869 resultados para Operações de Combate em Ambiente Urbano


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O objetivo desse artigo é apresentar as características gerais de uma nova metodologia para planejamento energético urbano, detalhando os procedimentos para integração de condicionantes de morfologia urbana, que constitui a primeira etapa de aplicação metodológica. Esta abordagem é inovadora e focada na integração de estratégias e soluções em morfologia e mobilidade urbanas, edifícios, energia e meio ambiente para planejamento de áreas em desenvolvimento urbano, novas ou a serem requalificadas, na escala de distritos, bairros e unidades de vizinhança. A análise dos resultados da aplicação metodológica no caso da operação urbana Água Branca indicou que a ocupação urbana por edificações e as densidades construída e populacional necessitavam ser compatibilizadas com a área livre requerida ao adequado dimensionamento da seção viária, no que tange a aspectos de climatologia e de provimento de infraestrutura e demanda para mobilidade urbana. Esta era uma premissa para o aproveitamento da luz e da energia solar em edificações e para que o sistema de transporte urbano fosse mais funcional e energeticamente mais eficiente.

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Lo sviluppo urbano avvenuto negli ultimi 20 anni soprattutto nelle grandi città, ma anche in quelle più piccole, è stato definito con il termine americano “urban sprawl”. In linea del tutto generale, lo sprawl può essere definito come la tendenza delle aree urbane a svilupparsi in maniera dispersa e disorganizzata nelle campagne circostanti. I principali impatti del fenomeno riguardano il consumo e l’impermeabilizzazione del suolo oltre a forti impatti su tutte le altre matrici ambientali. Per una corretta pianificazione necessita di essere studiato e quantificato nelle sue differenti declinazioni. Nella presente tesi vengono riportati i risultati della analisi diacronica nel Comune di Carpi (Provincia di Modena) attraverso una sequenza temporale di mappe dell’uso/copertura del suolo (1954,1976,1997,2003,2008) appositamente redatte. Vengono, in particolare, analizzati gli aspetti legati allo sviluppo urbano (del comune e delle frazioni di sua competenza) al fine di evidenziare l’occorrenza di sprawl. Ciò è stato fatto attraverso l’analisi degli andamenti dell’area urbana e di quella agricola nel tempo, delle trasformazioni principali avvenute nel territorio (sia in termini qualitativi che quantitativi), dell’evoluzione della rete infrastrutturale e infine mediante il calcolo di indici propri dell’ecologia del paesaggio utilizzati in molti studi sullo sprawl urbano. Dai risultati di questa analisi emerge che il territorio in esame si è fortemente trasformato dal 1954 al 1976; in particolare l’urbanizzazione è avvenuta in un primo tempo a carico del centro principale di Carpi e in seguito (1976-2008) ha interessato maggiormente le frazioni secondarie e l’edificato discontinuo lungo le principali infrastrutture viarie. Questo aspetto è attribuibile al fenomeno dello sprawl in termini di sviluppo periurbano e di invasione delle campagne. Il calcolo degli indici ha evidenziato che l’area urbana totale è fortemente dispersa, sia rispetto al centro principale che considerata come totale, fin dal 1954 (alta entropia relativa di Shannon) e contemporaneamente il territorio agricolo si presenta frammentato (Patch Density e Mean Patch Size) e con un’eterogeneità ambientale abbastanza limitata; questi indici non mostrano però un andamento che indichi un aumento dello sprawl nella sequenza temporale. Ciò che gli indici rilevano è l’urbanizzazione veloce e compatta avvenuta tra il 1954 ed il 1976. Il presente studio rivela quindi l’inadeguatezza degli indici scelti ad evidenziare il fenomeno dello sprawl negli ultimi vent’anni nel territorio d’indagine a causa della bassa sensibilità a trasformazioni molto moderate ed a scale di dettaglio dell’area urbana molto piccole.

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La tesi di ricerca, a partire dallo studio di aspetti concettuali e metodologici connessi al progetto dello spazio urbano, in termini di elementi spaziali, tipologie di prodotti e processi della progettazione, si propone di definire i temi critici di un approccio progettuale integrato, quali contributi alla base di una proposta di revisione della lettura dei criteri della composizione architettonica e urbana. L'approfondimento dei principi posti alla base della qualità  dello spazio urbano - intesa secondo un'accezione ampia del termine entro cui far convergere il tema della sostenibilità  - ha indotto a condurre una riflessione specifica sull'incidenza dell'interazione tra fattori progettuali e procedurali, secondo una visione sistemica che sposta l'attenzione dagli oggetti alle relazioni, quali elementi chiave della comprensione delle dinamiche urbane. L'analisi critica di esperienze applicative esemplari selezionate nel contesto europeo, riferita agli stessi temi critici dell'integrazione offre uno strumento essenziale di indagine, approfondimento e verifica puntuale di indirizzi e linee strategiche, utile anche per l'individuazione di un percorso preventivo di analisi degli elementi significativi del controllo del progetto. La valutazione comparata dei casi, mettendo in relazione interventi a scala urbana e specifiche realizzazioni a scala architettonica, si propone di evidenziare come l'efficacia delle strategie più generali possa tradursi nel valore dei progetti di dettaglio solo attraverso un approccio metodologico integrato, capace di incidere profondamente e proficuamente sulla qualità  delle trasformazioni dello spazio urbano. Porsi in un atteggiamento critico capace di interpretare la complessità  della realtà  contemporanea secondo una prospettiva a-scalare della progettazione, rappresenta la condizione essenziale per promuovere e valorizzare una creatività  progettuale capace di definire scenari contemporanei e futuri più responsabili e consapevoli.

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Il restauro, nella sua concezione prima filosofica e poi pratico-progettuale, è per me il mezzo di indagine di una realtà - quella contemporanea - innanzitutto storica, di Paesaggio pluristratificato. Tutto reca con se segno e espressione di un rapporto antico tra Uomo e Natura, e la città, intesa nell'immagine della più grande architettura mai concepita, ne è l'emblema massimo che attraverso la sua forma e le sue dinamiche cerca di esperire in maniera più o meno sapiente il luogo naturale in cui decide di "Abitare". L'Acqua in questo indissolubile legame tra Uomo e Natura ne è l'elemento fondativo: le città, come la vita, nascono ove Lei si fa presente, e - almeno in passato - il mantenimento di una relazione intima e vitale con Lei si manifestava in bellezza, ricchezza e qualità della vita della città stessa. La fabbrica del Lavatoio pubblico coperto della città di Fossombrone, un tempo anche ospedale civico, diventa così, nel suo contatto diretto (fisico-visivo) col fiume Metauro, il baluardo ultimo di un viaggio di scoperta atto a scriverne una storia possibile, e in ultima istanza ma non per importanza, a pensarne - almeno idealmente - la possibilità di un progetto contemporaneo, un progetto possibile. Attraverso l'idea di un nuovo spazio pubblico, in un ottica del tutto positivista di miglioramento della qualità della vita - dal benessere individuale verso il benessere collettivo - e intensificazione della vita pubblica, il progetto si fa portavoce delle pratiche comunitarie di agricoltura urbana, la cui forma deriva e non esclude le altre facenti parte del concetto generale di verde urbano: l'orto, l'orto-giardino, il giardino, il parco, ecc. La dimensione collettiva, inclusiva, sociale e partecipativa di tale tematica fa strada, citando Lefebvre, ad un rinnovato diritto alla città: non alla città antica, ma alla vita urbana, ai luoghi d'incontro e di scambio, a ritmi di vita e impieghi di tempo che permettano l'uso pieno e intero di questi momenti e luoghi.

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En la presente ponencia trataremos sobre la problemática actual de la movilidad en la Ciudad Autónoma de Buenos Aires. La consideramos un asunto de máxima importancia que aún no ha sido analizado profundamente desde la sociología, quedando (por lo general) en manos de arquitectos e ingenieros, sin lograr un enfoque interdisciplinario. En consecuencia, nos proponemos realizar un abordaje amplio que permita tratar la cuestión de la movilidad en su relación con el medio ambiente y el espacio público. Desde una concepción del territorio como un espacio dinámico, que es disputado por diversos intereses, analizaremos las huellas que en él van dejando los distintos modos de transporte. En ese proceso el automóvil marca una acentuación de la ruptura en la relación sociedad- naturaleza. Así, podremos ver los efectos que tiene el automóvil sobre el medio ambiente global y el urbano. En el último caso se aprecia también las desigualdades en la utilización del espacio público. Por último, pondremos en discusión las medidas que se intentan tomar desde la actual gestión del Gobierno de la Ciudad de Buenos Aires para disminuir la utilización de vehículos particulares, las cuales están en elaboración y en discusión

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Esta Presentación tiene como finalidad exponer parte de una tesis, a presentar en la Maestría de PROPUR, Programa de Planificación Urbana y Regional (UBA), y la experiencia participativa en el proceso territorial que se vive, dentro de un barrio calificado como Reserva Natural Urbana en Bariloche. Analizando los pros y contras del crecimiento urbano, sobre el medio ambiente que lo rodea. En ciudades turísticas con ambientes de gran biodiversidad, como aquí se ve, generan la perdida de una parte importante de su Patrimonio Natural Urbano. Esto podría derivar en un resultado negativo para su economía, al mermar o desaparecer los elementos atractores del turismo. Siendo este el motor del desarrollo económico de la ciudad. En la región Andino patagónica, tienen un gran atractivo mundial la demanda de tierras en zonas naturales excepcionales o privilegiadas por sus condiciones ambientales poco o nada antropizados, que son la principal atracción, a tal punto que las ofertas y publicaciones por Inmobiliarias, de espacios territoriales, tienen que ver con los elementos naturales que incluyen las tierras o territorios en venta. En escalas menores, los cambios que se han producido en los espacios naturales de la zona andino-patagónica, se relacionan con los centros urbanosmás importantes que tienen las zonas de referencia, entre los que se destaca el Ejido municipal de San Carlos de Bariloche por su jerarquía regional. Esta ciudad se tomará para una tesis, sobre el crecimiento urbano en ciudades turísticas, en base a 2 (dos) zonas representativas. La presente ponencia pretende exponer un adelanto de la misma considerando un caso particular, que es el del Barrio 'Las Cartas' dentro de la Junta Vecinal Colonia Suiza. Ubicado en la zona oeste de dicha ciudad, en un loteo muy antiguo, en una península que fue ocupada por colonos antes de ser fundada la ciudad, y sin embargo sigue siendo de las zonas menos antropizadas. Para el análisis se ha considerado la forma en que se ha proyectado la urbanización del barrio, cual fue la antropización del área, real histórica y actual. Considerando la forma en que ha evolucionado por influencia de los vecinos que lo habitan. Relacionándolo con las condiciones de gran biodiversidad, mallines y cobertura boscosa nativa del sector. Los resultados y experiencia hasta el momento muestran una predisposición al cuidado del territorio, pero con constantes luchas de la participación vecinal en el territorio por toma de decisiones en dicho sector

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En la presente ponencia trataremos sobre la problemática actual de la movilidad en la Ciudad Autónoma de Buenos Aires. La consideramos un asunto de máxima importancia que aún no ha sido analizado profundamente desde la sociología, quedando (por lo general) en manos de arquitectos e ingenieros, sin lograr un enfoque interdisciplinario. En consecuencia, nos proponemos realizar un abordaje amplio que permita tratar la cuestión de la movilidad en su relación con el medio ambiente y el espacio público. Desde una concepción del territorio como un espacio dinámico, que es disputado por diversos intereses, analizaremos las huellas que en él van dejando los distintos modos de transporte. En ese proceso el automóvil marca una acentuación de la ruptura en la relación sociedad- naturaleza. Así, podremos ver los efectos que tiene el automóvil sobre el medio ambiente global y el urbano. En el último caso se aprecia también las desigualdades en la utilización del espacio público. Por último, pondremos en discusión las medidas que se intentan tomar desde la actual gestión del Gobierno de la Ciudad de Buenos Aires para disminuir la utilización de vehículos particulares, las cuales están en elaboración y en discusión

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Esta Presentación tiene como finalidad exponer parte de una tesis, a presentar en la Maestría de PROPUR, Programa de Planificación Urbana y Regional (UBA), y la experiencia participativa en el proceso territorial que se vive, dentro de un barrio calificado como Reserva Natural Urbana en Bariloche. Analizando los pros y contras del crecimiento urbano, sobre el medio ambiente que lo rodea. En ciudades turísticas con ambientes de gran biodiversidad, como aquí se ve, generan la perdida de una parte importante de su Patrimonio Natural Urbano. Esto podría derivar en un resultado negativo para su economía, al mermar o desaparecer los elementos atractores del turismo. Siendo este el motor del desarrollo económico de la ciudad. En la región Andino patagónica, tienen un gran atractivo mundial la demanda de tierras en zonas naturales excepcionales o privilegiadas por sus condiciones ambientales poco o nada antropizados, que son la principal atracción, a tal punto que las ofertas y publicaciones por Inmobiliarias, de espacios territoriales, tienen que ver con los elementos naturales que incluyen las tierras o territorios en venta. En escalas menores, los cambios que se han producido en los espacios naturales de la zona andino-patagónica, se relacionan con los centros urbanosmás importantes que tienen las zonas de referencia, entre los que se destaca el Ejido municipal de San Carlos de Bariloche por su jerarquía regional. Esta ciudad se tomará para una tesis, sobre el crecimiento urbano en ciudades turísticas, en base a 2 (dos) zonas representativas. La presente ponencia pretende exponer un adelanto de la misma considerando un caso particular, que es el del Barrio 'Las Cartas' dentro de la Junta Vecinal Colonia Suiza. Ubicado en la zona oeste de dicha ciudad, en un loteo muy antiguo, en una península que fue ocupada por colonos antes de ser fundada la ciudad, y sin embargo sigue siendo de las zonas menos antropizadas. Para el análisis se ha considerado la forma en que se ha proyectado la urbanización del barrio, cual fue la antropización del área, real histórica y actual. Considerando la forma en que ha evolucionado por influencia de los vecinos que lo habitan. Relacionándolo con las condiciones de gran biodiversidad, mallines y cobertura boscosa nativa del sector. Los resultados y experiencia hasta el momento muestran una predisposición al cuidado del territorio, pero con constantes luchas de la participación vecinal en el territorio por toma de decisiones en dicho sector

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Esta Presentación tiene como finalidad exponer parte de una tesis, a presentar en la Maestría de PROPUR, Programa de Planificación Urbana y Regional (UBA), y la experiencia participativa en el proceso territorial que se vive, dentro de un barrio calificado como Reserva Natural Urbana en Bariloche. Analizando los pros y contras del crecimiento urbano, sobre el medio ambiente que lo rodea. En ciudades turísticas con ambientes de gran biodiversidad, como aquí se ve, generan la perdida de una parte importante de su Patrimonio Natural Urbano. Esto podría derivar en un resultado negativo para su economía, al mermar o desaparecer los elementos atractores del turismo. Siendo este el motor del desarrollo económico de la ciudad. En la región Andino patagónica, tienen un gran atractivo mundial la demanda de tierras en zonas naturales excepcionales o privilegiadas por sus condiciones ambientales poco o nada antropizados, que son la principal atracción, a tal punto que las ofertas y publicaciones por Inmobiliarias, de espacios territoriales, tienen que ver con los elementos naturales que incluyen las tierras o territorios en venta. En escalas menores, los cambios que se han producido en los espacios naturales de la zona andino-patagónica, se relacionan con los centros urbanosmás importantes que tienen las zonas de referencia, entre los que se destaca el Ejido municipal de San Carlos de Bariloche por su jerarquía regional. Esta ciudad se tomará para una tesis, sobre el crecimiento urbano en ciudades turísticas, en base a 2 (dos) zonas representativas. La presente ponencia pretende exponer un adelanto de la misma considerando un caso particular, que es el del Barrio 'Las Cartas' dentro de la Junta Vecinal Colonia Suiza. Ubicado en la zona oeste de dicha ciudad, en un loteo muy antiguo, en una península que fue ocupada por colonos antes de ser fundada la ciudad, y sin embargo sigue siendo de las zonas menos antropizadas. Para el análisis se ha considerado la forma en que se ha proyectado la urbanización del barrio, cual fue la antropización del área, real histórica y actual. Considerando la forma en que ha evolucionado por influencia de los vecinos que lo habitan. Relacionándolo con las condiciones de gran biodiversidad, mallines y cobertura boscosa nativa del sector. Los resultados y experiencia hasta el momento muestran una predisposición al cuidado del territorio, pero con constantes luchas de la participación vecinal en el territorio por toma de decisiones en dicho sector

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El cálculo del valor económico del arbolado urbano, en la mayoría de los métodos de tasación, se basa en las medidas dasométricas del arbolado, los precios de vivero para cada especie y las condiciones estéticas, de salud, adecuación y localización de cada árbol en el entorno urbano. En la ciudad de Santiago del Estero se han contabilizado 226 especies diferentes de árboles, así como un gran número de ejemplares que dificultan las labores de gestión, medición y tasación que requiere el arbolado urbano. En este trabajo se han empleado técnicas de análisis estadístico multivariante para determinar árboles tipo que representen y agrupen especies y características dasométricas. El método de clasificación supervisada permite obtener funciones discriminantes que agrupan los diferentes árboles de la ciudad en tres clases. En cada clase se selecciona la especie más frecuente en las plantaciones realizadas por la municipalidad. Para asignar un árbol tipo a cada uno de los grupos se ha empleado valores medios de los árboles muestreados. Dichos árboles tipo permiten resumir la diversidad del arbolado de Santiago del Estero.

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Se presentan los resultados experimentales de un estudio realizado en el Laboratorio de Motores Térmicos de la ETSII de la UPM para evaluar el impacto en eficiencia energética y medioambiental de la tecnología Stop/Start en vehículos todoterreno con motor diesel, en condiciones de tráfico real urbano. Se realizaron ensayos urbanos con vehículos Land Rover Freelander2 en la zona central de la ciudad de Madrid midiendo la emisión instantánea de CO2 y de CO con equipos de medida de emisiones embarcados, y el consumo de combustible se calculó a partir del “balance de carbonos” midiendo el caudal de gases de escape mediante un caudalímetro de desarrollo propio. Se utilizaron dos vehículos todoterreno con motor diesel semejante, ambos cumpliendo los mismos límites Euro 4 para vehículos ligeros, uno convencional y otro adaptado con sistema Stop/Start. Se obtuvieron curvas de tendencia de consumo de combustible y de emisión de CO2 con la velocidad media, que demuestran el significativo efecto de mejora en la eficiencia energética de la versión de motor adaptado con sistema Stop/Start.

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El microclima urbano juega un rol importante en el consumo energético de los edificios y en las sensaciones de confort en los espacios exteriores. La urgente necesidad de aumentar la eficiencia energética, reducir las emisiones de los contaminantes y paliar la evidente falta de sostenibilidad que afecta a las ciudades, ha puesto la atención en el urbanismo bioclimático como referente para una propuesta de cambio en la forma de diseñar y vivir la ciudad. Hasta ahora las investigaciones en temas de microclima y eficiencia energética se han concentrado principalmente en como orientar el diseño de nuevos desarrollo. Sin embargo los principales problemas de la insostenibilidad de las actuales conurbaciones son el resultado del modelo de crecimiento especulativo y altamente agotador de recursos que han caracterizado el boom inmobiliario de las últimas décadas. Vemos entonces, tanto en España como en el resto de los Países Europeos, la necesidad de reorientar el sector de la construcción hacía la rehabilitación del espacio construido, como una alternativa capaz de dar una solución más sostenible para el mercado inmobiliario. En este propósito de mejorar la calidad de las ciudades actuales, el espacio público juega un papel fundamental, sobre todo como lugar para el encuentro y la socialización entre los ciudadanos. La sensación térmica condiciona la percepción de un ambiente, así que el microclima puede ser determinante para el éxito o el fracaso de un espacio urbano. Se plantea entonces cómo principal objetivo de la investigación, la definición de estrategias para el diseño bioclimático de los entornos urbanos construidos, fundamentados en las componentes morfotipológica, climática y de los requerimientos de confort para los ciudadanos. Como ulterior elemento de novedad se decide estudiar la rehabilitación de los barrios de construcción de mediado del siglo XX, que en muchos casos constituyen bolsas de degrado en la extendida periferia de las ciudades modernas. La metodología empleada para la investigación se basa en la evaluación de las condiciones climáticas y de confort térmico de diferentes escenarios de proyecto, aplicados a tres casos de estudio situados en un barrio periurbano de la ciudad de Madrid. Para la determinación de los parámetros climáticos se han empleado valores obtenidos con un proceso de simulación computarizada, basados en los principios de fluidodinámica, termodinámica y del intercambio radioactivo en el espacio construido. A través de uso de programas de simulación podemos hacer una previsión de las condiciones microclimáticas de las situaciones actuales y de los efectos de la aplicación de medidas. La gran ventaja en el uso de sistemas de cálculo es que se pueden evaluar diferentes escenarios de proyecto y elegir entre ellos el que asegura mejores prestaciones ambientales. Los resultados obtenidos en los diferentes escenarios han sido comparados con los valores de confort del estado actual, utilizando como indicador de la sensación térmica el índice UTCI. El análisis comparativo ha permitido la realización de una tabla de resumen donde se muestra la evaluación de las diferentes soluciones de rehabilitación. Se ha podido así demostrar que no existe una solución constructiva eficaz para todas las aplicaciones, sino que cada situación debe ser estudiada individualmente, aplicando caso por caso las medidas más oportunas. Si bien los sistemas de simulación computarizada pueden suponer un importante apoyo para la fase de diseño, es responsabilidad del proyectista emplear las herramientas más adecuadas en cada fase y elegir las soluciones más oportunas para cumplir con los objetivos del proyecto. The urban microclimate plays an important role on buildings energy consumption and comfort sensation in exterior spaces. Nowadays, cities need to increase energy efficiency, reduce the pollutants emissions and mitigate the evident lack of sustainability. In reason of this, attention has focused on the bioclimatic urbanism as a reference of change proposal of the way to design and live the city. Hitherto, the researches on microclimate and energy efficiency have mainly concentrated on guiding the design of new constructions. However the main problems of unsustainability of existing conurbations are the result of the growth model highly speculative and responsible of resources depletion that have characterized the real estate boom of recent decades. In Spain and other European countries, become define the need to redirect the construction sector towards urban refurbishment. This alternative is a more sustainable development model and is able to provide a solution for the real estate sector. In order to improve the quality of today's cities, the public space plays a key role, especially in order to provide to citizens places for meeting and socializing. The thermal sensation affects the environment perception, so microclimate conditions can be decisive for the success or failure of urban space. For this reasons, the main objective of this work is focused on the definition of bioclimatic strategies for existing urban spaces, based on the morpho-typological components, climate and comfort requirements for citizens. As novelty element, the regeneration of neighborhoods built in middle of the twentieth century has been studied, because are the major extended in periphery of modern cities and, in many cases, they represent deprived areas. The research methodology is based on the evaluation of climatic conditions and thermal comfort of different project scenarios, applied to three case studies located in a suburban neighborhood of Madrid. The climatic parameters have been obtained by computer simulation process, based on fluid dynamics, thermodynamics and radioactive exchange in urban environment using numerical approach. The great advantage in the use of computing systems is the capacity for evaluate different project scenarios. The results in the different scenarios were compared with the comfort value obtained in the current state, using the UTCI index as indicator of thermal sensation. Finally, an abacus of the thermal comfort improvement obtained by different countermeasures has been performed. One of the major achievement of doctoral work is the demonstration of there are not any design solution suitable for different cases. Each situation should be analyzed and specific design measures should be proposed. Computer simulation systems can be a significant support and help the designer in the decision making phase. However, the election of the most suitable tools and the appropriate solutions for each case is designer responsibility.

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DESARROLLO URBANO SOSTENIBLE Y CRITERIOS DE DISEÑO URBANO .- Consecuencias de la urbanización sobre el territorio .- Principales problemas del crecimiento actual .- El desarrollo sostenible .- Diez principios para el desarrollo sostenible