981 resultados para Roos, Karl Martin: Aktiebolagslagen Del 1-2
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Protein sequences from characterized type III secretion (TTS) systems were used as probes in silico to identify several TTS gene homologs in the genome sequence of Brucella suis biovar 1 strain 1330. Four of the genes, named flhB, fliP, fliR, and fliF on the basis of greatest homologies to known flagellar apparatus proteins, were targeted in PCR and hybridization assays to determine their distribution among other Brucella nomen species and biovars. The results indicated that flhB, fliP, fliR and fliF are present in Brucella melitensis, Brucella ovis, and Brucella suis biovars 1, 2 and 3. Similar homologos have been reported previously in Brucella abortus. Using RT-PCR assays, we were unable to detect any expression of these genes. It is not yet known whether the genes are the cryptic remnants of a flagellar system or are actively involved in a process contributing to pathogenicity or previously undetected motility, but they are distributed widely in Brucella and merit further study to determine their role.
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Objectives: To determine whether histologic chorioamnionitis is associated with changes in gene expression of TLR-1, -2, -4 and -6, and to describe the localization of these receptors in fetal membranes. Study design: A total of 135 amniochorion membranes with or without histologic chorioamnionitis from preterm or term deliveries were included. Fragments of membranes were submitted to total RNA extraction. RNA was reverse transcribed and the quantification of TLRs expression measured by real time PCR. Results: All amniochorion membranes expressed TLR-1 and TLR-4, whereas 99.1% of membranes expressed TLR-2 and 77.4% expressed TLR-6. TLR-1 and TLR-2 expressions were significantly higher in membranes with histologic chorioamnionitis as compared to membranes without chorioamnionitis in preterm pregnancies (p = 0.003 and p < 0.001, respectively). Among the membranes of term pregnancies there were no differences in the expressions of such receptors regardless of inflammatory status. Regarding TLR-4 and TLR-6 expression, there was no difference among membranes with or without histologic chorioamnionitis, regardless gestational age at delivery. TLR-1, TLR-2, TLR-4 and TLR-6 expressions were observed in amniotic epithelial, chorionic and decidual cells. Conclusion: Amniochorion membranes express TLR-1, TLR-2, TLR-4 and TLR-6 and increased expression of TLR-1 and TLR-2 is related to the presence of histologic chorioamnionitis in preterm pregnancies. This study provides further evidence that amniochorion membranes act as a mechanical barrier to microorganisms and as components of the innate immune system. © 2013 Elsevier B.V. All rights reserved.
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Il progetto di tesi specialistica svolto durante questo anno accademico si è suddiviso in due parti: un primo periodo, da settembre 2010 a gennaio 2011, presso il dipartimento di Chimica Organica “A. Mangini” della Facoltà di Chimica Industriale dell’Università di Bologna e un secondo periodo in Spagna, da marzo ad agosto 2011, presso la Unitat de Química Farmacèutica de la Facultat de Farmàcia de la Universitat de Barcelona. Nel primo periodo a Bologna mi sono occupato della sintesi di 4-bromo-pirazoli da utilizzare come precursori di composti eterociclici condensati. Inizialmente è stato sintetizzato un pirazolo 1,3,5-trisostituito tramite cicloaddizione 1,3-dipolare tra un acetilene e una nitril immina generata in situ da un idrazonoil cloruro. Il pirazolo è stato poi bromurato facendo uno screening di diversi agenti bromuranti e condizioni di reazione per ottenere la migliore resa e chemoselettività. Infine è stata studiata la ciclizzazione intramolecolare del prodotto bromurato tramite reazione di cross-coupling catalizzata da metalli di transizione. Nel secondo periodo a Barcellona mi sono occupato della sintesi di dicarbossimmidi tricicliche con struttura a gabbia con il fine di creare alcheni altamente piramidalizzati e di studiarne la dimerizzazione ad un derivato del dodecaedrano. La strategia sintetica è stata impostata utilizzando come reagente di partenza una semplice succinimmide per giungere, dopo numerosi passaggi, al precursore del prodotto triciclico, del quale è stata studiata la ciclizzazione tramite reazione Diels-Alder intramolecolare.
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L’elaborato ha lo scopo di presentare le nuove opportunità di business offerte dal Web. Il rivoluzionario cambiamento che la pervasività della Rete e tutte le attività correlate stanno portando, ha posto le aziende davanti ad un diverso modo di relazionarsi con i propri consumatori, che sono sempre più informati, consapevoli ed esigenti, e con la concorrenza. La sfida da accettare per rimanere competitivi sul mercato è significativa e il mutamento in rapido sviluppo: gli aspetti che contraddistinguono questo nuovo paradigma digitale sono, infatti, velocità, mutevolezza, ma al tempo stesso misurabilità, ponderabilità, previsione. Grazie agli strumenti tecnologici a disposizione e alle dinamiche proprie dei diversi spazi web (siti, social network, blog, forum) è possibile tracciare più facilmente, rispetto al passato, l’impatto di iniziative, lanci di prodotto, promozioni e pubblicità, misurandone il ritorno sull’investimento, oltre che la percezione dell’utente finale. Un approccio datacentrico al marketing, attraverso analisi di monitoraggio della rete, permette quindi al brand investimenti più mirati e ponderati sulla base di stime e previsioni. Tra le più significative strategie di marketing digitale sono citate: social advertising, keyword advertising, digital PR, social media, email marketing e molte altre. Sono riportate anche due case history: una come ottimo esempio di co-creation in cui il brand ha coinvolto direttamente il pubblico nel processo di produzione del prodotto, affidando ai fan della Pagina Facebook ufficiale la scelta dei gusti degli yogurt da mettere in vendita. La seconda, caso internazionale di lead generation, ha permesso al brand di misurare la conversione dei visitatori del sito (previa compilazione di popin) in reali acquirenti, collegando i dati di traffico del sito a quelli delle vendite. Esempio di come online e offline comunichino strettamente.
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Obiettivo dii questo elaborato è cercare di dimostrare come il Web e i Social Media non sono solo dei nuovi canali di comunicazione ma costituiscono una testimonianza del radicale cambiamento che modifica la comunicazione aziendale per come è stata concepita fino ad oggi. Nascita e sviluppo del Web e passaggio dal marketing tradizionale al web marketing saranno temi centrali nella parte introduttiva. Frutto di un’analisi approfondita sarà il tema del Social media marketing, ponendo particolare attenzione ai social media più utilizzati, all’impatto che le aziende hanno con questi, i canali di comunicazione utilizzati dalle aziende e quali sono i leader del settore, quindi, le aziende, che hanno attuato ottime campagne nei social networks. In un ultima parte verranno esaminati gli strumenti attraverso i quali è possibile monitorare i comportamenti degli utenti, come ascoltarli nei social media per entrare in relazione con loro e misurare i risultati delle attività di comunicazione (Web analytics, Social media monitoring); verranno inoltre analizzati gli aspetti per una buona strategia di comunicazione aziendale nel web quindi dando uno sguardo ad un buon piano di comunicazione e alla web & brand reputation.
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Il presente lavoro ha riguardato lo studio della trasformazione one-pot in fase gas di 1,2-propandiolo ad acido propionico, impiegando il pirofosfato di vanadile (VPP), (VO)2P2O7, e due differenti sistemi a base di bronzi di tungsteno con struttura esagonale (HTB), gli ossidi misti W1V0,3 e W1Mo0,5V0,1. Il processo richiede un catalizzatore con due differenti funzionalità: una acida, principalmente di tipo Brønsted, fornita nel VPP dai gruppi P-OH presenti sulla sua superficie, e negli HTB dai gruppi W-OH sulla loro superficie e dagli ioni H+ nei canali esagonali dell’ossido; e una ossidante, fornita nel VPP dal V, e negli HTB da V e Mo incorporati nella struttura esagonale. I risultati delle prove di reattività hanno consentito di dedurre gli aspetti principali dello schema della reazione one-pot di disidratazione-ossidazione dell’1,2-propandiolo ad acido propionico. I catalizzatori provati non possiedono la combinazione ottimale di proprietà acide e redox necessarie per ottenere elevate rese in acido propionico. Le scarse proprietà ossidanti portano a un accumulo di propionaldeide, che reagisce con l’1,2-propandiolo a dare diossolani, e inoltre dà luogo alla formazione di altri sottoprodotti. È perciò necessario incrementare le proprietà ossidanti del catalizzatore, in modo da accelerare la trasformazione della propionaldeide ad acido propionico, ed evitare quindi che le proprietà acide del catalizzatore, necessarie per compiere il primo stadio di disidratazione di 1,2-propandiolo, siano causa di reazioni parassite di trasformazione dell’aldeide stessa.
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Lo studio dello sviluppo delle attività motorie fondamentali (FMS) nei bambini sta acquisendo in questi anni grande importanza, poiché la padronanza di queste ultime sembra essere correlata positivamente sia con la condizione di benessere fisico, sia con il mantenimento di alti livelli di autostima; si ritiene inoltre che possano contribuire al mantenimento di uno stile di vita sano in età adulta. In questo elaborato di tesi viene preso in considerazione un test di riferimento per la valutazione delle FMS, il TMGD – 2. Lo scopo è quello di fornire una valutazione quantitativa delle performance delle FMS, sulla base degli standard proposti dal protocollo TGMD-2, mediante una versione strumentata del test, utilizzando delle Inertial Measurement Unit (IMU). Questi sensori consentono di superare il limite posto dalla soggettività nella valutazione dell’operatore e permettono di esprimere un giudizio in maniera rapida e automatica. Il TGMD-2 è stato somministrato, in versione strumentata, a 91 soggetti di età compresa tra i 6 e i 10 anni. Sono stati ideati degli algoritmi che, a partire dai segnali di accelerazione e velocità angolare acquisiti mediante le IMU, consentono di conferire una valutazione a ciascuno dei task impartito dal TGMD – 2. Gli algoritmi sono stati validati mediante il confronto fra i risultati ottenuti e i giudizi di un valutatore esperto del TGMD-2, mostrando un alto grado di affinità, in genere tra l’80% e il 90%.
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The hydroperoxy radical (HO2) plays a critical role in Earth's atmospheric chemistry as a component of many important reactions. The self-reaction of hydroperoxy radicals in the gas phase is strongly affected by the presence of water vapor. In this work, we explore the potential energy surfaces of hydroperoxy radicals hydrogen bonded to one or two water molecules, and predict atmospheric concentrations and vibrational spectra of these complexes. We predict that when the HO2 concentration is on the order of 108molecules·cm-3 at 298 K, that the number of HO2···H2O complexes is on the order of 107molecules·cm-3 and the number of HO2···(H2O)2 complexes is on the order of 106molecules·cm-3. Using the computed abundance of HO2···H2O, we predict that, at 298 K, the bimolecular rate constant for HO2···H2O + HO2 is about 10 times that for HO2 + HO2.