998 resultados para Mito: arquétipo, estereótipo
Resumo:
Este trabajo pretende ofrecer una relectura cultural del descubrimiento de América.
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Los griegos crearon su religión con tanta riqueza imaginativa que los mitos que la forman se han convertido en uno de los pilares fundamentales de nuestra cultura; se han recreado en todas las artes y seguirá haciéndose...
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El cáliz “de San Segundo” atestigua cómo un mismo objeto puede aportar información sobre sus orígenes y sobre su trascendencia en la cultura material de un lugar y época que lo recibieron con posterioridad; desde las manos del platero Andrea Petrucci en la Siena del Trecento hasta su hallazgo en la ciudad de Ávila en 1519 y sus implicaciones en la construcción del mito de San Segundo.
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Este artículo intenta analizar y sistematizar la huella del mito clásico en algunos autores del siglo XVI, cuyo aparato crítico es una herramienta importante para determinar el grado de continuación de elementos griegos y latinos en la novela pastoril, y establecer de esta manera un balance de la utilización mítica de este género de la literatura española.
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Los griegos crearon su religión con tanta riqueza imaginativa que los mitos que la forman se han convertido en uno de los pilares fundamentales de nuestra cultura; se han recreado en todas las artes y seguirá haciéndose...
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La tesi descrive il fenomeno di ricezione del mito faustiano all'interno della tradizione letteraria italiana di Otto e Novecento (1808-1945) nel suo sviluppo diacronico, individuando i nodi processuali emergenti ritenuti sistematici accanto alle tipologie predominanti della risposta testuale e alle più proficue rifunzionalizzazioni letterarie. La storia del mito di Faust è stata considerata aristotelicamente nella sua natura complessa ed evolutiva di fabula rinarrata, e di volta in volta risemantizzata in nuovi sistemi di valori, estetici e ideologici. Ma soprattutto in nuovi sistemi testuali. Scopo primario è stato infatti quello di comprendere come il mito di Faust sia entrato dentro alla cultura letteraria italiana e come abbia agito al suo interno, interferendo con essa. Naturalmente lo scambio e gli sviluppi hanno investito in modo reciproco e la tradizione accogliente e il mito stesso, producendo un allargamento esegetico delle sue possibilità semantiche: è infatti emersa una storia testuale che tematizza nel tempo il medesimo mito lungo assi interpretative anche estremamente divergenti. La ricerca ha portato alla scoperta di una ricca testualità rimossa dal canone della storia della letteratura italiana, anche se spesso prevalgono i testi-documento sui testi esteticamente più validi e significativi in sé; si tratta di una testualità talmente quantitativamente ricca da invitare ad un ripensamento qualitativo del fenomeno generale. Il mito di Faust, per due secoli percepito dalla critica dominante come distante ed estraneo alla cultura letteraria italiana, è invece riuscito ad entrare nella tradizione letteraria italiana, anche se attraverso modalità molto controverse: in linea di massima è potuto passare dal canone statico al canone dinamico laddove ha saputo influenzare e stimolare nuove vie significative di sviluppo formale. Il confronto della cultura letteraria italiana con il mito di Faust è stato in effetti caratterizzato subito da un doppio movimento discratico di rifiuto e dialogo. Il principale fattore di rifiuto è stato di carattere culturale: la difficoltà ad accettare un equilibrio fatto non di antitesi risolte in una sintesi ma di polarità aperte, irrisolte, in perpetuo bilanciamento, anche a livello formale reso in una tragedia franta in scene apparentemente autonome, divisa in due parti così diverse e chiusa da un lieto fine, mal si confaceva ai diffusi canoni classicisti di equilibrio formale, nonché alle esigenze romantiche di poesia moralmente chiara nel suo messaggio. Da qui le diffuse accuse di scarsa chiarezza e ambiguità morale, che andavano direttamente ad incontrarsi e sommarsi con i pregiudizi più propriamente teologico- religiosi di estraneità a quel mito nato come saga luterana dichiaratamente anti-papale. La condanna di carattere moralistico-cattolico risulta nei fatti propria più di certa cultura che non del largo pubblico che invece nel corso dell'Ottocento dimostra di gradire le versioni per musica e balletto di argomento faustiano, per quanto semplificata ed edulcorate rispetto alla leggenda originaria così come rispetto alla tragedia goethiana. Rispetto a tutti questi elementi di resistenza e rifiuto l'opera Mefistofele di Boito si presenta come snodo di opposizione consapevole e riferimento duraturo d'interrogazione critica. La principale linea di avvicinamento invece tra la cultura letteraria italiana e il mito di Faust resta quella del parallelo, già ideato dagli stessi intellettuali tedeschi d'inizio Ottocento, con l'opera ritenuta massima nel nuovo canone nazionale italiano da fine Settecento ad oggi: la Divina Commedia. Tanta critica, almeno fino alla metà del XX secolo, si rifà più o meno esplicitamente a questo parallelo pregiudiziale e testualmente piuttosto infondato ma molto produttivo, come si è attestato, a livello creativo. Questa ricostruzione ha voluto nel suo complesso dimostrare sul campo il valore di questo macrotesto faustiano come una delle vie maestre della dialettica tra tradizione e modernità, ancor più significativa nell'ambito di una cultura letteraria come quella italiana che, dopo l'estinguersi della sua centralità in epoca rinascimentale, si è rivelata particolarmente resistente al dialogo con le altre letterature fino al pieno Novecento.
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El mite de l'adolescència en obres com: 'Aloma' de Mercé Rodoreda i 'Nada' de Carmen Laforet
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En nom de la exportació dels valors democràtics s’ha pretès justificar la introducció dels principis del neoliberalisme a escala mundial. L’imaginari democràtic ha estat utilitzat com a disfressa elegant per a intentar tapar la progressiva debilitat generada en el cos social pels processos de globalització de l’economia. Però malgrat de l’inicial triomfalisme del “pensament únic”, paral•lelament s’ha anat generant tota una xarxa internacional de resistència que sembla tenir cada cop més un gran poder de mobilització
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El mito al que se refiere el título no es una creación contemporánea. La idea de las infraestructuras como una fuerza con la virtud, por si misma, de iniciar procesos de desarrollo ha revestido rasgos típicos de 'mito' desde hace al menos siglo y medio, La fiebre ferroviaria del siglo XIX constituyen dos buenos ejemplos de la fuerza que ha tenido el mito en España: en ambos casos, las infraestructuras se percibieron, casi sin discusión, como solución definitiva a los problemas del país, y como tales entraron a formar parte del discurso político de la época.
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Coffee is widely consumed and appreciated all over the world, both for their stimulating effect and organoleptic characteristics. Due to its complex chemical composition and the factors involving brews preparation, the consumer is exposed to a wide range of chemical compounds. Several investigations aimed to clarify and understand coffee health effects. There is no evidence that moderate consumption could be harmful. On the contrary, some benefits and possible protective effects against several pathologies have been suggested. This review compiles the main conclusions related with the "coffee and health" topic, reporting, when possible, the chemicals involved.
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O presente artigo realiza uma exegese do grande mito cósmico do Político de Platão, no intuito de mostrar que a representação da historicidade humana por ele alegoricamente elaborada ilustra e antecipa, em um registro simbólico, algumas das soluções teóricas exploradas pelo diálogo em sua conclusão a respeito das relações entre o melhor regime e a história.
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Costuma-se dizer que os espectadores das tragédias já conheciam os mitos nelas dramatizados. Mas o que conheciam realmente dessas histórias? As relações entre mito e tragédia são tão lineares assim? O presente artigo procura justamente questionar essa linearidade, evidenciando o tipo de adaptações, cortes e escolhas sofrido pelo material mítico na sua passagem à cena. A tragédia restringe-se a certos segmentos do relato mítico, aqueles que o poeta julga ser o momento em que se concentra o significado de todo o fato. A memória de acontecimentos extraordinários e de grandes empresas transforma-se, então, em memória de fortes emoções, o que condiciona fortemente nossa visão dos mitos gregos.