987 resultados para Continuo.
Resumo:
Questo elaborato presenta un metodo per lo sviluppo di correlazioni lineari con lo scopo di determinare le proprietà meccaniche di un acciaio laminato e zincato utilizzando un sensore che percepisce la magnetizzazione residua del materiale. Vengono utilizzati metodi statistici di analisi della varianza per lo studio delle funzioni di regressione lineari. Lo studio effettuato è stato sviluppato per la lavorazione di zincatura di coils presso Marcegaglia spa, stabilimento di Ravenna. È risultato evidente che la sola misurazione della magnetizzazione residua non fosse sufficiente per la determinazione delle proprietà meccaniche, a tale proposito sono stati sviluppati dei modelli di calcolo con funzioni multivariabili e, attraverso risolutori che minimizzano la differenza quadratica dell'errore, si sono determinati i coefficienti di regressione. Una delle principali problematiche riscontrate per la definizione delle correlazioni è stato il reperimento dei dati necessari per considerare affidabili i risultati ottenuti. Si sono infatti analizzate solamente le famiglie di materiale più numerose. Sono stati sviluppati tre modelli di calcolo differenti per parametri di processo di produzione utilizzati per la definizione delle correlazioni. Sono stati confrontati gli errori percentuali medi commessi dalle funzioni, gli indici di regressione che indicano la qualità della correlazione e i valori di significatività di ogni singolo coefficiente di regressione delle variabili. Si è dimostrato che la magnetizzazione residua influisce notevolmente, così come i parametri dei processo di ricottura del materiale, come le temperature in forno, lo spessore e le velocità. Questo modello di calcolo è stato utilizzato direttamente in linea per lo sviluppo di un ciclo ottimale per la produzione di un nuovo materiale bifasico. Utilizzando il modello per la predizione delle proprietà meccaniche si è concluso che per limiti impiantistici la chimica del materiale utilizzata non fosse idonea. Si è perciò utilizzato un acciaio con percentuali di carbonio, manganese e cromo differenti. In conclusione del progetto si sono formulate delle possibili alternative di funzioni di regressione che utilizzano il valore della durezza piuttosto che il valore di magnetizzazione residua. Si è appurato che l'utilizzo di un durometro, anziché il sensore studiato, potrebbe risultare una valida alternativa al sensore studiato.
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Il proposito principale di questo studio è valutare, attraverso un confronto tra tecnologia Nexfin e metodo invasivo, se l’attuazione di modelli fisiologici realizzata dal Monitor Nexfin, rende possibile un preciso e accurato monitoraggio dinamico della pressione arteriosa, garantendo in questo modo l’affidabilità della suddetta tecnologia in ambito clinico. È stato deciso di porre come termine di paragone il sistema invasivo in quanto rappresenta il gold standard per la rilevazione della pressione arteriosa. I capitoli sono stati disposti in modo da introdurre gradualmente il lettore all’interno del topic principale dell’elaborato, fornendo di volta in volta tutte le conoscenze essenziali per una comprensione ottimale degli argomenti trattati. Il primo capitolo fornisce inizialmente una breve visione d’insieme sull’apparato cardiocircolatorio, per poi concentrarsi sui fenomeni che concorrono alla definizione e alla caratterizzazione della pressione arteriosa. Il secondo capitolo presenta alcuni cenni storici sulle prime misurazioni di pressione effettuate, in seguito illustra i principali metodi di misurazione non invasivi, articolando il discorso anche attraverso l’analisi dei principali sfigmomanometri ad oggi disponibili. Il terzo capitolo guida il lettore attraverso la scoperta delle più recenti metodiche non invasive per la misurazione della pressione che consentono un monitoraggio dinamico, esponendo nel dettaglio i loro limiti e le loro peculiarità. Nella parte finale del capitolo si affronta anche l’evoluzione del “Volume Clamp Method” di Peñáz partendo dal progetto originale fino a giungere al notevole contributo di Wesseling e alla ricostruzione del segnale di pressione brachiale. Il quarto capitolo delinea brevemente le caratteristiche principali del metodo invasivo, ovvero il gold standard per quanto riguarda il monitoraggio della pressione sanguigna. Il quinto capitolo infine illustra in maniera completa le proprietà del Monitor Nexfin e analizza i risultati conseguiti, confrontando la tecnologia Nexfin con il sistema invasivo, durante lo studio condotto presso l’Ospedale Maurizio Bufalini dell’Azienda USL della Romagna – Sede operativa di Cesena. Lo studio è presentato seguendo una impostazione scientifica.
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The study and understanding of the motion of the fluid phases in a mechanically stirred reactor has always been, and still are, an open problem which absorbs the study and the work of many researchers. In recent decades, thanks to the growing opportunities offered by the development of technology, we have made great strides in the understanding of mixing, one of the major unit operations at the base of many industrial processes. A complete understanding of this process and its optimization for industrial applications is a challenging task due to the complex interactions between the many factors at play that include physical, chemical and biological. The purpose of this thesis is the study of a fluid-mechanically-agitated continuous reactor through the use of optical diagnostic techniques, which allowed to determine the range of motion and the time of perfect homogenization in a reactor of standard geometry in different operating conditions.
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Digitalisat des Exemplars Mus W 47 Nr. 1
Resumo:
di Graubner
Resumo:
Digitalisat des Exemplars Mus W 47 Nr. 2
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door Hk: Radeker
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Enth.: S, A, T, B, org
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Enth.: Vox prima, vox secunda, vox tertia, org
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Rerda S.A. representa la empresa en la cual se desarrollará y aplicará el objeto de este trabajo de investigación. Se trata de una empresa familiar destinada principalmente a la confección y venta de uniformes para la policía. Desde hace más de 50 años lidera en el mercado, distinguiéndose de sus competidores gracias a la calidad de sus prendas, variable que hasta el momento ninguno de ellos ha podido superar. Esta empresa ha experimentado un crecimiento importante en la última década que no ha sido acompañado de cambios en su estructura ni en la toma de decisiones. Estos dos aspectos son fundamentales a la hora de evaluar los resultados que se observan en el actuar cotidiano de sus empleados e incluso de la misma gerencia. Es de vital importancia generar cambios en este sentido para asegurar el crecimiento y continuidad de la empresa en este sector.
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Quienes enseñamos referencia especializada en particular, y bibliotecología en general nos enfrentamos día a día a un desafío: incorporar el dinamismo y cambio continuo de nuestro objeto de estudio. Si bien siempre existen conceptos generales, básicos y tradicionales es importante poder introducir a los alumnos en la realidad del uso de herramientas en constante transformación. Esta tarea implica la actualización diaria de los contenidos, la bibliografía y especialmente los trabajos prácticos. Esta ponencia pretende plantear la problemática común a varios ejes de la bibliotecología donde los contextos comerciales y tecnológicos condicionan la enseñanza. Esto se reflejado en el dinámico desarrollo de los repertorios especializados, sumado al avance continuo de cambios en las interfaces en línea, como así también de responsables institucionales y comerciales, a las fusiones o compras de pequeños recursos por parte de las grandes editoriales que posteriormente los rediseñan nos obliga a estar en permanente revisión no solo de las interfaces sino además de su cobertura y disponibilidad. Por otra parte, el acceso a los repertorios especializados implica en muchos casos una suscripción comercial que en el estado actual de Argentina está condicionado a la compra consorcial por parte de la Biblioteca Electrónica del MINCYT. Todo esto hace que la enseñanza de la referencia especializada se transforme en una carrera diaria de actualización de contenidos.
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El objetivo del presente trabajo es determinar si existen diferencias entre los promedios de frecuencia cardíaca intra, final, post esfuerzo, veloci-dad final de desplazamiento y tiempo de permanencia dentro de cada patrón de ejercicio realizado: Continuo, Yo-Yo Endurance Test nivel 1(ETN1) r = 0,84 vs. Intermitente, Yo-Yo Recovery Test nivel 1(RTN1) r = 0,90. Se seleccionaron 9 jugadores amateur. Se diseño un estudio intrasujetos, experimental. El primer patrón de ejercicio denominado ETN1 que nos infiere datos sobre el Consumo Máximo de Oxígeno valorado de forma indi-recta, y el RTN1 que nos informa aspectos relacionados con la resistencia a realizar esfuerzos intermitentes, muy utilizados en el fútbol. (BANGSBO, 1994) En ambos test se monitoreó la FC cada 5 segundos, al final y en los instantes de recuperación post-esfuerzo (3, 5 y 7 minuto). Se encontraron diferencias estadísticamente significati-vas en la velocidad final de carrera (RTN1 15.9 Km/h. vs. ETN1 14.1 Km/h. p < 0.001), en el tiempo de per-manencia en las pruebas (RTN1 17,0 minutos vs. ETN1 13,0 minutos p < 0.01), FC (RTN1 190.5 latidos por minuto vs. ETN1 196.1 latidos por minuto p < 0.001) son significativamente diferentes, arrojando menores valores en el protocolo intermitente