723 resultados para Conto machadiano


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La ricerca ricostruisce alcuni aspetti della vita politica, sociale e culturale di Reggio Emilia a partire dagli anni Quaranta dell’Ottocento. La campagna militare del 1848-49 e le vicende sociali e politiche che l’accompagnarono costituiscono il punto focale di questo lavoro che mette in evidenza come il complesso di quegli avvenimenti operò un mutamento irreversibile nella realtà cittadina, alimentando aspettative e ideali che non poterono più rimanere confinati nel sistema di governo ducale, divenuto asfittico e superato. Dopo una ricognizione generale della storiografia esistente si è evidenziata la necessità di una nuova lettura della storia cittadina che tenesse conto degli approcci metodologici più recenti e di aspetti fino ad oggi trascurati o completamente ignorati, ripartendo dai documenti ed ampliando la quantità e la tipologia delle fonti. E’ stato perciò condotto un incrocio sistematico tra la documentazione d’archivio pubblica (atti di governo, polizia, decreti, chirografi ducali) e le fonti di carattere privato, spesso assolutamente inedite (cronache, diari, epistolari), cercando di mantenere un approccio il più possibile aperto, mostrando una molteplicità di punti di vista e cogliendo il riflesso dei diversi orientamenti politici e personali attraverso la lettura degli avvenimenti cittadini da parte dei diversi testimoni dell’epoca. Coerentemente con i più recenti apporti della storiografia si è voluto sottolineare l’impatto decisivo che le Istituzioni scolastiche ducali, caratterizzate da notevole conformismo e oscurantismo, hanno avuto nella maturazione politica della generazione che ha guidato il Movimento del 1848. Per portare alla luce questi aspetti è stata proposta una rilettura del sistema educativo reggiano dal punto di vista funzionale e culturale, partendo dai ricordi degli ex studenti e dalla verifica della disciplina vigente all’interno di queste istituzioni. Non poteva essere tralasciata anche una profonda revisione della storia della Chiesa di Reggio Emilia durante il Risorgimento, pertanto si è proceduto ad uno spoglio su larga scala della documentazione conservata nell’archivio della Curia vescovile di Reggio Emilia che ha permesso di giungere ad una complessiva rivalutazione del ruolo del vescovo Cattani durante le vicende del 1848, portando alla luce un aspetto fino ad oggi assolutamente sottovalutato. Nella ricostruzione delle condizioni della Provincia sono stati sottolineati soprattutto gli aspetti sociali, ampliando il quadro in cui si sono svolte le vicende attraverso nuove fonti che hanno aiutato a non focalizzare la ricerca soltanto sui ceti dirigenti e sulle personalità di rilievo. Allo stesso modo si sono descritti i luoghi e le persone della città, cercando di tracciare un ritratto il più fedele possibile della realtà urbana attraverso testimonianze di tenore e mentalità differenti da quelle ‘ufficiali’. Per gli eventi del 1848 (e per quelli del 1859-60) è stato consultato un numero cospicuo di fondi conservati presso l’Archivio di Stato di Reggio, a questi si sono aggiunti gli apporti di molte fonti di carattere privato e di documenti inediti conservati presso l’Archivio di Stato di Torino. Il lavoro propone un’analisi approfondita delle vicende cittadine tra il marzo e l’agosto 1848 e apre a nuove considerazioni sia sul municipalismo, come chiave di lettura del movimento unitario, sia sulla creazione del consenso attorno all’unione dei ducati emiliani con il Regno dell’Alta Italia guidato da Carlo Alberto. Fondamentali sono risultati i fondi della Polizia Estense conservati presso l’Archivio di Stato di Reggio Emilia. Per la loro natura e per le caratteristiche del Ducato (in cui lo stesso duca interviene di persona nei provvedimenti di polizia) hanno permesso di tracciare un quadro assolutamente inedito della vita politica e sociale della Provincia, contribuendo ad arricchire ogni aspetto del lavoro di ricerca. Nell’ultima parte del lavoro sono state messe a confronto le informazioni raccolte sui volontari attraverso lo spoglio di tutte le fonti consultate. La ricerca si era precedentemente basata sugli elenchi dei militi compilati dopo l’unificazione nazionale, elenchi nei quali molte delle informazioni relative ai partecipanti delle campagne del 1848-49 erano andate perdute. Procedendo all’incrocio dei dati raccolti dalla polizia estense al momento del ritorno degli volontari in patria con quelli reperiti nei fondi privati, nelle cronache, nella memorialistica e negli epistolari è stato possibile ricostruire un panorama più completo delle diverse tipologie di combattenti e tracciare un quadro che alla fine risulta assai coerente con la situazione politica e sociale descritta nella prima parte della tesi. Per la prima volta vengono documentate le vicende di coloro che non appartenendo alle classi dirigenti cittadine si sono trovati a combattere per una sorta di azzardo personale nutrito di idealismo patriottico oppure perché inquadrati nei battaglioni dell’ex esercito estense passato al servizio del Governo provvisorio. Emergono l’estrema eterogeneità delle motivazioni e dei destini personali dei combattenti e sono portate alla luce alcune interessanti vicende personali e familiari. I dati sono stati raccolti in modalità digitale per la loro futura fruizione on-line che andrà ad aggiornare il database degli “Albi della memoria” curati da ISTORECO. (http://www.albimemoria-istoreco.re.it/).

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A ocupação principal deste trabalho residiu no diálogo entre a teologia e a literatura, primordialmente no interior do romance machadiano Dom Casmurro. Esta dissertação preconizou a antropologia emergente no romance machadiano em questão, como lugar das reflexões de cunho teológico. Para pauta de discussões, foram trazidas obras referenciais, que se apresentaram como o estado atual da questão acerca do diálogo entre teologia e literatura. A sustentação teórica deste trabalho se deu com apropriações conceituais de Paul Ricoeur, Antonio Carlos de Melo Magalhães e Gerard Genette. Portanto, o objetivo deste trabalho se delimitou na demonstração das relações entre o Deus que se revela e o humano machadiano, a partir do caráter antropológico do romance Dom Casmurro. A promessa e o caráter paratextual do capítulo em que ela é narrada, conduziram todas as análises realizadas, que culminaram na observação do antropológico como tema central do romance. Defendemos que a quebra das relações estabelecidas entre o humano machadiano e o Deus da promessa estabeleceu a instalação de um mundo desencantado diante da existência e da realidade do protagonista do romance, Bento Santiago.(AU)

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A literatura de Machado de Assis foi revisitada nesta tese porque tínhamos a convicção de que o tema da religião e suas implicações para o ser humano machadiano se constituíam como uma tarefa de investigação que esperava por ser feita. Para localizar o objetivo central da presente tese no campo das discussões travadas entre religião e literatura construímos, na primeira parte, um caminho que nos levou a constatação da efetiva aproximação entre elas. Amparados pela inabarcável discussão que trata das imagens religiosas e teológicas presentes nos textos literários, bem como pelas inúmeras construções metodológicas que visam a propiciar uma aproximação mais profícua entre religião e literatura, buscamos uma interpretação da literatura machadiana que apontasse para a expressão religiosa do ponto de vista de sua antropologia. O nosso eixo interpretativo foi construído a partir da teoria hermenêutica de Paul Ricoeur, mais especificamente a partir do conceito de metáfora. A reflexão que construímos em torno da expressão religiosa da antropologia machadiana foi inicialmente devedora do conceito de vitalidade de Jürgen Moltmann. A expressão religiosa da antropologia machadiana emergida do romance Memórias Póstumas de Brás Cubas (1881) apresenta-se sob a perspectiva de uma incondicionalidade a partir da qual a vida de Brás Cubas é tomada. Esta característica da antropologia machadiana fez com que estabelecêssemos um recurso conceitual para dar conta de sua particularidade. Propomos, portanto, que o ser humano do espaço literário machadiano seja chamado de homo vitalis.(AU)

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Este trabalho enfoca o processo de transmutação do conto literário para a televisão, utilizando a série Contos da Meia Noite [CMN], produzida e exibida pela TV Cultura de São Paulo uma emissora da Fundação Padre Anchieta. Inicialmente, busca-se conceituar a noção de Conto, e em seguida, faz-se um levantamento da veiculação do primeiro ano da série, o que totaliza o corpus de 89 programas. O objetivo deste trabalho é o de compreender a especificidade dos CMN enquanto uma proposta de transmutação do literário para o televisivo. Para isso é adotado, além de uma entrevista semi-estruturada com Fernando Martins - um dos realizadores da série o procedimento de análise de conteúdo, que detalha: o texto de abertura, a oralização e os créditos finais de uma amostra formada por 10 programas. Com isso, pode-se considerar nesta nova proposta de transmutação a possibilidade televisiva de manter a autoria da narrativa curta e seu estilo original estabelecido pelo suporte livro.(AU)

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Reading is a activity of paramount importance in the life of every human being, since this practice is essential condition for the exercise of citizenship. Therefore, it is through reading that the student has access to the knowledge that part of the world around him. However, given the complexity involved in the process of learning to read, teach students to read is not an easy task because often they do not acquire the skills necessary to understand the texts. According to this view, the present study focuses on an educational intervention who aim at contribut to the development of reading competence of students in 6th grade "U" of the State School Senador José Bernardo, in São João do Sabugi - RN. The activities which were of that intervention process were conducted in Portuguese Language classroom and developed through didactic sequences drawn from reading strategies, based on the genres tale and news, since students had serious problems with regard to reading comprehension. Given the importance of meeting the aforementioned difficulty, we seek to develop a proposal for interactive reading activities through genres as a language of social practices, whose goal aimed read to understand and make sense of texts. This intervention proposal falls under the Applied Linguistics and to perform it, were taken as a basis some theories focused on the notion of language as sociointerativa practice, such as studies of Bakhtin (2006, 2011), Bronckart (2012) and targeted contributions to the teaching of reading activity, including, Solé (1998), Oliveira (2010), Kleiman (2013), Leffa (1996, 1999), Silveira (2005). Discussions about genres followed the studies of Bakhtin (2011), Marcuschi (2008), as well as other theoretical; the didactic sequences were constructed from Bronckart (2012), Dolz; Noverraz; Schneuwly (2013) and, with regard to the teaching of Portuguese Language, the guidelines were adopted contained in PCN / LP (1998), as well as in Antunes (2003, 2009) and other authors. The results showed that students in the 6th grade increased their understanding capacity of the read texts, by implementing the didactic and pedagogical actions, thereby acquiring the reading competence they needed to keep learning.

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In this article we look at the symbolic plot present in the theatrical adaptation of the short story Sarapalha and also at the director’s creative process. We aim at highlighting the element which, according to our hypothesis, worked as the convergence point between the two languages: fire

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Like numerous other mini ficçion genres, the Flash fiction is configured as a concise and brief genre, but it can still preserve some elements of the traditional tale, such as: narrator, space-temporal unit, characters and plot. For some authors, the emergence of this genre is strictly connected to the speed and diversity of forms of communication in the current social context, that require the reader other skills in addition to reading and writing. Considering the importance of these skills in a literate society and recognizing this genre as potentially effective tool for the development of literacy, this research has as objective to describe the development and implications of didactic sequence directed the literacy practices with the Flash fiction genre. Thus, the research becomes effective in an elementary school vespertine class in 9th grade from Escola Estadual Dr. José Gonçalves de Medeiros, located in the city of Acari-RN. As theoretical assumptions, it will be used fundamentals from Literacy Studies as social practice, especially that ones discussed by the writings Kleiman (1995), Hamilton (2000), Soares (2012), Mortatti (2004) and Rojo (2012). To subsidize the literary literacy, it will be used the theoretical contibutions of Borges (2000), Candido (2004), Pinheiro (2001) and Silva e Silveira (2013). In what relates to the study about the storytellers, it was taken by support the postulates of Gotlib (2006), Bosi (1997), Cortázar (1999), Talbot (2002), Poe (s/d), Luzia de Maria (2004), as well as studies by researchers and writers as Spalding (2007; 2008; 2011), George (2007), Freire (2004) and Trevisan (1994), among others who are dedicated to study Flash fiction. In the methodological field, the proposed perspective anchors itself in an action-researching guidelines (MOREIRA; CALEFFE, 2006) and in the approach of a qualitative data (BOGDAN; BIKLEN, 1994), since it talks to interpretation of diagnosed situation, implementation of intervention actions organized in didactic sequence (SCHNEUWLY; DOLZ, 2004; BARROS; RIVERS-registry, 2014), including description and evaluation of results achieved from the implementation of such actions. The discussions generated indicate that the work with Flash ficition, developed by means of didactic sequences, contributes to the reflection on teaching strategies of Portuguese, used to prepare the students to meet the demands of reading and writing of contemporary society.

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The little interest in reading and the large presence of deviations in writing observed in the texts of students of the 5th grade of a public school in RN, led us to question the motives of this problem. Thus, the idea to organize and develop teaching sequences with a variety of possibilities of reading and production through the text genres. The practice with the textual genres in elementary school extends the use of reading and writing and improves the quality of learning. In this way, the school, as one of the most active spheres in social practices of the language, we justify this work with the use of text genres as facilitators for teaching and learning the mother tongue. For this purpose, we draw as the main objective to talk about the work with textual genres from the development of didactic sequences, as well as encourage students to take a more reflexive attitude toward language and its uses, as discursive social practices. The development of the study with the text genres was made through the application of didactic sequences in the school context of elementary school classes, from 5th grade. Specifically were chosen, the letter, note, music, poetry, fable and the tale. The study is anchored in the reflections of the following theorists and researchers: Bakhtin (2011), Miller (1994), Marcuschi (2008) and Bronckart (1999) on the text genres; Marcuschi (2005) and Dolz and Schneuwly (2004) that approve a teaching-learning proposal focused on textual genres, giving a meaning to language in the construction of the knowledge and Dolz and Schneuwly (2004) regarding the didactic sequence; other theoretical orientations: PCN (1998), Lerner (2005), among others. The methodology followed the action research guidelines, in a qualitative approach perspective. The instruments of research included questionnaire, observations, readings and productions. The results pointed the students' interest in relation to the activities developed in the didactic sequences and consequently improvement in the students‘ own writings. In this sense, we reiterate the need to contamplate in the teaching activities the diversity of texts and genres and, not only due to its social relevance, therefore the student should be able to use the language in various way and adapt their texts to situations of oral and written interlocution.

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Specific educational material production for a group of level IV – 8th and 9th years of Youth and Adults Education, having as starting point the reading of a series of letter of correspondence between Câmara Cascudo and Mário de Andrade in the 1920s, and the verification of the way the dialog between the two authors reveals elements that transpire themselves in the tale entitled “Piá não sofre? Sofre”, from the book Os contos de Belazarte, de Mário de Andrade. The educational material production was preceded by the analysis of the selected tale, which will be studied along with some of the letters, in an analysis of the textual, discursive and semantic features of the text in representation of these both genres: letter and tale. The selected tale was written between 1923 and 1926, dates close to the years when the author came by Rio Grande do Norte state, in the years from 1927 to 1929, accompanied by Câmara Cascudo, being also this period that there are records of letters in the set of correspondence between them. To the reading of the selected material, it was used theoretical references from literature and literary historiography, especially the history of Brazilian modernist movement. To the production of the educational material, it was chosen as theoretical reference the accumulated knowledge in the area of literature teaching, literacy and the recommendations of the Brazilian National Curriculum Parameters. The methodology in this study was constructed from the theoretical references and had as basic support the study of didactic sequences from which a specific thematic unit got its shape from, required by the analyzed material and tested in a classroom.

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Specific educational material production for a group of level IV – 8th and 9th years of Youth and Adults Education, having as starting point the reading of a series of letter of correspondence between Câmara Cascudo and Mário de Andrade in the 1920s, and the verification of the way the dialog between the two authors reveals elements that transpire themselves in the tale entitled “Piá não sofre? Sofre”, from the book Os contos de Belazarte, de Mário de Andrade. The educational material production was preceded by the analysis of the selected tale, which will be studied along with some of the letters, in an analysis of the textual, discursive and semantic features of the text in representation of these both genres: letter and tale. The selected tale was written between 1923 and 1926, dates close to the years when the author came by Rio Grande do Norte state, in the years from 1927 to 1929, accompanied by Câmara Cascudo, being also this period that there are records of letters in the set of correspondence between them. To the reading of the selected material, it was used theoretical references from literature and literary historiography, especially the history of Brazilian modernist movement. To the production of the educational material, it was chosen as theoretical reference the accumulated knowledge in the area of literature teaching, literacy and the recommendations of the Brazilian National Curriculum Parameters. The methodology in this study was constructed from the theoretical references and had as basic support the study of didactic sequences from which a specific thematic unit got its shape from, required by the analyzed material and tested in a classroom.

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L'obiettivo di questo lavoro di tesi è stato studiare le caratteristiche, le proprietà, le applicazioni con conseguenti vantaggi e svantaggi di un particolare tipo di smart materials: i materiali a memoria di forma. Il capitolo 1 tratterà delle leghe metalliche a memoria di forma, il successivo si concentrerà invece sui polimeri a memoria di forma. In ognuno di questi, relativamente al materiale affrontato, si presterà particolare attenzione agli “effetti” che contraddistinguono tali materiali da quelli più comuni, come l’effetto memoria di forma o la superelasticità. Successivamente, nei vari sottoparagrafi, l’attenzione si sposterà sulle tecniche di caratterizzazione, utili per capire le proprietà di una lega o di un polimero rispetto ad un altro, e sulle conseguenti classificazioni di entrambi. Per quanto riguarda i polimeri, si accenneranno certi parametri fondamentali di cui è necessario tener conto per conoscere bene il polimero considerato. La trattazione, in ambedue i casi, terminerà con un focus sulle applicazioni più diffuse e su quelle più interessanti di tali materiali, fornendo dettagli sulle tecnologie utilizzate e sugli stimoli dettati per eccitare i sistemi.

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Il lavoro di tesi riguarda lo studio dettagliato di un ciclone di tipo tropicale (tropical like cyclone, TLC) verificatosi nel Canale di Sicilia nel novembre 2014, realizzato attraverso un'analisi modellistica effettuata con i modelli BOLAM e MOLOCH (sviluppati presso il CNR-ISAC di Bologna) e il confronto con osservazioni. Nel primo capitolo è fornita una descrizione generale dei cicloni tropicali e dei TLC, indicando come la formazione di questi ultimi sia spesso il risultato dell'evoluzione di cicloni extratropicali baroclini nel Mediterraneo; sono identificate le aree geografiche con i periodi dell'anno maggiormente soggetti all'influenza di questi fenomeni, riportando un elenco dei principali TLC verificatisi nel Mediterraneo negli utlimi tre decenni e lo stato dell'arte sullo studio di questi eventi. Nel secondo capitolo sono descritte le modalità di implementazione delle simulazioni effettuate per il caso di studio e presentati i principali prodotti dell'analisi modellistica e osservazioni da satellite. Il terzo capitolo si apre con la descrizione della situazione sinottica e l'analisi osservativa con immagini Meteosat e rilevazioni radar che hanno permesso di ricostruire la traiettoria osservata del TLC. In seguito, viene dapprima fornito l'elenco completo delle simulazioni numeriche, quindi sono presentati alcuni dei più importanti risultati ottenuti, dai quali emerge che la previsione della traiettoria e intensità del TLC differisce notevolmente dalle osservazioni. Tenendo conto della bassa predicibilità che ha caratterizzato l'evento, nel quarto capitolo è descritto il metodo usato per ricostruire in maniera ottimale la traiettoria, utilizzando spezzoni da varie simulazioni, che ha permesso un confronto più realistico con i dati osservati e un'analisi dei processi fisici. Nel quinto capitolo sono riportati i principali risultati di alcuni test mirati a valutare l'impatto di aspetti legati all'implementazione delle simulazioni e ad altre forzanti fisiche.

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La progettazione del sistema di impermeabilizzazione di una generica copertura dipende da molti fattori: è fondamentale sia la scelta della stratigrafia, sia la scelta del materiale del manto impermeabile poiché non esistono soluzioni assolute ma solo soluzioni ottimali per ogni caso preso in esame. La progettazione della stratigrafia deve tenere conto della destinazione d’uso della copertura e del clima in cui è situato l’edificio, inoltre deve essere garantita una certa traspirabilità in modo da mantenere salubri gli ambienti sottostanti. Abbiamo visto come sia fondamentale il progetto delle soluzioni di dettaglio, dai raccordi verticali al fissaggio dei pannelli solare, dal raccordo dei bocchettoni di scarico alla sovrapposizione dei teli, tutte soluzioni che devono adeguatamente essere studiate e correttamente posate in opera. Una corretta posa in opera infatti permette la corretta realizzazione della fase di progetto. In questo elaborato ci siamo concentrati nel descrivere il più possibile la corretta esecuzione delle soluzioni di dettaglio, sottolineando, molte volte, quanto l’impermeabilizzazione dei punti singolari sia fondamentale e quanto sia importante supervisionare in cantiere la loro corretta esecuzione. In conclusione possiamo dire che una corretta soluzione progettuale è inutile se non è supportata da una corretta posa in opera della stessa e viceversa, quindi per realizzare una buona impermeabilizzazione sono fondamentali sia le fasi di studio progettuali che le fasi di lavoro in cantiere.

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Il lavoro di questa tesi è focalizzato sulla valutazione della sensibilità delle microonde rispetto a differenti idrometeore per le frequenze a 89 GHz e 150 GHz e nella banda di assorbimento del vapor d'acqua a 183.31 GHz. Il metodo di indagine consiste nell'utilizzo del modello di trasferimento radiativo RTTOV (Eyre, 1991) per simulare radianze dei canali dei sensori satellitari nelle microonde Advanced Microwave Sounding Unit-B (AMSU-B) e Microwave Humidity Sounder (MHS). Le simulazioni basate sul modello RTTOV si sono focalizzate su tre dataset indipendenti, forniti da ECMWF. Il primo passo tiene conto di una selezione di categorie dei profili atmosferici basato su una distinzione della fase delle idrometeore, LWP, IWP e WVP, con sottoclassi terra e oceano. La distinzione in diverse categorie permette di valutare la sensibilità di ciascuna frequenza utilizzata nelle simulazioni al variare del contenuto di acqua e ghiaccio. Un secondo approccio è usato per valutare la risposta di ciascuna frequenza nei casi di nevicate sulla terraferma. Questa indagine ha permesso lo sviluppo di un nuovo algoritmo prototipale per la stima dell'intensità di precipitazione nevosa basato su una serie di test a soglia e una equazione di combinazione lineare multipla che sfrutta una combinazione dei canali più sensibili alla snowfall: 150, 186 e 190 GHz. Una prima verifica su casi di studio pre-selezionati di snowstorm sembra fornire risultati promettenti. Infine è stato realizzato uno studio di sensibilità dell’algoritmo 183-WSL (Laviola and Levizzani, 2011) utilizzando le simulazioni di RTTOV con precipitazione/non precipitazione come predittori discreti e con le intensità di precipitazione come predittori continui. Le simulazioni RTTOV rivelano una sovrastima delle radianze in presenza di profili di pioggia e ciò potrebbe essere dovuto alle approssimazioni e parametrizzazioni adottate nel modello RTTOV-SCATT usato per la risoluzione dello scattering in presenza di precipitazione.

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La tesi approccia in modo transdisciplinare biologia, architettura e robotica, con la finalità di indagare e applicare principi costruttivi attraverso l’interazione tra sciami di droni che depositano materiale fibroso su strutture gonfiabili di supporto. L’attenzione principale è nello sviluppo (attraverso un workflow computazionale che gestisce sciami di agenti costruttori) di una tettonica che integra struttura, spazio e ornamento all’interno dello stesso processo progettuale, il quale si sviluppa coerentemente dall’ideazione fino alla fabbricazione. Sono stati studiati modelli biologici quali le colonie di ragni sociali, i quali costruiscono artefatti di grandi dimensioni relativamente a quelle del singolo individuo grazie ad un’organizzazione coordinata ed emergente e alle proprietà dei sistemi fibrosi. L’auto-organizzazione e la decentralizzazione, insieme alle caratteristiche del sistema materiale, sono stati elementi indispensabili nell’estrapolazione prima e nella codificazione poi di un insieme di regole adatte allo sviluppo del sistema costruttivo. Parallelamente alla simulazione digitale si è andati a sviluppare anche un processo fisico di fabbricazione che, pur tenendo conto dei vincoli economici e tecnici, potesse dimostrarsi una prova di concetto e fattibilità del sistema costruttivo. Sono state investigate le possibilità che un drone offre nel campo della fabbricazione architettonica mediante il rilascio di fili su elementi gonfiabili in pressione. Il processo può risultare vantaggioso in scenari in cui non è possibile allestire infrastrutture costruttive tradizionali (es. gole alpine, foreste). Tendendo conto dei vincoli e delle caratteristiche del sistema di fabbricazione proposto, sono state esplorate potenzialità e criticità del sistema studiato.