980 resultados para Buenos Aires (Argentina : Province)
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Coordenação de Aperfeiçoamento de Pessoal de Nível Superior (CAPES)
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[ES] La finalización del Siglo XIX contextualiza la emergencia de un nuevo proceso de distribución y ajuste de esferas de influencias a escala mundial, en el cual la guerra hispano-cubana-norteamericana obra como anclaje del imperialismo moderno a partir de la irrupción de Estados Unidos en la escala continental. La prensa argentina constituye un actor observador del conflicto que fija postura y evalúa su significación de proyecciones internacionales. La propuesta de este artículo es analizar el tratamiento que el periódico The Buenos Aires Herald otorga al tema, como variable coyuntural del complejo entramado de intereses de las potencias imperialistas de la etapa.
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Abbiamo più volte ribadito all’interno di questa tesi che una delle più importanti azioni che Borges compie con la sua scrittura è quella di riportare in vita, attraverso le memorie passate, la città di Buenos Aires, e in particolare il sobborgo. Il poeta si riappropria della sua città d’infanzia con un processo di allontanamento da quei tratti che oggi contraddistinguono Buenos Aires (come ad esempio la rumorosità assordante della vita metropolitana) a favore di quei connotati che un tempo rendevano la città mitica. Questo è il tentativo di elevare e recuperare l’aspetto autoctono del “suo” quartiere, valorizzando gli elementi caratterizzanti il sobborgo, che portano alla scoperta delle bellezze dei “quartieri amici” come scritto nel prologo di Fervore di Buenos Aires. Un altro elemento fondamentale che ha guidato questo lavoro è il tango. Borges opera in un‘epoca in cui non esiste un’identità argentina chiara e definita. Il processo di immigrazione ha fatto sì che la mescolanza di culture provenienti dall’estero, soprattutto dall’Europa, frammentasse quelli che erano le abitudini e i costumi primordiali del paese. Dunque Borges affronta questo tema facendo del tango il mezzo per la riconquista di un’identità che con il tempo si è perduta; questo perché il tango è uno dei pochi elementi, forse l’unico, che permane nella cultura argentina, nonostante le diverse vicissitudini che il paese attraversa nel corso della sua storia. Sono numerose le questioni che Borges tratta all’interno delle sue opere, come ad esempio il tema del sobborgo, del recinto, del patio e del rapporto che le architetture domestiche hanno con la luce e con lo spazio esterno ad esse. Nella sua opera più matura intervengono temi quali il labirinto, lo specchio e il sogno, che avvicinano la sua dimensione letteraria più ad un immaginario idealizzato che alla realtà percepita. Lo scopo di questo lavoro è quello di fare una trasposizione di tutti questi elementi attraverso un processo di trasfigurazione della letteratura in un progetto architettonico-compositivo. Un punto fermo e imprescindibile è la ricerca dell’identità, dunque, si è cercato di arrivare ad un progetto di architettura chiaro e riconoscibile per Buenos Aires; un edificio nel quale il cittadino possa identificare sé stesso e la città che egli abita. Il sistema con il quale si intende affrontare questo processo è quello di legare la cultura letteraria argentina e la cultura del tango in un complesso architettonico, affinché il sobborgo, tanto amato da Borges, possa essere “riconquistato”.
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Il mio lavoro di tesi affronta la tematica del popolo Guaraní, situato nella città di Buenos Aires. La tesi si basa su una serie di interviste raccolte durante una ricerca sul campo e ha come obiettivo quello di fornire una visione generale di questa situazione, così come quello di smentire pregiudizi e stereotipi legati all’argomento e ancora molto diffusi. In prima istanza, abbiamo fornito un contesto storico e normativo. Per quanto riguarda l’aspetto storico, abbiamo ripercorso la storia della lingua guaraní e del territorio di Buenos Aires a partire dall’epoca precolombiana fino all’indipendenza, soffermandoci sull’importanza dell’evangelizzazione gesuitica nello sviluppo e nella preservazione della lingua e della cultura guaranì. Per quando riguarda l’aspetto normativo, partendo dal concetto di diritto umano abbiamo presentato la situazione legislativa argentina dal punto di vista linguistico, senza perdere di vista i riconoscimenti di cui la lingua guaraní gode anche in Paraguay e mettendo in rilievo i temi della comunicazione audiovisiva e dell’educazione nazionale. Successivamente, abbiamo trattato tutta una serie di tematiche relazionate con l’attuale presenza guaraní sul territorio di Buenos Aires: l’evoluzione del termine indio, il tema dell’indigenismo, il problema della discriminazione, la questione delle migrazioni e il tema dei censimenti con le sue limitazioni. Infine, sulla base delle analisi effettuate, abbiamo descritto l’attuale presenza di suddetta popolazione a Buenos Aires non solamente da un punto di vista linguistico, ma anche politico e sociale, classificando le varietà di lingua guaraní e le tipologie di parlanti presenti sull’area di studio. Nel descrivere la situazione attuale, ci siamo soffermati in particolare sull’insegnamento della lingua guaraní nel Laboratorio de Idiomas dell’Università di Buenos Aires e sulla forte presenza delle comunità indigene urbane nell’Area Metropolitana della capitale argentina.
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Fil: Cousinet, Graciela. Universidad Nacional de Cuyo. Facultad de Ciencias Políticas y Sociales
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Fil: Niemetz, Diego. Universidad Nacional de Cuyo. Facultad de Filosofía y Letras
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Fil: Ivars, Lorena Ángela.
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En “De las alegorías a las novelas", Jorge Luis Borges ensayaba una distinción entre ambas y al mismo tiempo, trazaba una zona de ambigua coexistencia dejando así abierta la posibilidad de entrelazar aquello que “dicho de otro modo", que en el sentido etimológico de la alegoría (oscuro ingenio, en la concepción de Sir Edmond Spenser); con lo que se supone propio de la narrativa en relación con lo particular, en oposición a lo genérico o conceptual que suele adscribirse a la alegoría continuando la definición (negativa) del romanticismo. La revisión del término por parte de Walter Benjamin, Edward Honig o Arthur Fletcher, lo mismo el texto de Borges, incitan a una reconsideración de “lo alegórico" en sus posibilidades narrativas en la literatura contemporánea. Nos proponemos examinar esta cuestión tomando como texto paradigmático el Adán Buenosayres de Leopoldo Marechal en un análisis que al mismo tiempo que considera la función y sentido de lo alegórico en el texto de este último, examina los alcances de la categoría ampliando su marco según las nuevas perspectivas mencionadas y las posibilidades que ofrece el texto literario.
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Fil: Steszak, Germán. Universidad Nacional de Cuyo