995 resultados para Couto, Mia, 1955-. O gato e o escuro Teses
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<p>[ES] En este trabajo se analiza la creacin y funcionamiento de la Comisara General de Excavaciones Arqueolgicas de Espaa desde sus inicios en 1939 hsta su sustitucin por el Servicio Nacional de Excavaciones Arqueolgicas en 1955 en el contexto poltico de la dictadura franquista. Nos centraremos en el estudio de su organigrama, el sistema de reclutamiento de los colaboradores y los problemas que surgieron en algunos casos y explicaremos el marco legal en el que la Comisara desarroll su labor.</p>
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Programa de doctorado: Restauracin y rehabilitacin arquitectnica
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In Unione Sovietica il partito mette in atto un sistema di istituzioni per controllare il mondo culturale e la produzione scritta: il Glavlit, il massimo istituto censorio, lUnione degli scrittori, uneditoria centralizzata e statalizzata e un unico metodo creativo possibile, il realismo socialista. Il settore della traduzione letteraria e della ricezione della letteratura straniera vengono ugualmente posti sotto controllo. Allinterno dellUnione degli scrittori operano la Sezione dei Traduttori, a cui spetta la formazione dei nuovi traduttori sovietici, e la Commissione Straniera, che stabilisce quali autori e quali libri occidentali debbano essere tradotti. Il Reparto straniero del Glavlit controlla il materiale a stampa proveniente dallestero, la sua distribuzione e le modalit di consultazione e si occupa di effettuare una censura sia sul testo in lingua straniera che su quello tradotto in lingua russa. Parallelamente, il codice estetico e normativo del realismo socialista comincia a influenzare lo sviluppo della teoria della traduzione. La traduttologia si allinea alla critica letteraria ufficiale e promuove un approccio libero al testo che permetta lintroduzione di modifiche testuali arbitrarie da parte del traduttore o del redattore.
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La tesi una ricerca di storia politica che affianca due diverse storie di centro-sinistra, quella nazionale e quella che vide protagonista la Democrazia Cristiana del Trentino. Lo studio analizza i fatti attraverso il filtro delle DC come se quello trentino e quello nazionale fossero due partiti, per poi tentare di capire ci che accadeva alla loro sinistra alla ricerca dei diversi pesi e dei differenti equilibri che al centro e alla periferia si manifestavano nei rapporti con il PSI e con il PCI, e per osservare le reazioni della Chiesa cos da valutare se le gerarchie romane e quelle trentine interagirono in modo differente sugli sviluppi delle rispettive esperienze politiche di quegli anni. Il testo organizzato in quattro capitoli. Il primo e il secondo (speculari e dedicati allo stesso lustro: 1955-1960) rappresentano un confronto tra i differenti iter davvicinamento al centro-sinistra che la politica nazionale e quella trentina sperimentarono nella seconda met degli anni Cinquanta. Nel terzo capitolo (1960-1964) e nel quarto (1964-1968) le vicende nazionali e quelle locali sono invece raccontate in modo intrecciato, ripercorrendo le diverse fasi dellalleanza tra Democrazia Cristiana e Partito Socialista, e nel contempo dando conto della trasformazione del Trentino da una realt di tipo agricolo ad una di tipo industriale, del passaggio da una comunit di tipo cattolico tradizionale ad una che si accinge a vivere in un contesto secolarizzato, e da una societ che si autopercepisce come periferica ad una che ospita una delle contestazioni studentesche pi peculiari, incisive e note dItalia.
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La ricerca analizza il tema della relazione tra storia e narrazione nella letteratura degli ultimi quindici anni in tre contesti nazionali: Italia, Spagna e Portogalo. Per indagare un campo cos vasto si sono identificate tre direttrici principali connesse tra loro, coincidenti con tre "crisi": la crisi del rapporto tra letteratura e mercato, la crisi del concetto di verit e la crisi dello stato nazione. Attraverso le riflessioni sul postmoderno (Lyotard, Jameson Hutcheon) e lanalisi di Bourdieu si indaga il rapporto tra mercato e autore letterario, facendo particolare riferimento ai percorsi letterari di Rafael Chirbes, Mia Couto e Wu Ming. Il tema della forma letteraria invece letto atttraverso le analisi di Hutcheon e analizzando i testi di Helder Macedo (Pedro e Paula), Isaac Rosa (Otra maldita novela sobre la guerra civil!) e Tommaso De Lorenzis-Guido Favale (Laspra stagione). La crisi del concetto di verit viene analizzata alla luce del dibattito sulla storiografia nella seconda met del Novecento. In particolare si evidenzia la tensione tra Hayden White e Carlo Ginzuburg. Per evidenziare come le relazioni di potere influenzino la narrazione della storia si fa inoltre riferimento alle analisi di Michel Foucault, Michel de Certeau, Stephen Greenbaltt e Gayatri Spivak. Si analizzano quindi Anatoma de un instante, di Javier Cercas, Romanzo criminale, di Giancarlo de Cataldo e As trs vidas, di Joo Tordo. Infine ci si riferisce alla crisi dello stato-nazione individuando una tensione tra le analisi di Gyorgy Lukcs e Franco Moretti, e allargando la riflessione agli studi sociologici di Immanuel Wallerstein e Saskia Sassen. Inoltre, attraverso i testi di Benedict Anderson, Homi B. Bhabha, Jos Saramao e Eduardo Loureno si articola una riflessione sullimmaginario politico nazionale. I testi analizzati sono Victus, di Albert Snchez Piol, Pro Patria, di Ascanio Celestini e A voz da terra di Miguel Real.
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Three decades after the unsuccessful 1913-1914 strike at the Lake District copper mines of Michigan, workers organized as Local 584 of the International Union of Mine, Mill, and Smelter Workers (Mine Mill) signed a union contract with Calumet & Hecla Consolidated Copper Company. C & H was the last and most significant of the regions three major copper mining companies to unionize during the three-year period from 1939 to 1942. This paper tells the untold history of the successful union drives in the Lake Districts copper mines, starting with Copper Range Company in 1939 and encompassing the subsequent unionizations of Quincy Mining Company and finally C & H. The paper develops thematic connections between the 1913-1914, including Mine Mills lineage to the Western Federation of Miners, parallel ethnic dimensions, and, most significantly, the contrasting role of state authority between the two time periods. The paper carries the Lake Districts labor history forward to 1955 to include United Steelworkers successful challenge to Mine Mill in 1950 and the strike of 1955. This history also incorporates source material from the papers of highly influential union organizer and representative Eugene Saari, material which to date has not been integrated into the labor history of the region. This paper has not yet been submitted.
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This digital object was funded in part through a grant from the Andrew W. Mellon Foundation. The digitalization of this object was part of a collaborative effort with the Washington Research Library Consortium and George Washington University.
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Though migration is an age-old feature of human activity, driven by various circumstances, its current place in the midst of global dynamics and the phenomenon of globalization is becoming increasingly critical. International immigration and its regulation have been largely shaped by the policies in the receiving countries, often determining preferences for nationality cohorts and work skills to satisfy their labor and human capital requirements. When immigration has been necessitated by political strife, host countries have displayed immense magnanimity as well. However, the growing realization of resource limitations and the strange quirks of cultural pluralism are in turn creating waves of dissonance. Literature and the media are now replete with an in depth look into the immigration debate in various nations of the world in trying to seek new directions and satisfactory solutions.
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Der Beitrag untersucht anhand der Rezeption von zwei exemplarischen Don Karlos-Inszenierungen, die beide in politisch markanten Jahren der sterreichischen Geschichte ihre Premiere erlebten, die Funktionalisierung der Institution Burgtheater in Verbindung mit der Funktionalisierung des Dramatikers Friedrich Schiller fr eben diese Institution. Eine Neueinstudierung erfolgte 1938, dem Jahr von sterreichs Anschluss an Nazi-Deutschland, die andere 1955, dem Jahr der Unterzeichnung des sterreichischen Staatsvertrages. Beide Don Karlos-Inszenierungen fanden als spezifische Festvorstellungen im Rahmen von Feierlichkeiten rund um die Institution Burgtheater statt. Diente 1938 Schillers Don Karlos dazu, als Schlsselstck der nationalsozialistischen Revolution einen politisch-gesellschaftlichen Aufbruch zu markieren, so wurde 1955 die Inszenierung des Dramas zum Triumph einer Schauspielerelite, deren Knnen sich in die konstruierte Tradition eines k.k. Schauspieleradels einreihte. Whrend 1938 der nationale Dichter dem heimgekehrten Nationaltheater zum sthetischen Anschluss verhalf, diente der berzeitliche Klassiker 1955 dazu, eine sthetische Wiedergeburt zu behaupten, die dem restaurativen Kunst- und Kulturbegriff Nachkriegssterreichs verpflichtet war.