856 resultados para Television Drama Directing


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[EN]Linguistic immersion programs are increasing nowadays. The concept of being bilingual, that started being used by schools for the elite in the 19th century, and that in the mid- 20th century became an educational option, has given raise to CLIL (Content and Language Integrated Learning), a methodology through which students work in a bilingual environment, acquiring knowledge of curricular subject and developing their competences in a foreign language. In this teaching context started a new European project called PlayingCLIL. Six partners from different European countries (Germany, United Kingdom, Spain and Romania) are working in this project. Our main aim is to develop a new methodology to learn a foreign language combining elements from the pedagogic drama (interactive games) with the CLIL classroom. At present we are testing the games in different schools and high schools and we are compiling the results to be collected in a handbook (printed and e-book).

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Il lavoro di tesi parte da un presupposto di osservazione empirica. Dopo aver rilevato la ricorrenza da parte di registi teatrali del panorama internazionale all’adattamento di testi non drammatici, ma narrativi per la scena, si è deciso di indagare come la natura narrativa dei testi di partenza si adatti, permanga o muti nel passaggio dal medium narrativo a quello spettacolare. La tesi si suddivide in tre parti. Nella parte intitolata “Della metodologia” (un capitolo), viene illustrato il metodo adottato per affrontare l’analisi degli spettacoli teatrali. Facendo riferimento alla disciplina semiotica teatrale, si è definito l’oggetto empirico di studio come testo spettacolare/performance text. La seconda parte della tesi, “Della comparazione dei modelli comunicativi”, (due capitoli), procede nella definizione: 1) dell’elemento teorico da indagare nei testi spettacolari, ovvero, la “narratività”; 2) dei modelli comunicativi della narrazione e dello spettacolo teatrale e delle loro intersezioni o differenze. Nella terza parte della tesi, “Della critica”, (due capitoli), vengono analizzate alcune delle opere del regista Jurij Ljubimov (Russia), Eimuntas Nekrošius (Lituania), Alvis Hermanis (Lettonia). La scelta è ricaduta sulle opere di questi registi in base a una considerazione: 1) culturale: si è deliberatamente circoscritta la sfera di indagine alla produzione teatrale russa e post-sovietica; 2) estetica: è stato osservato che la linea registica inaugurata da Jurij Ljubimov va permeando l’attività registica di registi più giovani come Nekrošius e Hermanis; 3) statistica: Ljubimov, Nekrošius, Hermanis hanno scelto di mettere in scena testi non drammatici con una elevata frequenza. La tesi è corredata da un’ampia appendice iconografica. Per l’analisi dei testi spettacolari si è fatto riferimento alla visione degli spettacoli in presa diretta in Italia e all’estero.

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Questo lavoro è imperniato sullo studio di uno dei melodrammi più interessanti della fine del XVII secolo: “Il carceriere di sé medesimo” di Lodovico Adimari (1644-1708) e Alessandro Melani (1639-1703), allestito per la prima volta a Firenze nel 1681, e ripreso nel giro di una ventina d’anni a Reggio (1684), a Bologna (1697) e a Vienna (1702). L’opera vanta un’origine drammatica di spicco: risale infatti alla commedia “Guardarse a sí mismo” di Pedro Calderón de la Barca (1600-1681) mediata dal “Geôlier de soi-mesme” di Thomas Corneille (1625-1709), e presenta qualità poetiche e musicali evidenti, assicurate dai nomi del poeta Lodovico Adimari e del compositore Alessandro Melani. A ciò si aggiungano una tradizione articolata in quattro allestimenti, nonché un elevato numero di testimoni superstiti: cinque edizioni del libretto (testimoniate da numerosi esemplari) e il numero fortunatissimo di tre partiture manoscritte, conservate a Parigi, Bologna e Modena. La tesi contiene l’edizione critica del “Carceriere di sé medesimo” di Adimari con tutte le varianti accumulatesi nella riedizione del libretto e nella copiatura della partitura, l’analisi del dramma, a partire dal confronto tra i testi di Calderón, Corneille e Adimari, e lo studio delle sue componenti drammatiche, formali e contenutistiche. Si aggiunge uno studio sul contesto storico-musicale degli allestimenti di Firenze, Reggio, Bologna e Vienna, nonché l’edizione dei restanti tre drammi di Adimari: la commedia “Le gare dell’amore e dell’amicizia” (1679), e il dramma per musica “L’amante di sua figlia” (1684).

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Il seguente elaborato analizza l'importanza di un'adeguata rappresentazione di personaggi appartenenti allo spettro LGBT all'interno di programmi televisivi nordamericani, in particolare Orange Is The New Black e Orphan Black. Lo scopo della tesi è quello di provare l'importanza della rappresentazione nella costruzione dell'identità personale di ognuno, e nella lotta contro le discriminazioni di genere e orientamento sessuale. Le tesi si apre con un excursus teorico sul termine e il concetto di rappresentazione, soprattutto relativo all'ambito della televisione. Successivamente, vengono analizzati i vari tipi di rappresentazione all'interno nei due programmi televisivi presi in esame. La ricerca si conclude con una valutazione degli effetti e delle reazioni del pubblico a entrambi i telefilm e, infine, con alcune considerazioni personali.

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This dissertation has two main purposes. On the one hand, it aims at comparing the gender stereotypes presented in the television commercials in China and in Europe. Considering the cultural, historical and socio-economical differences between these two contexts, it is interesting to examine the gender role models offered and used by the advertising industry in European Union and China in order to see if the gender stereotypes are similar and to evaluate to which extent they reflect, challenge or reinforce the gender roles of the society where they are broadcasted. On the other hand, the objective of this dissertation is to establish the degree of adequateness and effectiveness of the existing regulatory framework through an analysis of the positive and negative aspects of the regulatory acts issued to safeguard a fair representation of genders in the EU Member States and in China.

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Questa tesi si pone come scopo quello di studiare la scena teatrale contemporanea russa, utilizzando come pretesto la traduzione della piéce “Žara” dell’autrice Natalija Mošina. Mošina fa parte del movimento teatrale chiamato ‘novaja drama’, che si è sviluppato in Russia a partire da fine anni Novanta. Nel primo capitolo tratteremo brevemente la storia del teatro russo del Novecento, per osservare come si è giunti alla formazione di questo nuovo movimento. Passeremo poi ad analizzare il movimento vero e proprio, concentrandoci sulle posizioni artistiche dei suoi membri e sul tipo di innovazione che vogliono portare al teatro russo. Proporremo poi una selezione dei luoghi che rinnovano la scena teatrale moscovita. Il secondo capitolo è interamente dedicato ad uno di questi luoghi, il Teatr Praktika, primo teatro statale ad occuparsi esclusivamente di testi contemporanei, di cui vedremo la storia dalla sua fondazione ai giorni nostri e analizzeremo il repertorio vedendo come gli spettacoli messi qui in scena riflettano le posizioni del novaja drama. Nel capitolo conclusivo parleremo più approfonditamente della pièce da noi tradotta vedendo come si colloca all’interno della produzione dell’autrice e del novaja drama, analizzandone la messa in scena al Praktika. Proporremo poi delle riflessioni sulla traduzione di testi teatrali facendo riferimento alla traduzione da noi svolta, che proporremo di seguito.

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SETTING: Cordoba, Spain, 1135 CE, 29th year of the reign of ‘Ali “amir al-muslimin,” second king of the Berber Almoravid dynasty, rulers of Moorish Spain from 1071 to 1147. Cordoba, the capital of Andalus and the center of the Almoravid holdings in Spain, is a bustling cosmopolitan center, a crossroads for Europe and the Middle East, and the meeting-point of three religious traditions. Most significantly, Cordoba at this time is the hub of European intellectual activity. From the square—itself impressively large and surrounded by a massive collonade, the regularity and ordered beauty of which typifies the Moorish taste for symmetry (so beloved of M.C. Escher)—can be seen the huge Cordoban mosque, erected in the 8th-century by Khalif Abd-er-Rahman I to the glory of Allah, oft forgiving, most merciful. It is the second largest building in Islam, and the bastion of the still entrenched but soon to fade Muslim presence in western Europe. SCENE: Three figures sit upon stone benches beneath the westernmost colonnade of the Cordoban mosque, involved in an animated, though friendly discussion on matters of faith and reason, knowledge and God, language and logic. The host is none other than Jehudah Halevi, and his esteemed guests Master Peter Abelard and the venerable Råmånuja, whose obviously advanced age belies his youthful voice, gleaming eye, quick hands, and general exuberance. It is autumn, early evening…

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The main problem addressed by this research was that of what are the relations between TV viewing at home and studying literature at school, and how an adequate position on this can be reached. As well as the theoretical background, it involved an experimental study with classes of second and sixth grade students, discussing and observing their reactions to and interpretations of a number of animated cartoons. The work is divided into four parts - Is there a Class in this Text?, Stories of Reading, Narratives of Animation and Animation of Narratives, and The (Three) Unrepeatable (Pigs). Beginning, Middle End - which examine the tensions between the "undiscriminating sequence" of the televisual flow and a way of "thinking", "making" and "doing" education that presupposes a fundamental belief in possible re-productions, copies unescaping, following the original, or competing. The work focuses on animated cartoons, seeing them not merely as a part of the flow of television, but as an allegory of reading this flow, of the flow within the flow itself. What they question - "identity", "end", "followability" - is what is most important to teaching. Thus the interest in the metamorphoses of animated films is an interest in the tensions which their "strange law/flow" introduces into the field of teaching - this totally forbidden place of saying everything.