[Voyage en Italie : 1824-1830]. , Temple de Junon Matuta à Rome. Détails au huitième de l'Exec[uti]on : [élévation partielle d'une colonne (base et chapiteau), d'un entablement et d'une corniche, plusieurs profils] : [dessin] / [Henri Labrouste]

Référence bibliographique : Weigert, 596

[Voyage en Italie : 1824-1830]. , Temple de la Piété à Rome. Détails au huitième de l'Exécution : [profil, élévation partielle d'une colonne (base et chapiteau), d'un entablement et d'une corniche] : [dessin] / [Henri Labrouste]

Référence bibliographique : Weigert, n. d.

[Rome. Basilica di Sant'Agnese fuori le mura]

Référence bibliographique : Weigert, 544

[Rome. Basilica di Sant'Agnese fuori le mura]

Référence bibliographique : Weigert, 545

[Rome. Basilica di Sant'Agnese fuori le mura]

Référence bibliographique : Weigert, 546

[Rome. Basilica di Sant'Agnese fuori le mura]

Référence bibliographique : Weigert, 547

[Rome. Basilica di Sant'Agnese fuori le mura, candélabre]

Référence bibliographique : Weigert, 548

[Voyage en Italie : 1824-1830]. , S. Nicolo in Carcere. Temple de la Piété. Temple de Junon Matuta. Temple de l'Espérance : [cinq plans] : [dessin] / h. L. [Henri Labrouste]

Référence bibliographique : Weigert, 536

[Voyage en Italie : 1824-1830]. , Temple de l'Espérance à Rome. Détails au huitième de l'exécution : [profil, élévation partielle d'un chapiteau, d'un entablement et d'une corniche] : [dessin] / [Henri Labrouste]

Référence bibliographique : Weigert, 537

[Magnificentiores selectioresque Urbis Venetiarum prospectus quos olim Michael Marieschi, Venetus pictor et architectus in plerisque tabulis depinxit, nunc vero ab ipsomet acurate delineante, incidente, tyspisque mandante, iterum in sexdecim aereis tabulis in lucem aeduntur]. [14], Forum maius D: Marci aliter prospectum cum eiusdem Basilica in extrema parte, nec non cum aedibus D: Marci Procuratorum ad dexteram, vulgo novis, et alteris, vulgo veteribus ad laevam : [estampe] / Mich.l Marieschi del.t et inci.t

Référence bibliographique : Toledano, Marieschi, 3i

Il cimiterio di San Miniato al Monte /

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Sui quattro cavalli della basilica di S. Marco in Venezia;

Cicognara,

Metrologia vaticana, ossia ragguaglio delle dimensioni della meravigliosa Basilica di S. Pietro secondo la varie misure usate nelle diverse città d'Italia e d'Europa. Si premette un cenno istorico intorno alla edificarione di essa.

Mode of access: Internet.

Il sito archeologico di Santa Croce a Ravenna: HBIM per la conservazione preventiva e programmata

La seguente tesi ha come oggetto l’area archeologica di Santa Croce a Ravenna (Emilia-Romagna), che si colloca all’interno della buffer zone dell’area monumentale della Basilica di San Vitale e del Mausoleo di Galla Placidia, sito UNESCO (dal 1996). L’area in oggetto risulta un palinsesto stratificato di manufatti, emersi dapprima in una campagna di scavo del XVIII secolo iniziati da Filippo Lanciani e successivamente approfondite in una campagna di scavo degli anni ’90 da Sauro Gelichi e Paola Novara. L’attuale configurazione è il risultato delle numerose trasformazioni che il luogo ha subito nel tempo non solo stratigrafiche ma anche a causa del fenomeno della subsidenza. Di recente l’area è stata oggetto di successivi allagamenti dovuti al malfunzionamento del sistema drenante, risolti di volta in volta grazie ai volontari della Mistral Protezione Civile e alla gestione e direzione della SABAP_RA. L’obbiettivo di questa tesi è fornire delle indicazioni per la conservazione e manutenzione preventiva e programmata dell’area. Il testo si compone di una fase analitica e di una fase di ricerca d’archivio e bibliografica, le quali si intrecciano con la lettura geometrica, della consistenza materica dell’oggetto e del suo stato di conservazione, analisi finalizzate alla redazione di un piano di manutenzione e conservazione dell’intero complesso. Al fine di sistematizzare le informazioni e renderle più fruibili per i gestori dell’area, si è fatto uso del sistema HBIM, ovvero una modellazione digitale tridimensionale arricchita con dati e informazioni non strettamente geometriche ma anche analitiche e di conoscenza del manufatto, quali notizie storiche, documenti d’archivio, analisi della consistenza e dell’attuale stato di conservazione. La tesi si conclude con alcune indicazioni e proposte progettuali per la valorizzazione dell’intera area.