964 resultados para Tecnologie, recupero, colonia reggiana, anziani.


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Linguaggio e numero rappresentano due aspetti centrali nella storia del genere umano, dal momento che competenze precoci sono già descritte a partire dalla preistoria, accompagnano l’uomo durante la sua esistenza e non sono condivise pienamente da altre specie. I neonati mostrano già delle predisposizioni per gli stimoli linguistici e numerici, queste abilità si sviluppano precocemente nei primi anni di vita e accompagnano il bambino durante l’iter scolastico e l’adulto nella vita di tutti i giorni. Linguaggio e numero condividono, quindi, molte caratteristiche e lo studio di tali competenze e delle loro relazioni aggiunge importanti riflessioni alle teorie dello sviluppo. Inoltre lo studio di questi aspetti in popolazioni con sviluppo tipico, atipico e a rischio permette una migliore comprensione della complessità dinamica dello sviluppo all’interno di una prospettiva neurocostruttivista interessata ai processi sottostanti e non agli esiti finali. La tesi analizza la letteratura sulle competenze linguistiche (orali: cap. 1; scritte: cap. 2; relazioni: cap. 3), numeriche (sistema numerico approssimativo: cap. 4; sistema numerico esatto: cap. 5; relazioni: cap. 6) e sulle loro relazioni (cap. 7), descrivendo le ricerche che si sono occupate delle popolazioni con sviluppo tipico, atipico e a rischio. In ogni singolo capitolo sono confrontate le competenze linguistiche e numeriche e le loro reciproche relazioni in bambini con sviluppo tipico (nati a termine) e bambini nati pretermine sani, caratterizzati da un’elevata immaturità neonatale. I dati sono stati raccolti alla fine della scuola dell’infanzia e dopo due anni di scolarizzazione per comprendere le traiettorie evolutive in due momenti rilevanti di transizione. I risultati emersi hanno aggiunto nuove considerazioni interessanti per i bambini con sviluppo tipico, soprattutto rispetto alle relazioni tra linguaggio e numero che rappresentano un campo non ancora esplorato. I dati emersi con i nati pretermine hanno mostrato che questi bambini non presentano un ritardo cognitivo generalizzato, ma difficoltà specifiche e relazioni diverse da quelle descritte nello sviluppo tipico, indicando la presenza di una traiettoria che possiamo definire atipica. I risultati ottenuti aggiungono importanti considerazioni teoriche rispetto alle relazioni tra competenze innate ed apprese e tra fasi di acquisizione e di consolidamento delle abilità. Al tempo stesso emergono importanti indicazioni cliniche per la programmazione di interventi specifici per il recupero delle competenze maggiormente compromesse nei nati pretermine.

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Le soluzioni tecnologiche rese oggi disponibili dalle discipline della moderna Geomatica, offrono opportunità di grande interesse per il rilevamento nel settore dei Beni Culturali, sia per quanto riguarda il momento primario del rilievo, cioè la fase di acquisizione del dato metrico, sia per quanto concerne la questione della rappresentazione per oggetti di interesse archeologico, artistico, architettonico. Lo studio oggetto della presente tesi si propone, sulla base di numerose esperienze maturate nel corso del Dottorato dal Laboratorio di Topografia e Fotogrammetria del DISTART, di affrontare e approfondire le problematiche connesse all’utilizzo della fotogrammetria digitale e del laser a scansione terrestre per applicazioni nell’ambito dei Beni Culturali. La ricerca condotta è prettamente applicata, quindi è stata primaria l’esigenza di avere a disposizione reali casi di studio su cui sperimentare le tecniche di interesse; è però importante sottolineare che questo è un campo in cui ogni esperienza presenta proprie caratteristiche e peculiarità che la rendono interessante e difficilmente descrivibile con schemi convenzionali e metodologie standardizzate, quindi le problematiche emerse hanno di volta in volta indirizzato e spinto la ricerca all’approfondimento di certi aspetti piuttosto che altri. A tal proposito è stato evidenziato dalle esperienze effettuate che il campo dei Beni Culturali è forse il più emblematico delle potenzialità rese oggi disponibili dalle moderne tecnologie della Geomatica, e soprattutto dalle possibilità offerte da un approccio integrato e multi – disciplinare di tecniche e tecnologie diverse; per questo nell’Introduzione si è voluto sottolineare questo aspetto, descrivendo l’approccio metodologico adottato in molti lavori in contesto archeologico, che include generalmente diverse tecniche integrate tra loro allo scopo di realizzare in modo veloce e rigoroso un rilievo multi – scala che parte dal territorio, passa attraverso l’area del sito archeologico e degli scavi, ed arriva fino al singolo reperto; questo approccio è caratterizzato dall’avere tutti i dati e risultati in un unico e ben definito sistema di riferimento. In questa chiave di lettura l’attenzione si è poi focalizzata sulle due tecniche che rivestono oggi nel settore in esame il maggiore interesse, cioè fotogrammetria digitale e laser a scansione terrestre. La struttura della tesi segue le fasi classiche del processo che a partire dal rilievo porta alla generazione dei prodotti di rappresentazione; i primi due capitoli, incentrati sull’acquisizione del dato metrico, riguardano quindi da un lato le caratteristiche delle immagini e dei sensori digitali, dall’altro le diverse tipologie di sistemi laser con le corrispondenti specifiche tecniche; sempre nei primi capitoli vengono descritte le caratteristiche metodologiche e tecnico – operative e le relative problematiche delle due tipologie di rilievo. Segue un capitolo sulle procedure di calibrazione delle camere digitali non professionali, imperniato sull’utilizzo di software diversi, commerciali e sviluppati in house per questo scopo, prestando attenzione anche agli strumenti che essi offrono in termini di risultati ottenibili e di controllo statistico sugli stessi. La parte finale della tesi è dedicata al problema della rappresentazione, con l’obiettivo di presentare un quadro generale delle possibilità offerte dalle moderne tecnologie: raddrizzamenti, ortofoto, ortofoto di precisione e infine modelli tridimensionali foto – realistici, generati a partire sia da dati fotogrammetrici sia da dati laser.

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Lipolysis and oxidation of lipids in foods are the major biochemical and chemical processes that cause food quality deterioration, leading to the characteristic, unpalatable odour and flavour called rancidity. In addition to unpalatability, rancidity may give rise to toxic levels of certain compounds like aldehydes, hydroperoxides, epoxides and cholesterol oxidation products. In this PhD study chromatographic and spectroscopic techniques were employed to determine the degree of rancidity in different animal products and its relationship with technological parameters like feeding fat sources, packaging, processing and storage conditions. To achieve this goal capillary gas chromatography (CGC) was employed not only to determine the fatty acids profile but also, after solid phase extraction, the amount of free fatty acids (FFA), diglycerides (DG), sterols (cholesterol and phytosterols) and cholesterol oxidation products (COPs). To determine hydroperoxides, primary products of oxidation and quantify secondary products UV/VIS absorbance spectroscopy was applied. Most of the foods analysed in this study were meat products. In actual fact, lipid oxidation is a major deterioration reaction in meat and meat products and results in adverse changes in the colour, flavour and texture of meat. The development of rancidity has long recognized as a serious problem during meat handling, storage and processing. On a dairy product, a vegetal cream, a study of lipid fraction and development of rancidity during storage was carried out to evaluate its shelf-life and some nutritional features life saturated/unsaturated fatty acids ratio and phytosterols content. Then, according to the interest that has been growing around functional food in the last years, a new electrophoretic method was optimized and compared with HPLC to check the quality of a beehive product like royal jelly. This manuscript reports the main results obtained in the five activities briefly summarized as follows: 1) comparison between HPLC and a new electrophoretic method in the evaluation of authenticity of royal jelly; 2) study of the lipid fraction of a vegetal cream under different storage conditions; 3) study of lipid oxidation in minced beef during storage under a modified atmosphere packaging, before and after cooking; 4) evaluation of the influence of dietary fat and processing on the lipid fraction of chicken patties; 5) study of the lipid fraction of typical Italian and Spanish pork dry sausages and cured hams.

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Il file contiene la presentazione del corso e le slides presentate a lezione: 6 e 7 marzo 2008 dibattito sul tema dello sviluppo e le sue implicazioni nei processi di organizzazione territoriale e nell'elaborazione della dimensione regionale. per approfondimenti: Vallega A., 2004, Le grammatiche della geografia, Patron, Bologna. Magnaghi A., 2000, Il progetto locale, Bollati Boringhieri, Torino. Siti consigliati: www.undp.org (rapporto sullo sviluppo umano dedicato alle tecnologie) __________________ 13 marzo 2008 Le relazioni geografiche e l'analisi spaziale. __________________

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This thesis deals with two important research aspects concerning radio frequency (RF) microresonators and switches. First, a new approach for compact modeling and simulation of these devices is presented. Then, a combined process flow for their simultaneous fabrication on a SOI substrate is proposed. Compact models for microresonators and switches are extracted by applying mathematical model order reduction (MOR) to the devices finite element (FE) description in ANSYS c° . The behaviour of these devices includes forms of nonlinearities. However, an approximation in the creation of the FE model is introduced, which enables the use of linear model order reduction. Microresonators are modeled with the introduction of transducer elements, which allow for direct coupling of the electrical and mechanical domain. The coupled system element matrices are linearized around an operating point and reduced. The resulting macromodel is valid for small signal analysis around the bias point, such as harmonic pre-stressed analysis. This is extremely useful for characterizing the frequency response of resonators. Compact modelling of switches preserves the nonlinearity of the device behaviour. Nonlinear reduced order models are obtained by reducing the number of nonlinearities in the system and handling them as input to the system. In this way, the system can be reduced using linear MOR techniques and nonlinearities are introduced directly in the reduced order model. The reduction of the number of system nonlinearities implies the approximation of all distributed forces in the model with lumped forces. Both for microresonators and switches, a procedure for matrices extraction has been developed so that reduced order models include the effects of electrical and mechanical pre-stress. The extraction process is fast and can be done automatically from ANSYS binary files. The method has been applied for the simulation of several devices both at devices and circuit level. Simulation results have been compared with full model simulations, and, when available, experimental data. Reduced order models have proven to conserve the accuracy of finite element method and to give a good description of the overall device behaviour, despite the introduced approximations. In addition, simulation is very fast, both at device and circuit level. A combined process-flow for the integrated fabrication of microresonators and switches has been defined. For this purpose, two processes that are optimized for the independent fabrication of these devices are merged. The major advantage of this process is the possibility to create on-chip circuit blocks that include both microresonators and switches. An application is, for example, aswitched filter bank for wireless transceiver. The process for microresonators fabrication is characterized by the use of silicon on insulator (SOI) wafers and on a deep reactive ion etching (DRIE) step for the creation of the vibrating structures in single-crystal silicon and the use of a sacrificial oxide layer for the definition of resonator to electrode distance. The fabrication of switches is characterized by the use of two different conductive layers for the definition of the actuation electrodes and by the use of a photoresist as a sacrificial layer for the creation of the suspended structure. Both processes have a gold electroplating step, for the creation of the resonators electrodes, transmission lines and suspended structures. The combined process flow is designed such that it conserves the basic properties of the original processes. Neither the performance of the resonators nor the performance of the switches results affected by the simultaneous fabrication. Moreover, common fabrication steps are shared, which allows for cheaper and faster fabrication.

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In questa tesi verranno trattati sia il problema della creazione di un ambiente di simulazione a domini fisici misti per dispositivi RF-MEMS, che la definizione di un processo di fabbricazione ad-hoc per il packaging e l’integrazione degli stessi. Riguardo al primo argomento, sarà mostrato nel dettaglio lo sviluppo di una libreria di modelli MEMS all’interno dell’ambiente di simulazione per circuiti integrati Cadence c . L’approccio scelto per la definizione del comportamento elettromeccanico dei MEMS è basato sul concetto di modellazione compatta (compact modeling). Questo significa che il comportamento fisico di ogni componente elementare della libreria è descritto per mezzo di un insieme limitato di punti (nodi) di interconnessione verso il mondo esterno. La libreria comprende componenti elementari, come travi flessibili, piatti rigidi sospesi e punti di ancoraggio, la cui opportuna interconnessione porta alla realizzazione di interi dispositivi (come interruttori e capacità variabili) da simulare in Cadence c . Tutti i modelli MEMS sono implementati per mezzo del linguaggio VerilogA c di tipo HDL (Hardware Description Language) che è supportato dal simulatore circuitale Spectre c . Sia il linguaggio VerilogA c che il simulatore Spectre c sono disponibili in ambiente Cadence c . L’ambiente di simulazione multidominio (ovvero elettromeccanico) così ottenuto permette di interfacciare i dispositivi MEMS con le librerie di componenti CMOS standard e di conseguenza la simulazione di blocchi funzionali misti RF-MEMS/CMOS. Come esempio, un VCO (Voltage Controlled Oscillator) in cui l’LC-tank è realizzato in tecnologia MEMS mentre la parte attiva con transistor MOS di libreria sarà simulato in Spectre c . Inoltre, nelle pagine successive verrà mostrata una soluzione tecnologica per la fabbricazione di un substrato protettivo (package) da applicare a dispositivi RF-MEMS basata su vie di interconnessione elettrica attraverso un wafer di Silicio. La soluzione di packaging prescelta rende possibili alcune tecniche per l’integrazione ibrida delle parti RF-MEMS e CMOS (hybrid packaging). Verranno inoltre messe in luce questioni riguardanti gli effetti parassiti (accoppiamenti capacitivi ed induttivi) introdotti dal package che influenzano le prestazioni RF dei dispositivi MEMS incapsulati. Nel dettaglio, tutti i gradi di libertà del processo tecnologico per l’ottenimento del package saranno ottimizzati per mezzo di un simulatore elettromagnetico (Ansoft HFSSTM) al fine di ridurre gli effetti parassiti introdotti dal substrato protettivo. Inoltre, risultati sperimentali raccolti da misure di strutture di test incapsulate verranno mostrati per validare, da un lato, il simulatore Ansoft HFSSTM e per dimostrate, dall’altro, la fattibilit`a della soluzione di packaging proposta. Aldilà dell’apparente debole legame tra i due argomenti sopra menzionati è possibile identificare un unico obiettivo. Da un lato questo è da ricercarsi nello sviluppo di un ambiente di simulazione unificato all’interno del quale il comportamento elettromeccanico dei dispositivi RF-MEMS possa essere studiato ed analizzato. All’interno di tale ambiente, l’influenza del package sul comportamento elettromagnetico degli RF-MEMS può essere tenuta in conto per mezzo di modelli a parametri concentrati (lumped elements) estratti da misure sperimentali e simulazioni agli Elementi Finiti (FEM) della parte di package. Infine, la possibilità offerta dall’ambiente Cadence c relativamente alla simulazione di dipositivi RF-MEMS interfacciati alla parte CMOS rende possibile l’analisi di blocchi funzionali ibridi RF-MEMS/CMOS completi.

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