1000 resultados para Ciclo del Selenio
Resumo:
Questo elaborato presenta un metodo per lo sviluppo di correlazioni lineari con lo scopo di determinare le proprietà meccaniche di un acciaio laminato e zincato utilizzando un sensore che percepisce la magnetizzazione residua del materiale. Vengono utilizzati metodi statistici di analisi della varianza per lo studio delle funzioni di regressione lineari. Lo studio effettuato è stato sviluppato per la lavorazione di zincatura di coils presso Marcegaglia spa, stabilimento di Ravenna. È risultato evidente che la sola misurazione della magnetizzazione residua non fosse sufficiente per la determinazione delle proprietà meccaniche, a tale proposito sono stati sviluppati dei modelli di calcolo con funzioni multivariabili e, attraverso risolutori che minimizzano la differenza quadratica dell'errore, si sono determinati i coefficienti di regressione. Una delle principali problematiche riscontrate per la definizione delle correlazioni è stato il reperimento dei dati necessari per considerare affidabili i risultati ottenuti. Si sono infatti analizzate solamente le famiglie di materiale più numerose. Sono stati sviluppati tre modelli di calcolo differenti per parametri di processo di produzione utilizzati per la definizione delle correlazioni. Sono stati confrontati gli errori percentuali medi commessi dalle funzioni, gli indici di regressione che indicano la qualità della correlazione e i valori di significatività di ogni singolo coefficiente di regressione delle variabili. Si è dimostrato che la magnetizzazione residua influisce notevolmente, così come i parametri dei processo di ricottura del materiale, come le temperature in forno, lo spessore e le velocità. Questo modello di calcolo è stato utilizzato direttamente in linea per lo sviluppo di un ciclo ottimale per la produzione di un nuovo materiale bifasico. Utilizzando il modello per la predizione delle proprietà meccaniche si è concluso che per limiti impiantistici la chimica del materiale utilizzata non fosse idonea. Si è perciò utilizzato un acciaio con percentuali di carbonio, manganese e cromo differenti. In conclusione del progetto si sono formulate delle possibili alternative di funzioni di regressione che utilizzano il valore della durezza piuttosto che il valore di magnetizzazione residua. Si è appurato che l'utilizzo di un durometro, anziché il sensore studiato, potrebbe risultare una valida alternativa al sensore studiato.
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La presente tesi tratta delle attività riproduttive e delle prime fasi di crescita dello squalo Chiloscyllium punctatum. Da Dicembre 2013 a Giugno 2014, all’Acquario di Cattolica, sono state effettuate osservazioni su una coppia di adulti riproduttori e sui relativi neonati mantenuti in ambiente controllato. Il Chiloscyllium punctatum è una specie ovipara che rilascia uova di forma rettangolare, ha un ciclo riproduttivo relativamente rapido ed è molto sfruttata come specie ornamentale dagli acquari di tutto il mondo. Per ottenere una corretta gestione in ambiente controllato, la riproduzione ed estrapolare il maggior numero d’informazioni certe su gli stadi di vita, sulla dieta di divezzamento dei neonati dal sacco vitellino, sull’illuminazione più consona da adottare, sulle dimensioni medie di uova, nascituri e adulti, sulla crescita dei nascituri, sui tempi di sviluppo embrionale, sulla frequenza di deposizione delle uova e sui tempi di schiusa è stato necessario sviluppare un corretta procedura di gestione ordinaria. In 7 mesi, gli adulti di C. punctatum, in condizioni ambientali ottimali e costanti, hanno dato vita a 33 neonati. Questi sono stati sottoposti a misurazioni di lunghezza (LT, cm) e peso corporeo (PC, g) per valutare l’influenza dell’illuminamento e della dieta sulla crescita. Inoltre, sono stati confrontati dati sperimentali (e.g. tempistiche di sviluppo embrionale) con dati bibliografici (Haraush et al., 2007) che hanno evidenziato alcune similitudini e differenze.
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Nel campo dell’industria chimica la ricerca si è mossa in direzione di rendere i processi più sostenibili. Ciò viene effettuato considerando le linee guida della green chemistry. In questo contesto si colloca la metodologia LCA che valuta l’impatto ambientale associato ad un processo o un prodotto, comprendendo tutto il suo ciclo di vita. Nel presente lavoro di tesi si studia l’applicazione della LCA alla sintesi industriale di anidride maleica (AM), che viene ottenuta tramite reazione di ossidazione del benzene o dell’n-butano. Nello studio si sono modellate tre diverse vie di sintesi dell’AM considerando il processo di produzione che parte da benzene e il processo di produzione da butano con due diversi tipi di reattore: il letto fisso e il letto fluido (processo ALMA). Negli scenari si considerano le fasi di produzione dei reagenti e si è modellata la fase della reazione di ossidazione e l’incenerimento dei sottoprodotti e del reagente non convertito. Confrontando i tre processi, emerge che al processo che parte da benzene sono associati gli impatti globali maggiori mentre il processo ALMA ha un minore carico ambientale. Il processo da benzene risulta avere maggiori impatti per le categorie Cambiamento climatico, Formazione di particolato e Consumo dei metalli. Il processo da butano a tecnologia a letto fisso presenta invece maggiori impatti per le categorie Tossicità umana e Consumo di combustibili fossili, dovuti alla maggiore richiesta energetica effettuata dal processo di ossidazione del butano con tecnologia a letto fisso e alla richiesta di combustibile ausiliario per la fase di incenerimento. Tale risultato emerge anche dall’analisi effettuata con il Cumulative Energy Demand. Al processo ALMA sono associati gli impatti inferiori in assoluto, nonostante abbia una resa inferiore al processo che utilizza il letto fisso. I risultati dell’analisi LCA sono stati confermati dall’analisi delle incertezze, realizzata con il metodo statistico Monte Carlo.
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La crescita di interesse per la corsa a lunga distanza avvenuta alla fine del 1960 ha portato ogni anno all'insorgenza di lesioni su 1/3 dei corridori, questo ha generato un parallelo aumento di interesse per questa pratica dato dalla mancanza di comprensione della fisiologia e biomeccanica della corsa. Lo scopo di questo studio di tesi è stato quello di indagare tutti gli aspetti riguardanti la biomeccanica della corsa andando a soffermarsi sulle relazioni tra i parametri, sugli effetti che possono avere durate il ciclo della corsa e sui suoi possibili utilizzi in molti campi della scienza. Durante questa tesi è stato studiato l'aspetto dinamico, cinematico ed elettromiografico della biomeccanica della corsa, i vari metodi e strumenti di misura dei parametri della corsa ed infine sono stati analizzati differenti studi sulla biomeccanica della corsa per meglio comprendere le relazioni che si instaurano tra i parametri e il loro significato.
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La tesi tratta l’analisi preliminare dell’Organization Environmental Footprint (OEF) dell’ente gestore dell’aeroporto Falcone - Borsellino di Palermo (GES.A.P.). Viene inoltre sviluppato un nuovo metodo per la classificazione degli aspetti ambientali utilizzabile all’interno del Sistema di Gestione Ambientale (SGA) attualmente utilizzato dall’ente GES.A.P. Dopo un'introduzione sulle ragioni che hanno portato allo sviluppo di questi strumenti, vengono approfondite le fasi necessarie per la loro applicazione, specificate nella guida metodologica sull’OEF e nella norma ISO 14001. I dati raccolti per il calcolo dell’OEF sono stati inseriti in un modello dell’organizzazione creato con il software GaBi7 al fine di stimare gli impatti ambientali dell’organizzazione negli anni analizzati. In questo lavoro viene effettuata un’analisi del metodo EMRG (Environmental Management Research Group) utilizzato per l’individuazione e la classificazione degli aspetti ambientali nell’ambito del SGA (certificato ISO 14001:2004) di GESAP e delle innovazioni introdotte nella versione 2015 della norma ISO 14001. Viene suggerito un metodo alternativo basato sull’integrazione dei risultati di un'analisi Life Cicle Assessment (LCA), svolta tramite l’OEF, con la metodologia EMRG, attualmente impiegata, al fine di avviare il processo di transizione del SGA verso l’aggiornamento-consegna richiesto dalla ISO14001:2015. Dall’applicazione del metodo viene ricavata una nuova gerarchia degli aspetti ambientali di GESAP utilizzabile per l’implementazione del suo SGA.
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En este proyecto proponemos un análisis interpretativo del proceso de elaboración y desarrollo curricular de contenidos estadísticos para la EGB3 en la provincia de Misiones. Para ese análisis curricular, adoptamos una perspectiva procesual del currículum, que destaca la relación entre las intenciones educativas y las “realidades curriculares” que tienen lugar en las escuelas. Considerando que en ese proceso intervienen prácticas y actores diversos en el marco de diferentes ámbitos de decisión (nacional, provincial, institucional y áulico), partiremos del proyecto macrocurricular y, atravesando las diferentes concreciones del currículum, nos proponemos esclarecer las proximidades o distanciamientos que se dan, tanto entre las expectativas curriculares planteadas en los distintos niveles de formulación, como entre éstas y las prácticas de desarrollo del currículum. Simultáneamente, con el propósito de comprender las prácticas curriculares, buscaremos develar los supuestos y valores que las sustentan, esclareciendo las condiciones materiales y socio-históricas que les dan sentido. Adoptando un enfoque interpretativo, realizaremos un estudio de casos (escuelas de la provincia), usando análisis de documentos curriculares (nacionales, provinciales, institucionales y planificaciones docentes) así como entrevistas a docentes, observación y análisis de clases y/o material didáctico.
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Este proyecto de investigación - acción surge como extensión del proyecto “Trabajo intensivo en los umbrales escolares para la alfabetización en Misiones. Parte II” con objeto y metas particulares en tanto constituye una intervención focalizada en espacios de umbrales de escuelas periurbanas. El foco de análisis es la instalación de aulas alfabetizadoras con mecanismos de traducción intercultural basados en la conversación oral sobre la vida cotidiana, en tanto práctica que asegura la continuidad semiótica en los espacios de iniciación.
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Se eligió a los alumnos de 12-13-14 años (EGB3: que son los alumnos de séptimo, octavo, noveno) porque es en la etapa de la adolescencia en la que se necesitan reforzar los conocimientos y la escuela es uno de los agentes de sociabilización y donde continúa el proceso educativo de la familia. La adolescencia es una de las etapas del ser humano más vulnerable y de grandes cambios mentales y físicos, donde el tabaco y el alcohol ha encontrado su huésped. Según datos obtenido de la Segunda Encuesta Nacional realizada en los años 2007 al 2008 de estadísticas de enseñanza media, de Mendoza las edades donde más consumo hay son 13, 15,17 existiendo una prevalencia, alarmante de 40 veces más del tabaco y 20 veces más para el alcohol en un mes, que 10 veces en un año de sustancias psicoactivas. En el departamento de San Martín también se está padeciendo esta problemática, que se vive a nivel mundial. Se observa que las familias están sufriendo un gran deterioro en su estructura y función y es por ello que se aparece esta gran predisposición al alcoholismo y tabaquismo en los adolescentes. El objetivo general de este trabajo es identificar qué conocimientos poseen sobre alcohol y tabaquismo los alumnos del tercer ciclo de la Educación General Básica (EGB -3), de las escuelas, Josefa Capdevila y Corrientes de San Martín Mendoza. Los objetivos específicos perseguidos fueron: 1-Lograr que los alumnos reconozcan las consecuencias directas e indirectas que tienen dichas sustancias en el organismo y que puedan generar enfermedades irreversibles. 2-Determinar si los alumnos conocen los riesgos a futuro que pueden causarles a su salud el tabaco y alcohol. 3- Reconocer el origen de la información que poseen (familia; vía publica, otra entidad educativa)
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Esta tesina de grado ha sido abordada bajo el objetivo de determinar la conveniencia del uso de combustible alternativo, en comparación con la quema de leña tradicional, en la actividad ladrillera que se lleva a cabo en el distrito El Algarrobal, de Las Heras, Mendoza. Se compararon para ello tres escenarios de quema de combustible en la etapa de cocción: uno con uso de leña (sistema vigente) y dos hipotéticos, utilizando gas natural y biogás. Dado que se trata de una actividad de importancia regional y que trae aparejadas problemáticas ambientales y sociales, se realizó un análisis desde estos dos puntos de vista. El estudio se enmarcó dentro del “Pensamiento de Ciclo de Vida", concepto que tiene en cuenta todas las etapas del ciclo de vida de un producto, proceso o servicio para la evaluación de los impactos ambientales, sociales y económicos asociados. Su objetivo principal es reducir el uso de recursos y las emisiones al ambiente, así como también mejorar el rendimiento socio-económico del objeto de estudio, a lo largo de todo su ciclo de vida. Entre el abanico de metodologías que este enfoque ofrece, se seleccionó el Análisis de Ciclo de Vida (ACV) para el estudio de los aspectos ambientales, y el Análisis Social del Ciclo de Vida (ASCV) para los sociales. En el ACV, se utilizaron dos tipos de enfoque para evaluar las consecuencias ambientales de la actividad ladrillera: el enfoque midpoint, con el que se identificaron los impactos potenciales sobre diferentes categorías de impacto; y el enfoque endpoint, a fin de determinar los daños potenciales1 en las áreas de protección correspondientes a los recursos naturales, la calidad de los ecosistemas y la salud humana. Éste último, constituye un análisis inédito en el ámbito científico local dedicado a la actividad ladrillera. En el ASCV, se definió un indicador que sirva para evaluar los impactos sociales de la actividad ladrillera, así como la evolución de éstos tras incorporar los cambios propuestos en los escenarios hipotéticos. Se alcanzó el objetivo propuesto y se logró demostrar parcialmente la hipótesis de trabajo, dando lugar a futuros estudios que profundicen los conocimientos sobre el tema abordado. Los resultados evidenciaron que, si en la etapa de cocción de la fabricación de ladrillos artesanales se reemplaza el uso tradicional de leña por un combustible alternativo, se reduce el impacto potencial producido por la actividad ladrillera, no así los daños ocasionados. Ello determinó: la necesidad de efectuar investigaciones más exhaustivas para definir los cambios necesarios que reduzcan las nocivas consecuencias ambientales y sociales del caso de estudio; la importancia de tomar en cuenta los resultados de los dos tipos de enfoques aquí aplicados (midpoint y endpoint) a la hora de tomar decisiones; y que éstas deben estar basadas sobre una visión amplia de la realidad, en una ponderación de los efectos positivos y negativos que cada cambio pudiera producir, y en el planteamiento de objetivos claros y prioridades consensuadas.
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Fil: Klachko, Paula. Universidad Nacional de La Plata. Facultad de Humanidades y Ciencias de la Educación; Argentina.
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Fil: Gaona Velázquez, Isidora Antonia. Universidad Nacional de La Plata. Facultad de Humanidades y Ciencias de la Educación; Argentina.
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Fil: Ramírez, María Marcela. Universidad Nacional de La Plata. Facultad de Humanidades y Ciencias de la Educación; Argentina.
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Este artículo analiza los cambios en el relato de la independencia de Argentina que se intentaron introducir en los manuales escolares destinados al tercer ciclo de la Educación General Básica, que conformaba el nuevo trayecto obligatorio de la educación definido por la reforma de los años 90. Estos cambios abarcaban una actualización de los conocimientos que se transmitían en la escuela y las habilidades que la Historia debía promover en las aulas.