946 resultados para Complementarity constraints


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In the present thesis I study the contribution to firm value of inventories management from a risk management perspective. I find a significant contribution of inventories to the value of risk management especially through the operating flexibility channel. In contrast, I do not find evidence supporting the view of inventories a reserve of liquidity. Inventories substitute, albeit not perfectly, derivatives or cash holdings. The substitution between hedging with derivatives and inventory is moderated by the correlation between cash flow and the underlying asset in the derivative contract. Hedge ratios increase with the effectiveness of derivatives. The decision to hedge with cash holdings or inventories is strongly influenced by the degree of complementarity between production factors and by cash flow volatility. In addition, I provide a risk management based explanation of the secular substitution between inventories and cash holdings documented, among others, in Bates et al. (2009), Journal of Finance. In a sample of U.S. firms between 1980 and 2006, I empirically confirm the negative relation between inventories and cash and provide evidence on the poor performance of investment cash flow sensitivities as a measure of financial constraints also in the case of inventories investment. This result can be explained by firms' scarce reliance on inventories as a reserve of liquidity. Finally, as an extension of my study, I contrast with empirical data the theoretical predictions of a model on the integrated management of inventories, trade credit and cash holdings.

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Le reti transeuropee sono uno dei vettori della competitività, dell’integrazione e dello sviluppo sostenibile dell’Unione. La tesi mette in luce la progressiva affermazione di una coerente politica infrastrutturale europea a carattere strumentale, esaminando tale evoluzione sotto tre profili: normativo, istituzionale e finanziario. In primo luogo, sotto il profilo normativo, la tesi evidenzia, da un lato, la progressiva emancipazione delle istituzioni dell’Unione dall’influenza degli Stati membri nell’esercizio delle proprie competenze in materia di reti transeuropee e, dall’altro, lo sviluppo di relazioni di complementarietà e specialità tra la politica di reti e altre politiche dell’Unione. L’elaborato sottolinea, in secondo luogo, sotto il profilo istituzionale, il ruolo del processo di «integrazione organica» dei regolatori nazionali e del processo di «agenzificazione» nel perseguimento degli obiettivi di interconnessione e accesso alle reti nazionali. La tesi osserva, infine, sotto il profilo finanziario, l’accresciuta importanza del sostegno finanziario dell’UE alla costituzione delle reti, che si è accompagnata al parziale superamento dei limiti derivanti dal diritto dell’UE alla politiche di spesa pubblica infrastrutturale degli Stati membri. Da un lato rispetto al diritto della concorrenza e, in particolare, al divieto di aiuti di stato, grazie al rapporto funzionale tra reti e prestazione di servizi di interesse economico generale, e dall’altro lato riguardo ai vincoli di bilancio, attraverso un’interpretazione evolutiva della cd. investment clause del Patto di stabilità e crescita. La tesi, in conclusione, rileva gli sviluppi decisivi della politica di reti europea, ma sottolinea il ruolo che gli Stati membri sono destinati a continuare ad esercitare nel suo sviluppo. Da questi ultimi, infatti, dipende la concreta attuazione di tale politica, ma anche il definitivo superamento, in occasione di una prossima revisione dei Trattati, dei retaggi intergovernativi che continuano a caratterizzare il diritto primario in materia.