998 resultados para I giganti della montagna


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La Bibbia è uno dei più favolosi tesori di storia e storie dell'umanità. Fin dalla notte dei tempi, infatti, i credenti raccontano, non importa come. A lungo plasmati dalla tradizione orale, pazientemente redatti, i racconti biblici obbediscono a sottili regole di composizione. Dietro a storie apparentemente ingenue si nasconde la fine strategia di un narratore. Il libro di Daniel Marguerat e Yvan Bourquin è il primo manuale di iniziazione all'analisi narrativa biblica in italiano. Conduce il lettore tra le pieghe del racconto per osservarne la costruzione. Il mettere in luce l'architettura nascosta dei testi porta a interrogare in modo nuovo il loro significato. Con grande chiarezza pedagogica, gli autori hanno organizzato un percorso che permette di scoprire gli strumenti dell'analisi narrativa, di studiarne l'applicazione, di valutarne l'efficacia. Tutta la magia della lettura vi si trova illustrata.

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La Bibbia è uno dei più favolosi tesori di storia e storie dell'umanità. Fin dalla notte dei tempi, infatti, i credenti raccontano, non importa come. A lungo plasmati dalla tradizione orale, pazientemente redatti, i racconti biblici obbediscono a sottili regole di composizione. Dietro a storie apparentemente ingenue si nasconde la fine strategia di un narratore. Il libro di Daniel Marguerat e Yvan Bourquin è il primo manuale di iniziazione all'analisi narrativa biblica in italiano. Conduce il lettore tra le pieghe del racconto per osservarne la costruzione. Il mettere in luce l'architettura nascosta dei testi porta a interrogare in modo nuovo il loro significato. Con grande chiarezza pedagogica, gli autori hanno organizzato un percorso che permette di scoprire gli strumenti dell'analisi narrativa, di studiarne l'applicazione, di valutarne l'efficacia. Tutta la magia della lettura vi si trova illustrata.

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La tesi esplora le possibilità di rinnovamento e di riconfigurazione del ruolo del docente di lingua e letteratura italiana e, più in generale, del ruolo stesso della letteratura all'interno dei sistemi educativi, si colloca necessariamente all'intersezione tra diversi settori di studio: ? la didattica della letteratura italiana, una disciplina giovane, i cui inizi si possono far risalire agli anni Sessanta-Settanta del secolo scorso, situata all'incrocio tra linguistica, italianistica e teoria della letteratura, che ha contribuito alla messa a punto di metodi e di strumenti per l'insegnamento della letteratura soprattutto nel contesto scolastico; ? l'informatica umanistica, la disciplina che si occupa dell'interazione tra la tecnologia e il sapere umanistico, sia dal punto di vista dell'utilizzo dei mezzi digitali per la ricerca (la produzione, la ricerca, la rappresentazione e la conservazione delle informazioni), sia da quello del ruolo dei saperi umanistici nella struttura epistemologica e nella storia della digitalizzazione; ? la tecnologia dell'educazione, che a partire dai primi mezzi di comunicazione elettrici e, poi, dall'invenzione del computer, ha sviluppato concetti e metodi per un approccio critico alle tecnologie utilizzate intenzionalmente con finalità didattiche, sia nelle attività di istruzione in aula, sia nelle attività cosiddette a distanza. A contatto con concetti e strumenti elaborati in questi ambiti, quindi, lo studioso di letteratura italiana dovrebbe mettere in discussione concetti e strumenti tipici della propria disciplina, riflettere sul proprio ruolo di ricercatore e di docente nella produzione e distribuzione di contenuti disciplinari per la formazione degli studenti e, infine, individuare strumenti operativi che gli consentano di assumere il controllo sui processi di apprendimento e sul complesso rapporto che essi intrattengono con l'insegnamento.

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Résumé La ricerca del dibattito sul restauro nella Firenze del Novecento copre un arco temporale piuttosto lungo, che va dall'istituzione del Gabinetto dei restauri fiorentino, avvenuta tra il 1932 e il 1934 sino al 1966, anno della drammatica alluvione che travolse il patrimonio storico e artistico della città di Firenze. Sono più di trent'anni densi di storia, in cui grazie alla tradizionale vocazione artigiana messa in atto di volta in volta attraverso metodiche sperimentali, il Gabinetto dei restauri fiorentino, organizzato da Ugo Procacci affrontò dapprima l'emergenza bellica e, grazie alle esperienze maturate in quella circostanza, fronteggiò i danni provocati alle opere d'arte alluvionate. Lo scopo della ricerca è stato proprio quello di individuare gli aspetti ancora attuali del dibattito sul restauro e sulla conservazione. Filo conduttore è stato il dibattito sull'unificazione dei princìpi del restauro in Italia e quindi, dei suoi riflessi a Firenze. Nella prima parte della ricerca, trattando degli inizi dell'attività del Gabinetto dei restauri di Firenze era inevitabile studiare i riflessi che la creazione dell'Istituto Centrale del Restauro ha avuto sull'ambiente fiorentino. L'incombere della seconda guerra mondiale ebbe un peso determinante nell'accelerare i tempi di attuazione di un simile progetto: si temeva fortemente per le sorti del patrimonio artistico italiano e alle Soprintendenze sarebbe spettato il compito di mettere in salvo il maggior numero possibile di opere d'arte nei rifugi antiaerei e, successivamente, provvedere al restauro delle opere danneggiate: la questione dell'unificazione dei metodi da seguire nel campo del restauro e della conservazione delle opere d'arte era divenuta argomento di urgente attualità a guerra conclusa, soprattutto in vista del recupero delle opere danneggiate, Nella seconda parte del lavoro, trattando gli aspetti più attuali e quindi problematici della storia del restauro fiorentino, in particolare riferiti all'arco cronologico che va dalla metà degli anni Cinquanta sino alla fine degli anni Sessanta, è risultato di estremo interesse analizzare le cause e gli effetti della nota "stagione degli stacchi" e quindi l'avvio del dibattito sulla conservazione preventiva delle pitture murali esposte all'aperto. La questione relativa alla conservazione delle pitture murali esposte all'aperto, nei chiostri e nei tabernacoli, rappresentò il caso paradigmatico attorno al quale l'interesse e le soluzioni adottate per la salvaguardia dei cicli pittorici trovarono gli studiosi e i teorici del restauro italiani e stranieri per un'unica volta tutti concordi nell'avvalersi della prassi sistematica preventiva dello strappo delle pitture murali e del distacco delle sottostanti sinopie. Fu dunque questa l'unica occasione in cui si assistette ad una vera unificazione di intenti a livello nazionale.

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Therapeutic drug monitoring (TDM), i.e., the quantification of serum or plasma concentrations of medications for dose optimization, has proven a valuable tool for the patient-matched psychopharmacotherapy. Uncertain drug adherence, suboptimal tolerability, non-response at therapeutic doses, or pharmacokinetic drug-drug interactions are typical situations when measurement of medication concentrations is helpful. Patient populations that may predominantly benefit from TDM in psychiatry are children, pregnant women, elderly patients, individuals with intelligence disabilities, forensic patients, patients with known or suspected genetically determined pharmacokinetic abnormalities or individuals with pharmacokinetically relevant comorbidities. However, the potential benefits of TDM for optimization of pharmacotherapy can only be obtained if the method is adequately integrated into the clinical treatment process. To promote an appropriate use of TDM, the TDM expert group of the Arbeitsgemeinschaft für Neuropsychopharmakologie und Pharmakopsychiatrie (AGNP) issued guidelines for TDM in psychiatry in 2004. Since then, knowledge has advanced significantly, and new psychopharmacologic agents have been introduced that are also candidates for TDM. Therefore the TDM consensus guidelines were updated and extended to 128 neuropsychiatric drugs. 4 levels of recommendation for using TDM were defined ranging from "strongly recommended" to "potentially useful". Evidence-based "therapeutic reference ranges" and "dose related reference ranges" were elaborated after an extensive literature search and a structured internal review process. A "laboratory alert level" was introduced, i.e., a plasma level at or above which the laboratory should immediately inform the treating physician. Supportive information such as cytochrome P450 substrateand inhibitor properties of medications, normal ranges of ratios of concentrations of drug metabolite to parent drug and recommendations for the interpretative services are given. Recommendations when to combine TDM with pharmacogenetic tests are also provided. Following the guidelines will help to improve the outcomes of psychopharmacotherapy of many patients especially in case of pharmacokinetic problems. Thereby, one should never forget that TDM is an interdisciplinary task that sometimes requires the respectful discussion of apparently discrepant data so that, ultimately, the patient can profit from such a joint effort.

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La present investigació parteix de la urgència de revisar la poesia catalana contemporània des dels paràmetres de la teoria literària que abracen l’àmbit de la representació del desig. Sota aquest paraigües teòric i la seva estricta vinculació amb les noves formulacions del subjecte líric postmodern, he proposat un estudi comparatiu entre tres grans poètiques que han marcat, cada una d’elles en el seu context socioliterari, un punt d’inflexió: Gabriel Ferrater, Maria-Mercè Marçal i Enric Casasses. Més enllà de la ruptura moderna entre escriptura i exaltació d’una subjectivitat única i monolítica, he investigat i esclarit les variables retòriques (teoria literària ) i ontològiques (discursos filosòfics) que coparticipen en la instal•lació d’un subjecte líric i un quefer poètic postmoderns. Un nou posicionament de la veu lírica que transforma la identitat textural en un procés, en una recerca. Així és que l’alteritat amorosa s’evidencia com el centre de representació i experimentació dels límits del jo líric. A partir de les aproximacions teòriques sobre la representació del desig –que des del postestructuralisme han arribat, mitjançant la crítica literària feminista, fins als nostres dies -, he establert les coordenades metodològiques que justifiquen el triangle comparatiu i m’han permès mostrar com la poesia eròticoamorosa és epicentre de la poesia i la poètica dels tres autors. L’exègesi de les seves obres ha guiat la investigació cap a l’abordatge de les construccions dels “jo” lírics, tot prenent com a centre: a) l’escriptura, obertura cap a l’Altre, b) el subjecte de l’enunciació com a subjecte desitjant, c) les representacions de l’altre/a amorós, d) les retòriques del desig, e) la recerca del plaer textual, i f)moral i poètiques. L’objectiu final ha estat dibuixar un mapa de carreteres per guiar els itineraris de l’escriptura del desig en la nostra poesia i, palesar, a mode de síntesi i d’obertura, com l’obra d’Enric Casasses recull la retòrica de l’alteritat amorosa i funda, des d’ella, la necessitat de la paraula oral i l’acció poètiques.

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Questo manuale propone un'introduzione all'analisi dei percorsi di vita individuali in una prospettiva interdisciplinare che integra sociologia, demografia, psicologia sociale e dello sviluppo. Quali sono le più importanti trasformazioni dell'identità che caratterizzano il percorso di vita e quali strategie di regolazione del Sè sono utilizzate dagli individui per superare gli eventi critici dell'esistenza? In che modo il contesto storico e sociale influisce sulle traiettorie individuali? Nel rispondere a tali interrogativi gli autori illustrano, sintetizzando i principali contributi della ricerca, l'évoluzione delle traiettorie familiari e relazionali, professionali e di aprtecipazione sociale, oltre a quelle collegate alla salute fisica e psichica, all'adolescenza alla vecchiaia.

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Background. Laboratory utilization has steadily increased with a corresponding increase in overall costs; several authors have attempted to measure the impact of inappropriateness on clinical outcomes but data are insufficient. The aim of the study is to assess the cost of inappropriateness of test-ordering behaviour for second-level coagulation tests (hemorrhagic diathesisand thrombophilia). Methods. We reviewed all second-level coagulation testrequests received by our department during a six months period. Clinicians must fill out a specific order form for these kind of tests, containing all informations deemed necessary for the laboratory specialist to evaluatethe appropriateness of the request. We identified all inappropriate requests and counted the numbers and types of all coagulation tests that were not performed during the period. An analysis of the laboratory activity costs was done in order to calculate the global costof each test in our department and to estimate the savings achieved. Results. On a total of 1664 second-level coagulationtest requests, we estimated 150 as completely inappropriate. We found an overall of 295 inappropriate testswhich were not performed. This resulted in an economic saving of 20.000 euro in 6 months. Conclusions. The analysis of cost of our intervention shows the urgent need for a definite and sustained reduction in inappropriate requests of second-level coagulation tests. Even though we estimated only the economic aspect of inappropriate testing, this is also associated with the overuse of diagnostic tests which entailsthe risk of generating erroneous results with potentialnegative consequences on patients' health.

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La prima parte della ricerca è un approfondito studio dell'endecasillabo della Gerusalemme Liberata: in particolar modo, analizzo con un metodo statistico-quantitativo morfologia prosodica e tipologie del verso epico tassiano e distribuzione dei diversi tipi ritmici all'interno dell'ottava, tenendo naturalmente conto della necessaria connessione tra fisionomia ritmico-prosodica del verso e le strutture retoriche e sintattiche. Tale analisi, condotta con una prospettiva comparativa nei confronti di altre opere tassiane (Rinaldo, Conquistata) e della precedente tradizione in ottave, porta a riscontrare delle linee evolutive coerenti nella direzione di un progressivo innalzamento verso il modello lirico petrarchesco e dellacasiano e di un complessivo 'aggravamento' delle strutture stilistiche. I risultati permettono di mettere in discussione la vulgata critica che considererebbe monotono l'endecasillabo della Liberata: questo è negato, oltre che dall'evidenza delle statistiche, dal piano melodico e intonativo del verso, dato che diversi fattori stilistici interagenti (inarcature; struttura prevalentemente paratattica; dispositio molto mossa; moltiplicazione delle pause interne al verso) contribuiscono a minare la stabiliintonativa dell'endecasillabo, nella direzione del contrappunto tra movimento della frase e cadenze del verso. Analogamente, lo studio della fisionomia dell'ottava (seconda parte della ricerca) mostra da un lato il mantenimento di un modello di stanza 'pari', sostanzialmente affine al modello ariostesco, dall'altro una disposizione dei materiali verbali tesa a sommuovere internamente l'incedere per distici. Questo è legato alla strategia narrativa, di disposizione delle sequenze diegetiche: si possono infatti notare sovente aggregazioni di distici la cui continuità logico-argomentativa travalica la misura dell'ottava, rinnovando il rapporto dinamico e contrappuntistico tra forme metriche e fluire della narrazione. Ciò ha una funzione solidale proprio con lo sviluppo narrativo, dato che diversi espedienti stilistici paiono concorrere alla realizzazione di quella varietà nell'unità aristotelicamente centrale nell'elaborazione teorica tardocinquecentesca e tassiana in particolare. Nella terza parte del lavoro, infine, provo ad allontanare la lente dalla microscopia metrica e cerco di porre in relazione i dati metrico-stilistici con quelli sintattico-retorici già studiati dalla critica, provando a verificare nella concreta prassi poetica la teoria della commistione degli stili, così come viene progressivamente definendosi nella ricca produzione teorica del Tasso: centrale è la questione del dosaggio di artifici simmetrici, tipici del genere lirico, e asimmetrici, caratteristici dello stile grave, dosaggio coerente che si rivela in grado di illuminare da una prospettiva appunto stilistica le oscillazioni e le screziature del più grande poema tardorinascimentale.

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In questo inizio di secolo, la nuova organizzazione sociale del lavoro pone una serie di domande e di sfide ai ricercatori che intendono aiutare le persone a progettare la loro vita lavorativa. Nell'era della globalizzazione anche per quanto riguarda il career counseling, abbiamo deciso di affrontare queste problematiche e di dare delle risposte che si caratterizzassero come innovative attraverso la costituzione di un forum di discussione internazionale. Si è proceduto in questo modo per evitare le difficoltà che generalmente si incontrano quando si mettono a punto dei modelli e dei metodi in un Paese e poi si esportano in altre culture con l'intento di adattarli alle stesse. Questo articolo presenta i primi risultati della collaborazione che si è registrata - un modello e dei metodi per la consulenza di orientamento. Il modello per l'intervento nell'ambito dell'approccio Life Design si caratterizza per cinque presupposti relativi al modo di vedere le persone e la loro vita lavorativa. Essi riguardano le possibilità contestuali, i processi dinamici, i progressi non-lineari, le molteplici prospettive e la presenza di pattern personali. Partendo da questi cinque presupposti abbiamo messo a punto un modello basato sull'epistemologia del costruzionismo sociale, che sostiene che la conoscenza e l'identità di un individuo sono i prodotti dell'interazione sociale e che il significato è costruito attraverso il discorso. Questo approccio fa riferimento anche alla teoria della costruzione di sé di Guichard (2005) e della costruzione della vita professionale di Savickas (2005), che descrivono le azioni utili a facilitare la progettazione del proprio futuro. Particolare attenzione viene data agli interventi nel corso dell'arco di vita, olistici, contestuali e preventivi.