960 resultados para Container gardening
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v. 10 (1909)
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v. 6 (1900)
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v. 8 (1905)
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v. 7 (1902)
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v. 10
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v. 15
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v. 20-21
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v. 9
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v. 11
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v. 14
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This dissertation examines the corpse as an object in and of American hardboiled detective fiction written between 1920 and 1950. I deploy several theoretical frames, including narratology, body-as-text theory, object relations theory, and genre theory, in order to demonstrate the significance of objects, symbols, and things primarily in the clever and crafty work of Dashiell Hammett (1894-1961) and Raymond Chandler (1888-1959), but also touching on the writings of their lesser known accomplices. I construct a literary genealogy of American hardboiled detective fiction originating in the writings of Edgar Allan Poe, compare the contributions of classic or Golden Age detective fiction in England, and describe the socio-economic contexts, particularly the predominance of the “pulps,” that gave birth to the realism of the Hardboiled School. Taking seriously Chandler’s obsession with the art of murder, I engage with how authors pre-empt their readers’ knowledge of the tricks of the trade and manipulate their expectations, as well as discuss the characteristics and effect of the inimitable hardboiled style, its sharpshooting language and deadpan humour. Critical scholarship has rarely addressed the body and figure of the corpse, preferring to focus instead on the machinations of the femme fatale, the performance of masculinity, or the prevalence of violence. I cast new light on the world of hardboiled detective fiction by dissecting the corpse as the object that both motivates and de-composes (or rots away from) the narrative that makes it signify. I treat the corpse as an inanimate object, indifferent to representation, that destabilizes the integrity and self-possession, as well as the ratiocination, of the detective who authors the narrative of how the corpse came to be. The corpse is all deceptive and dangerous surface rather than the container of hidden depths of life and meaning that the detective hopes to uncover and reconstruct. I conclude with a chapter that is both critical denouement and creative writing experiment to reveal the self-reflexive (and at times metafictional) dimensions of hardboiled fiction. My dissertation, too, in the manner of hardboiled fiction, hopes to incriminate my readers as much as enlighten them.
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Is “hybrid” about to replace “comprehensive” as the favourite container notion of the Brussels foreign policy community? They might not be so different, in fact. Both a hybrid and a comprehensive approach mean the integrated use of a broad range of instruments of external action towards the achievement of a foreign policy objective. It’s just that the hybrid approach put into practice by Russia today seeks to achieve rather less friendly aims than the EU’s own comprehensive approach. The hybrid approach is the comprehensive approach gone over to the dark side of the force.
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Il processo di Data Entry manuale non solo è oneroso dal punto di vista temporale ed economico, lo è ancor di più poiché rappresenta una fonte di errore: per questi motivi, l’acquisizione automatizzata delle informazioni lungo la catena produttiva è un obiettivo fortemente desiderato dal Gruppo per migliorare i propri business. Le tecnologie analizzate, ormai diffuse e standardizzate in ampia scala come barcode, etichette logistiche, terminali in radiofrequenza, possono apportare grandi benefici ai processi aziendali, ancor più integrandole su misura agli ERP aziendali, permettendo una registrazione rapida e corretta delle informazioni e la diffusione immediata delle stesse all’intera organizzazione. L’analisi dei processi e dei flussi hanno evidenziato le criticità e permesso di capire dove e quando intervenire con una progettazione che risultasse quanto più la best suite possibile. Il lancio dei fabbisogni, l’entrata, la mappatura e la movimentazione merci in Magazzino, lo stato di produzione, lo scarico componenti ed il carico di produzione in Confezionamento e Semilavorazione, l’istituzione di un magazzino di interscambio Dogana, un flusso di tracciabilità preciso e rapido, sono tutti eventi che modificheranno i processi aziendali, snellendoli e svincolando risorse che potranno essere reinvestite in operatività a valore aggiunto superiore. I risultati potenzialmente ottenibili, comprovati anche dalle esperienze esterne di fornitori e consulenza, hanno generato le condizioni necessarie ad un rapido studio e start dei lavori: il Gruppo è entusiasta ed impaziente di portare a termine quanto prima il progetto e di andare a regime con la nuova modalità operativa, snellita ed ottimizzata.
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I fenomeni di globalizzazione in atto hanno radicalmente modificato il consumo e la distribuzione dei prodotti agroalimentari e dilatato le distanze tra l’origine delle materie prime e consumo finale. Obiettivo del progetto interuniversitario "Food Supply Chain" è studiare le condizioni di trasporto di prodotti agroalimentari. Una delle attività principali è tracciare ed analizzare i fattori critici di spedizioni dal momento in cui i prodotti lasciano lo stabilimento produttivo in Italia fino ai consumatori situati in EU o extra-EU. La tesi si inserisce all’interno di questo progetto e descrive la realizzazione di due Piattaforme in ambiente LabVIEW per la consultazione e la simulazione dei viaggi logistici, le cui caratteristiche sono conservate e organizzate in appositi database. La "Piattaforma LabVIEW per la consultazione a analisi" permette di consultare il database attraverso interrogazioni multiple, estrarre le informazioni più significative, riprodurre le spedizioni in apposite interfacce e produrre dei report riassuntivi per comunicazioni alle imprese La "Piattaforma LabVIEW per la simulazione in camera climatica" rappresenta il sistema di controllo attraverso cui gestire la simulazione dei singoli viaggi in camera climatica, realizzata nel Laboratorio MECCANICA del DIN della Scuola di Ingegneria e Architettura dell’Università di Bologna. Si potranno così valutare e comparare tra loro soluzioni alternative rispetto ad una medesima catena logistica in termini di packaging, imballaggio e protezioni supplementari della spedizione. Infine si potranno confrontare rotte commerciali differenti relative allo stesso prodotto. I risultati ottenuti in camera climatica costituiranno la base per le successive analisi biochimiche sui prodotti e valutazione finale della sostenibilità dell’intera catena logistica.
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Mössbauer analyses were conducted on a sample of saponite selected from DSDP Leg 69 basalt core. The sample was initially placed within a nitrogen-purged container on-board Glomar Challenger approximately three hours after recovery, where it remained until analysis. The Mössbauer data revealed an original, in situ Fe2O3/FeO ratio of 0.46, with both Fe**2+ and Fe**3+ in octahedral coordination. With controlled exposure to air under ambient laboratory storage conditions, the proportion of Fe**3+ increased from an original 30% to 51% over a period of about 11.5 months. The Fe**3+ thus produced remained in octahedral coordination, and no observable changes occurred in the physical appearance of the sample.