968 resultados para Exercise of judgment


Relevância:

80.00% 80.00%

Publicador:

Resumo:

La presente tesi ha come scopo quello di individuare alcune problematiche relative all’esercizio e alla limitazione del diritto alla libertà di espressione nel contesto delle attività globali di sorveglianza e controllo delle tecnologie dell’informazione e della comunicazione. Tali attività, poste in essere da parte degli Stati e da parte degli operatori privati, sono favorite dal nebuloso rapporto tra norme di fonte pubblica, privata e informatica, e sono invece osteggiate dal ricorso, collettivo e individuale, alle possibilità offerte dalle tecnologie stesse per la conduzione di attività in anonimato e segretezza. La sorveglianza globale nel contesto delle privatizzazioni si serve del codice e dell’autonomia privata, così come la resistenza digitale ricorre alle competenze informatiche e agli spazi di autonomia d’azione dell’individuo. In questo contesto, la garanzia dell’esistenza e dell’esercizio dei diritti fondamentali dell’individuo, tra tutti il diritto alla libertà di espressione e il diritto alla tutela della riservatezza, passa per l’adozione di tecniche e pratiche di autotutela attraverso l’utilizzo di sistemi di cifratura e comunicazioni anonime. L’individuo, in questo conflitto tecnico e sociale, si trova a dover difendere l’esercizio dei propri diritti e finanche l’adempimento ai propri doveri, quando attinenti a particolari figure professionali o sociali, quali avvocati, operatori di giustizia, giornalisti, o anche semplicemente genitori. In conclusione dell’elaborato si propongono alcune riflessioni sulla formazione della cittadinanza e del mondo professionale, da parte dei giuristi delle nuove tecnologie, all’uso cosciente, consapevole e responsabile delle nuove tecnologie dell’informazione, con lo stimolo ad orientare altresì le proprie attività alla tutela e alla promozione dei diritti umani fondamentali, democratici, costituzionali, civili e sociali.

Relevância:

80.00% 80.00%

Publicador:

Resumo:

L’elaborato propone una riflessione rispetto all’atto giuridico del consenso informato quale strumento garante dell’esercizio del diritto alla salute per i migranti. Attraverso una riflessione antropologica rispetto alla natura, alla costruzione e alla logica dei diritti universali, verranno analizzate le normative nazionali, europee ed internazionali a tutela del diritto alla salute per i migranti; l’obiettivo della ricerca è indagare l’eventuale scarto tra normative e politiche garantiste nei confronti della salute migrante e l’esistenza di barriere strutturali che impediscono un pieno esercizio del diritto alla salute. L’ipotesi di ricerca si basa sulla reale capacità performativa del consenso informato, proposto solitamente sia come strumento volto ad assicurare la piena professionalità dell’operatore sanitario nell’informare il paziente circa i rischi e i benefici di un determinato trattamento sanitario, sia come garante del principio di autonomia. La ricerca, attraverso un’analisi quanti-qualitativa, ha interrogato il proprio campo, rappresentato da un reparto di ginecologia ed ostetrica, rispetto alle modalità pratiche di porre in essere la firma nei moduli del consenso informato, con particolare attenzione alle specificità proprie delle pazienti migranti. Attraverso l’osservazione partecipante è stato quindi possibile riflettere su aspetti rilevanti, quali le dinamiche quotidiane che vengono a crearsi tra personale sanitario e pazienti, le caratteristiche e i limiti del servizio di mediazione sanitaria, le azioni pratiche della medicina difensiva. In questo senso il tema del “consenso informato”, indagato facendo interagire discipline quali l’antropologia, la bioetica, la filosofia e la sociologia, si è posto sia come lente di lettura privilegiata per comprendere le dinamiche relazionali ad oggi esistenti tra professionisti sanitari e popolazione migrante, ancora vittima di diseguaglianze strutturali, ma altresì come “innesco potenziale” di nuove modalità di intendere la relazione medico-paziente.

Relevância:

80.00% 80.00%

Publicador:

Resumo:

I Comuni incarnano idealmente delle piazze in cui il dibattito politico può svilupparsi in assenza di particolari filtri ed intermediazioni, con un rapporto diretto tra cittadini ed istituzioni. Essi costituiscono uno snodo di centrale importanza nell'esercizio della sovranità popolare e, al contempo, sono terreno fertile per la sperimentazione di modelli di partecipazione democratica. Prendendo come punto di vista l'esperienza dei Comuni italiani, si è scelto di focalizzare l'attenzione su uno degli strumenti “istituzionali” – nonché uno tra i più tradizionali – di partecipazione popolare, ovvero il referendum, nelle diverse forme ed accezioni che rientrano nel campo semantico di tale espressione. Questa è generalmente impiegata per indicare tutte quelle votazioni popolari non elettive su questioni politicamente rilevanti, formulate attraverso un quesito con due o più risposte alternative tra loro. L'analisi della disciplina legislativa degli istituti di partecipazione negli enti locali e lo studio delle disposizioni statutarie e regolamentari previste dai singoli Comuni, nonché le informazioni raccolte da alcuni casi di studio, rappresentano, in questo contesto, l'occasione per indagare le caratteristiche peculiari dell'istituto referendario, la sua effettività ed il suo impatto sulla forma di governo. In particolare, si è verificata positivamente la compatibilità del referendum, classificato dalla prevalente dottrina come istituto di democrazia diretta, con le forme attuali di democrazia rappresentativa. Si è tentato, altresì, un accostamento ai concetti di democrazia partecipativa e deliberativa, evidenziando come manchi del tutto, nel procedimento referendario (che pure è dotato di massima inclusività) un momento di confronto “deliberativo”. Il raffronto tra le esperienze riscontrate nei diversi Comuni ha consentito, inoltre, di ricercare le cause di alcuni aspetti critici (scarsa affluenza, mancata trasformazione del voto in decisioni politiche, aumento del conflitto) e, al contempo, di individuarne possibili soluzioni, tracciate sulla scorta delle migliori pratiche rilevate.

Relevância:

80.00% 80.00%

Publicador:

Resumo:

The aim of this dissertation is to analyze the adaptation of food realia and food-related terms from English into Italian in the world of screen translation. Food has always been at the heart of every human being’s life and is an essential lens of analysis when trying to understand culture. With the awareness of what has been done in the past in American TV series dubbed into Italian and looking at how translations have been changing in the last decade, my thesis demonstrates how strategies are more inclined to an overt approach, which leaves the audiovisual text deeply tied to its source language and culture. The work will also include a practical subtitling exercise of three episodes of the currently most famous YouTube cooking show: Nerdy Nummies by Rosanna Pansino. The fact that the show is published weekly on a YouTube channel gives me the opportunity to comment on the evolution of media in the third millennium and how this implies an improvement as far as the knowledge, the skills and the possibilities for audiovisual translators are concerned.

Relevância:

80.00% 80.00%

Publicador:

Resumo:

Over the last decade, increasing evidence of cognitive functions of the cerebellum during development and learning processes could be ascertained. Posterior fossa malformations such as cerebellar hypoplasia or Joubert syndrome are known to be related to developmental problems in a marked to moderate extent. More detailed analyses reveal special deficits in attention, processing speed, visuospatial functions, and language. A study about Dandy Walker syndrome states a relationship of abnormalities in vermis lobulation with developmental problems. Further lobulation or volume abnormalities of the cerebellum and/or vermis can be detected in disorders as fragile X syndrome, Downs's syndrome, William's syndrome, and autism. Neuropsychological studies reveal a relation of dyslexia and attention deficit disorder with cerebellar functions. These functional studies are supported by structural abnormalities in neuroimaging in these disorders. Acquired cerebellar or vermis atrophy was found in groups of children with developmental problems such as prenatal alcohol exposure or extreme prematurity. Also, focal lesions during childhood or adolescence such as cerebellar tumor or stroke are related with neuropsychological abnormalities, which are most pronounced in visuospatial, language, and memory functions. In addition, cerebellar atrophy was shown to be a bad prognostic factor considering cognitive outcome in children after brain trauma and leukemia. In ataxia teleangiectasia, a neurodegenerative disorder affecting primarily the cerebellar cortex, a reduced verbal intelligence quotient and problems of judgment of duration are a hint of the importance of the cerebellum in cognition. In conclusion, the cerebellum seems to play an important role in many higher cognitive functions, especially in learning. There is a suggestion that the earlier the incorrect influence, the more pronounced the problems.

Relevância:

80.00% 80.00%

Publicador:

Resumo:

Since the 1980s, the ways societies grapple with past human rights violations have become another area that is increasingly exposed to specialized knowledge production. Together with the profound changes in the dealing with the legacies of illegal or illegitimate exercise of power over the last decades, the expertise in the field not only expanded dramatically, but also became more diversified. The transitions from military dictatorships to democracies in South America in the 1980’s marked the historical beginning of this new era of coming to terms with the past, conceptualized in the following decade paradigmatically in the field of “transitional justice”. The subcontinent remained a central site in the global production and circulation of this knowledge, not least in regard to the two major innovations in societies’ arsenal of means of dealing with the past and their increasing conventionalization: the internationalization and transnationalization of the criminal prosecution of gross human rights violations and the truth commissions. Focusing on the expertise about truth commissions, the article aims to reconstruct and to analyze the role of Latin American experiences and actors in the remarkable global career of a key instrument in confronting past atrocities

Relevância:

80.00% 80.00%

Publicador:

Resumo:

El trabajo pretende justificar, a partir de una argumentación epistemológica, la propuesta de fundamentar filosóficamente la ética profesional del Trabajo Social desde la ética social y ciudadana. Describe el estatuto objetivo de la profesión y las principales contradicciones que, en el ejercicio de la misma, se producen entre sistemas de valores o de normas. En grandes líneas se trabaja el concepto de ciudadanía, particularmente de la ciudadanía social, y se enuncian los valores y virtudes de la ética ciudadana. Se demuestra que la adopción de la ética ciudadana como fundamentación de la ética profesional del Trabajo Social haría posible la superación de las contradicciones descriptas. El Trabajo Social aparece entonces prefigurado como una profesión con rasgos ético-políticos al servicio del valor de la justicia social.

Relevância:

80.00% 80.00%

Publicador:

Resumo:

Las construcciones teóricas elaboradas a lo largo de la Antigüedad Tardía buscaban, en su gran mayoría, poner en destaque la autoridad y el poder que deberían ser ejercidos por el rey en el espacio geográfico de su reino. Además de la evidente herencia del pensamiento político clásico romano, que ya apuntaba la supremacía teórica del magistrado o del princeps respecto al cuerpo social y político, el modelo cristiano del princeps christianus sacratissimus, que se construye a partir del siglo IV, ofrecía la perspectiva de que el gobernante debería imponer las leyes para hacer valer la justicia a los inocentes. Tales ideas se mantuvieron en el reino hispanovisigodo de Toledo y para tanto tenemos indicios en las fuentes isidorianas, conciliares y leges antiquas. Sin embargo, la antitesis entre teoría y el ejercicio práctico del poder se presenta muy claramente en las disputas nobiliarias afectando directamente el poder del rey y todas sus atribuciones. Es el caso del reinado de Chintila (636-640), en el cuál la ley tenía como principal objetivo la protección de los grupos de apoyo político del monarca.

Relevância:

80.00% 80.00%

Publicador:

Resumo:

El presente trabajo pretende indagar la elaboración teórica en torno a la problemática del ejercicio efectivo del poder realizada por Étienne de La Boétie en su obra Discurso sobre la servidumbre voluntaria. De esta manera, se intenta poner en evidencia su originalidad al plantear la necesidad de realizar el análisis del poder político partiendo de sus efectos en los dominados y de la participación de éstos en el régimen de dominación.

Relevância:

80.00% 80.00%

Publicador:

Resumo:

El presente trabajo se ocupa de desarrollar una reflexión sobre los textos testimoniales escritos por Rodolfo Walsh durante los años setentas abordando las cuestiones estéticas, ideológicas y políticas que suscita una operación de lectura que pone en juego las inflexiones en la trayectoria del autor y ciertos debates de la intelectualidad de izquierda argentina y latinoamericana. En tal sentido, se intentará dar cuenta tanto de las continuidades como de las modulaciones que presenta la escritura testimonial de Rodolfo Walsh luego de una inflexión identificada en torno a los años 1968-1969, atendiendo a las marcas de la configuración de su habitus, a su posicionamiento en el campo intelectual y a sus intervenciones en el terreno de la militancia política. De este modo se buscará indagar sobre las implicancias y propuestas estéticopolíticas que esos textos generan en torno a los vínculos entre escritura, literatura, testimonio y sectores subalternos. Mi lectura, entonces, se centra en las prácticas de escritura testimonial walshianas que, en tanto articulan una narrativa de la experiencia histórica de los sectores populares, cuestionan los modos de concebir y producir el ejercicio de lo literario en tiempos de revuelta.

Relevância:

80.00% 80.00%

Publicador:

Resumo:

La descentralización de políticas sociales hacia los municipios es planteada como una alternativa de desarrollo a partir de las relaciones micro sociales. Los municipios deben asumir una nueva responsabilidad y plantearse una nueva función: definir y ejecutar políticas sociales locales o regionales. Esta nueva relación del municipio con su población ha sido uno de los elementos, en un proceso que tiene múltiples explicaciones, que ha favorecido nuevas prácticas clientelares denominadas Clientelismo fino o institucional. Este clientelismo favorece una situación de sometimiento y de asistencialismo, dificultando nuevas formas de relación que permitan el desarrollo humano y el ejercicio de derechos.

Relevância:

80.00% 80.00%

Publicador:

Resumo:

Partiendo de una noción de acceso a la justicia, que no se restringe únicamente al acceso formal de los ciudadanos al sistema judicial y al adecuado ejercicio de derechos ante los Tribunales de Justicia, sino que también abarca la Prevención y Promoción de Derechos, la Solución Colaborativa de Conflictos, la Revisión y Propuesta de las Actuaciones Públicas mediante Acciones de Interés Público y Propuestas Legislativas; se implementaron, desde la Institución Judicial (Juzgado de Familia de Tupungato), acciones en el marco de buenas prácticas que se sustentas en tres ejes: Construcción de Ciudadanía, Desarrollo Humano Sustentable y Redes Sociales. Las mismas tienden a fortalecer las conexiones entre estructuras formales e informales de la comunidad, a fin de proveer efectivamente el Acceso a la Justicia a grupos que de otra manera podrían estar excluidos de ella y a la vez favorecer el empoderamiento de los grupos vulnerables en la búsqueda de soluciones a situaciones injustas en el ámbito de los procesos tramitan por ante los Juzgados de Familia. En dicho marco, el Juzgado referido puso en marcha un Juzgado Móvil que plantea una metodología de abordaje interdisciplinario, donde la intervención del Trabajador Social resulta relevante.

Relevância:

80.00% 80.00%

Publicador:

Resumo:

El presente artículo analiza desde sus orígenes la conceptualización de la ciudadanía y el impacto de su ejercicio en el ámbito político y social de las sociedades, las respuestas que los Estados modernos han ido dando a las demandas planteadas al constituirse los ciudadanos en actores sociales luchando por sus derechos; los enfoques de diversos autores sobre el contenido de la condición ciudadana tanto en las sociedades modernas como en las actuales y los profundos cambios que la globalización y la cultura posmoderna han producido en la caracterización del ciudadano. Plantea el desarrollo de la ciudadanía en la República Argentina y las distorsiones en su ejercicio producidas por los cambios societales y políticos ocurridos a fines del siglo pasado y principio del presente, a partir de una nueva configuración social marcada por la pobreza y la exclusión; compara los tipos ciudadanos con los modelos societales a que da lugar cada uno y el papel a desempeñar por el Estado ante las demandas como actores sociales que plantea el individuo en los respectivos modelos.

Relevância:

80.00% 80.00%

Publicador:

Resumo:

En el trabajo que sigue presento un ejercicio de aproximación al análisis del discurso, en este caso el ejercido por el crítico curador chileno Justo Pastor Mellado. El objetivo del mismo es sintetizar los puntos clave de sus aportes teóricos para la construcción del campo crítico actual, en particular: la gestión de las artes visuales contemporáneas. La labor del autor se enmarca en un esfuerzo por sumarse, junto al trabajo de otros intelectuales coetáneo,s al ejercicio de una teoría crítica (acerca de la praxis de gestión cultural, en el ejemplo que nos ocupa) que instale una producción de sentido del “nosotros", propia del campo cultural latinoamericano a partir de formatos y herramientas teóricas que posibilitan comprender la situación que se afronta y sus desafíos, en el marco del desarrollo descomunal de la llamada industria cultural neoliberal, que sin duda afecta nuestras prácticas diarias.

Relevância:

80.00% 80.00%

Publicador:

Resumo:

En el contexto de las sociedades capitalistas contemporáneas, el urbanismo se convierte en otro dispositivo a través del cual las imágenes mediatizan la experiencia directa en primera persona. Organizados sobre la base de un régimen de la mirada, los espacios de la ciudad se presentan como fragmentos enmascarados en la imagen de una universalidad ilusoria. Situados en la ciudad de Córdoba, observamos una transformación de la cartografía urbana que ha tenido lugar por las políticas de embellecimiento estratégico. La construcción de un centro en tanto imagen hegemónica de lo deseable conlleva su contrapartida: la emergencia de una periferia como producto de la sociosegregación, y la invisibilización de estas imágenes opuestas. Contextualizar este fenómeno nos lleva entonces a preguntarnos acerca de las posibilidades de abordarlo metodológicamente desde la propuesta benjaminiana del montaje. El presente artículo tiene como objetivo reflexionar acerca del proceso de construcción de aquella técnica, basándonos en el trabajo de campo realizado en el Buen Pastor, un paseo recreativo ubicado en la ciudad de Córdoba. Siguiendo este camino, proponemos un enfoque basado en el ejercicio de una mirada orientada a la captación plástica del acontecer social, para reunir aquellas imágenes recortadas de la experiencia y devolverlas a una totalidad posible.