776 resultados para OPTOMETRIA - PROGRAMAS DE SALUD VISUAL - 2013-2014


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Universidad de Las Palmas de Gran Canaria. Facultad de Ciencias del Mar. Trabajo Fin de Título para la obtención del Graduado en Ciencias del Mar ; 2013-2014

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Universidad de Las Palmas de Gran Canaria. Facultad de Ciencias del Mar. Trabajo Fin de Título para la obtención del Graduado en Ciencias del Mar, 2013-2014

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Universidad de Las Palmas de Gran Canaria. Facultad de Ciencias del Mar. Trabajo Fin de Título para la obtención del Graduado en Ciencias del Mar ; 2013-2014

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Charlas divulgativas [2013-2014] organizadas por el Departamento de Biología, la Facultad de Geografía e Historia y el Aula de la Naturaleza de la Universidad de las Palmas de Gran Canaria y el Gabinete literario [Centro UNESCO de Gran Canaria] y coordinadas por Juan Luis Gómez Pinchetti

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[ES]En los últimos años, los procesos de enseñanza-aprendizaje del español como lengua extranjera se han visto influidos por las tecnologías de la información y de la comunicación, generando un notable interés en docentes y alumnos. El uso didáctico de las TIC ofrece múltiples posibilidades en la clase de español como lengua extranjera (ELE). Nuestra propuesta recoge algunas estrategias de actuación en el aula, llevadas a cabo en la Universidad de Lieja (Bélgica), en la Universidad de Turku (Finlandia) y en la Universidad de Las Palmas de Gran Canaria (España) durante el año académico 2013/2014.[EN]In the last few years, the Spanish as a foreign language teachinglearning process has been influenced by information and communicationtechnology, which has created a notable interest amongst students and teachers. The pedagogical use of the ICT offers multiple learning possibilities inside the SFL classroom. Our proposal encounters different intervention strategies to be implemented in the classroom. These strategies were put into practice at the University of Liège (Belgium), at the University of Turku (Finland) and at the University of Las Palmas de Gran Canaria (Spain) throughout the 2013/2014 academic year.

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Nell’ambito della riflessione sui processi di riproduzione e trasmissione intergenerazionale delle disuguaglianze sociali, la presente tesi dottorale propone un’analisi in prospettiva intersezionale dei percorsi verso l’indipendenza abitativa dei giovani bolognesi di origine popolare, e il ruolo svolto dalle loro famiglie in questi percorsi. Nell’approfondimento teorico si offre una ricostruzione del dibattito sociologico nazionale e internazionale sul tema delle disuguaglianze sociali e abitative delle giovani generazioni, nonché dello studio della classe sociale e i principali approcci presenti in letteratura. La ricerca sul campo si concentra, in particolare, sui modi in cui le famiglie appartenenti ad una determinata classe sociale, intesa nel senso conferito al termine da Bourdieu, negoziano e sostengono la transizione all’indipendenza abitativa dei loro figli. L’approfondimento empirico consiste in una ricerca qualitativa longitudinale retrospettiva, condotta nel bolognese nel 2013-2014 su un campione di famiglie working class. Ai giovani-adulti coinvolti e ai loro genitori è stato chiesto di ricostruire le loro biografie attraverso lo strumento delle life histories. La ricerca evidenzia il delinearsi di “micro sistemi economici” familiari specifici e creativi. Le molteplici forme di sostegno genitoriale nei percorsi di autonomizzazione dei figli, individuate nel corso dell’analisi del materiale raccolto, si innestano quindi all’interno di un più ampio sistema di supporto intergenerazionale, che continua anche dopo l’uscita dalla famiglia di origine, a conferma dello stretto legame che caratterizza le famiglie italiane. Nello studio una particolare attenzione viene rivolta alle logiche di legittimazione del sostegno genitoriale, adottate dalle famiglie per orientare i propri interventi di aiuto. Infine, mettendo a confronto la concezione di indipendenza dei giovani adulti con quella dei loro genitori, l’indagine rileva l’esistenza di una apparente contraddizione tra le rappresentazioni dell’indipendenza e dell’autonomia abitativa e i comportamenti attuati nella vita quotidiana, contraddizione che trova una risoluzione nella negoziazione, tra le due diverse generazioni, del concetto stesso di indipendenza.

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Questa tesi di laurea prosegue il lavoro intrapreso durante il Laboratorio di Laurea “Archeologia e Progetto di Architettura” nell’anno accademico 2013-2014; il corso si è occupato delle indagini e analisi preliminari sulla città romana di Suasa nella valle del fiume Cesano nelle Marche. Attraverso la collaborazione con la Soprintendenza Archeologica delle Marche e il Dipartimento di Archeologia dell’Università di Bologna questo lavoro si è poi sviluppato nei mesi successivi arrivando a comporre il progetto di tesi per la valorizzazione e musealizzazione del parco archeologico di Suasa. Questo testo si compone di due parti: la prima raccoglie tutto il lavoro di analisi della città e del suo territorio frutto del lavoro collettivo di alcuni dei componenti del Laboratorio di Laurea, mentre la seconda descrive il progetto del nostro gruppo. Questo consiste nell’individuazione degli obiettivi e nello sviluppo delle strategie per fare di Suasa un parco archeologico di rilievo su cui sperimentare alcuni temi fondamentali nel dibattito attuale sulla musealizzazione dei reperti archeologici, confrontandosi con una intera area urbana inserita in un contesto paesaggistico che assume un ruolo fondamentale nelle scelte progettuali.

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Questa tesi di laurea prosegue il lavoro intrapreso durante il Laboratorio di Laurea “Archeologia e Progetto di Architettura” nell’anno accademico 2013-2014; il corso si è occupato delle indagini e analisi preliminari sulla città romana di Suasa nella valle del fiume Cesano nelle Marche. Attraverso la collaborazione con la Soprintendenza Archeologica delle Marche e il Dipartimento di Archeologia dell’Università di Bologna questo lavoro si è poi sviluppato nei mesi successivi arrivando a comporre il progetto di tesi per la valorizzazione e musealizzazione del parco archeologico di Suasa. Questo testo si compone di due parti: la prima raccoglie tutto il lavoro di analisi della città e del suo territorio frutto del lavoro collettivo di alcuni dei componenti del Laboratorio di Laurea, mentre la seconda descrive il progetto del nostro gruppo. Questo consiste nell’individuazione degli obiettivi e nello sviluppo delle strategie per fare di Suasa un parco archeologico di rilievo su cui sperimentare alcuni temi fondamentali nel dibattito attuale sulla musealizzazione dei reperti archeologici, confrontandosi con una intera area urbana inserita in un contesto paesaggistico che assume un ruolo fondamentale nelle scelte progettuali.

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Il tema delle coperture in ambito archeologico è particolarmente presente nel dibattito architettonico attuale per le implicazioni che una tale struttura comporta nella relazione con un manufatto antico, nella lettura che ne può dare al pubblico e anche nello sviluppo di tecniche costruttive che consenta di coprire grandi luci interferendo il meno possibile con lo strato archeologico. I temi sviluppati in questa tesi di laurea partono dagli studi intrapresi durante il Laboratorio di Laurea “Archeologia e Progetto di Architettura” nell’anno accademico 2013-2014, che si è occupato delle analisi della città romana di Suasa, nel territorio marchigiano, con l’obiettivo di confrontarsi con le tematiche della musealizzazione e della progettazione in un ambito delicato come quello archeologico con tutte le sue particolarità. La tesi si occupa del progetto strutturale della copertura iniziato in gruppo con due miei colleghi, Thomas Fabbri e Sara Salvigni, la cui prima parte si è conclusa nel 2015 nella loro tesi di laurea intitolata Rileggere le tracce: valorizzazione e musealizzazione della città romana di Suasa.

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This research looks at the use of the Interactive Student Notebook (ISN) in the math classroom and the impact on student achievement as part of the MiTEP program. A reflective critical analysis of the MiTEP program discusses impact on teacher pedagogy, leadership, and connections to people and resources. The purpose of the study stemmed from the lack of student retention, poor organizational skills, and the students’ inability to demonstrate college readiness skills such as how to study, completing homework, and thinking independently. Motivation also stemmed from teacher frustration. The research was conducted at Linden Grove Middle School in Kalamazoo Michigan in a strategic math class. Twenty-two sixth graders, thirty-two seventh graders, and forty eighth graders were part of the study.Students were given the Strategic Math Inventory (SMI) test in week 1 of the class and again at the end of a 12 week marking period. Students participated in an attitude survey to record their feelings about the use of the ISN in the strategic math classroom. The data compared the control group (the previous year’s [2012-2013] growth data) to the experimental group, the current year’s (2013-2014) growth data. Both groups were statistically similar in that the mean average was about a 4th grade level equivalency and the groups had similar numbers of grade level students. The significant findings were in the amount of growth made using the ISN. The control group started with a mean average of 586.6 and ended with a mean average of 697.1, making about one year’s growth from a 4th to a 5th grade level equivalency. The experimental group started with a mean average of 585.2 and ended with a mean average of 744.2, making about two years growth from a 4th to a 6th grade level equivalency. This is double the growth of the control group. The Cohen’s test resulted in a score of 0.311 which describes that the teaching method, the use of the ISN in the math classroom had a medium impact on student growth.

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Herkunftsspezifische Kriminalitätsraten stehen immer wieder im Fokus des gesellschaftlichen und politischen Diskurses, belastbare empirische Zahlen zu dem Thema finden sich für die Schweiz jedoch nur spärlich. Um einen Beitrag zur Schliessung dieser Wissenslücke zu leisten, werden im vorliegenden Artikel einige Analysen der polizeilichen Kriminalstatistik (PKS) des Jahres 2011 präsentiert. In einem ersten Schritt werden anhand der PKS 2011 und der Statistik der Bevölkerung und der Haushalte des Bundesamts für Statistik (STATPOP 2010 und 2011) so genannte Beschuldigtenbelastungsraten (BBR; Anzahl Beschuldigte pro 1000 Einwohner) bezüglich Strafgesetzbuch und Betäubungsmittelgesetz berechnet und nach Herkunft und Aufenthaltsstatus verglichen. Es zeigt sich, dass Ausländer v.a. im Strafgesetz deutlich höhere BBR aufweisen als Schweizer. Ein guter Teil der Differenz ist jedoch der unterschiedlichen Altersstruktur der beiden Bevölkerungsgruppen geschuldet. Zudem bestehen enorme Unterschiede in den BBR je nach Herkunftsregion. In einem zweiten Schritt wird ausgehend von den Strukturerhebungen 2010 und 2011 eine Abschätzung vorgenommen, welcher Teil der Differenz in den BBR zwischen Schweizern und Ausländern auf Unterschiede in der sozialen Position zurückgeführt werden kann. Diese Analysen deuten darauf hin, dass unter Kontrolle einer Reihe von Statusmerkmalen (Bildung, berufliche Stellung, Stellung des Haushalts, familiäre Situation) kaum Unterschiede in den BBR zwischen Schweizern und Ausländern bestehen.