919 resultados para Beni
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Brazil is the world's largest beef exporter with the world's largest commercial cattle herd; however, the production cycle needs to be more efficient to supply internal and external demands in the future. Feedlot operations are currently a reality for the Brazilian beef cattle industry; nonetheless the beef cattle industry in Brazil is still based on grass-fed animals in which the Nellore breed predominates. At some point this constitutes an important advantage for Brazilian beef exportations because some countries look for “natural beef.” Brazilian packing plants regulate the use of antibiotics, especially ionophores used as growth promoters, on farms certified to export beef to European countries. In addition, the use of any implant or beta-agonist for cattle is forbidden in Brazil. From 1970 to 2006, the Brazilian bovine herd increased at 2.04%/year, total pasture at 0.07%/year, area with cultivated pasture at 3.5%/year, and ratio of animals/hectare of total pasture at 1.97%/year, whereas the area with natural pasture decreased at 2.26%/year. These trends alleviate some of the pressure on Brazilian authorities with respect to deforestation of the Amazon forest. Although Brazil had the greatest growth rate of enteric methane emissions, it also had the greatest growth rate of beef production, resulting in Brazil having a negative growth rate (–1.82%/year) of methane emissions per unit of product (kilogram of methane/kilogram of beef).
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Fundação de Amparo à Pesquisa do Estado de São Paulo (FAPESP)
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Fundação de Amparo à Pesquisa do Estado de São Paulo (FAPESP)
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The soft tick Ornithodoros guaporensis n. sp. (Acari: Ixodida: Argasidae) is described from larvae and adults. Morphological analysis and 16S rDNA sequences are provided. Adults were collected from a rocky fissure inhabited by bats located in the Amazonian forest in north-eastern Bolivia (Beni Department) close to the Guaporé River. Larvae were obtained from eggs laid by females collected in the field, and which were fed on rabbits in the laboratory. Larvae of O. guaporensis are morphologically closely related to Ornithodoros rioplatensis, Ornithodoros puertoricensis and Orni-thodoros talaje. Larvae of O. guaporensis and O. rioplatensis can be separated from O. puertoricensis and O. talaje by the number of pairs of dorsal setae (20 in O. guaporensis and O. rioplatensis, 18 in O. puertoricensis and 17 in O. talaje). Larvae of O. guaporensis and O. rioplatensis can be differentiated by the medial dental formula (2/2 in O. guaporensis and 3/3 in O. rioplatensis) and the apex of the hypostome, which is more pointed in O. rioplatensis than in O. guaporensis. The Principal Component Analysis performed with morphometric characters of larvae showed a clear separation among O. guaporensis, O. rioplatensis, O. puertoricensis and O. talaje. Significant morphological differences among adults of these four species were not found. The analysis of the 16S rDNA sequences allowed for the differentiation between O. guaporensis and the remaining Neotropical species of the family Argasidae.
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Schemi riassuntivi dell'ordinamento augusteo discussi, spiegati e presentati a lezione. Tali schemi sono da intendersi come mero supporto al manuale e alle lezioni
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Il file contiene il materiale proiettato e discusso a lezione. Va inteso semplicemente come complemento degli appunti presi in quella sede.
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Il file contiene il materiale proiettato e discusso a lezione. Va inteso semplicemente come complemento degli appunti presi in quella sede.
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La ricerca presentata è un’ampia esplorazione delle possibili applicazioni di concetti, metodi e procedure della Fuzzy Logic all’Ingegneria dei Materiali. Tale nuovo approccio è giustificato dalla inadeguatezza dei risultati conseguiti con i soli metodi tradizionali riguardo alla reologia ed alla durabilità, all’utilizzo di dati di laboratorio nella progettazione e alla necessità di usare un linguaggio (informatizzabile) che consenta una valutazione congiunta degli aspetti tecnici, culturali, economici, paesaggistici della progettazione. – In particolare, la Fuzzy Logic permette di affrontare in modo razionale l’aleatorietà delle variabili e dei dati che, nel settore specifico dei materiali in opera nel costruito dei Beni Culturali, non possono essere trattati con i metodi statistici ordinari. – La scelta di concentrare l’attenzione su materiali e strutture in opera in siti archeologici discende non solo dall’interesse culturale ed economico connesso ai sempre più numerosi interventi in questo nuovo settore di pertinenza dell’Ingegneria dei Materiali, ma anche dal fatto che, in tali contesti, i termini della rappresentatività dei campionamenti, della complessità delle interazioni tra le variabili (fisiche e non), del tempo e quindi della durabilità sono evidenti ed esasperati. – Nell’ambito di questa ricerca si è anche condotto un ampio lavoro sperimentale di laboratorio per l’acquisizione dei dati utilizzati nelle procedure di modellazione fuzzy (fuzzy modeling). In tali situazioni si è operato secondo protocolli sperimentali standard: acquisizione della composizione mineralogica tramite diffrazione di raggi X (XRD), definizione della tessitura microstrutturale con osservazioni microscopiche (OM, SEM) e porosimetria tramite intrusione forzata di mercurio (MIP), determinazioni fisiche quali la velocità di propagazione degli ultrasuoni e rotoviscosimetria, misure tecnologiche di resistenza meccanica a compressione uniassiale, lavorabilità, ecc. – Nell’elaborazione dei dati e nella modellazione in termini fuzzy, la ricerca è articolata su tre livelli: a. quello dei singoli fenomeni chimico-fisici, di natura complessa, che non hanno trovato, a tutt’oggi, una trattazione soddisfacente e di generale consenso; le applicazioni riguardano la reologia delle dispersioni ad alto tenore di solido in acqua (calci, cementi, malte, calcestruzzi SCC), la correlazione della resistenza a compressione, la gelività dei materiali porosi ed alcuni aspetti della durabilità del calcestruzzo armato; b. quello della modellazione della durabilità dei materiali alla scala del sito archeologico; le applicazioni presentate riguardano i centri di cultura nuragica di Su Monte-Sorradile, GennaMaria-Villanovaforru e Is Paras-Isili; c. quello della scelta strategica costituita dalla selezione del miglior progetto di conservazione considerando gli aspetti connessi all’Ingegneria dei Materiali congiuntamente a quelli culturali, paesaggistici ed economici; le applicazioni hanno riguardato due importanti monumenti (Anfiteatro e Terme a Mare) del sito Romano di Nora-Pula.