885 resultados para Carvalho, Anne-Marie -- Correspondance
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Signatur des Originals: S 36/G03967
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Letters undated.
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"Spurious letters, the work of F. Babié de Bercenay and Count de La Platière." --N.Y.P.L. catalog.
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Attraverso uno studio di caso, centrato su Marie-Anne Paulze-Lavoisier (1758-1836), la tesi tratta di pratiche legate all’annotazione e, più in generale, alla registrazione di informazioni su supporti cartacei tra gli anni ’70 del Settecento e gli anni ‘30 dell’Ottocento. Nota oggi come moglie e collaboratrice del chimico Antoine-Laurent Lavoisier (1743-1794), di cui avrebbe promosso le teorie attraverso un’attività di traduttrice e illustratrice, Paulze-Lavoisier è qui presentata nella veste di “secrétaire”, ossia di figura incaricata di mettere per iscritto osservazioni di varia natura. Ci si concentra, in particolare, sui Registres de laboratoire di Lavoisier, 14 quaderni petit in-folio a cui sono affidati i resoconti di esperimenti condotti a Parigi tra il 1772 e il 1788 e che rilevano in misura significativa della mano di lei. Oggetto finora di una storia del pensiero scientifico, interessata alle “idee” in essi contenute, i Registres sono da noi riletti alla luce di un approccio “materiale”, attento alle pratiche e alle condizioni della loro compilazione e del loro riutilizzo nel tempo. Si indagano quindi le funzioni di questi quaderni rispetto alla pratica sperimentale, ricostruendo al contempo i tratti e le evoluzioni del ruolo di segretaria affidato a Paulze-Lavoisier. Il focus su Paulze-Lavoisier permette da un lato a sollevare nuove domande in merito al rapporto tra scrittura delle note, genere e sociabilità ma anche, ad un altro livello, alla cosiddetta “invisibilità” degli assistenti; dall’altro offre la materia per una storia lunga dei Registres, che dai primi gesti in essi da lei operati agli inizi degli anni ’70 del Settecento arriva fino alle manipolazioni a cui sono sottoposti, per sua volontà, nei primi decenni dell’Ottocento.
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Lettre autographe signée. - Date restituée d'après le contexte : "je suis en train de monter un grand concert spirituel le samedi saint (23)" , ce qui autorise l'année 1859, où Berlioz dirige "L'Enfance du Christ" à l'Opéra-Comique le 23 avril. - A rapprocher d'une lettre à Camille Pal, où Berlioz s'exprime dans ses termes à peu près identiques (C.G. n° 2364). - Lors du concert à Baden le 29 août 1859, Berlioz dirigea des extraits des "Troyens" et non "Roméo et Juliette"