712 resultados para Penttinen, Jyrki: Dementiapotilaan saattohoidon sokea piste
Resumo:
Questo lavoro ha analizzato il modulo di localizzazione ed identificazione dei mezzi circolanti in area di manovra e la tecnologia da impiegare per ottenere lo scambio dei dati tra le unità imbarcate ed il server centrale. L’attività è stata svolta in collaborazione con ADR-Aeroporti di Roma, gestore aeroportuale di Fiumicino. L’obiettivo è quello di ottenere, in tempo reale, la conoscenza della posizione e della traiettoria di tutti i mezzi circolanti in area di manovra per creare un sistema automatizzato di monitoraggio, in grado di controllare sia eventuali invasioni delle piste e dei raccordi principali sia rischi di potenziali collisioni tra velivoli e mezzi, garantendo la minima separazione richiesta dalle normative e fornendo agli operatori l’indicazione del rischio rilevato. La prima parte della tesi espone lo scenario europeo per quanto riguarda le tecnologie utilizzate per la sorveglianza di velivoli in area di manovra, la seconda descrive la tecnologia più diffusa e promettente a livello internazionale, proposta per l’aeroporto di Fiumicino, mentre nella terza parte tale tecnologia viene analizzata e sviluppata appunto per lo scenario preso in considerazione.
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La tesi di ricerca si propone di esaminare due tipologie della canzone sociale nel XIX secolo, ed in particolare attorno al 1848. Lo studio del canto nei contesti presi in esame (l’Italia e la Francia) viene analizzato attraverso due piste di ricerca parallele tra loro. Da una parte si è utilizzato il concetto di sociabilité per conoscere i luoghi di produzione e di diffusione del canto (l’importanza della strada, dell’osteria, delle goguette parigine, degli chansonniers des rues e dei cantastorie) e le circostanze di utilizzazione della canzone (la canzone in quanto forma d’espressione orale ma anche come scrittura murale, foglio volante e volantino). Dall’altra l’analisi si è focalizzata sui contenuti dei testi musicali per mette in luce le differenti tematiche, le immagini linguistiche e le figure retoriche cantate dall’artigiano-operaio per far emergere le differenze dell’idea di nazione tra i due contesti presi in esame. L’attenzione posta alla comparazione condurrà all’evidenziazione di punti di contatto tra le due nazioni. Il canto, infatti, costituisce un terreno privilegiato per comprendere l’immagine dell’“altro”: quale immagine possedevano i lavoratori francesi dell’Italia risorgimentale? E gli artigiani italiani come percepivano la nazione francese? Il canto viene analizzato non solamente come un “testo” ma anche come una “pratica sociale”. Queste operazioni permetteranno di sondare più in profondità la funzione sociale svolta dalla canzone all’interno della cultura popolare e la sua importanza in quanto forma d’espressione e vettore di politicizzazione. La duplice utilizzazione del canto, in quanto “testo” e “pratica”, consente di inserire la ricerca all’interno di un filone storiografico che dalla storia sociale si muove a quella culturale. La canzone sociale rappresenta un fertile terreno di ricerca, non solamente all’interno di un singolo territorio nazionale, ma possiede un prezioso valore euristico in funzione comparativa.
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A first phase of the research activity has been related to the study of the state of art of the infrastructures for cycling, bicycle use and methods for evaluation. In this part, the candidate has studied the "bicycle system" in countries with high bicycle use and in particular in the Netherlands. Has been carried out an evaluation of the questionnaires of the survey conducted within the European project BICY on mobility in general in 13 cities of the participating countries. The questionnaire was designed, tested and implemented, and was later validated by a test in Bologna. The results were corrected with information on demographic situation and compared with official data. The cycling infrastructure analysis was conducted on the basis of information from the OpenStreetMap database. The activity consisted in programming algorithms in Python that allow to extract data from the database infrastructure for a region, to sort and filter cycling infrastructure calculating some attributes, such as the length of the arcs paths. The results obtained were compared with official data where available. The structure of the thesis is as follows: 1. Introduction: description of the state of cycling in several advanced countries, description of methods of analysis and their importance to implement appropriate policies for cycling. Supply and demand of bicycle infrastructures. 2. Survey on mobility: it gives details of the investigation developed and the method of evaluation. The results obtained are presented and compared with official data. 3. Analysis cycling infrastructure based on information from the database of OpenStreetMap: describes the methods and algorithms developed during the PhD. The results obtained by the algorithms are compared with official data. 4. Discussion: The above results are discussed and compared. In particular the cycle demand is compared with the length of cycle networks within a city. 5. Conclusions
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Lo studio indaga le relazioni tra la scelta del percorso dei ciclisti e le caratteristiche operativo – funzionali delle diverse dotazioni ciclabili, partendo dall’ osservazione che alcuni archi realizzati in promiscuità con pedoni vengono esclusi dalla scelta del percorso di alcuni utenti. Uno dei fattori cui viene posta maggiore, soprattutto tra coloro che utilizzano la bicicletta per spostamenti sistematici casa-lavoro o scuola, è la velocità media. Se su un arco tale velocità risulta bassa l'utente può associare a tale arco una bassa utilità ed escluderlo quindi durante la fase di scelta del percorso. La condivisione dello spazio con pedoni determina interferenze e conflitti, che possono indurre una riduzione della velocità media, che può determinare una minore attrattività della dotazione. È stata condotta una campagna di indagine su tre archi ciclabili della rete ciclabile del Comune di Bologna, che ha visto l’utilizzo di telecamera portatile montata su casco di sicurezza, consentendo di poter usufruire di diversi vantaggi nel verificare l’entità delle interferenze e quantificarne l’ effetto sulla prestazione di velocità. Attraverso l’analisi statistica, non solo della velocità media mantenuta dagli operatori su pista e su strada, ma anche della sua variazione percentuale, si definisce il peso che viene attribuito alla presenza di altri utenti, pedoni, nell’ utilizzo delle infrastrutture ciclabili condivise attraverso la determinazione di un coefficiente di equivalenza bici-pedoni.
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Il lavoro svolto in questo lavoro di tesi magistrale ha avuto come obiettivo proporre un modello per la stima del tempo di percorrenza sugli archi ciclabili, in relazione alle caratteristiche geometriche dei percorsi e sfruttando il database open source OpenStreetMap. E' stato svolto un lavoro di rilievo e aggiornamento della schematizzazione della rete ciclabile; inoltre è sta condotta una campagna di rilevazioni GPS sulle piste ciclabili della città di Bologna al fine di poter svolgere la calibrazione dei parametri dei modelli proposti.
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L’objet de ce mémoire de maîtrise est la traduction du français en italien du guide humoristique Comment (ne pas) devenir Parisien – Le guide ultime du parfait autochtone de la capitale, écrit par la journaliste Caroline Rochet et publié en 2012 par Leduc.s Éditions. Ce mémoire a pour but de relier les aspects pratiques de la traduction avec ses principes théoriques et représente une piste de réflexion sur la nature complexe et fascinante de la traduction considérée comme médiation culturelle. Ce mémoire se compose de cinq chapitres : après une introduction illustrant la structure et les buts du mémoire, le premier chapitre présente l’œuvre originale, sa maison d’édition et l’auteur du guide. Le deuxième chapitre est dédié à l’analyse du texte : au genre textuel et à la typologie textuelle de l’œuvre, à son style, au profil socio-professionnel de la langue de l’auteur et au bagage de connaissances du destinataire. Le troisième chapitre expose le parcours d’approfondissement théorique suivi pour arriver au choix de la stratégie traductive convenable, c’est-à-dire la valorisation de la composante exotique. Le quatrième chapitre est consacré à la traduction du texte. Le dernier chapitre est constitué par deux sections : un commentaire sur les principaux aspects problématiques rencontrés pendant la traduction et sur les tactiques adoptées pour les résoudre (information invariante, information modifiée, information ajoutée et contenu éliminé) ; un commentaire dédié à la phase de rédaction d’un texte qui respecte le genre, le style et le fil conducteur du guide, c’est-à-dire l’ironie, ainsi que la formule d’interlocution la plus adapte à ce texte en langue italienne. Ces cinq chapitres sont suivis par une conclusion qui résume les différentes phases rencontrées pendant la traduction et est accompagnée par une réflexion sur la médiation interlinguistique considérée comme art d’écrire, liberté mais prise de responsabilité aussi.
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Le rôle du traducteur est de permettre le dialogue entre deux « mondes autres », de connaître les éléments qui les différencient et de transmettre le message le plus fidèlement possible. Tout dans un texte peut résister à la traduction (vocabulaire, syntaxe, culture). Le but de la traduction est de recréer l’original, tout en sachant que la traduction a ses limites. Quelles sont les limites de la traduction ? Est-il suffisant de bien maîtriser une langue pour pouvoir la traduire ? Est-ce que tous nos mots ont une équivalence dans les autres langues ? Pouvons-nous faire rire l'autre avec les mêmes traits d’humour ? Une traduction, peut-elle transmettre au lecteur ou au spectateur cible toutes les nuances présentes dans le texte ou le film de départ ? Le film français Qu'est-ce qu'on a fait au bon Dieu ?3 sera l'objet de notre analyse. Tout comme le film de Dany Boon, il a eu beaucoup de succès en France et il a également été doublé en italien. Il s'agit ici aussi d'un film humoristique qui joue sur les stéréotypes que nous avons sur l'autre, d'où le choix de commenter le doublage et d'imaginer une piste de transposition italienne. Ce mémoire se propose de répondre aux questions posées ci-dessus, tout en proposant des commentaires de traduction et des pistes de transposition. Nous allons développer trois parties : tout d'abord, nous allons voir comment notre vision du monde influence notre langue et, vice versa, comment notre langue crée un ordre dans le monde. Ensuite, nous allons nous concentrer sur l'intraduisible verbal et non verbal, sur la traduction et l'adaptation de l'humour. Enfin, la troisième et dernière partie sera consacrée au thème de la transposition et, plus particulièrement, à la piste transposition du film Qu'est-ce qu'on a fait au bon Dieu ?.
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Questa tesi mira a sviluppare la pianificazione, la progettazione e la realizzazione di un percorso ciclabile che colleghi la stazione di Osteria Nuova con la rete ciclabile urbana di Bologna. Tale tratto di pista, insieme ad altri interventi nella valle del Reno, ha l’obiettivo di conferire valore alla città e alla provincia di Bologna nell’ottica di sviluppo della crescita della mobilità ciclabile. Le linee guida di questo progetto sono raccolte nel Piano della Mobilità Ciclistica che propone la realizzazione dell’itinerario europeo denominato Eurovelo7. I percorsi EuroVelo sono itinerari europei, a valenza cicloturistica, che negli ultimi anni stanno avendo un forte sviluppo poiché favoriscono il transito di turisti in tutta l’Europa e valorizzano localmente la via ciclabile come soluzione contro il traffico motorizzato.
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La tesi e incentrata nello studio della domanda di trasporto affluente la facolta di Ingegneria. Tale domanda viene descritta attraverso una ripartizione modale e temporale degli arrivi in facolta durante l'ora di punta della mattina. In particolare, per gli utenti che utilizzano la bicicletta come modo di trasporto, e stata effettuata, attraverso un' indagine campionaria, una caratterizzazione dell' origine dello spostamento e del percorso intrapreso. Inoltre sono stati analizzati i fattori che influenzano le scelte del percorso, in modo da giustificare l'utilizzo, o meno, delle piste ciclabili.
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AIMS: To identify the rates and reasons for plate removal (PR) among patients treated for facial fractures. MATERIALS AND METHODS: A retrospective review of files of 238 patients. RESULTS: Forty-eight patients (20.2%) had plates removed. The reason for removal was objective in 33.3% and subjective in 29.2%. The most common subjective reason was cold sensitivity, and the most common objective reason was wound dehiscence/infection. Women had PR for subjective reasons more often than men (p=0.018). Removal was performed more often for subjective reasons after zygomatico-orbital fractures than after mandibular fractures (p=0.002). Plates inserted in the mandible from an intraoral approach were removed more frequently than extraorally inserted mandibular plates, intraorally inserted maxillary plates, and extraorally inserted plates in other locations (p<0.001). Orbital rim plates had a higher risk of being removed than maxillary or frontal bone plates (p=0.02). CONCLUSIONS: Subjective discomfort is a notable reason for PR among Finnish patients, suggesting that the cold climate has an influence on the need for removal. Patients receiving mandibular osteosynthesis with miniplates from an intraoral approach are at risk of hardware removal because of wound dehiscence/infection and loose/broken hardware, reminding us that more rigid fixation devices should not be forgotten despite the widespread use of miniplates.
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PURPOSE: To identify the occurrence, types, and severity of associated injuries outside the facial region among patients diagnosed with facial fractures, and to analyze whether there are any factors related to associated injuries. MATERIALS AND METHODS: This was a cross-sectional study of 401 patients diagnosed with facial fractures during the 2-year period from 2003 to 2004. RESULTS: Associated injuries were observed in 101 patients (25.2%). The most common type of injury was a limb injury (13.5%), followed by brain (11.0%), chest (5.5%), spine (2.7%), and abdominal (0.8%) injuries. Multiple associated injuries were observed in 10% and polytrauma in 7.5%. The mortality rate was 0.2%. The occurrence of associated injury correlated significantly with trauma mechanism and fracture type; high-speed accidents and severe facial fractures were significant predictors of associated injury. CONCLUSIONS: Associated injuries are frequent among patients who have sustained facial fractures. The results underscore the importance of multiprofessional collaboration in diagnosis and sequencing of treatment, but also the importance of arranging appropriate clinical rotations for maxillofacial residents in training.
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Intra-organ and intra-vascular pressures can be used to estimate intra-abdominal pressure. The aim of this prospective, interventional study was to assess the effect of PEEP on the accuracy of pressure estimation at different measurement sites in a model of increased abdominal pressure.
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Introduction Acute hemodynamic instability increases morbidity and mortality. We investigated whether early non-invasive cardiac output monitoring enhances hemodynamic stabilization and improves outcome. Methods A multicenter, randomized controlled trial was conducted in three European university hospital intensive care units in 2006 and 2007. A total of 388 hemodynamically unstable patients identified during their first six hours in the intensive care unit (ICU) were randomized to receive either non-invasive cardiac output monitoring for 24 hrs (minimally invasive cardiac output/MICO group; n = 201) or usual care (control group; n = 187). The main outcome measure was the proportion of patients achieving hemodynamic stability within six hours of starting the study. Results The number of hemodynamic instability criteria at baseline (MICO group mean 2.0 (SD 1.0), control group 1.8 (1.0); P = .06) and severity of illness (SAPS II score; MICO group 48 (18), control group 48 (15); P = .86)) were similar. At 6 hrs, 45 patients (22%) in the MICO group and 52 patients (28%) in the control group were hemodynamically stable (mean difference 5%; 95% confidence interval of the difference -3 to 14%; P = .24). Hemodynamic support with fluids and vasoactive drugs, and pulmonary artery catheter use (MICO group: 19%, control group: 26%; P = .11) were similar in the two groups. The median length of ICU stay was 2.0 (interquartile range 1.2 to 4.6) days in the MICO group and 2.5 (1.1 to 5.0) days in the control group (P = .38). The hospital mortality was 26% in the MICO group and 21% in the control group (P = .34). Conclusions Minimally-invasive cardiac output monitoring added to usual care does not facilitate early hemodynamic stabilization in the ICU, nor does it alter the hemodynamic support or outcome. Our results emphasize the need to evaluate technologies used to measure stroke volume and cardiac output--especially their impact on the process of care--before any large-scale outcome studies are attempted.
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Inflammatory bowel diseases (IBDs), Crohn's disease, and ulcerative colitis (UC), are multifactorial disorders, characterized by chronic inflammation of the intestine. A number of genetic components have been proposed to contribute to IBD pathogenesis. In this case-control study, we investigated the association between two common vitamin D-binding protein (DBP) genetic variants and IBD susceptibility. These two single nucleotide polymorphisms (SNPs) in exon 11 of the DBP gene, at codons 416 (GAT>GAG; Asp>Glu) and 420 (ACG>AAG; Thr>Lys), have been previously suggested to play roles in the etiology of other autoimmune diseases.
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The single nucleotide polymorphism (SNP) rs2542151 within the gene locus region encoding protein tyrosine phosphatase non-receptor type 2 (PTPN2) has been associated with Crohn's disease (CD), ulcerative colitis (UC), type-I diabetes, and rheumatoid arthritis. We have previously shown that PTPN2 regulates mitogen-activated protein kinase (MAPK) signaling and cytokine secretion in human THP-1 monocytes and intestinal epithelial cells (IEC). Here, we studied whether intronic PTPN2 SNP rs1893217 regulates immune responses to the nucleotide-oligomerization domain 2 (NOD2) ligand, muramyl-dipeptide (MDP).