965 resultados para Italian languages.


Relevância:

20.00% 20.00%

Publicador:

Resumo:

The genetic history of a group of populations is usually analyzed by reconstructing a tree of their origins. Reliability of the reconstruction depends on the validity of the hypothesis that genetic differentiation of the populations is mostly due to population fissions followed by independent evolution. If necessary, adjustment for major population admixtures can be made. Dating the fissions requires comparisons with paleoanthropological and paleontological dates, which are few and uncertain. A method of absolute genetic dating recently introduced uses mutation rates as molecular clocks; it was applied to human evolution using microsatellites, which have a sufficiently high mutation rate. Results are comparable with those of other methods and agree with a recent expansion of modern humans from Africa. An alternative method of analysis, useful when there is adequate geographic coverage of regions, is the geographic study of frequencies of alleles or haplotypes. As in the case of trees, it is necessary to summarize data from many loci for conclusions to be acceptable. Results must be independent from the loci used. Multivariate analyses like principal components or multidimensional scaling reveal a number of hidden patterns and evaluate their relative importance. Most patterns found in the analysis of human living populations are likely to be consequences of demographic expansions, determined by technological developments affecting food availability, transportation, or military power. During such expansions, both genes and languages are spread to potentially vast areas. In principle, this tends to create a correlation between the respective evolutionary trees. The correlation is usually positive and often remarkably high. It can be decreased or hidden by phenomena of language replacement and also of gene replacement, usually partial, due to gene flow.

Relevância:

20.00% 20.00%

Publicador:

Resumo:

A new set of European genetic data has been analyzed to dissect independent patterns of geographic variation. The most important cause of European genetic variation has been confirmed to correspond to the migration of Neolithic farmers from the area of origin of agriculture in the Middle East. The next most important component of genetic variation is apparently associated with a north-south gradient possibly due to adaptation to cold climates but also to the differentiation of the Uralic and the Indo-European language-speaking people; however, the relevant correlations are not significantly different from zero after elimination of the spatial autocorrelation. The third component is highly correlated with the infiltration of the Yamna ("Kurgan") people, nomadic pastoralists who domesticated the horse and who have been claimed to have spread Indo-European languages to Europe; this association, which is statistically significant even when taking spatial autocorrelations into account, does not completely exclude the hypothesis of Indo-European as the language of Neolithic farmers. It is possible that both expansions were responsible for the spread of different subfamilies of Indo-European languages, but our genetic data cannot resolve their relative importance.

Relevância:

20.00% 20.00%

Publicador:

Resumo:

INTRODUZIONE: L’integrazione mente-corpo applicata ad un ambito patologico predominante in questi tempi, come il cancro, è il nucleo di questa tesi. Il background teorico entro cui è inserita, è quello della Psiconeuroendocrinoimmunologia (Bottaccioli, 1995) e Psico-Oncologia. Sono state identificate, nella letteratura scientifica, le connessioni tra stati psicologici (mente) e condizioni fisiologiche (corpo). Le variabili emerse come potenzialmente protettive in pazienti che si trovano ad affrontare il cancro sono: il supporto sociale, l’immagine corporea, il coping e la Qualità della Vita, insieme all’indice fisiologico Heart Rate Variability (HRV; Shaffer & Venner, 2013). Il potenziale meccanismo della connessione tra queste variabili potrebbe essere spiegato dall’azione del Nervo Vago, come esposto nella Teoria Polivagale di Stephen Porges (2007; 2009). OBIETTIVI: Gli obiettivi principali di questo studio sono: 1. Valutare l’adattamento psicologico alla patologia in termini di supporto sociale percepito, immagine corporea, coping prevalente e qualità della vita in donne con cancro ovarico; 2. Valutare i valori di base HRV in queste donne; 3. Osservare se livelli più elevati di HRV sono associati ad un migliore adattamento psicologico alla patologia; 4. Osservare se una peggiore percezione dell’immagine corporea e l’utilizzo di strategie di coping disadattive sono associate ad una Qualità della Vita più scarsa. METODO: 38 donne affette da cancro ovarico, al momento della valutazione libere da patologia, sono state reclutate presso la clinica oncologica del reparto di Ginecologia dell’Azienda Ospedaliero-Universitaria di Parma, Italia. Ad ogni partecipante è stato chiesto di compilare una batteria di test composta da: MSPSS, per la valutazione del supporto sociale percepito; DAS-59, per la valutazione dell’immagine corporea; MAC, per la valutazione delle strategie di coping prevalenti utilizzate verso il cancro; EORTC-QLQ30, per la valutazione della Qualità della Vita. Per ogni partecipante è stato registrato HRV di base utilizzando lo strumento emWave (HeartMath). RISULTATI PRINCIPALI: Rispondendo agli obiettivi 1 e 2, in queste donne si è rilevato una alto tasso di supporto sociale percepito, in particolare ricevuto dalla persona di riferimento. L’area rivelatasi più critica nel supporto sociale è quella degli amici. Per quanto riguarda l’immagine corporea, la porzione di campione dai 30 ai 61 anni, ha delle preoccupazioni globali legate all’immagine corporea paragonabili ai dati provenienti dalla popolazione generale con preoccupazioni riguardo l’aspetto corporeo. Invece, nella porzione di campione dai 61 anni in su, il pattern di disagio verso l’aspetto fisico sembra decisamente peggiorare. Inoltre, in questo campione, si è rilevato un disagio globale verso l’immagine corporea significativamente più alto rispetto ai valori normativi presenti in letteratura riferiti a donne con cancro al seno con o senza mastectomia (rispettivamente t(94)= -4.78; p<0.000001; t(110)= -6.81;p<0.000001). La strategia di coping più utilizzata da queste donne è lo spirito combattivo, seguito dal fatalismo. Questo campione riporta, inoltre, una Qualità della Vita complessivamente soddisfacente, con un buon livello di funzionamento sociale. L’area di funzionalità più critica risulta essere il funzionamento emotivo. Considerando i sintomi prevalenti, i più riferiti sono affaticamento, disturbi del sonno e dolore. Per definire, invece, il pattern HRV, sono stati confrontati i dati del campione con quelli presenti in letteratura, riguardanti donne con cancro ovarico. Il campione valutato in questo studio, ha un HRV SDNN (Me=28.2ms) significativamente più alto dell’altro gruppo. Tuttavia, confrontando il valore medio di questo campione con i dati normativi sulla popolazione sana (Me=50ms), i nostri valori risultano drasticamente più bassi. In ultimo, donne che hanno ricevuto diagnosi di cancro ovarico in età fertile, sembrano avere maggiore HRV, migliore funzionamento emotivo e minore sintomatologia rispetto alle donne che hanno ricevuto diagnosi non in età fertile. Focalizzando l’attenzione sulla ricerca di relazioni significative tra le variabili in esame (obiettivo 3 e 4) sono state trovate numerose correlazioni significative tra: l’età e HRV, supporto percepito , Qualità della Vita; Qualità della Vita e immagine corporea, supporto sociale, strategie di coping; strategie di coping e immagine corporea, supporto sociale; immagine corporea e supporto sociale; HRV e supporto sociale, Qualità della Vita. Per verificare la possibile connessione causale tra le variabili considerate, sono state applicate regressioni lineari semplici e multiple per verificare la bontà del modello teorico. Si è rilevato che HRV è significativamente positivamente influenzata dal supporto percepito dalla figura di riferimento, dal funzionamento di ruolo, dall’immagine corporea totale. Invece risulta negativamente influenzata dal supporto percepito dagli amici e dall’uso di strategie di coping evitanti . La qualità della vita è positivamente influenzata da: l’immagine corporea globale e l’utilizzo del fatalismo come strategia di coping prevalente. Il funzionamento emotivo è influenzato dal supporto percepito dalla figura di riferimento e dal fatalismo. DISCUSSIONI E CONCLUSIONI: Il campione Italiano valutato, sembra essere a metà strada nell’adattamento dello stato psicologico e dell’equilibrio neurovegetativo al cancro. Sicuramente queste donne vivono una vita accettabile, in quanto sopravvissute al cancro, ma sembra anche che portino con sé preoccupazioni e difficoltà, in particolare legate all’accettazione della loro condizione di sopravvissute. Infatti, il migliore adattamento si riscontra nelle donne che hanno avuto peggiori condizioni in partenza: stadio del cancro avanzato, più giovani, con diagnosi ricevuta in età fertile. Pertanto, è possibile suggerire che queste condizioni critiche forzino queste donne ad affrontare apertamente il cancro e la loro situazione di sopravvissute al cancro, portandole ad “andare avanti” piuttosto che “tornare indietro”. Facendo riferimento alle connessioni tra variabili psicologiche e fisiologiche in queste donne, si è evidenziato che HRV è influenzata dalla presenza di figure significative ma, in particolare, è presumibile che sia influenzata da un’appropriata condivisione emotiva con queste figure. Si è anche evidenziato che poter continuare ad essere efficaci nel proprio contesto personale si riflette in un maggiore HRV, probabilmente in quanto permette di preservare il senso di sé, riducendo in questo modo lo stress derivante dall’esperienza cancro. Pertanto, HRV in queste donne risulta associato con un migliore adattamento psicologico. Inoltre, si è evidenziato che in queste donne la Qualità della Vita è profondamente influenzata dalla percezione dell’immagine corporea. Si tratta di un aspetto innovativo che è stato rilevato in questo campione e che, invece, nei precedenti studi non è stato indagato. In ultimo, la strategia di coping fatalismo sembra essere protettiva e sembra facilitare il processo di accettazione del cancro. Si spera sinceramente che le ricerche future possano superare i limiti del presente studio, come la scarsa numerosità e l’uso di strumenti di valutazione che, per alcuni aspetti come la scala Evitamento nel MAC, non centrano totalmente il target di indagine. Le traiettorie future di questo studio sono: aumentare il numero di osservazioni, reclutando donne in diversi centri specialistici in diverse zone d’Italia; utilizzare strumenti più specifici per valutare i costrutti in esame; valutare se un intervento di supporto centrato sul miglioramento di HRV (come HRV Biofeedback) può avere una ricaduta positiva sull’adattamento emotivo e la Qualità della Vita.

Relevância:

20.00% 20.00%

Publicador:

Resumo:

Few studies have analyzed how family firms have acted during the global great crisis in comparison to their nonfamily counterparts. This paper tries to fill this gap on the basis of the Italian experience using a sample of almost 4,500 for 2007 and 2010. We study whether family control affects labour productivity, labour costs and competitiveness and if the adoption of performance related pay (PRP) reveals an efficacious strategy to mitigate the effects of the crisis and reduce the gap in competitiveness with respect to nonfamily firms. We use quantile regression techniques to test the heterogeneous role of PRP and pay attention for its possible endogeneity. We have observed that after the outburst of the crisis, the distance in terms of competitiveness of family firms with respect to their nonfamily counterparts has been amplified. We also find that family firms may take advantage from the adoption of incentive schemes, such as PRP, to encourage commitment and motivation from their employees more than nonfamily firms. The positive role of PRP on labour productivity, coupled with a moderate influence of these schemes on wage premiums, enable them to regain competitiveness also under hostile pressures, as those featuring the strong global crisis.

Relevância:

20.00% 20.00%

Publicador:

Resumo:

Este estudo é movido pela curiosidade quanto a como se resolvem, nas traduções do italiano para o português, questões de colocação pronominal. Encontramos, normal e frequentemente, na língua italiana, principalmente na língua falada, pronomes cujos equivalentes em português existem em gramáticas normativas da língua portuguesa, mas que, na prática, não são utilizados pelos falantes e escritores brasileiros. Encontramos, também, na língua italiana, um significativo número de verbos pronominais (como esserci, volerci, averne etc.) e um considerável número de verbos pronominais múltiplos (como andarsene, farcela, fregarsene etc.) que, juntamente com esses pronomes, constituem, para os professores brasileiros de italiano língua estrangeira (LE), elementos difíceis de trabalhar na sala de aula. Além disso, tais elementos também podem dificultar o trabalho dos tradutores, que devem fazer determinadas escolhas ao traduzi-los para o português. Como são traduzidos os pronomes combinados do italiano nas versões brasileiras? Será que os portugueses, que possuem, por exemplo, tais pronomes utilizam-nos em todos os casos em que os encontramos nos textos de partida? E as partículas pronominais são simplesmente eliminadas no texto de chegada ou são substituídas? Tais aspectos, se observados e organizados, podem levar a uma melhor compreensão das duas línguas em contato e dar subsídios a estudantes, professores e tradutores. Pensando nessa dificuldade, esta pesquisa buscou e listou alguns autores e obras disponíveis para consulta e analisou um corpus com cento e sessenta e três ocorrências de pronomes no italiano, mais sete acréscimos de pronomes no português brasileiro (PB) e/ou português europeu (PE), partindo do romance Uno, nessuno e centomila de Luigi Pirandello e suas respectivas traduções em PB e PE. Nosso objetivo consiste em encontrar respostas úteis à diminuição do estranhamento, por parte de um italiano, que escuta, de um brasileiro, frases sem pronomes (ainda que o italiano as entenda) e/ou a sensação de inadequação e, até mesmo, de desconforto, por parte de um brasileiro, ao produzir frases com todos os pronomes. No corpus analisado, temos uma amostra das escolhas e respectivas traduções propostas pelos tradutores para casos de pronomes reflexivos, de pronomes pessoais do caso reto, de pronomes pessoais do caso oblíquo, de pronomes combinados e de partículas pronominais ne, ci e vi, com manutenções, omissões, trocas por outros pronomes (possessivos, retos, oblíquos, demonstrativos) e, até mesmo, uma espécie de compensação numérica com a inclusão de palavra inexistente no texto de partida.

Relevância:

20.00% 20.00%

Publicador:

Resumo:

The scholarship on illuminated initials is substantial, yet there is a significant absence of information when discussing the initials found in music manuscripts specifically. In this paper, I endeavor to supplement the current scholarship by focusing my research on music manuscripts produced in Italy between 1250 and 1500 A.D. in order to provide examples of the relationships between image, music, and text in the context of use. I use mainly iconographic research methods, though a considerable amount of background information is reliant on the research of other authors in the field of medieval philosophy and theology. Through my research I have concluded that the use of illuminated initials in medieval Italian music manuscripts enhances the function of the manuscript by providing another layer of understanding which audience members could use to aid them in their meditation, prayer, and in the performance of the music.

Relevância:

20.00% 20.00%

Publicador:

Resumo:

The extension to new languages is a well known bottleneck for rule-based systems. Considerable human effort, which typically consists in re-writing from scratch huge amounts of rules, is in fact required to transfer the knowledge available to the system from one language to a new one. Provided sufficient annotated data, machine learning algorithms allow to minimize the costs of such knowledge transfer but, up to date, proved to be ineffective for some specific tasks. Among these, the recognition and normalization of temporal expressions still remains out of their reach. Focusing on this task, and still adhering to the rule-based framework, this paper presents a bunch of experiments on the automatic porting to Italian of a system originally developed for Spanish. Different automatic rule translation strategies are evaluated and discussed, providing a comprehensive overview of the challenge.

Relevância:

20.00% 20.00%

Publicador:

Resumo:

This paper presents the automatic extension to other languages of TERSEO, a knowledge-based system for the recognition and normalization of temporal expressions originally developed for Spanish. TERSEO was first extended to English through the automatic translation of the temporal expressions. Then, an improved porting process was applied to Italian, where the automatic translation of the temporal expressions from English and from Spanish was combined with the extraction of new expressions from an Italian annotated corpus. Experimental results demonstrate how, while still adhering to the rule-based paradigm, the development of automatic rule translation procedures allowed us to minimize the effort required for porting to new languages. Relying on such procedures, and without any manual effort or previous knowledge of the target language, TERSEO recognizes and normalizes temporal expressions in Italian with good results (72% precision and 83% recall for recognition).

Relevância:

20.00% 20.00%

Publicador:

Resumo:

This paper presents the first version of EmotiBlog, an annotation scheme for emotions in non-traditional textual genres such as blogs or forums. We collected a corpus composed by blog posts in three languages: English, Spanish and Italian and about three topics of interest. Subsequently, we annotated our collection and carried out the inter-annotator agreement and a ten-fold cross-validation evaluation, obtaining promising results. The main aim of this research is to provide a finer-grained annotation scheme and annotated data that are essential to perform evaluation focused on checking the quality of the created resources.

Relevância:

20.00% 20.00%

Publicador:

Resumo:

One of the most important factors of recognition, belonging and identification in scientific communities is their specialized language: doctors, mathematicians and anthropologists feel they are part of a group with which they can interact because they share a common “language”. While ideology is present in all academic registers, it is in human sciences where its presence (or absence) leads to more visible linguistic phenomena. An interesting example is that of lesbian studies: as non-heterosexual members of society have become less stigmatized, lesbian studies have developed a language of their own. In our paper, we shall explore the mechanisms used in the creation of specific vocabulary in this academic area, paying special attention to the refashioning or deconstruction of meaning of established terms as a result of changes in social perception or the challenging of pre-determined meanings.