Balanced branching in transcription termination

The theory of stochastic transcription termination based on free-energy competition [von Hippel, P. H. & Yager, T. D. (1992) Science 255, 809–812 and von Hippel, P. H. & Yager, T. D. (1991) Proc. Natl. Acad. Sci. USA 88, 2307–2311] requires two or more reaction rates to be delicately balanced over a wide range of physical conditions. A large body of work on glasses and large molecules suggests that this balancing should be impossible in such a large system in the absence of a new organizing principle of matter. We review the experimental literature of termination and find no evidence for such a principle, but do find many troubling inconsistencies, most notably, anomalous memory effects. These effects suggest that termination has a deterministic component and may conceivably not be stochastic at all. We find that a key experiment by Wilson and von Hippel [Wilson, K. S. & von Hippel, P. H. (1994) J. Mol. Biol. 244, 36–51] thought to demonstrate stochastic termination was an incorrectly analyzed regulatory effect of Mg2+ binding.

Mortalità e incidenza di tumore in una coorte di lavoratori esposti ad asbesto nel settore della navalmeccanica. Confronti esterni, interni e caso-controllo nested

Obiettivi. Lo scopo di questo studio è di confrontare la mortalità e l’incidenza per tutte le cause, tutti i tumori, tumori specifici e per le cause non neoplastiche, in una coorte dei lavoratori impiegati nel cantiere navale di Monfalcone (GO) tra il 1974 e il 1994, con quella della popolazione generale della regione FVG e d’Italia. L’obiettivo è eseguire tali confronti considerando il livello di esposizione ad amianto, la durata di esposizione (in anni) precedente al 1985, il periodo di prima assunzione, quali principali indicatori di esposizione occupazionale ad asbesto. Obiettivo secondario è quello di contribuire alla conoscenza circa la correlazione tra esposizione ad asbesto e l’incidenza di tumori nelle principali sedi digestive. Metodi. Tramite metodo indiretto sono stati calcolati SIR (periodo 1995-2009) e SMR (periodo 1995-2012) per tumore maligno della pleura, tumore di trachea bronchi e polmone, per tutti i tumori e per malattie non neoplastiche. È stato condotto uno studio caso- controllo nested per la stima degli gli ORs rispettivamente per tumore maligno della pleura e del polmone. Sono stati applicati modelli di Poisson per la stima degli IRRs riguardanti le principali sedi digestive, utilizzando quali variabili esplicative: a) il rischio di esposizione ad asbesto legato alla mansione e b) il numero di anni di esposizione precedenti al 1985. Risultati. Nell’intera coorte (5582 uomini) gli SMR indicavano un eccesso di mortalità per tumore maligno della pleura incrementato rispettivamente di circa 7 volte (SMR= 7,03; IC95% 5,61-8,79) e di poco più di 14 volte (SMR= 14,20; IC95% 11,33-17,75) rispettivamente quando il confronto è stato fatto con la popolazione standard del FVG e dell’Italia. L’aumento della mortalità per tumore maligno della pleura risulta fortemente aumentato in tutte le stratificazioni. Gli SMR per il tumore di trachea, bronchi e polmone sono risultati essere prossimi all'unità quando le analisi sono state eseguite nell’intera coorte, mentre risultano aumentati in modo significativo rispetto alla popolazione generale quando calcolati nei soggetti a rischio medio e assunti presso i cantieri navali di Monfalcone prima del 1974 (SMR= 1,38 95%CI 1,00-1,85) e nei soggetti classificati a rischio medio e assunti nel periodo 1985-1994 (SMR= 4,88 95%CI 1,00-14,25). Analogamente, nell’intera coorte, i SIR per tumore maligno della pleura calcolati nell’intera coorte erano aumentati di oltre 7 volte (SIR= 7,65; IC95% 6,19-9,49), mentre l’incidenza del tumore di trachea bronchi e polmone non vede incrementi rispetto alla popolazione di riferimento. Coloro che hanno avuto una durata di esposizione maggiore di 30 anni prima del 1985 dimostrano un aumento dell’incidenza di tumore di trachea, bronchi e polmone (SIR=1,34 IC95% 1,00-1,77), statisticamente significativo, così come per coloro che son stati classificati a rischio medio di esposizione e assunti precedentemente al 1974 (SIR=1,46 IC95% 1,06-1,95) e per coloro che sono stati classificati ad alto rischio e assunti nel periodo 1985-1994 (SIR=5,68 IC95% 1,17-16,60). Nell’intera coorte si registra un significativo aumento di incidenza di tumore dello stomaco in coloro classificati a alto rischio (SIR= 1,47 IC95% 1,05-2,00), mentre l’incidenza di tumore del pancreas vede un incremento dell’incidenza in coloro classificati a medio rischio di esposizione ad asbesto (SIR= 2,21 IC95% 1,21-3,72). Il sottogruppo le cui informazioni risultavano mancanti mostrano un incremento del SIR, borderline ma non significativo, per tumore del colon-retto (SIR= 1,29 IC95% 0,94-1,73). Emerge un significativo aumento dell’incidenza del tumore dello stomaco in coloro con un periodo di esposizione precedente al 1985 compreso tra 10 e 20 anni (SIR= 1,71 IC95% 1,12-2,49). Anche i SIR per il tumore del pancreas vedono un incremento statisticamente significativo in coloro che hanno una durata di esposizione precedente al 1985 inferiore a 10 anni e maggiore di 30: rispettivamente i SIR sono stati di 2,23 (IC95% 1,07-4,10) e 2,57 (IC95% 1,53-4,07). I risultati relativi ai confronti interni non mostrano significatività statistica. Conclusioni. I risultati indicano che nella coorte degli uomini ex- lavoratori dei cantieri navali di Monfalcone vi era un incremento forte e statisticamente significativo della mortalità e dell’incidenza di tumore maligno della pleura rispetto sia alla popolazione generale del FVG sia a quella dell’Italia. Eccessi di mortalità ed incidenza sono stati rilevati talvolta anche per il tumore di trachea, bronchi e polmone, quando le analisi sono state condotte stratificando la coorte in gruppi omogenei di rischio. Il più elevato eccesso rispetto all’atteso sia della mortalità per tumore maligno della pleura e del tumore del polmone, che dell’incidenza, si osservava nei lavoratori con mansioni a rischio medio, seguito dal gruppo con mansioni a rischio elevato. I Risultati riguardanti l’incidenza dei tumori delle principali sedi digestive ha visto nell’intera coorte un aumento significativo dei SIR per tumore dello stomaco e del pancreas, anche quando condotti per sottogruppi. Tuttavia le stime relative agli outcome diversi dal tumore maligno della pleura e del tumore del polmone devono essere interpretate con cautela. Le associazioni positive riscontrate tramite confronti interni non presentano significatività statistica.

The Pursuit of Balanced Income An Economic Perspective on Wealth

The purpose of this thesis is to determine if households with moderate incomes have the opportunity to acquire pecuniary wealth. In an environment of increasing globalization, labor-eliminating technology, and an overburdened entitlement system, the position of wealth is necessary for households with a penchant for early retirement and particularly for those that will inevitably succumb to involuntary retirement. In these writings, qualitative and quantitative descriptions of wealth are offered; two microeconomic metrics are introduced to identify baseline wealth and to gauge proximity to this value; and strategies are devised to close the gap between these metrics. The construct of the economic intertemporal household budget was used as the basis for this research whereby conventional measures of wealth, i.e. net worth and liquid net worth, have been coupled with historical and empirical household data to define and extrapolate wealth and wealth proximity metrics. The major finding is wealth is a dynamic variable contingent upon consumption level rather than income or saving levels. And because households exercise a greater degree of autonomy over consumption, moderate earners are afforded the same opportunities as high earners. The position of wealth is necessary because it sustains consumption in the event of an unwelcomed retirement and it can assuage reliance on entitlement programs. For the majority of households, wealth is a matter of choice.

Proposta de Balanced Scorecard para auxílio ao processo de gestão estratégica da internacionalização do ensino superior: um estudo de caso em universidades públicas

A intensificação da globalização tem afetado diretamente organizações e pessoas, não é diferente quando se trata das instituições de ensino superior. Desta forma, a internacionalização do ensino superior vem se intensificando e os impulsionadores destes esforços vêm se tornado cada vez mais fortes nos últimos anos. Diante das demandas que surgem neste contexto de intensa globalização, esforços realizados em resposta a este fenômeno são empreendidos, mas muitas vezes sem o alcance dos resultados esperados. O propósito deste estudo é adaptar e propor o Balanced Scorecard (BSC) como ferramenta de auxílio ao processo de gestão da internacionalização do ensino superior às universidades públicas brasileiras. O estudo se justifica pela compreensão de que organizações precisam monitorar seus processos e resultados. Devem se esforçar para conhecer seus pontos fracos e fortes, bem como as possibilidades de correção de desvios e maximização de resultados, assim contribuindo para o alcance de seus objetivos, entende-se que uma ferramenta voltada ao auxílio das atividades relacionadas a internacionalização do ensino superior pode contribuir diretamente para a melhoria do processo. A metodologia adotada para a condução do estudo foi o estudo de caso, desenvolvido em cinco instituições públicas de ensino superior brasileiras de melhor reputação internacional, em acordo com cinco rankings internacionais. A análise dos resultados proporcionou a identificação de seis perspectivas a serem utilizadas no BSC proposto: 1. Perspectiva da mudança organizacional; 2. Perspectiva dos recursos materiais, financeiros e estruturais; 3. Perspectiva do desenvolvimento de pessoas; 4. Perspectiva da inovação curricular; 5. Perspectiva da mobilidade acadêmica e 6. Perspectiva dos stakeholders. A partir da definição destas perspectivas, apresentou-se o mapa estratégico a ser utilizado pelas universidades.

Exception or extension? : reorienting the Peacock Room among James McNeill Whistler's interior designs

"Although famous for his paintings and etchings today, James McNeill Whistler (1834-1903) was also an important interior designer in the nineteenth-century British Aesthetic movement. Whistler‘s most famous and only extant interior design is Harmony in Blue and Gold: The Peacock Room (1876-77). It is also his most puzzling interior. Long considered an exception to the rule of Whistler‘s other interiors, the Peacock Room has often been overlooked in the few studies of the artist‘s interior designs"

What We Are Learning About the Diverse Backgrounds of Academic Library Users: An Overview of Research Designs and Methods in Information Behaviour Studies

Academic libraries increasingly serve a more diverse population of users not only in regard to race and ethnicity, but also to age, gender, language, sexual orientation, and national and cultural backgrounds. This papers reports the findings of the study that explored information behaviour research as a potential source of information about diversity of academic library users and examined the relationship between the use of different research designs and data collection methods and the information gathered about users’ diverse backgrounds. The study found that information behaviour research offers limited insight into the diversity of academic library users. The choice of a research design was not critical but the use of multiple data collection played a role in gathering information about culturally diverse users.

L'effet des enrochements sur l'utilisation de l'espace par les communautés de poissons dans les Basses-Terres du Saint-Laurent

Ce mémoire a été effectué dans le cadre d'une étude pour le Ministère des Transports.

Towards a balanced contribution of household credit to the economy. CEPS-ECRI Task Force Report, May 2015

While policy-makers are creating conditions to strengthen recovery, the debate on the role that retail finance should play in this respect focuses on corporate loans rather than on household credit. The improvement of financing conditions for firms in order to support further investment spending is certainly essential to ensuring sustainable growth. However, a significant part of EU growth will depend on the behaviour of households and on their ability to secure funding for their consumption and investment. It is therefore essential to place further emphasis on the different options available to stimulate household credit, in particular consumer loans. Nevertheless, in order to avoid past mistakes, regulators should continue to develop a framework where consumer loans (and by extension household credit) contributes to the economy in a balanced way. To achieve this, five main issues need to be addressed further.

A Differentiated, Balanced and Patient Approach? The EU’s Involvement with Georgia’s Secessionist Conflicts beyond the August 2008 War. EU Diplomacy Paper 06/2015.

The August war in 2008 between Russia and Georgia caught the world by surprise but nevertheless brought the European Union (EU) to the forefront of the international efforts to end the hostilities, and the EU became the leading international actor involved with the conflict resolution process. However, in the years following the armed conflict, the conflict resolution process lost pace, and the impact of the EU beyond the immediate aftermath of the August 2008 war has been put into question. By undertaking a qualitative case study, this paper aims to explore to what extent the EU has impacted on the conflict resolution process of Georgia’s secessionist conflicts in 2008-2015. It will argue that the EU’s policies have only to a limited extent impacted on this conflict resolution process, which can be related to the objectives, priorities and time perspectives of the EU’s conflict resolution policies. The EU’s efforts have significantly contributed to the objective of conflict prevention, but the profile of the EU in the field of international conflict management weakened its position in the area of conflict transformation, where the lack of progress in turn limited the EU’s impact in the areas of international conflict management and conflict settlement. The main conclusion put forward is that in order to have a true impact, the EU needs to undertake a differentiated, balanced and patient approach to conflict resolution.