998 resultados para mito ferroviário
Resumo:
Como la música, la palabra posee -según Platón- una dimensión mágica que la hace capaz de fascinar (kelein) y encantar(epaidein) al alma que la escucha. La eficacia de la retórica sofística reside ahí, pero dicha retórica vincula al alma con el nivel deser inferior de las sombras y de las imágenes. Existe, sin embargo, otro uso mágico de la palabra y otro empleo -positivo- dela retórica: en los diálogos de transición y madurez Platón presenta en los mitos escatológicos un uso de la palabra en el queésta actúa como imagen (eikon) de un nivel superior del ser, imagen que con su belleza seduce al alma, obtiene su asentimiento(pistis) y la moviliza en la dirección de lo ontológicamente superior, supliendo así la falta de una "razón demostrativa" y colmandocon la belleza de sus imágenes el "peligro" que la adhesión comporta.
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O artigo descreve a trajetória, bem como apresenta as conclusões de pesquisa que resultou em dissertação de mestrado em educação, defendida em 1997, cujo objeto de estudo é o profissional que atua na educação infantil em nosso país. As análises levaram à conclusão de que, ao longo da história, tem-se reforçado a imagem do profissional dessa área como sendo a da mulher "naturalmente" educadora, passiva, paciente, amorosa, que sabe agir com bom senso, é guiada pelo coração, em detrimento da formação profissional. A não-valorização salarial, a inferioridade perante os demais docentes, a vinculação do seu trabalho com o doméstico e a deficiência articulam-se à difusão da figura mitificada, que não consegue desvincular-se das significações que interligam a mãe e a criança.
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En este artículo presentamos una nueva definición de "útil" para uso interdisciplinar: el útil es aquel objeto, modificado o no y de un material cualquiera, que ayuda o permite a un ser vivo el conseguir una finalidad deseada. Cuatro puntos son desarrollados: 1) el útil no tiene que estar necesariamente modificado, 2) el útil no sólo responde a una materia prima determinada, 3) el empleo de útiles no es exclusivo del hombre y 4) la función del útil varía según la finalidad deseada. Los datos procedentes de la Etnología comparada, la Arqueología experimental, y, sobre todo, de la Etoprimatología nos ayudarán en nuestro objetivo de reconstruir el Pasado, tanto del "útil" como de la conducta instrumental de los primeros homínidos. El estudio de la cultura material del chimpancé será un factor decisivo.
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Los manuales de historia de la lingüística tratan del mito bíblico de Babel y del nacimiento de la gramática en Alejandría de manos de Dionisio de Tracia. Estos pasajes de la historia, que corresponden a épocas diferentes, remiten a dos problemas fundamentales de la lingüística: por una parte, el origen del lenguaje y la diversidad lingüística; por la otra, la invención de la gramática como instrumento para la edición de textos y para el conocimiento formal de la lengua. Pese a las diferencias, Babel y la biblioteca de Alejandría tienen en común una naturaleza mítica. Sus relatos contienen elementos de la ficción y de la realidad que suelen pasar desapercibidos. El artículo señala estos elementos y establece ciertas afinidades entre Babel y la biblioteca, de suerte que articulados componen un ciclo narrativo. // Abstract.- Babel and the Library, the myth masks in Linguistics. History textbooks of linguistics explain the biblical myth of Babel and the birth of grammar in Alexandria at the hands of Dionysius Thrax. These passages of history, which correspond to different times, refer to two fundamental problems of linguistics: first, the origin of language and linguistic diversity and on the other, the invention of grammar as a tool for text editing and formal knowledge of the language. Despite the differences, Babel and the library of Alexandria share a mythical nature. These stories contain elements of fiction and reality that often go unnoticed. The article points out these elements and establishes affinities between Babel and the library, so that it should be considered as a narrative cycle. Keywords: Babel, Library of Alexandria, myth, story, grammar, institution, Dionysius Thrax.
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Este trabajo pretende ofrecer una relectura cultural del descubrimiento de América.
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Los griegos crearon su religión con tanta riqueza imaginativa que los mitos que la forman se han convertido en uno de los pilares fundamentales de nuestra cultura; se han recreado en todas las artes y seguirá haciéndose...
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El cáliz “de San Segundo” atestigua cómo un mismo objeto puede aportar información sobre sus orígenes y sobre su trascendencia en la cultura material de un lugar y época que lo recibieron con posterioridad; desde las manos del platero Andrea Petrucci en la Siena del Trecento hasta su hallazgo en la ciudad de Ávila en 1519 y sus implicaciones en la construcción del mito de San Segundo.
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Este artículo intenta analizar y sistematizar la huella del mito clásico en algunos autores del siglo XVI, cuyo aparato crítico es una herramienta importante para determinar el grado de continuación de elementos griegos y latinos en la novela pastoril, y establecer de esta manera un balance de la utilización mítica de este género de la literatura española.
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Los griegos crearon su religión con tanta riqueza imaginativa que los mitos que la forman se han convertido en uno de los pilares fundamentales de nuestra cultura; se han recreado en todas las artes y seguirá haciéndose...
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La tesi descrive il fenomeno di ricezione del mito faustiano all'interno della tradizione letteraria italiana di Otto e Novecento (1808-1945) nel suo sviluppo diacronico, individuando i nodi processuali emergenti ritenuti sistematici accanto alle tipologie predominanti della risposta testuale e alle più proficue rifunzionalizzazioni letterarie. La storia del mito di Faust è stata considerata aristotelicamente nella sua natura complessa ed evolutiva di fabula rinarrata, e di volta in volta risemantizzata in nuovi sistemi di valori, estetici e ideologici. Ma soprattutto in nuovi sistemi testuali. Scopo primario è stato infatti quello di comprendere come il mito di Faust sia entrato dentro alla cultura letteraria italiana e come abbia agito al suo interno, interferendo con essa. Naturalmente lo scambio e gli sviluppi hanno investito in modo reciproco e la tradizione accogliente e il mito stesso, producendo un allargamento esegetico delle sue possibilità semantiche: è infatti emersa una storia testuale che tematizza nel tempo il medesimo mito lungo assi interpretative anche estremamente divergenti. La ricerca ha portato alla scoperta di una ricca testualità rimossa dal canone della storia della letteratura italiana, anche se spesso prevalgono i testi-documento sui testi esteticamente più validi e significativi in sé; si tratta di una testualità talmente quantitativamente ricca da invitare ad un ripensamento qualitativo del fenomeno generale. Il mito di Faust, per due secoli percepito dalla critica dominante come distante ed estraneo alla cultura letteraria italiana, è invece riuscito ad entrare nella tradizione letteraria italiana, anche se attraverso modalità molto controverse: in linea di massima è potuto passare dal canone statico al canone dinamico laddove ha saputo influenzare e stimolare nuove vie significative di sviluppo formale. Il confronto della cultura letteraria italiana con il mito di Faust è stato in effetti caratterizzato subito da un doppio movimento discratico di rifiuto e dialogo. Il principale fattore di rifiuto è stato di carattere culturale: la difficoltà ad accettare un equilibrio fatto non di antitesi risolte in una sintesi ma di polarità aperte, irrisolte, in perpetuo bilanciamento, anche a livello formale reso in una tragedia franta in scene apparentemente autonome, divisa in due parti così diverse e chiusa da un lieto fine, mal si confaceva ai diffusi canoni classicisti di equilibrio formale, nonché alle esigenze romantiche di poesia moralmente chiara nel suo messaggio. Da qui le diffuse accuse di scarsa chiarezza e ambiguità morale, che andavano direttamente ad incontrarsi e sommarsi con i pregiudizi più propriamente teologico- religiosi di estraneità a quel mito nato come saga luterana dichiaratamente anti-papale. La condanna di carattere moralistico-cattolico risulta nei fatti propria più di certa cultura che non del largo pubblico che invece nel corso dell'Ottocento dimostra di gradire le versioni per musica e balletto di argomento faustiano, per quanto semplificata ed edulcorate rispetto alla leggenda originaria così come rispetto alla tragedia goethiana. Rispetto a tutti questi elementi di resistenza e rifiuto l'opera Mefistofele di Boito si presenta come snodo di opposizione consapevole e riferimento duraturo d'interrogazione critica. La principale linea di avvicinamento invece tra la cultura letteraria italiana e il mito di Faust resta quella del parallelo, già ideato dagli stessi intellettuali tedeschi d'inizio Ottocento, con l'opera ritenuta massima nel nuovo canone nazionale italiano da fine Settecento ad oggi: la Divina Commedia. Tanta critica, almeno fino alla metà del XX secolo, si rifà più o meno esplicitamente a questo parallelo pregiudiziale e testualmente piuttosto infondato ma molto produttivo, come si è attestato, a livello creativo. Questa ricostruzione ha voluto nel suo complesso dimostrare sul campo il valore di questo macrotesto faustiano come una delle vie maestre della dialettica tra tradizione e modernità, ancor più significativa nell'ambito di una cultura letteraria come quella italiana che, dopo l'estinguersi della sua centralità in epoca rinascimentale, si è rivelata particolarmente resistente al dialogo con le altre letterature fino al pieno Novecento.
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El mite de l'adolescència en obres com: 'Aloma' de Mercé Rodoreda i 'Nada' de Carmen Laforet
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En nom de la exportació dels valors democràtics s’ha pretès justificar la introducció dels principis del neoliberalisme a escala mundial. L’imaginari democràtic ha estat utilitzat com a disfressa elegant per a intentar tapar la progressiva debilitat generada en el cos social pels processos de globalització de l’economia. Però malgrat de l’inicial triomfalisme del “pensament únic”, paral•lelament s’ha anat generant tota una xarxa internacional de resistència que sembla tenir cada cop més un gran poder de mobilització