859 resultados para Voluntariado social--Perú
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Il paesaggio, e così anche il paesaggio agrario, può essere considerato come segno del rapporto uomo/natura, come costrutto storico che testimonia il succedersi delle diverse civilizzazioni che l'hanno generato, ma anche come spazio per l'immaginazione territoriale, come progetto per il futuro del territorio. In questo lavoro si trattano le relazioni tra questa visione del paesaggio e le forme di produzione e consumo dei prodotti agricoli, nell'ambito delle trasformazioni che l'ambito rurale sta subendo a partire dagli ultimi decenni, tra pressione dell'urbano, da un lato, e abbandono e crisi dell'agricoltura, dall'altro. Particolare attenzione è riservata a quelle esperienze che, attraverso la produzione biologica e lo scambio locale, esprimono un nuovo progetto di territorio, che prende avvio dal contesto rurale ma che pervade anche le città, proponendo anche nuove relazioni tra città e campagna. Nelle reti della filiera corta e dell'economia solidale che si concretizzano soprattutto come esperienze “dal basso”, di autogestione e partecipazione, si diffondono insieme prodotti e valori. In quest'ottica la sostenibilità ambientale non appare più come una fonte di limitazioni e esternalità negative, per dirla con il linguaggio dell'economia, ma diventa un valore aggiunto di appartenenza collettiva (equilibri ecologici, paesaggio) e un'occasione per nuove relazioni sociali e territoriali.
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Rita Cannas presents a PhD thesis in Economics (Geo-Economic curriculum) which is titled “Public Policies for Seasonality in Tourism from a Territorial Perspective. Case Studies in Scotland and Sardinia”. The specific area of the research is public policies for contrasting seasonality in tourism in peripheral areas. Seasonality has seen such as a problem in terms of social and economics patterns especially for those local communities which are situated in peripheral areas. The research explores what, how and for who, public policies, that have been in place in Scotland and Sardinia over the last 10-5 years, are working and what kind of results these have produced. The research has empirical and theoretical implications for studying tourism seasonality. It aims to highlight the local supply patterns of the phenomenon investigated, and to improve knowledge about the strategies and the policies that have been adopted in the two territorial contexts (Scotland and Sardinia) for contrasting or modifying seasonality in tourism. The type of subject and the research questions have suggested the adoption of an interpretative theoretical perspective and a qualitative methodological approach, although a set of quantitative secondary data is also required for understanding main tourism's characteristics and for analyzing the specificity of seasonality. Interview with key actors of the local system in Scotland and Sardinia is the method chosen to collect primary data. In total the researcher has done 20 interviews in deep. Case studies are chosen both as unity of analysis and research strategy. The main findings of the research show a different and complex scenario about quality and quantity of public policies and strategies in tourism in the two case studies. The role of local resources is quite strategic on delivering tourism services and on counteracting seasonality. Events, festival are the main demand-side strategies. From a supply-side the principles policies are focused on quality of services, technology, high skills, sustainability. Partnership between public and private sector seems to be a fundamental way to work in order to attain changes and outcomes. The research has a strong research design, provides coherent results, and it has been done paying attention to the validation of the whole process.
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Through this research I have tried to demonstrate how the evolution of the newest marketing strategies - that work towards engaging relationships with consumers, thus building an emotional connection between the brand and the user- can be considered as a response to the evolution of young audiences and consumers. More specifically, I have analized product placement as a cultural and social phenomena above all, and not only as an economical one, thus demonstrating all the social and cultural practices that this tool implies. The approach I have chosen to do so, is historical-analytical, particularly focusing on the evolution of the society and of the consumer, especially for what teenagers (both as audiences and as consumers) are concerned.
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Questa ricerca mostra l’evoluzione della letteratura mitologica per ragazzi in Italia. Il primo libro italiano di mitologia per bambini è stato pubblicato nel 1911 (lo stesso anno di un’importante e violenta guerra coloniale tra l’Italia e la Libia): la scrittrice italiana Laura Orvieto pubblicò allora “Storie della storia del mondo”, in cui riunì antichi racconti greci per giovani lettori. Queste storie erano ispirate al libro mitologico per bambini “Il libro delle meraviglie” di Hawthorne (titolo originale “A Wonder Book for Girls and Boys”). In seguito molti scrittori italiani scrissero libri mitologici per giovani lettori: serie importanti di libri di mitologia per bambini furono pubblicate durante il regime mussoliniano – talvolta per diffondere l’ideologia fascista della superiorità romana. Durante questo periodo, i libri mitologici spesso mostravano uno stile letterario solenne. Dopo la seconda guerra mondiale, la letteratura mitologica per bambini cambiò lentamente prospettiva: gli scrittori italiani cominciarono ad usare il mito per parlare di problemi sociali (p.e. Gianni Rodari descriveva re Mida come un capitalista) e per spiegare le diverse condizioni umane (p.e. Beatrice Masini fa riferimento alle dee e alle eroine greche per descrivere la condizione femminile). La ricerca analizza anche la relazione tra mito e scuola in Italia: i racconti mitologici hanno sempre fatto parte dei programmi scolastici italiani per bambini dagli 8 agli 11 anni. Le riforme scolastiche – deliberate negli anni ’20 e ’40 – fissarono pratiche didattiche sui miti ancora oggi in uso. I racconti mitologici erano soprattutto un supporto per gli studi storici e letterari. Tuttavia, negli ultimi decenni, i miti sono divenuti un importante aiuto per gli insegnamenti scientifici e artistici.
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Il Web ha subito numerose trasformazioni rispetto al passato. Si è passati da un Web statico, in cui l'unica possibilità era quella di leggere i contenuti della pagina, ad un Web dinamico e interattivo come quello dei social network. Il Web moderno è, ancora oggi, un universo in espansione. La possibilità di arricchire le pagine con contenuti interattivi, video, foto e molto altro, rende l'esperienza web sempre più coinvolgente. Inoltre la diffusione sempre più ampia di mobile device ha reso necessaria l'introduzione di nuovi strumenti per sfruttare al meglio le funzionalità di tali dispositivi. Esistono al momento tantissimi linguaggi di scripting e di programmazione, ma anche CMS che offrono a chiunque la possibilità di scrivere e amministrare siti web. Nonostante le grandi potenzialità che offrono, spesso queste tecnologie si occupano di ambiti specifici e non permettono di creare sistemi omogenei che comprendano sia client che server. Dart si inserisce proprio in questo contesto. Tale linguaggio dà a i programmatori la possibilità di poter sviluppare sia lato client sia lato server. L'obiettivo principale di questo linguaggio è infatti la risoluzione di alcune problematiche comuni a molti programmatori web. Importante in questo senso è il fatto di rendere strutturata la costruzione di programmi web attraverso l'uso di interfacce e classi. Fornisce inoltre un supporto per l'integrazione di svariate funzionalità che allo stato attuale sono gestite da differenti tecnologie. L'obiettivo della presente tesi è quello di mettere a confronto Dart con alcune delle tecnologie più utilizzate al giorno d'oggi per la programmazione web-based. In particolare si prenderanno in considerazione JavaScript, jQuery, node.js e CoffeeScript.
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Crop elicitation: innovative approach for the valorization of grain legume functional properties. In Italy grain legume cultivation has encountered a drastic decrease due to several causes (productive, economic, social). In this regard, studies aimed at the setting up of agronomic techniques able to guarantee high and constant in planta yields of health-promoting compounds may concur at re-launching legume production. In this context, 22 accessions of grain legumes (17 Phaseolus vulgaris, 3 Phaseolus coccineus, 1 Vigna unguiculata and 1 Glycine max genotypes) were screened with the aim of identifying genotypes rich in health beneficial phytochemicals (α-amylase inhibitors, α -glucosidase inhibitors, polyphenols) and with low anti-nutritional compounds (lectins). A wide variability was observed among investigated accessions. Four genotypes (Verdone, Kidney Cina, Roviotto and DG) showed a α -amylase inhibitory activity significantly higher (approximately 30% more) than all other tested accessions. The α -amylase inhibitory activity was not correlated neither with the protein nor with the polyphenol contents. Conversely, the α -glucosidase inhibitory activity was positively correlated with grain color and polyphenol content: dark-colored seeds had a mean inhibitory activity of 83.64 ± 22.07%, whereas light-colored seeds had mean values of 21.11 ± 9.36%. As regards the anti-nutritional compounds, out of all common bean accessions, only DG showed no erythro-agglutination activity (lectins). Preliminary experiments, performed in controlled environment, permitted to highlight that different germination conditions markedly affect the synthesis and accumulation of functional compounds in legume seedlings. Those findings were confirmed with field trials performed in two different locations (Bologna and Pisa), on two bean genotypes (Verdone and Zolfino), during the 2004-2005 cropping season. Results showed that the application of abiotic stresses (no fertilization and /or no irrigation) lead to a significant increase of flavonoids in grains, but a decrease (up to 50%) in legume yields was also observed. Crop elicitation, even if valuable for boosting health-promoting compound synthesis in crops, must necessary cope with economically acceptable crop yields.
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Main objective of the dissertation is to illustrate how social and educational aspects (in close interaction with other multifunctional aspects in organic agriculture) which are developed on different multifunctional organic farms in Italy and Netherlands, as well as established agricultural policy frameworks in these countries, can be compared with the situation in Croatian organics and can contribute to further developent of organic issues in the Repubic of Croatia. So, through different chapters, the dissertation describes the performance of organic agriculture sectors in Italy, Netherlands and Croatia within the national agricultural policy frameworks, it analyzes the role of national institutions and policy in Croatia in connection with Croatia's status of candidate country for enterance into EU and harmonization of legislation with the CAP, as well as analyzes what is the role of national authorities, universities, research centres, but also of private initiatives, NGOs and cooperatives in organic agriculture in Netherlands, Italy and Croatia. Its main part describes how social and educational aspects are interacting with other multifunctional aspects in organic agriculture and analyzes the benefits and contribution of multifunctional activites performed on organic farms to education, healthy nourishment, environment protection and health care. It also assess the strengths and weaknesses of organic agriculture in all researched countries. The dissertation concludes with development opportunities for multifunctional organic agriculture in Croatia, as well as giving perspectives and recommendations for different approaches on the basis of experiences learned from successful EU models accompanied with some personal ideas and proposals.
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Local worlds, global economies. For an ethnography of microcredit in Italy. The research main purpose is to provide an anthropological analysis of a microcredit project targeting migrant women in Venice, Italy. Microcredit is a globally widespread financial strategy. Muhammad Yunus’ Grameen Bank success in Bangladesh was pivotal in promoting microfinance as one of the most important poverty alleviation strategies in the Development Countries. Post Industrial Countries adopted microcredit to foster “non bankable” categories – notably immigrants, women and young people - financial inclusion. The history of the Venice project is reconstructed starting from the perspectives of its main characters (promoters, social workers, beneficiaries and local stakeholders). Their positioned representations are analyzed in order to understand how different actors reproduced or renegotiated some of the main rhetorics underpinning the hegemonic “microcredit discourse”. Specifically, keywords such as “sustainability”, “empowerment” and “trust” are critically deconstructed to see how they are meant and translated into practice by different actors. Fieldwork data allows some considerations on the Italian way to microfinance.
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The research examines which cultural and linguistic instruments can be offered to provide adult migrants with formative access to citizenship competences. Starting from the questions: How can individuals of all community groups present in a nation-state acquire high standards of linguistic, sociolinguistic and discourse competences in order to be fully integrated, that is to participate and be included in social activities in the public domain such as work and institutional environments? How are these competencies developed in an educational context? How do adult migrants behave linguistically in this context, according to their needs and motivations? The research hypothesis aimed at outlining a formative project of citizenship education targeted at adult foreign citizens, where a central role is assigned both to law education and linguistic education. Acoordingly, as the study considered if the introduction of a law programme in a second language course could be conceived as an opportunity to further the access to active citizenship and social participation, a corpus of audiodata was collected in law classes of an Italian adult professional course attended by a 50% of foreign students. The observation was conducted on teacher and learner talk and learner participation in classroom interaction when curriculum legal topics were introduced and discussed. In the classroom law discourse two dimensions were analyzed: the legal knowledge construction and the participants’ interpersonal and identity construction. From the analysis, the understanding is that drawn that law classes seem to represent an educational setting where foreign citizens have an opportunity to learn and practise citizenship. The social and pragmatic approach to legal contents plays a relevant role, in a subject which, in non-academic contexts, loses its technical specificity and refers to law as a product of social representation. In the observed educational environment, where students are adults who bring into the classroom multiple personal and social identities, legal topics have the advantage of increasing adult migrants’ motivation to ‘go back to school’ as they are likely to give hints, if not provide solutions, to problems relating to participation in socio-institutional activities. At the same time, these contents offer an ideal context where individuals can acquire high discourse competences and citizenship skills, such as agency and critical reflection. Besides, the analysis reveals that providing adult learners with materials that focus on rights, politics and the law, i.e. with materials which stimulate discussion on concerns affecting their daily lives, is welcomed by learners themselves, who might appreciate the integration of these same topics in a second language course.
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In questa tesi verrà descritto il lavoro di progettazione mirato a studiare una nuova tecnologia costruttiva, basata su pannelli in legno lamellare a strati incrociati (Xlam). In particolare verranno progettati moduli abitativi a comportamento tubolare, componibili per realizzare alloggi e complessi abitativi per famiglie a basso reddito. Infine la tecnologia elaborata verrà applicata ad un'area di progetto localizzata nel quartiere Pilastro a Bologna.
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Negli ultimi anni le Web application stanno assumendo un ruolo sempre più importante nella vita di ognuno di noi. Se fino a qualche anno fa eravamo abituati ad utilizzare quasi solamente delle applicazioni “native”, che venivano eseguite completamente all’interno del nostro Personal Computer, oggi invece molti utenti utilizzano i loro vari dispositivi quasi esclusivamente per accedere a delle Web application. Grazie alle applicazioni Web si sono potuti creare i cosiddetti social network come Facebook, che sta avendo un enorme successo in tutto il mondo ed ha rivoluzionato il modo di comunicare di molte persone. Inoltre molte applicazioni più tradizionali come le suite per ufficio, sono state trasformate in applicazioni Web come Google Docs, che aggiungono per esempio la possibilità di far lavorare più persone contemporanemente sullo stesso documento. Le Web applications stanno assumendo quindi un ruolo sempre più importante, e di conseguenza sta diventando fondamentale poter creare delle applicazioni Web in grado di poter competere con le applicazioni native, che siano quindi in grado di svolgere tutti i compiti che sono stati sempre tradizionalmente svolti dai computer. In questa Tesi ci proporremo quindi di analizzare le varie possibilità con le quali poter migliorare le applicazioni Web, sia dal punto di vista delle funzioni che esse possono svolgere, sia dal punto di vista della scalabilità. Dato che le applicazioni Web moderne hanno sempre di più la necessità di poter svolgere calcoli in modo concorrente e distribuito, analizzeremo un modello computazionale che si presta particolarmente per progettare questo tipo di software: il modello ad Attori. Vedremo poi, come caso di studio di framework per la realizzazione di applicazioni Web avanzate, il Play framework: esso si basa sulla piattaforma Akka di programmazione ad Attori, e permette di realizzare in modo semplice applicazioni Web estremamente potenti e scalabili. Dato che le Web application moderne devono avere già dalla nascita certi requisiti di scalabilità e fault tolerance, affronteremo il problema di come realizzare applicazioni Web predisposte per essere eseguite su piattaforme di Cloud Computing. In particolare vedremo come pubblicare una applicazione Web basata sul Play framework sulla piattaforma Heroku, un servizio di Cloud Computing PaaS.
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Can space and place foster child development, and in particular social competence and ecological literacy? If yes, how can space and place do that? This study shows that the answer to the first question is positive and then tries to explain the way space and place can make a difference. The thesis begins with the review of literature from different disciplines – child development and child psychology, education, environmental psychology, architecture and landscape architecture. Some bridges among such disciplines are created and in some cases the ideas from the different areas of research merge: thus, this is an interdisciplinary study. The interdisciplinary knowledge from these disciplines is translated into a range of design suggestions that can foster the development of social competence and ecological literacy. Using scientific knowledge from different disciplines is a way of introducing forms of evidence into the development of design criteria. However, the definition of design criteria also has to pass through the study of a series of school buildings and un-built projects: case studies can give a positive contribution to the criteria because examples and good practices can help “translating” the theoretical knowledge into design ideas and illustrations. To do that, the different case studies have to be assessed in relation to the various themes that emerged in the literature review. Finally, research by design can be used to help define the illustrated design criteria: based on all the background knowledge that has been built, the role of the architect is to provide a series of different design solutions that can give answers to the different “questions” emerged in the literature review.
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La tesi si è consolidata nell’analisi dell’impatto dei social networks nella costruzione dello spazio pubblico, nella sfera di osservazione che è la rete e il web2.0. Osservando che il paradigma della società civile si sia modificato. Ridefinendo immagini e immaginari e forme di autorappresentazione sui new media (Castells, 2010). Nel presupposto che lo spazio pubblico “non è mai una realtà precostituita” (Innerarity, 2008) ma si muove all’interno di reti che generano e garantiscono socievolezza. Nell’obiettivo di capire cosa è spazio pubblico. Civic engagement che si rafforza in spazi simbolici (Sassen, 2008), nodi d’incontro significativi. Ivi cittadini-consumatori avanzano corresponsabilmente le proprie istanze per la debacle nei governi.. Cultura partecipativa che prende mossa da un nuovo senso civico mediato che si esprime nelle “virtù” del consumo critico. Portando la politica sul mercato. Cultura civica autoattualizzata alla ricerca di soluzioni alle crisi degli ultimi anni. Potere di una comunicazione che riduce il mondo ad un “villaggio globale” e mettono in relazione i pubblici connessi in spazi e tempi differenti, dando origine ad azioni collettive come nel caso degli Indignados, di Occupy Wall Street o di Rai per una notte. Emerge un (ri)pensare la citizenship secondo due paradigmi (Bennett,2008): l’uno orientato al governo attraverso i partiti, modello “Dutiful Citizenship”; l’altro, modello “Self Actualizing Citizenship” per cui i pubblici attivi seguono news ed eventi, percepiscono un minor obbligo nel governo, il voto è meno significativo per (s)fiducia nei media e nei politici. Mercato e società civile si muovono per il bene comune e una nuova “felicità”. La partecipazione si costituisce in consumerismo politico all’interno di reti in cui si sviluppano azioni individuali attraverso il social networking e scelte di consumo responsabile. Partendo dall’etnografia digitale, si è definito il modello “4 C”: Conoscenza > Coadesione > Co-partecipazione > Corresposabilità (azioni collettive) > Cultura-bility.
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“Dì che ti piace questa pagina”. Questo è uno dei tanti inviti rivolti a chi, ogni giorno, naviga in Internet. Che si stia leggendo un articolo sul sito de La Repubblica, o visitando il blog di un personaggio famoso o di un politico, i riferimenti ai social network sono ormai una presenza costante nelle pagine web. La facilità di restare in contatto con i propri amici, e la possibilità di collegarsi in qualsiasi momento, hanno portato gli utenti del Web 2.0 ad intensificare le discussioni, ed a commentare gli argomenti ed i contenuti prodotti dagli altri in un continuo e complesso “botta e risposta”. È possibile che quest'ambiente abbia favorito lo sviluppo di una nuova prospettiva della Rete, inteso come un nuovo modo di vedersi e di rapportarsi con gli altri, di esprimersi e di condividere le proprie storie e la propria storia. Per approfondire queste tematiche si è deciso di osservare alcuni dei social networks più diffusi, tra i quali Twitter e Facebook e, per raccogliere i dati più significativi di quest'ultimo, di sviluppare un'apposita applicazione software. Questa tesi tratterà gli aspetti teorici che hanno portato questa ricerca su scala nazionale e l'analisi dei requisiti del progetto; approfondirà le dinamiche progettuali e lo sviluppo dell'applicazione entro i vincoli imposti da Facebook, integrando un questionario per l'utente alla lettura dei dati. Dopo la descrizione delle fasi di testing e deployment, l'elaborato includerà un'analisi preliminare dei dati ottenuti per mezzo di una pre-elaborazione all'interno dell'applicazione stessa.