996 resultados para gentes de mar


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Trabajo dirigido por Juan Luis Gómez Pinchetti y Ricardo Haroun Tabraue

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[ES]El término Biotecnología Marina hace referencia a la utilización de los organismos marinos en el desarrollo de procesos tecnológicos, productos y servicios con aplicaciones para la sociedad, sin olvidar los aspectos económicos que acompañan a esta definición y que son englobados bajo el término “Economía Azul”, de importancia estratégica para el desarrollo europeo de este siglo. En las últimas décadas, el desarrollo de las nuevas tecnologías y las técnicas genómicas que nos abren la posibilidad de manejar, cultivar y modificar los más variados micro- y macro-organismos que, en muchos casos, forman parte de la todavía inexplorada biodiversidad de los ambientes “marinos”, nos permitirán en un disponer productos para la alimentación y la mejora del medioambiente y la salud humana.

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[ES]Se hará una exposición de los fundamentos conceptuales y antecedentes que llevaron a la constitución de la red Phycomorph en 2011 en la Facultad de Ciencias del Mar de la ULPGC y de sus objetivos principales. Así mismo, describiremos los objetivos básicos del proyecto COST FA1406 que se desarrollará entre 2015 y 2019 y que incluirá la realización de diversas actividades tales como Workshops, Encuentros de Formación altamente Especializados y Acciones de Movilidad, con la finalidad de cubrir los objetivos del proyecto: Proporcionar avances en el conocimiento de la Fertilidad de las Algas (Fertility), de la Reproducción (Reproduction), del crecimiento vegetativo (Adult Growth) y avances Técnicos (Technical Tools)

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[ES]Este artículo aborda la noción de frontera en las sociedades marítimas de la Baja Andalucía y Canarias en el tránsito del siglo XV al XVI, caracterizándola a partir de tres grandes líneas de relación. La primera gira en torno a su conformación espacial; la segunda en las relaciones económicas que se desarrollan en su seno; la tercera en la configuración de las sociedades que habitaron esos espacios, prestando a su vez atención a las culturas transfronterizas conformadas en esas sociedades. Todo ello con el objetivo de definir semejanzas y diferencias entre ambos contextos, y entre la frontera marítima y la terrestre. [EN] This article deals with the notion of boundary in maritime societies along Atlantic Andalusia and the Canary Islands at the turn of the 16th century, which is defined by three main axes of relationship. The first one focuses on its spatial distribution; the second one, the economic relations developed within it; and the third one, in the shaping of their societies, taking into account cross-border cultures shaped within them. All of this aimed at defining similarities and differences between both contexts, and also between sea and land borders.

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[ES]Mesa redonda de orientación profesional con la participación de egresados de la Facultad de Ciencias del Mar

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Doctorado en Islas Atlánticas: historia, patrimonio y marco jurídico institucional

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Stocks’ overexploitation and socio-economic sustainability are two major issues currently at stake in European fisheries. In this view the European Commission is considering the implementation of management plans as a means to move towards a longer-term perspective on fisheries management, to consider regional differences and to increase stakeholder involvement. Adriatic small pelagic species (anchovies and sardines) are some of the most studied species in the world from a biologic perspective; several economic analysis have also been realised on Italian pelagic fishery; despite that, no complete bioeconomic modelization has been carried out yet considering all biologic, technical and economic issues. Bioeconomic models cannot be considered foolproof tools but are important implements to help decision makers and can supply a fundamental scientific basis for management plans. This research gathers all available information (from biologic, technologic and economic perspectives) in order to carry out a bioeconomic model of the Adriatic pelagic fishery. Different approaches are analyzed and some of them developed to highlight potential divergences in results, characteristics and implications. Growth, production and demand functions are estimated. A formal analysis about interaction and competition between Italian and Croatian fleet is examined proposing different equilibriums for open access, duopoly and a form of cooperative solution. Anyway normative judgments are limited because of poor knowledge of population dynamics and data related to the Croatian fleet.

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Le grotte marine sono habitat molto particolari che presentano situazioni molto diverse da quelle riscontrabili nell’ambiente esterno. La variabilità nella struttura geomorfologica, la topografia, la profondità, l’orientamento e l’idrodinamismo rappresentano una vasta gamma di situazioni che consentono la presenza di popolamenti caratteristici, la cui unicità determina l’importanza della loro salvaguardia. La composizione delle comunità dipende fortemente dall'arrivo dei propaguli dall'esterno, e non solo dalla riproduzione di adulti presenti. Quindi, per determinare la struttura e la dinamica delle popolazioni marine, è di fondamentale importanza comprendere i processi che agiscono sul reclutamento. In particolare per gli organismi sessili la fase larvale rappresenta l'unico stadio di dispersione. Lo scopo di questo lavoro è analizzare il reclutamento dei popolamenti bentonici sulle pareti laterali e sulla volta della grotta sottomarina della Colombara, nell’area marina protetta di Portofino (Genova), per valutare la loro diversità specifica, abbondanza e distribuzione. Per far ciò sono stati posti 14 pannelli quadrati in forex PVC all’interno della grotta (8 sulla volta e 6 sulle pareti laterali) per un periodo di tempo di venti mesi. L’abbondanza degli organismi è stata stimata in termini di ricoprimento percentuale utilizzando un reticolo di 400 sottoquadrati da 1 cm². Le possibili differenze tra le strutture dei popolamenti, l’abbondanza delle specie e gli indici di diversità tra parete e volta della grotta sono state testate con l’analisi della varianza basata su permutazioni (PERMANOVA) utilizzando il software PRIMER 6. Dai risultati ottenuti sono emerse differenze qualitative e quantitative nella distribuzione dei popolamenti fra la volta e le pareti della grotta. Analizzando le singole specie, è possibile osservare come molte di queste tendano a reclutare maggiormente sulla volta rispetto alle pareti. In generale, la distribuzione degli organismi dipende, oltre che dai più conosciuti gradienti ambientali (idrodinamismo, luce ecc) dai processi ecologici. Considerando che i fattori ambientali ed ecologici interagiscono nel definire la struttura dei popolamenti e sono interdipendenti tra loro, possiamo ipotizzare che le distribuzioni spaziali osservate per le diverse specie dipendano in gran parte dall’ecologia larvale, che porta ad un più elevato tasso di reclutamento sulla volta piuttosto che sulle pareti della grotta.

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La foca monaca (Monachus monachus, Hermann 1779) è il pinnipede più a rischio d’estinzione del mondo e pochi sono gli studi che hanno indagato l’impatto antropico dato dagli inquinanti chimici su questa specie. Questo studio si propone di analizzare la pressione che elementi in traccia, organoclorurati (OC) e, per la prima volta, idrocarburi policiclici aromatici (IPA) hanno sulla specie, studiando una della popolazioni più numerose presenti nel Mar Mediterraneo, ossia quella greca. Sono stati utilizzati campioni di 59 esemplari deceduti provenienti da diverse colonie residenti in Grecia, di ambedue i sessi, appartenenti a diverse classi d’età e riferibili ad un arco temporali di quasi 20 anni (1994-2013). Per i contaminanti organici (PCB, DDT ed IPA), caratterizzati da un comportamento lipofilico, sono stati utilizzati esclusivamente campioni di tessuto adiposo, mentre per l’analisi di elementi in traccia (essenziali: Fe, Co, Cu, Se, Zn, Mg; tossici: Cr, Ni, As, Cd, Pb, Hg) sono state impiegate diverse matrici, quali fegato, rene, muscolo, adipe, milza, polmone, cuore e pelo. I risultati evidenziano un’importante contaminazione dai OC (125.896,69±289.934,27 ng/g p.s.), in cui DDT e PCB sono presenti rispettivamente al 48,5% e 51,5%, mentre, tra i metalli considerati tossici (As, Cd, Pb, Hg, Cr, Ni), As e Hg sono gli elementi che destano maggiori preoccupazioni per la salute di Monachus monachus, presenti rispettivamente al 36,44% e 12,83%. IPA ed altri elementi in traccia analizzati invece non raggiungono di per sé concentrazioni di rischio per la specie, ma non si escludono possibili effetti sinergici tra i vari inquinanti. L’elaborazione del fingerprint tossicologico ha evidenziato un’eterogeneità nella pressione data dai contaminanti in studio, manifestando che alcune colonie di foca monaca in Grecia sono maggiormente soggette all’azione negativa di organoclorurati, idrocarburi policiclici aromatici o elementi in traccia tossici a seconda del caso.