684 resultados para Job promotion
Resumo:
In questa tesi ci occuperemo di fornire un modello MIP di base e di alcune sue varianti, realizzate allo scopo di comprenderne il comportamento ed eventualmente migliorarne l’efficienza. Le diverse varianti sono state costruite agendo in particolar modo sulla definizione di alcuni vincoli, oppure sui bound delle variabili, oppure ancora nell’obbligare il risolutore a focalizzarsi su determinate decisioni o specifiche variabili. Sono stati testati alcuni dei problemi tipici presenti in letteratura e i diversi risultati sono stati opportunamente valutati e confrontati. Tra i riferimenti per tale confronto sono stati considerati anche i risultati ottenibili tramite un modello Constraint Programming, che notoriamente produce risultati apprezzabili in ambito di schedulazione. Un ulteriore scopo della tesi è, infatti, comparare i due approcci Mathematical Programming e Constraint Programming, identificandone quindi i pregi e gli svantaggi e provandone la trasferibilità al modello raffrontato.
Resumo:
La tesi affronta il tema degli istituti e degli strumenti di tutela della condizione di disoccupazione. In mancanza d’una nozione giuridica generale di disoccupazione, l’obiettivo è quello di ricercare gli elementi comuni ai differenti istituti in grado di definire l’ambito della protezione garantita alla persona priva d’impiego. Lo studio fornisce, dapprima, una complessiva ricognizione storico-critica degli strumenti per il sostegno del reddito nelle ipotesi di mancanza di lavoro. L’esame dei modelli d’intervento legislativo evidenzia finalità, caratteristiche e criticità dei singoli istituti, sia di quelli più consolidati, che degli interventi più recenti. La seconda parte della tesi si propone d’integrare la ricognizione delle forme di tutela economica con l’analisi delle politiche attive nel mercato del lavoro e degli interventi a sostegno all’occupabilità. L’intento è di verificare le modalità attraverso le quali l’ordinamento tenta di collegare tutela del reddito e promozione dell’occupazione. La ricerca affronta anche la questione dei limiti alla libertà di circolazione nell’Unione Europea dei cittadini non lavoratori, nonché il condizionamento determinato dalle misure che riducono o scoraggiano l’esportabilità delle prestazioni previdenziali negli altri Paesi europei. La parte finale si propone d’individuare gli elementi che caratterizzano il complesso degli istituti analizzati, al fine di verificare a quale evento giuridico l’ordinamento offra protezione. Lo studio identifica due elementi rilevanti: la condizione di “mancanza di lavoro”, che accomuna l’intervento per la disoccupazione e quello a favore dei rapporti di lavoro sospesi, nonché l’attualità dello stato di disoccupazione, parametro generale per gli interventi protettivi. L’analisi svolta sottolinea, però, che i meccanismi di c.d. condizionalità per l’accesso alle prestazioni economiche e ai servizi per l’impiego non consentono un’adeguata promozione della qualità del lavoro e della professionalità del lavoratore. La tesi individua un possibile terreno di sviluppo della protezione della condizione del disoccupato nell’integrazione tra strumenti di sostegno all’impiego e interventi a base universalistica.
Resumo:
Conventional skin cancer prevention programs appeal to limited populations, and the middle aged male population responds less frequently. Our objective was to establish a complementary health promotion campaign tool for skin cancer prevention. Internet-based education, instruction for self assessment and teledermatological evaluation of skin lesions by an expert commission of dermatologists was used. Compliance and clinical diagnosis was assessed in a subgroup. 12,000 users visited the educational website. There was strong interest among the middle aged male population (53% (N = 262): male; mean age: 42). 28.5% of examined lesions (N = 494) were considered suspicious. Email requests, sent to the group whose lesions where considered suspicious, were answered by 46.0% of females (N = 29) and 59.7% of males (N = 46) with a female distribution predominantly in younger ages (52.6% of females with known age: < 30 years). Males were predominantly represented over 30 years (86.2% of all males). According to user's declarations, at least 8 (8.5%) malignant lesions (1 melanoma in situ, 1 squamous cell carcinoma, 4 basal cell carcinomas, 2 malignant lesions without declared diagnosis) were finally diagnosed by physicians. We conclude that internet-based, interactive, educational programs, in addition to existing health promotion campaigns, can enhance public participation in the middle aged male population in skin cancer prevention.
Resumo:
In patients with coronary artery disease, the size of myocardial infarction mainly determines the subsequent clinical outcome. Accordingly, it is the primary strategy to decrease cardiovascular mortality by minimizing infarct size. Promotion of collateral artery growth (arteriogenesis) is an appealing option of reducing infarct size. It has been demonstrated in experimental models that tangential fluid shear stress is the major trigger of arterial remodeling and, thus, of collateral growth. Lower-leg, high-pressure external counterpulsation triggered to occur during diastole induces a flow velocity signal and thus tangential endothelial shear stress in addition to the flow signal caused by cardiac stroke volume. We here present two cases of cardiac transplant recipients as human "models" of physical coronary arteriogenesis, providing an example of progressing and regressing clinical arteriogenesis, and review available evidence from clinical studies on other feasible forms of physical arteriogenesis.
Resumo:
Socio economic inequalities in adult health behaviour are consistently observed. Despite a well-documented pattern, social determinants of variations in health behaviour have not been sufficiently clarified. This article therefore presents sociological pathways to explain the existing inequalities in health behaviour. At a micro level, control beliefs have been part of several behavioural theories. We suggest that these beliefs might bridge the gap between sociology and psychology by emphasising their roots in fundamental socio-economic environments. At a meso level, social networks and support have not been explicitly considered as behavioural determinants. This contribution states that these social factors influence health behaviour while being unequally distributed across society. At a macro level, characteristics of the neighbourhood environment influence health behaviour of its residents above and beyond their individual background. Providing further opportunity for policy makers, it is shown that peer and school context equalise inequalities in risky behaviour in adolescence. As a conclusion, factors such as control expectations, social networks, neighbourhood characteristics, and school context should be included as strategies to improve health behaviour in socially disadvantaged people.