalla giurisprudenza comunitaria e nazionale, affinché la procedura di gara non sia necessaria, occorre che tra l’amministrazione e il prestatore ci sia sostanziale identità, nonostante le distinte personalità giuridiche, in modo tale da configurare il contratto tra le stesse intercorso come un atto di organizzazione interna.
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The subject of my thesis is to develop an assessment of minimum environmental criteria of the Plan National Action of Green Public Procurement for the cleaning service in the Conegliano’s hospital, used as case of study, through the Life Cycle Assessment methodology, to improve the hospital cleaning service.
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Le considerazioni sviluppate in questo scritto si pongono come obiettivo quello di fare chiarezza sul delicato tema delle opere di urbanizzazione a scomputo. La normativa concernente la realizzazione delle opere pubbliche a scomputo totale o parziale degli oneri di urbanizzazione è stata oggetto di svariate modifiche e interpretazioni giurisprudenziali, che si sono susseguite dopo l'importante pronuncia della Corte di Giustizia Europea. E' con questa sentenza che i Giudici del Kirchberg introducono un particolare obbligo procedurale a carico dei privati: nel caso in cui singole opere superino i valori di rilevanza europea, esse devono essere affidate, applicando le procedure di gara previste dalla direttiva 37/93/CEE. Va precisato che sino a quel momento l'affidamento diretto delle opere al privato costituiva nell'ottica del Legislatore lo strumento per realizzare le infrastrutture necessarie per consentire gli insediamenti edilizi che la pubblica amministrazione spesso non era in grado di effettuare. In questo panorama legislativo la sentenza della Corte di Giustizia, appare del tutto dirompente. Infatti, introducendo il principio secondo cui anche la realizzazione diretta delle opere di urbanizzazione da parte del privato deve sottostare alle regole delle procedure europee in materia di appalti, mette inevitabilmente a confronto due normative, quella degli appalti pubblici e quella dell'urbanistica, che sino a quel momento erano riuscite a viaggiare in modo parallelo, senza dar luogo a reciproche sovrapposizioni. Il Legislatore nazionale ha, con molta fatica, recepito il principio comunitario ed è stato negli anni quasi costretto, attraverso una serie di modifiche legislative, ad ampliarne la portata. La presente ricerca, dopo aver analizzato i vari correttivi apportati al Codice degli appalti pubblici vuole, quindi, verificare se l'attuale quadro normativo rappresenti un vero punto di equilibrio tra le contrapposte esigenze di pianificazione del territorio e di rispetto dei principi comunitari di concorrenza nella scelta del contraente.
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L’elaborato si propone di analizzare il ruolo di CONSIP, centrale di committenza nazionale per gli acquisti di beni e servizi per la pubblica amministrazione, nell’ambito del Programma di razionalizzazione degli acquisti, con particolare attenzione ai vantaggi ed alle criticità emerse nell’attuazione del sistema di centralizzazione. Il corpo del testo, articolato per capitoli, è preceduto da un Glossario contenente le definizioni e la specificazione di alcuni dei concetti trattati. In appendice sono state inserite le sintesi di tre ricerche, ritenute di interesse per approfondire l’argomento trattato. Il Capitolo 1 descrive l’evoluzione del ruolo e delle attività assegnate a CONSIP in relazione alle modifiche intervenute nel contesto normativo di riferimento. Nel Capitolo 2 vengono trattate in dettaglio le attività di CONSIP, con particolare riguardo al ruolo strategico che la stessa è chiamata a svolgere nel sistema nazionale di e-Procurement e nell’ambito del Programma di razionalizzazione degli acquisti, anche in funzione delle misure previste dalle recenti norme in tema di spending review. Nel Capitolo 3 sono descritti gli strumenti che CONSIP mette a disposizione delle pubbliche amministrazioni, attraverso la piattaforma informatica www.acquistinretepa.it, appositamente predisposta per l’attuazione del Programma di cui al Capitolo precedente, con particolare attenzione al sistema delle convenzioni. Il Capitolo 4 è dedicato all’analisi dei vantaggi e delle criticità riguardanti l’attuazione del Programma di razionalizzazione degli acquisti, con riferimento al sistema di centralizzazione ed all’utilizzo degli strumenti CONSIP, nell’ambito del processo di approvvigionamento delle pubbliche amministrazioni (public procurement). Infine, il Capitolo 5 propone l’esperienza del Progetto di razionalizzazione degli acquisti informatici del Comune di Bologna come caso da cui trarre spunti di riflessione sull’impatto, anche interno, alla singola amministrazione, della centralizzazione degli acquisti e dell’utilizzo delle convenzioni e del mercato elettronico (MEPA) messi a disposizione da CONSIP.
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La tesi analizza, sotto vari aspetti del diritto dell’Unione Europea, i servizi che sono offerti su spazi demaniali. Si articola in quattro capitoli: Il primo capitolo ricostruisce, valutandone l’impatto sui servizi che sono oggetto della presente indagine, lo sviluppo giurisprudenziale della Libertà di Stabilimento e della Libera Prestazione di Servizi, analizzando, altresì, i principi generali e l’art.16 della Carta dei Diritti Fondamentali dell’Unione. Il secondo capitolo è, invece, dedicato al diritto secondario, ossia alla Direttiva 2006/123/CE, alle Direttive “Appalti” e alla Direttiva “Concessioni”. La prima, che nulla aggiunge al quadro normativo trattato nel primo capitolo, svolge, pertanto una vera e propria funzione appaltante e concessoria. Le seconde, invece, seppur non applicabili alle fattispecie ivi esaminate, restano utili per comprendere quale declinazione possano avere i principi di eguaglianza, di non discriminazione, di trasparenza, di pubblicità e di concorrenza nella regolazione dei servizi offerti su spazi demaniali. La terza, invece, in quanto a rilevanza, presenta alcuni punti critici che fanno propendere per una sua non applicabilità. Resta comunque utile sempre in materia di principi, i quali, come evidenziato nell’ultima parte del secondo capitolo, sono stati utilizzati dalla Corte di Giustizia, pur nella totale assenza, fino alla recente direttiva, di strumenti di diritto secondario applicabili alle concessioni. Il terzo capitolo, invece, affronta le problematiche emerse all’interno dell’ordinamento italiano e attua una comparazione tra il sistema italiano e quello portoghese, croato, francese, spagnolo. Il quarto capitolo, da ultimo, prende in considerazione il delicato equilibrio, sempre più attuale, tra principi in materia di appalti pubblici e aiuti di Stato, valutando come, sia il permanere dello status quo, sia un riordino non conforme alla Direttiva 2006/123/CE e ai principi da essa richiamati possa costituire un aiuto di Stato incompatibile con il mercato interno.
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The rise of new food assistance instruments, including local and regional procurement, cash, and vouchers, has surpassed increase in understanding of the tradeoffs among and impacts of these options relative to traditional food aid. Response choices rarely appear to result from systematic response analyses. Further, impacts along multiple dimensions-timeliness, cost-effectiveness, local market effects, recipient satisfaction, food quality, impact on smallholder suppliers, etc.-may be competing or synergistic. No single food assistance tool is always and everywhere preferable. A growing body of evidence, including the papers in this special section, nonetheless demonstrates the clear value-added of new food assistance instruments. (C) 2013 Elsevier Ltd. All rights reserved.
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Using survey data from natural experiments in three countries that simultaneously received food aid sourced locally and from the United States, we test the hypothesis that locally-sourced commodities are more culturally appropriate and thus preferred over traditional food aid commodities sourced from the donor country. We use a semi-nonparametric regression method to estimate recipients' satisfaction with these commodities across a range of criteria. We establish that recipients of locally procured rations are generally more satisfied with the commodities they receive than are recipients of US-sourced foods. This pattern is especially pronounced among less-well-off recipients. (C) 2013 Elsevier Ltd. All rights reserved.
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Aims Cardiac grafts from non-heartbeating donors (NHBDs) could significantly increase organ availability and reduce waiting-list mortality. Reluctance to exploit hearts from NHBDs arises from obligatory delays in procurement leading to periods of warm ischemia and possible subsequent contractile dysfunction. Means for early prediction of graft suitability prior to transplantation are thus required for development of heart transplantation programs with NHBDs. Methods and Results Hearts (n = 31) isolated from male Wistar rats were perfused with modified Krebs-Henseleit buffer aerobically for 20 min, followed by global, no-flow ischemia (32°C) for 30, 50, 55 or 60 min. Reperfusion was unloaded for 20 min, and then loaded, in working-mode, for 40 min. Left ventricular (LV) pressure was monitored using a micro-tip pressure catheter introduced via the mitral valve. Several hemodynamic parameters measured during early, unloaded reperfusion correlated significantly with LV work after 60 min reperfusion (p<0.001). Coronary flow and the production of lactate and lactate dehydrogenase (LDH) also correlated significantly with outcomes after 60 min reperfusion (p<0.05). Based on early reperfusion hemodynamic measures, a composite, weighted predictive parameter, incorporating heart rate (HR), developed pressure (DP) and end-diastolic pressure, was generated and evaluated against the HR-DP product after 60 min of reperfusion. Effective discriminating ability for this novel parameter was observed for four HR*DP cut-off values, particularly for ≥20 *103 mmHg*beats*min−1 (p<0.01). Conclusion Upon reperfusion of a NHBD heart, early evaluation, at the time of organ procurement, of cardiac hemodynamic parameters, as well as easily accessible markers of metabolism and necrosis seem to accurately predict subsequent contractile recovery and could thus potentially be of use in guiding the decision of accepting the ischemic heart for transplantation.