993 resultados para canali sottomarini - testate canyon sottomarini - piattaforma continentale -Milazzo
Resumo:
This project used data from the National Park Service, the SRTM data set, and recorded weather conditions to predict snow deposition and snow and ice melt in the Grand Canyon National Park. This model, a simplified version of previous research, shows the location of persistent ice and snow on the Canyon slopes in March.
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Coordenao de Aperfeioamento de Pessoal de Nvel Superior (CAPES)
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Se il lavoro dello storico capire il passato come stato compreso dalla gente che lo ha vissuto, allora forse non azzardato pensare che sia anche necessario comunicare i risultati delle ricerche con strumenti propri che appartengono a un'epoca e che influenzano la mentalit di chi in quell'epoca vive. Emergenti tecnologie, specialmente nellarea della multimedialit come la realt virtuale, permettono agli storici di comunicare lesperienza del passato in pi sensi. In che modo la storia collabora con le tecnologie informatiche soffermandosi sulla possibilit di fare ricostruzioni storiche virtuali, con relativi esempi e recensioni? Quello che maggiormente preoccupa gli storici se una ricostruzione di un fatto passato vissuto attraverso la sua ricreazione in pixels sia un metodo di conoscenza della storia che possa essere considerato valido. Ovvero l'emozione che la navigazione in una realt 3D pu suscitare, un mezzo in grado di trasmettere conoscenza? O forse l'idea che abbiamo del passato e del suo studio viene sottilmente cambiato nel momento in cui lo si divulga attraverso la grafica 3D? Da tempo per la disciplina ha cominciato a fare i conti con questa situazione, costretta soprattutto dall'invasivit di questo tipo di media, dalla spettacolarizzazione del passato e da una divulgazione del passato parziale e antiscientifica. In un mondo post letterario bisogna cominciare a pensare che la cultura visuale nella quale siamo immersi sta cambiando il nostro rapporto con il passato: non per questo le conoscenze maturate fino ad oggi sono false, ma necessario riconoscere che esiste pi di una verit storica, a volte scritta a volte visuale. Il computer diventato una piattaforma onnipresente per la rappresentazione e diffusione dellinformazione. I metodi di interazione e rappresentazione stanno evolvendo di continuo. Ed su questi due binari che si muove lofferta delle tecnologie informatiche al servizio della storia. Lo scopo di questa tesi proprio quello di esplorare, attraverso lutilizzo e la sperimentazione di diversi strumenti e tecnologie informatiche, come si pu raccontare efficacemente il passato attraverso oggetti tridimensionali e gli ambienti virtuali, e come, nel loro essere elementi caratterizzanti di comunicazione, in che modo possono collaborare, in questo caso particolare, con la disciplina storica. La presente ricerca ricostruisce alcune linee di storia delle principali fabbriche attive a Torino durante la seconda guerra mondiale, ricordando stretta relazione che esiste tra strutture ed individui e in questa citt in particolare tra fabbrica e movimento operaio, inevitabile addentrarsi nelle vicende del movimento operaio torinese che nel periodo della lotta di Liberazione in citt fu un soggetto politico e sociale di primo rilievo. Nella citt, intesa come entit biologica coinvolta nella guerra, la fabbrica (o le fabbriche) diventa il nucleo concettuale attraverso il quale leggere la citt: sono le fabbriche gli obiettivi principali dei bombardamenti ed nelle fabbriche che si combatte una guerra di liberazione tra classe operaia e autorit, di fabbrica e cittadine. La fabbrica diventa il luogo di "usurpazione del potere" di cui parla Weber, il palcoscenico in cui si tengono i diversi episodi della guerra: scioperi, deportazioni, occupazioni .... Il modello della citt qui rappresentata non una semplice visualizzazione ma un sistema informativo dove la realt modellata rappresentata da oggetti, che fanno da teatro allo svolgimento di avvenimenti con una precisa collocazione cronologica, al cui interno possibile effettuare operazioni di selezione di render statici (immagini), di filmati precalcolati (animazioni) e di scenari navigabili interattivamente oltre ad attivit di ricerca di fonti bibliografiche e commenti di studiosi segnatamente legati all'evento in oggetto. Obiettivo di questo lavoro far interagire, attraverso diversi progetti, le discipline storiche e linformatica, nelle diverse opportunit tecnologiche che questa presenta. Le possibilit di ricostruzione offerte dal 3D vengono cos messe a servizio della ricerca, offrendo una visione integrale in grado di avvicinarci alla realt dellepoca presa in considerazione e convogliando in ununica piattaforma espositiva tutti i risultati. Divulgazione Progetto Mappa Informativa Multimediale Torino 1945 Sul piano pratico il progetto prevede una interfaccia navigabile (tecnologia Flash) che rappresenti la pianta della citt dellepoca, attraverso la quale sia possibile avere una visione dei luoghi e dei tempi in cui la Liberazione prese forma, sia a livello concettuale, sia a livello pratico. Questo intreccio di coordinate nello spazio e nel tempo non solo migliora la comprensione dei fenomeni, ma crea un maggiore interesse sullargomento attraverso lutilizzo di strumenti divulgativi di grande efficacia (e appeal) senza perdere di vista la necessit di valicare le tesi storiche proponendosi come piattaforma didattica. Un tale contesto richiede uno studio approfondito degli eventi storici al fine di ricostruire con chiarezza una mappa della citt che sia precisa sia topograficamente sia a livello di navigazione multimediale. La preparazione della cartina deve seguire gli standard del momento, perci le soluzioni informatiche utilizzate sono quelle fornite da Adobe Illustrator per la realizzazione della topografia, e da Macromedia Flash per la creazione di uninterfaccia di navigazione. La base dei dati descrittivi ovviamente consultabile essendo contenuta nel supporto media e totalmente annotata nella bibliografia. il continuo evolvere delle tecnologie d'informazione e la massiccia diffusione delluso dei computer che ci porta a un cambiamento sostanziale nello studio e nellapprendimento storico; le strutture accademiche e gli operatori economici hanno fatto propria la richiesta che giunge dall'utenza (insegnanti, studenti, operatori dei Beni Culturali) di una maggiore diffusione della conoscenza storica attraverso la sua rappresentazione informatizzata. Sul fronte didattico la ricostruzione di una realt storica attraverso strumenti informatici consente anche ai non-storici di toccare con mano quelle che sono le problematiche della ricerca quali fonti mancanti, buchi della cronologia e valutazione della veridicit dei fatti attraverso prove. Le tecnologie informatiche permettono una visione completa, unitaria ed esauriente del passato, convogliando tutte le informazioni su un'unica piattaforma, permettendo anche a chi non specializzato di comprendere immediatamente di cosa si parla. Il miglior libro di storia, per sua natura, non pu farlo in quanto divide e organizza le notizie in modo diverso. In questo modo agli studenti viene data l'opportunit di apprendere tramite una rappresentazione diversa rispetto a quelle a cui sono abituati. La premessa centrale del progetto che i risultati nell'apprendimento degli studenti possono essere migliorati se un concetto o un contenuto viene comunicato attraverso pi canali di espressione, nel nostro caso attraverso un testo, immagini e un oggetto multimediale. Didattica La Conceria Fiorio uno dei luoghi-simbolo della Resistenza torinese. Il progetto una ricostruzione in realt virtuale della Conceria Fiorio di Torino. La ricostruzione serve a arricchire la cultura storica sia a chi la produce, attraverso una ricerca accurata delle fonti, sia a chi pu poi usufruirne, soprattutto i giovani, che, attratti dallaspetto ludico della ricostruzione, apprendono con pi facilit. La costruzione di un manufatto in 3D fornisce agli studenti le basi per riconoscere ed esprimere la giusta relazione fra il modello e loggetto storico. Le fasi di lavoro attraverso cui si giunti alla ricostruzione in 3D della Conceria: . una ricerca storica approfondita, basata sulle fonti, che possono essere documenti degli archivi o scavi archeologici, fonti iconografiche, cartografiche, ecc.; . La modellazione degli edifici sulla base delle ricerche storiche, per fornire la struttura geometrica poligonale che permetta la navigazione tridimensionale; . La realizzazione, attraverso gli strumenti della computer graphic della navigazione in 3D. Unreal Technology il nome dato al motore grafico utilizzato in numerosi videogiochi commerciali. Una delle caratteristiche fondamentali di tale prodotto quella di avere uno strumento chiamato Unreal editor con cui possibile costruire mondi virtuali, e che quello utilizzato per questo progetto. UnrealEd (Ued) il software per creare livelli per Unreal e i giochi basati sul motore di Unreal. E stata utilizzata la versione gratuita delleditor. Il risultato finale del progetto un ambiente virtuale navigabile raffigurante una ricostruzione accurata della Conceria Fiorio ai tempi della Resistenza. Lutente pu visitare ledificio e visualizzare informazioni specifiche su alcuni punti di interesse. La navigazione viene effettuata in prima persona, un processo di spettacolarizzazione degli ambienti visitati attraverso un arredamento consono permette all'utente una maggiore immersivit rendendo lambiente pi credibile e immediatamente codificabile. Larchitettura Unreal Technology ha permesso di ottenere un buon risultato in un tempo brevissimo, senza che fossero necessari interventi di programmazione. Questo motore , quindi, particolarmente adatto alla realizzazione rapida di prototipi di una discreta qualit, La presenza di un certo numero di bug lo rende, per, in parte inaffidabile. Utilizzare un editor da videogame per questa ricostruzione auspica la possibilit di un suo impiego nella didattica, quello che le simulazioni in 3D permettono nel caso specifico di permettere agli studenti di sperimentare il lavoro della ricostruzione storica, con tutti i problemi che lo storico deve affrontare nel ricreare il passato. Questo lavoro vuole essere per gli storici una esperienza nella direzione della creazione di un repertorio espressivo pi ampio, che includa gli ambienti tridimensionali. Il rischio di impiegare del tempo per imparare come funziona questa tecnologia per generare spazi virtuali rende scettici quanti si impegnano nell'insegnamento, ma le esperienze di progetti sviluppati, soprattutto allestero, servono a capire che sono un buon investimento. Il fatto che una software house, che crea un videogame di grande successo di pubblico, includa nel suo prodotto, una serie di strumenti che consentano all'utente la creazione di mondi propri in cui giocare, sintomatico che l'alfabetizzazione informatica degli utenti medi sta crescendo sempre pi rapidamente e che l'utilizzo di un editor come Unreal Engine sar in futuro una attivit alla portata di un pubblico sempre pi vasto. Questo ci mette nelle condizioni di progettare moduli di insegnamento pi immersivi, in cui l'esperienza della ricerca e della ricostruzione del passato si intreccino con lo studio pi tradizionale degli avvenimenti di una certa epoca. I mondi virtuali interattivi vengono spesso definiti come la forma culturale chiave del XXI secolo, come il cinema lo stato per il XX. Lo scopo di questo lavoro stato quello di suggerire che vi sono grosse opportunit per gli storici impiegando gli oggetti e le ambientazioni in 3D, e che essi devono coglierle. Si consideri il fatto che lestetica abbia un effetto sullepistemologia. O almeno sulla forma che i risultati delle ricerche storiche assumono nel momento in cui devono essere diffuse. Unanalisi storica fatta in maniera superficiale o con presupposti errati pu comunque essere diffusa e avere credito in numerosi ambienti se diffusa con mezzi accattivanti e moderni. Ecco perch non conviene seppellire un buon lavoro in qualche biblioteca, in attesa che qualcuno lo scopra. Ecco perch gli storici non devono ignorare il 3D. La nostra capacit, come studiosi e studenti, di percepire idee ed orientamenti importanti dipende spesso dai metodi che impieghiamo per rappresentare i dati e levidenza. Perch gli storici possano ottenere il beneficio che il 3D porta con s, tuttavia, devono sviluppare unagenda di ricerca volta ad accertarsi che il 3D sostenga i loro obiettivi di ricercatori e insegnanti. Una ricostruzione storica pu essere molto utile dal punto di vista educativo non sono da chi la visita ma, anche da chi la realizza. La fase di ricerca necessaria per la ricostruzione non pu fare altro che aumentare il background culturale dello sviluppatore. Conclusioni La cosa pi importante stata la possibilit di fare esperienze nelluso di mezzi di comunicazione di questo genere per raccontare e far conoscere il passato. Rovesciando il paradigma conoscitivo che avevo appreso negli studi umanistici, ho cercato di desumere quelle che potremo chiamare leggi universali dai dati oggettivi emersi da questi esperimenti. Da punto di vista epistemologico linformatica, con la sua capacit di gestire masse impressionanti di dati, d agli studiosi la possibilit di formulare delle ipotesi e poi accertarle o smentirle tramite ricostruzioni e simulazioni. Il mio lavoro andato in questa direzione, cercando conoscere e usare strumenti attuali che nel futuro avranno sempre maggiore presenza nella comunicazione (anche scientifica) e che sono i mezzi di comunicazione deccellenza per determinate fasce det (adolescenti). Volendo spingere allestremo i termini possiamo dire che la sfida che oggi la cultura visuale pone ai metodi tradizionali del fare storia la stessa che Erodoto e Tucidide contrapposero ai narratori di miti e leggende. Prima di Erodoto esisteva il mito, che era un mezzo perfettamente adeguato per raccontare e dare significato al passato di una trib o di una citt. In un mondo post letterario la nostra conoscenza del passato sta sottilmente mutando nel momento in cui lo vediamo rappresentato da pixel o quando le informazioni scaturiscono non da sole, ma grazie allinterattivit con il mezzo. La nostra capacit come studiosi e studenti di percepire idee ed orientamenti importanti dipende spesso dai metodi che impieghiamo per rappresentare i dati e levidenza. Perch gli storici possano ottenere il beneficio sottinteso al 3D, tuttavia, devono sviluppare unagenda di ricerca volta ad accertarsi che il 3D sostenga i loro obiettivi di ricercatori e insegnanti. Le esperienze raccolte nelle pagine precedenti ci portano a pensare che in un futuro non troppo lontano uno strumento come il computer sar lunico mezzo attraverso cui trasmettere conoscenze, e dal punto di vista didattico la sua interattivit consente coinvolgimento negli studenti come nessun altro mezzo di comunicazione moderno.
L'introduzione dell'e-commerce nel settore fieristico: piano di email marketing e studio di usabilit
Resumo:
Lobiettivo di questa relazione presentare i risultati raggiunti dalle attivit di marketing svolte al fine di promuovere e valutare la piattaforma e-commerce di BF Servizi, azienda che opera come intermediario nella fornitura di servizi allinterno del contesto fieristico di Bologna Fiere. A fine del 2009 BF Servizi ha commissionato a Gecod lo sviluppo di un sistema informativo per le gestione integrata di tutti i processi rilevanti per il business aziendale. A ottobre 2010 viene completato e presentato uno dei moduli previsti dallintero progetto: la piattaforma e-commerce. Questa si differenzia dagli altri sistemi di commercio online in quanto stata progettata specificatamente allo scopo di permettere la prenotazione di servizi da parte delle aziende che partecipano alle manifestazioni svolte presso i padiglioni di Bologna Fiere. Le sue particolarit sono quindi sia lutenza, che configura la creazione di relazioni B2B, sia la tipologia di articoli offerti, non prodotti ma servizi, sia lambiente, le fiere svolte a Bologna. A seguito di questo rinnovamento BF Servizi ha ritenuto opportuno adeguare al nuovo contesto anche le proprie tecniche di marketing introducendo, come strumento da usare per la loro attuazione, il web. Allinterno dellorganico dellazienda per non era presente una figura che avesse le competenze per poter integrare, ai normali canali usati per le iniziative di marketing, le opportunit offerte da Internet e che quindi potesse utilizzarle per raggiungere gli obiettivi prefissati per tali attivit e cio la promozione della piattaforma e-commerce e la misurazione del suo gradimento da parte dellutenza. Le mie conoscenze maturate in ambito universitario hanno apportato quel contributo necessario alla loro realizzazione. La prima decisione stata la scelta di quale tra le tecniche di web marketing fosse la migliore per le promozione della piattaforma e-commerce di BF Servizi. La disponibilit di un voluminoso numero di indirizzi email dei loro clienti e prospect ed una generale bassa alfabetizzazione informatica degli stessi ha portato a individuare quale soluzione pi adeguata la tecnica dellemail marketing. La comunicazione ai clienti per mezzo email era gi prevista ma senza che vi fosse ne una pianificazione ne un'analisi dei risultati. Era quindi necessario formalizzare un vero e proprio piano di marketing e successivamente migliorarne le performance. Lassenza di strumenti adeguati alla sua realizzazione ha richiesto che prima venisse svolto un benchmark del settore basato sul confronto di funzionalit, costi e facilit d'uso. Il servizio ESP di Mailchimp risultato il vincitore in quanto assicurava una maggiore tutela della privacy, una migliore gestione dello spam e strumenti pi efficaci per la creazione e l'analisi delle campagne email. Per la valutazione del gradimento della piattaforma e-commerce da parte degli utenti stato deciso di progettare unapposita indagine sottoforma di Usability Test e Online Survey. Per il primo stato necessario lutilizzo di un apposito servizio per la condivisione dello schermo in quanto in era impossibile far ritrovare il test e losservatore nel medesimo luogo. Per lOnline Survey, grazie ad un piccolo Benchmark, stato deciso di utilizzare SurveyGizmo. Allinterno dellorganico dellazienda non presente una figura di importanza strategia quale il Web Marketing Manager che abbia la responsabilit di coordinare tutte le attivit legate alla vendita o al lancio di un prodotto o di un servizio. Lattivit di marketing viene svolta da una figura interna allazienda (il Responsabile Marketing) che si avvale della collaborazione sia di Gecod, per quanto riguarda l'area informatica, sia di BitBang per quanto riguarda alcune attivit di web marketing. La realizzazione delle due attivit ha fortemente risentito di questa frammentazione dei compiti, stato infatti opportuno adeguare le pianificazione alle esigenze di Gecod. Nonostante questo i dati conseguiti dall'attivit di email marketing sono stati utili a capire l'efficacia e l'efficienza di questa tecnica nel contesto di BF Servizi. Anche le informazioni raccolte durante l'indagine sono state sufficienti per poter dare un valore all'usabilit della piattaforma e-commerce. La pianificazione iniziale di un piano di email marketing richiede che vengano svolte varie verifiche per valutare la qualit ed inoltre richiede periodo medio-lungo per poter essere reso ottimale. Era quindi gi chiaro sin dall'inizio come uno degli obiettivi fosse quello di progettare una buona base su cui apportare successive modifiche. Le prime campagne realizzate sarebbero state utili a ricavare le informazioni necessarie per correggere il piano di marketing. La tipologia di relazione che si instaura tra BF Servizi e i suoi clienti particolare, la gran parte di essi infatti non vi mantiene un rapporto continuativo durante lanno ma lo esaurisce in un unico momento poco prima del manifestarsi dellevento fieristico. L'attenzione dei clienti verso le comunicazioni di BF Servizi elevata solo in questo periodo e la pianificazione delle campagne ha dovuto tener conto di questo aspetto. Sono state realizzate le campagne solo per gli espositori che partecipavano agli eventi fieristici di Marca 2011, Artefiera 2011 e Fishing Show 2011, cio le manifestazioni che si sono svolte durante il mio periodo di lavoro in azienda. Le performance delle campagne sono state buone e i dati raccolti hanno permesso di identificare quali siano gli aspetti da migliorare per poter renderle ancora migliori.
Resumo:
Da 25 anni la letteratura scientifica internazionale riporta studi su varie specie di microcrostacei copepodi ciclopoidi dei generi Macrocyclops, Megacyclops e Mesocyclops predatori di larve di 1a e 2a et di culicidi. Si tratta di prove di predazione in laboratorio e in pieno campo, in diverse aree del pianeta nessuna delle quali riguarda lItalia o il resto dEuropa, contro principalmente Aedes aegypti (L.), Ae. albopictus (Skuse) e altre specie del genere Anopheles e Culex. Lallevamento massale di copepodi ciclopoidi appare praticabile e questo, assieme alle buone prestazioni predatorie, rende tali ausiliari candidati assai interessanti contro le due principali specie di zanzare, Culex pipiens L. e Ae. albpopictus, che nelle aree urbane e periurbane italiane riescono a sfruttare raccolte dacqua artificiali di volume variabile e a regime idrico periodico o permanente. Pertanto lo scopo dello studio stato quello di arrivare a selezionare una o pi specie di copepodi candidati per la lotta biologica e valutarne la possibilit applicativa nellambito dei programmi di controllo delle zanzare nocive dellambiente urbano. Largomento del tutto nuovo per il nostro paese, stato sviluppato attraverso varie fasi ciascuna delle quali propedeutica a quella successiva. Indagine faunistica nellarea di pianura e costiera sulle specie di ciclopoidi associate a varie tipologie di raccolte dacqua naturali e artificiali (fossi, scoline, canali, risaie e pozze temporanee). I campionamenti sono stati condotti con lobiettivo di ottenere le specie di maggiori dimensioni (1 mm) in ristagni con diverse caratteristiche in termini di qualit dellacqua e complessit biocenotica. Prove preliminari di predazione in laboratorio con alcune specie rinvenute negli ambienti campionati, nei confronti delle larve di Ae. albopictus e Cx. pipiens. Le prestazioni di predazione sono state testate sottoponendo ai copepodi larve giovani di zanzare provenienti da allevamento e calcolato il numero giornaliero di larve attaccate. Implementazione di un allevamento pilota della specie valutata pi interessante, Macrocyclops albidus (Jurine) (Cyclopoida, Cyclopidae, Eucyclopinae), per i risultati ottenuti in laboratorio in termini di numero di larve predate/giorno e per le caratteristiche biologiche confacenti agli ambienti potenzialmente adatti ai lanci. Questa parte della ricerca stata guidata dalla finalit di mettere a punto una tecnica di allevamento in scala in modo da disporre di stock di copepodi dalla primavera, nonch da criteri di economicit nellimpianto e nella sua gestione. Prove di efficacia in condizioni di semicampo e di campo in raccolte dacqua normalmente colonizzate dai culicidi in ambito urbano: bidoni per lo stoccaggio di acqua per lirrigazione degli orti e tombini stradali. In questo caso lobiettivo principale stato quello di ottenere dati sullefficienza del controllo di M. albidus nei confronti della popolazione culicidica selvatica e sulla capacit del copepode di colonizzare stabilmente tali tipologie di focolai larvali. Risultati e conclusioni Indagine faunistica e prove di predazione in laboratorio Lindagine faunistica condotta nellarea costiera ferrarese, in quella ravennate e della pianura bolognese ha portato al rinvenimento di varie specie di ciclopoidi mantenuti in laboratorio per la conduzione delle prove di predazione. Le specie testate sono state: Acanthocyclops robustus (G. O. Sars), Macrocyclops albidus (Jurine), Thermocyclops crassus (Fischer), Megacyclops gigas (Claus). La scelta delle specie da testare stata basata sulla loro abbondanza e frequenza di ritrovamento nei campionamenti nonch sulle loro dimensioni. Ciascuna prova stata condotta sottoponendo a un singolo copepode, oppure a gruppi di 3 e di 5 esemplari, 50 larve di 1a et allinterno di contenitori cilindrici in plastica con 40 ml di acqua di acquedotto declorata e una piccola quantit di cibo per le larve di zanzara. Ciascuna combinazione copepode/i + larve di Ae. albopictus, stata replicata 3-4 volte, e confrontata con un testimone (50 larve di Ae. albopictus senza copepodi). A 24 e 48 ore sono state registrate le larve sopravvissute. Soltanto per M. albidus il test di predazione stato condotto anche verso Cx. pipiens. Messa a punto della tecnica di allevamento La ricerca proseguita concentrando linteresse su M. albidus, che oltre ad aver mostrato la capacit di predare a 24 ore quasi 30 larve di Ae. albopictus e di Cx. pipiens, dalla bibliografia risulta tollerare ampi valori di temperatura, di pH e alte concentrazioni di vari inquinanti. Dalla ricerca bibliografica risultato che i ciclopoidi sono facilmente allevabili in contenitori di varia dimensione e foggia somministrando agli stadi di preadulto alghe unicellulari (Chlorella, Chilomonas), protozoi ciliati (Paramecium, Euplotes), rotiferi e cladoceri. Ci presuppone colture e allevamenti in purezza di tali microrganismi mantenuti in parallelo, da utilizzare come inoculo e da aggiungere periodicamente nellacqua di allevamento dei ciclopoidi. Nel caso di utilizzo di protozoi ciliati, occorre garantirne lo sviluppo che avviene a carico di flora batterica spontanea a sua volta cresciuta su di un substrato organico quale latte, cariossidi bollite di grano o soia, foglie di lattuga, paglia di riso bollita con cibo secco per pesci, lievito di birra. Per evitare il notevole impegno organizzativo e di manodopera nonch il rischio continuo di perdere la purezza della colonia degli organismi da utilizzare come cibo, le prove comparative di allevamento hanno portato ad un protocollo semplice ed sufficientemente efficiente in termini di copepodi ottenibili. Il sistema messo a punto si basa sullutilizzo di una popolazione mista di ciliati e rotiferi, mantenuti nell'acqua di allevamento dei copepodi mediante la somministrazione periodica di cibo standard e pronto alluso costituito da cibo secco per gatti. Prova di efficacia in bidoni da 220 l di capacit La predazione stata studiata nel biennio 2007-2008 in bidoni da 220 l di capacit inoculati una sola volta in aprile 2007 con 100 e 500 esemplari di M. albidus/bidone e disposti allaperto per la libera ovideposizione della popolazione culicidica selvatica. Linfestazione preimmaginale culicidica veniva campionata ogni due settimane fino ad ottobre, mediante un retino immanicato a maglia fitta e confrontata con quella dei bidoni testimone (senza copepodi). Nel 2007 il tasso di riduzione medio delle infestazioni di Ae. albopictus nei bidoni con copepodi, rispetto al testimone, del 99,90% e del 100,00% rispettivamente alle dosi iniziali di inoculo di 100 e 500 copepodi/bidone; per Cx. pipiens L. tale percentuale media risultata di 88,69% e di 84,65%. Similmente, nel 2008 si osservato ad entrambe le dosi iniziali di inoculo una riduzione di Ae. albopictus del 100,00% e di Cx. pipiens del 73,3%. La dose di inoculo di 100 copepodi per contenitore risultata sufficiente a garantire un rapido incremento numerico della popolazione che ha raggiunto la massima densit in agosto-settembre e un eccellente controllo delle popolazioni di Ae. albopictus. Prova di efficacia in campo in serbatoi per lacqua irrigua degli orti La prova stata condotta a partire dalla met di agosto 2008 interessando 15 serbatoi di varia foggia e capacit, variabile tra 200 e 600 l, utilizzati per stoccare acqua orti famigliari nel comune di Crevalcore (BO). Ai proprietari dei serbatoi era chiesto di gestire il prelievo dellacqua e i rifornimenti come da abitudine con lunica raccomandazione di non svuotarli mai completamente. In 8 contenitori sono stati immessi 100 esemplari di M.albidus e una compressa larvicida a base di Bacillus thuringiensis var. israelensis (B.t.i.); nei restanti 7 stata soltanto immessa la compressa di B.t.i.. Il campionamento larvale stato settimanale fino agli inizi di ottobre. Dopo lintroduzione in tutti i serbatoi sono stati ritrovati esemplari di copepodi, nonostante il volume di acqua misurato settimanalmente sia variato da pochi litri, in qualche bidone, fino a valori della massima capacit, per effetto del prelievo e dellapporto dellacqua da parte dei gestori degli orti. In post-trattamento sono state osservate differenze significative tra le densit larvali nelle due tesi solo al 22 settembre per Ae.albopictus Tuttavia in termini percentuali la riduzione media di larve di 3a-4a et e pupe nei bidoni con copepodi, rispetto al testimone, stata de 95,86% per Ae. albopictus e del 73,30% per Cx. pipiens. Prova di efficacia in tombini stradali Sono state condotte due prove in due differenti localit, interessando 20 tombini (Marano di Castenaso in provincia di Bologna nel 2007) e 145 tombini (San Carlo in provincia di Ferrara nel 2008), questultimi sottoposti a spurgo e pulizia completa nei precedenti 6 mesi linizio della prova. Lintroduzione dei copepodi nei tombini stata fatta allinizio di luglio nella prova di Marano di Castenaso e alla fine di aprile e giugno in quelli di San Carlo, a dosi di 100 e 50 copepodi/tombino. Prima dellintroduzione dei copepodi e successivamente ogni 2 settimane per due mesi, in ogni tombino veniva campionata la presenza culicidica e dei copepodi con dipper immanicato. Nel 2007 dopo lintroduzione dei copepodi e per tutto il periodo di studio, mediamente soltanto nel 77% dei tombini i copepodi sono sopravvissuti. Nel periodo di prova le precipitazioni sono state scarse e la causa della rarefazione dei copepodi fino alla loro scomparsa in parte dei tombini pertanto da ricercare non nelleventuale dilavamento da parte della pioggia, quanto dalle caratteristiche chimico-fisiche dellacqua. Tra queste innanzitutto la concentrazione di ossigeno che sempre stata molto bassa (01,03 mg/l) per tutta la durata del periodo di studio. Inoltre, a questo fattore probabilmente da aggiungere laccumulo, a concentrazioni tossiche per M. albidus, di composti organici e chimici dalla degradazione e fermentazione dellabbondante materiale vegetale (soprattutto foglie) in condizioni di ipossia o anossia. Nel 2008, dopo il primo inoculo di M. albidus la percentuale di tombini che al campionamento presentano copepodi decresce in modo brusco fino a raggiungere il 6% a 2 mesi dallintroduzione dei copepodi. Dopo 40 giorni dalla seconda introduzione, la percentuale di tombini con copepodi del 6,7%. Nellesperienza 2008 le intense precipitazioni hanno avuto probabilmente un ruolo determinante sul mantenimento dei copepodi nei tombini. Nel periodo della prova infatti le piogge sono state frequenti con rovesci in varie occasioni di forte intensit per un totale di 342 mm. Sotto questi livelli di pioggia i tombini sono stati sottoposti a un continuo e probabilmente completo dilavamento che potrebbe aver impedito la colonizzazione stabile dei copepodi. Tuttavia non si osservano influenze significative della pioggia nella riduzione percentuale dei tombini colonizzati da copepodi e ci fa propendere allipotesi che assieme alla pioggia siano anche le caratteristiche fisico-chimiche dellacqua a impedire una colonizzazione stabile da parte di M. albidus. In definitiva perci si dimostrato che i tombini stradali sono ambienti ostili per la sopravvivenza di M. albidus, anche se, dove il ciclopoide si stabilito permanentemente, ha dimostrato un certo impatto nei confronti di Ae. albopictus e di Cx. pipiens, che tuttavia risultato non statisticamente significativo allanalisi della varianza. Nei confronti delle larve di Culex pipiens il copepode non permette livelli di controllo soddisfacente, confermando i dati bibliografici. Nei confronti invece di Ae. albopictus la predazione raggiunge buoni livelli; tuttavia ci non compensato dalla percentuale molto alta di tombini che, dopo periodi di pioggia copiosa o singoli episodi temporaleschi o per le condizioni di anossia rimangono senza i copepodi. Ci costringerebbe a ripetute introduzioni di copepodi i cui costi attualmente non sono inferiori a quelli per trattamenti con prodotti larvicidi. In conclusione la ricerca ha portato a considerare Macrocyclops albidus un interessante ausiliario applicabile anche nelle realt urbane del nostro paese nellambito di programmi integrati di contrasto alle infestazioni di Aedes albopictus. Tuttavia il suo utilizzo non si presta a tutti i focolai larvali ma soltanto a raccolte di acqua artificiali di un certo volume come i bidoni utilizzati per stoccare acqua da impiegare per lorto e il giardino familiare nelle situazioni in cui non garantita la copertura ermetica, lo svuotamento completo settimanale o lutilizzo di sostanze ad azione larvozanzaricida.