930 resultados para sistemi fotovoltaici per nanosatelliti
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La progettazione del sistema di impermeabilizzazione di una generica copertura dipende da molti fattori: è fondamentale sia la scelta della stratigrafia, sia la scelta del materiale del manto impermeabile poiché non esistono soluzioni assolute ma solo soluzioni ottimali per ogni caso preso in esame. La progettazione della stratigrafia deve tenere conto della destinazione d’uso della copertura e del clima in cui è situato l’edificio, inoltre deve essere garantita una certa traspirabilità in modo da mantenere salubri gli ambienti sottostanti. Abbiamo visto come sia fondamentale il progetto delle soluzioni di dettaglio, dai raccordi verticali al fissaggio dei pannelli solare, dal raccordo dei bocchettoni di scarico alla sovrapposizione dei teli, tutte soluzioni che devono adeguatamente essere studiate e correttamente posate in opera. Una corretta posa in opera infatti permette la corretta realizzazione della fase di progetto. In questo elaborato ci siamo concentrati nel descrivere il più possibile la corretta esecuzione delle soluzioni di dettaglio, sottolineando, molte volte, quanto l’impermeabilizzazione dei punti singolari sia fondamentale e quanto sia importante supervisionare in cantiere la loro corretta esecuzione. In conclusione possiamo dire che una corretta soluzione progettuale è inutile se non è supportata da una corretta posa in opera della stessa e viceversa, quindi per realizzare una buona impermeabilizzazione sono fondamentali sia le fasi di studio progettuali che le fasi di lavoro in cantiere.
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Questo elaborato presenta la caratterizzazione sperimentale di un sistema di comunicazione e localizzazione della DecaWave. Il sistema analizzato �è il kit EVK1000, che permette di e�ffettuare stime di distanza tra due nodi e una comunicazione robusta ai disturbi e immune alla propagazione multicammino grazie alla tecnologia UWB.
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Il termine pervasive computing incarna l’idea di andare oltre il paradigma dei personal computers: è l’idea che qualsiasi device possa essere tecnologizzato ed interconnesso con un network distribuito, costituendo un nuovo modello di interazione uomo-macchina. All’interno di questo paradigma gioca un ruolo fondamentale il concetto di context-awareness, che fa riferimento all’idea che i computer possano raccogliere dati dall’ambiente circostante e reagire in maniera intelligente e proattiva basandosi su di essi. Un sistema siffatto necessita da un lato di una infrastruttura per la raccolta dei dati dall’ambiente, dall'altro di un supporto per la componente intelligente e reattiva. In tale scenario, questa tesi ha l'obiettivo di progettare e realizzare una libreria per l'interfacciamento di un sistema distribuito di sensori Java-based con l’interprete tuProlog, un sistema Prolog leggero e configurabile, scritto anch'esso in Java ma disponibile per una pluralità di piattaforme, in modo da porre le basi per la costruzione di sistemi context-aware in questo ambiente.
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In questo elaborato ,sono descritte le fasi di realizzazione del software di simulazione di scheduling di processi periodici per sistemi operativi real-time, realizzato per questa tesi.
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La tesi si occupa dell'uso di più tecniche fotogrammetriche e di strumenti GIS nel recupero digitale e nell'integrazione di una molteplicità di dati storici, opportunamente georeferenziati, inerenti l'area del Centro Cadore, ai fini anche della valorizzazione turistico-culturale del territorio. Un ampio spazio viene dato alla caratterizzazione del territorio e delle fonti - cartografiche, fotografiche e testuali - che sono state recuperate ed organizzate in archivio. Le applicazioni fotogrammetriche comprendono la generazione di ortofoto digitali a scala territoriale da immagini storiche e modelli 3D close-range ottenuti con tecniche SfM.
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Il caso studio del vestibolo ottagonale di Villa Adriana ha dato la possibilità di applicare ad un edificio di notevole valore storico e artistico tecniche di restituzione digitale e di modellazione tridimensionale basate su applicativi di modellazione geometrica, con lo scopo di generarne il modello 3D digitale fotorealistico e polifunzionale. Nel caso specifico del vestibolo, un modello tridimensionale di questo tipo risulta utile a fini documentativi, a sostegno di ipotesi costruttive e come strumento per la valutazione di interventi di restauro. Il percorso intrapreso ha permesso di valutare le criticità nelle tecniche di acquisizione, modellazione e foto-modellazione tridimensionale applicate in ambito archeologico, tecniche usate abitualmente anche in settori quali l’architettura, il design industriale ma anche nel cinema (effetti speciali e film d’animazione) e in ambito videoludico, con obiettivi differenti: nel settore del design e della progettazione industriale il Reverse Modeling viene impiegato per eseguire controlli di qualità e rispetto delle tolleranze sul prodotto finale, mentre in ambito cinematografico e videoludico (in combinazione con altri software) permette la creazione di modelli realistici da inserire all’interno di film o videogiochi, (modelli non solo di oggetti ma anche di persone). La generazione di un modello tridimensionale ottenuto tramite Reverse Modeling è frutto di un processo opposto alla progettazione e può avvenire secondo diverse strategie, ognuna delle quali presenta vantaggi e svantaggi specifici che la rendono più indicata in alcuni casi piuttosto che in altri. In questo studio sono state analizzate acquisizioni tridimensionali effettuate tramite Laser Scan e tramite applicazioni Structure from Motion/Dense Stereo View.
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Nell'ambito della meccanica quantistica è stato sviluppato uno strumento di calcolo al fine di studiare sistemi per i quali è troppo difficile risolvere il problema di Schrödinger. Esso si basa sull'idea di considerare un sistema semplice, totalmente risolvibile, e perturbarlo fino ad ottenere un'Hamiltoniana simile a quella che si vuole studiare. In questo modo le soluzioni del sistema più complicato sono le soluzioni note del problema semplice corrette da sviluppi in serie della perturbazione. Nonostante il grande successo della Teoria perturbativa, essendo una tecnica di approssimazione, presenta delle limitazioni e non può essere usata in ogni circostanza. In questo lavoro di tesi è stata valutata l'efficacia della Teoria perturbativa ricercando la compatibilità tra le soluzioni trovate col metodo analitico e quelle esatte ottenute numericamente. A tale scopo è stato usato il sistema fisico dell'oscillatore anarmonico, ovvero un oscillatore armonico standard sottoposto ad una perturbazione quartica. Per l'analisi numerica invece è stato utilizzato il programma Wolfram Mathematica. La trattazione seguita ha dimostrato che la Teoria perturbativa funziona molto bene in condizioni di bassa energia e di piccole perturbazioni. Nel momento in cui il livello energetico aumenta e l'intensità della perturbazione diventa significativa, i risultati analitici cominciano a divergere da quelli ottenuti numericamente.
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La tesi tratta dei sistemi di ricarica dei veicoli elettrici e del loro impatto sulla rete. La tesi inoltre analizza i vantaggi delle tecnologie vehicle to grid per l'integrazione della produzione da fonti rinnovabili.
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Nell’ambito delle Smart City si rivela di fondamentale importanza ottenere quante più informazioni possibili dalla popolazione locale. In questo scenario sono di utilizzo strategico sistemi di CrowdSensing e soprattutto di Mobile CrowdSensing per raccogliere informazioni dalla popolazione autoctona. Su queste basi nasce e si sviluppa il sistema ParticipAct dell’Università di Bologna. A differenza dei tradizionali sistemi di Mobile CrowdSensing, ParticipAct attua il modello del così detto “Mobile CrowdSensing Partecipativo”, che vede l’utente non solo come fonte di dati passivi, ma come fonte di informazioni di qualsiasi genere, da questionari a fotografie. Questa Tesi di laurea vuole mettere in evidenza come l’integrazione di dati multimediali, in particolare i Video, possono essere sfruttati come risorsa per Smart City grazie alla loro particolare natura composta. Viene poi analizzata la particolare architettura del sistema ParticipAct e come è stato possibile implementare la richiesta di Task contenenti azioni di tipo Video in un sistema basato su interazione Client - Server.
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In questo lavoro di tesi sono stati affrontati argomenti relativi ai due principali sistemi di allevamento avicolo nel territorio nazionale; l’allevamento effettuato con sistema intensivo e quello attuato con sistema alternativo. Questi due tipi di sistemi sono stati messi a confronto. Inizialmente sono state riportate informazioni sulle attuali normative comunitarie che regolano il commercio e la produzione della carne avicola; di seguito sono stati riportati dati statistici riguardanti la produzione e la commercializzazione di questo prodotto sia a livello nazionale, che a livello globale. Per ognuno dei due tipi di allevamento sono stati approfonditi aspetti riguardanti le caratteristiche qualitative della carne avicola, in particolare riferimenti sulla composizione chimica, sul valore nutritivo e sugli indici di qualità. Sono state prese in esame anche le caratteristiche proprie di ogni tipo di allevamento, come la tecnica e la gestione d’allevamento, e per ognuno di essi sono state riportate le principali differenze che caratterizzano questi due diversi sistemi di allevamento. Successivamente per ognuno dei due sistemi, sono state riportate le principali problematiche igienico-sanitarie, fra cui diverse patologie, tecnopatie, e parassitosi riscontrate sia in fase di allevamento, che in fase di macellazione e commercializzazione. Infine è stata fatta un’analisi comparativa nella quale sono stati messi a confronto i due sistemi di allevamento e nella quale sono stati riportati i metodi e i suggerimenti di riduzione del rischio microbiologico e sanitario in fase di allevamento e di macellazione.
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L’elaborato presenta uno studio di fattibilità sull’adozione di sistemi di trasmissione innovativi per quadricicli tipo “quad”, esplicitando pregi e difetti di ognuno e scegliendo il più idoneo per il mezzo in questione. Segue il progetto vero e proprio; vengono dimensionati gli organi principali di trasmissione del moto, quali alberi e coppie coniche. Il progetto è poi completato con la modellazione al cad della trasmissione, della struttura portante e delle parti commerciali (e non) necessarie al funzionamento e all’affidabilità del sistema.
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Il contesto dinamico in cui operano le aziende richiede, sempre più, sistemi di gestione flessibili e in continua evoluzione, e soprattutto richiede che le varie funzioni aziendali siano integrate tra loro. Così anche la funzione di manutenzione, la quale nei tempi passati, era considerata una funzione di supporto alla produzione, ora è vista come parte integrante della stessa. Pertanto è necessario che la gestione dei flussi logistici ed informativi relativi ai processi di manutenzione, siano il più possibile efficace ed efficienti, al fine di ridurre i costi complessivi sostenuti dall’azienda. L’elaborato tratta del dimensionamento di un magazzino ricambi e della relativa gestione operativa ed informativa, applicati ad un caso aziendale. Geberit Produzione Spa ha la necessità di migliorare i flussi della gestione manutentiva totale, andando a correggere le criticità rilevate nel sistema attuale. Il dimensionamento è sviluppato sulla base delle informazioni raccolte dal campo, le quali permettono di individuare la quantità ottimale di ricambi, che minimizzi da un lato i costi di mantenimento a scorta e dall’altro i costi dovuti alla mancanza dei ricambi nel momento necessario. Secondo le tipologie di materiale tecnico presenti, sono individuate le modalità di immagazzinamento e i mezzi di movimentazione più idonei, ed in base a questi viene definito il layout definitivo. Sono, poi, determinati i criteri di gestione dei flussi logistici e di informatizzazione dei processi, al fine di descrivere delle procedure standard che regolino l’operato del personale. Scelti gli indici di valutazione delle performance della manutenzione, è stata valutata la convenienza economica della realizzazione del progetto. Con questo studio vengono definite le fondamenta per una efficace ed efficiente gestione futura della manutenzione.
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Negli ultimi anni, lo sviluppo tecnologico e il progresso nel campo della nanotecnologia hanno portato ad un radicale cambiamento per i prodotti ceramici: oltre all’innovazione di formati e spessori, si è cominciato ad utilizzare trattamenti funzionali capaci di trasformare sistemi di rivestimento convenzionali in rivestimenti “intelligenti”. Questo ha comportato l’utilizzo di questi materiali, tradizionali ma “innovati” nelle loro prestazioni, in contesti in precedenza non considerati. L’efficacia di questi rivestimenti al momento della loro applicazione non rappresenta più una novità, mentre a livello normativo e procedurale vi è una grossa lacuna per quanto riguarda la valutazione della durabilità dei rivestimenti e la capacità di mantenimento nel tempo delle prestazioni iniziali. Per questo motivo, il presente lavoro è stato orientato verso uno studio riguardante la durabilità dei trattamenti di completamento applicati a superfici ceramiche, in considerazione della crescente importanza che essa ha assunto negli ultimi anni per la valutazione dei costi relativi al ciclo di vita. Quando si parla di durabilità si pensa all’essere durevole nel tempo e quest'ultimo è influenzato da una molteplicità di fattori che possono portare ad una condizione di degrado, legati sia all’ambiente in cui il materiale vive, sia all’invecchiamento del materiale stesso, rendendo la stima della durata un’operazione estremamente complessa. Il percorso di ricerca, partendo da una valutazione delle diverse metodologie normate e procedure presenti in letteratura, si è orientato verso l’analisi dei metodi rivolti alla valutazione della durabilità dei trattamenti superficiali, così da poter condurre un confronto sperimentale, tra i risultati conseguiti con l’applicazione delle metodologie proposte dalle norme ed il comportamento effettivo in servizio. Nella ricerca è stato importante definire i fattori che determinano i meccanismi di degrado e la modalità con cui applicarli in laboratorio.
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La tesi si propone in una prima parte di introdurre importanti concetti quali la reale forma della Terra, la definizione di quota ortometrica ed ondulazione geoidica ed i riferimenti rispetto a cui esse si misurano: ciò è necessario per descrivere la quota Helmert, la quota dinamica e la quota normale, ossia i sistemi di quote corrette per gravità attualmente utilizzati. Nella seconda parte le argomentazioni principali verteranno sui sistemi di riferimento verticali dei paesi europei e sull’importanza di unificare i datums in un’unica soluzione. Si elencheranno i vari tentativi di aggregazione dei sistemi che si sono susseguiti nella storia europea, con approfondimenti sulle loro caratteristiche e parametri statistici. Nella terza ed ultima parte, si discuterà della realizzazione più moderna di un sistema di riferimento verticale comune ai paesi comunitari, e si indicheranno le sue differenze rispetto ai sistemi precedenti. Si concluderà l’elaborato con un breve accenno sul futuro dei datum verticali europei.
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Uno dei fattori che ha favorito la diffusione della robotica è legato alla nascita, allo sviluppo e al perfezionamento dei sistemi di guida robot. Per guida robot si intende un sistema di visione artificiale capace di guidare un robot durante lo svolgimento di un determinato compito. All'interno di questo elaborato di tesi, verrà illustrato in dettaglio un sistema di guida robot realizzato per una operazione di pick and place 2D multistrato. Sebbene la procedura proposta sia stata sviluppata per risolvere un problema specifico, la sua validità è del tutto generale e può essere estesa anche ad altre applicazioni appartenenti alla stessa categoria.