316 resultados para Cosmos bipinnatus
Resumo:
In questo lavoro di tesi, sono state studiate coppie di AGN nel campo COSMOS, selezionate in banda X. Sono state studiate le proprietà multifrequenza del campione trovato ed è stato eseguito un confronto con un campione di AGN isolati.
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Partendo dal campione di AGN presente nella survey di XMM-COSMOS, abbiamo cercato la sua controparte ottica nel database DR10 della Sloan Digital Sky Survey (SDSS), ed il match ha portato ad una selezione di 200 oggetti, tra cui stelle, galassie e quasar. A partire da questo campione, abbiamo selezionato tutti gli oggetti con un redshift z<0.86 per limitare l’analisi agli AGN di tipo 2, quindi siamo giunti alla selezione finale di un campione di 30 sorgenti. L’analisi spettrale è stata fatta tramite il task SPECFIT, presente in IRAF. Abbiamo creato due tipi di modelli: nel primo abbiamo considerato un’unica componente per ogni riga di emissione, nel secondo invece è stata introdotta un’ulteriore com- ponente limitando la FWHM della prima ad un valore inferiore a 500 km\s. Le righe di emissione di cui abbiamo creato un modello sono le seguenti: Hβ, [NII]λλ 6548,6581, Hα, [SII]λλ 6716,6731 e [OIII]λλ 4959,5007. Nei modelli costruiti abbiamo tenuto conto della fisica atomica per quel che riguarda i rapporti dei flussi teorici dei doppietti dell’azoto e dell’ossigeno, fissandoli a 1:3 per entrambi; nel caso del modello ad una componente abbiamo fissato le FWHM delle righe di emissione; mentre nel caso a due componenti abbiamo fissato le FWHM delle componenti strette e larghe, separatamente. Tenendo conto del chi-quadro ottenuto da ogni fit e dei residui, è stato possibile scegliere tra i due modelli per ogni sorgente. Considerato che la nostra attenzione è focalizzata sulla cinematica dell’ossigeno, abbiamo preso in considerazione solo le sorgenti i cui spettri mostravano la riga suddetta, cioè 25 oggetti. Su questa riga è stata fatta un’analisi non parametrica in modo da utilizzare il metodo proposto da Harrison et al. (2014) per caratterizzare il profilo di riga. Sono state determinate quantità utili come il 2 e il 98 percentili, corrispondenti alle velocità massime proiettate del flusso di materia, e l’ampiezza di riga contenente l’80% dell’emissione. Per indagare sull’eventuale ruolo che ha l’AGN nel guidare questi flussi di materia verso l’esterno, abbiamo calcolato la massa del gas ionizzato presente nel flusso e il tasso di energia cinetica, tenendo conto solo delle componenti larghe della riga di [OIII] λ5007. Per la caratterizzazione energetica abbiamo considerato l’approccio di Cano-Diaz et al (2012) e di Heckman (1990) in modo da poter ottenere un limite inferiore e superiore della potenza cinetica, adottando una media geometrica tra questi due come valore indicativo dell’energetica coinvolta. Confrontando la potenza del flusso di gas con la luminosità bolometrica dell’AGN, si è trovato che l’energia cinetica del flusso di gas è circa lo 0.3-30% della luminosità dell’AGN, consistente con i modelli che considerano l’AGN come principale responsabile nel guidare questi flussi di gas.
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The study of supermassive black hole (SMBH) accretion during their phase of activity (hence becoming active galactic nuclei, AGN), and its relation to the host-galaxy growth, requires large datasets of AGN, including a significant fraction of obscured sources. X-ray data are strategic in AGN selection, because at X-ray energies the contamination from non-active galaxies is far less significant than in optical/infrared surveys, and the selection of obscured AGN, including also a fraction of heavily obscured AGN, is much more effective. In this thesis, I present the results of the Chandra COSMOS Legacy survey, a 4.6 Ms X-ray survey covering the equatorial COSMOS area. The COSMOS Legacy depth (flux limit f=2x10^(-16) erg/s/cm^(-2) in the 0.5-2 keV band) is significantly better than that of other X-ray surveys on similar area, and represents the path for surveys with future facilities, like Athena and X-ray Surveyor. The final Chandra COSMOS Legacy catalog contains 4016 point-like sources, 97% of which with redshift. 65% of the sources are optically obscured and potentially caught in the phase of main BH growth. We used the sample of 174 Chandra COSMOS Legacy at z>3 to place constraints on the BH formation scenario. We found a significant disagreement between our space density and the predictions of a physical model of AGN activation through major-merger. This suggests that in our luminosity range the BH triggering through secular accretion is likely preferred to a major-merger triggering scenario. Thanks to its large statistics, the Chandra COSMOS Legacy dataset, combined with the other multiwavelength COSMOS catalogs, will be used to answer questions related to a large number of astrophysical topics, with particular focus on the SMBH accretion in different luminosity and redshift regimes.
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Negli ultimi vent’anni innumerevoli sforzi sono stati compiuti a livello internazionale per ottenere un censimento completo degli “Active Galactic Nuclei” (AGN), ovvero di nuclei galattici attivi, oscurati in banda X. Tale censimento potrebbe rappresentare infatti la soluzione alla problematica del cosiddetto fondo cosmico non risolto in banda X. Gli studi finora condotti sfruttano la forte correlazione fra l'attività del SMBH e l'evoluzione della galassia ospite attraverso osservazioni in banda X hard, nel vicino-medio infrarosso e nell'ottico. Questa tesi si colloca in questo scenario con lo scopo di verificare e confermare l'affidabilità della selezione tramite la riga di emissione del CIV a 1549 Å di AGN oscurati fino a z≈3. Per raggiungere tale obiettivo è stato assunto che il CIV rappresenti un indicatore affidabile della luminosità intrinseca degli AGN e del loro alto potenziale di ionizzazione. Inoltre, allo studio in banda ottica delle sorgenti sono stati associati i dati profondi in banda X per analizzarne le proprietà X e caratterizzarne l’ammontare dell’oscuramento in tale banda in termini di densità di colonna di idrogeno. In particolare, in questo lavoro vengono presentati i risultati dell’analisi in banda X del campione di 192 AGN selezionati nella survey ottica zCOSMOS-Deep, attraverso la riga di emissione del CIV a 1549 Å. Queste 192 sorgenti hanno un redshift medio di 2.2 e una magnitudine media AB in banda B di 23.7. La copertura in banda X del campo selezionato è data dalla survey Chandra COSMOS-Legacy comprendente 4.6 Ms di osservazioni in un’area di 2.2 deg2. I risultati ottenuti in questo progetto di tesi tramite la selezione possono ritenersi soddisfacenti: metà delle AGN di Tipo 2 selezionate con il CIV e rilevate in banda X risultano fortemente oscurate (NH>10^23 cm^(-2) ). Inoltre, le AGN di Tipo 2 non rilevate in banda X risultano consistenti con uno scenario di oggetti oscurati.
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Alexander von Humboldt explored the Spanish Empire on the verge of its collapse (1799–1804). He is the most significant German travel writer and the most important mediator between Europe and the Americas of the nineteenth century. His works integrated knowledge from two dozen domains. Today, he is at the center of debates on imperial discourse, postcolonialism, and globalization. This collection of fifty essays brings together a range of responses, many presented here for the first time in English. Authors from Schiller, Chateaubriand, Sarmiento, and Nietzsche, to Robert Musil, Kurt Tucholsky, Ernst Bloch, and Alejo Carpentier paint the historical background. Essays by contemporary travel writers and recent critics outline the current controversies on Humboldt. The source materials collected here will be indispensable to scholars of German, French, and Latin and North American literature as well as cultural and postcolonial studies, history, art history, and the history of science.
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Se intenta mostrar la estrecha relación que tienen los conceptos de "antropología filosófica" y de "historia de las ideas", entendiendo que en Ardao la práctica hermenéutica es realizada por la comunidad latinoamericana, es decir, el sujeto concebido tanto en su espacialidad como en su temporalidad. Espacialidad y temporalidad que se caracterizan por su diferencia respecto al proceso histórico de "unificación" global de la razón. Las particularidades culturales de las diversas comunidades de sujetos que son objeto de prácticas hermenéuticas deben ser comprendidas a partir del descentramiento postcopernicano que permite superar el dualismo anta lógico que establecía una dicotomía entre el espacio, el tiempo y los modos de producción simbólicos. Así, podemos interpretar que la técnica de la escritura y los textos como "tejidos fisiológicos", según Ardao, son producidos en una comunidad y constituyen la exterioridad histórica de su "pensamiento" en su expresión y significación material.
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El presente trabajo constituye una propuesta para abordar textos referidos al viaje que se basa en analizar la mayor o menor relevancia dada a la distancia recorrida, al exotismo o extrañeza de los espacios visitados y a las experiencias en cuanto modificadoras de la persona del viajero. Las concepciones de diversas épocas sobre el mundo exterior y sobre el interior del "yo" han ejercido una influencia fundamental en la gran variabilidad de estas valoraciones. Pero no se trata de un proceso desarrollado de forma lineal y por lo tanto, en los ejemplos presentados se subrayan las interrelaciones entre pormenores de dicho proceso histórico y los desfases y matices propios de cada texto.
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Desde tiempos inmemoriales, mujeres y hombres han mirado hacia lo alto buscando indicios que los ayudaran a entender su propia humanidad y que los orientaran en la comprensión de su propio planeta y de los astros más lejanos, tal vez con la esperanza noexplícita de develar misterios inexplicables. De la mano de los avances científicos y tecnológicos, el siglo xx mostró una expansión de las investigaciones astronómicas y astrofísicas. En los países centrales, que durante la centuria se repartieron el mundo, los viajes espaciales se constituyeron en un capítulo más de la carrera por la conquista de territorios. También en el sur del continente americano, en la provincia de Mendoza (Argentina), se desarrollaban investigaciones astronómicas y astrofísicas y hasta se ensayaban viajes al espacio. De estas prácticas no solo participaron científicos, técnicos e instituciones, sino también grupos de aficionados, todos apasionados por aquel cosmos tan lejano, tan ajeno y propio a la vez. Pablo Pacheco relata los andares de estos profesionales y aficionados que se sucedieron en su pasión y su interés por la astronomía. En esta obra, la historia de la ciencia se ve alimentada por una investigación minuciosa que, además, está escrita en un estilo ameno y atrapante. Capítulo a capítulo, el relato sobre las actividades astronómicas y espaciales se va imbricando con los avatares políticos y culturales del momento en una compleja y alucinante trama. Acompañando el relato de las investigaciones sobre el cosmos, en este libro, ganador del Concurso Ida y Vuelta 2012 de Ediunc, las ilustraciones del artista plástico Daniel Fernández Serruya aportan un condimento para hacer todavía más amena una historia que aún sigue construyéndose.
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Estudio de las unidades de medida en general y en particular de las aplicadas a la arquitectura
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