956 resultados para Bauerle, William
Resumo:
Incluye Bibliografía
Resumo:
Incluye Bibliografía
Resumo:
Coordenação de Aperfeiçoamento de Pessoal de Nível Superior (CAPES)
Resumo:
Documento de trabajo para el Panel de América Latina, Santiago, 16-20 julio 1979
Resumo:
Neste artigo tratamos da participação de Sir William Thomson na instalação do cabo telegráfico submarino entre Pernambuco e o Pará realizada pela Western and Brazilian Telegraph Company nos meses de agosto e setembro de 1873.
Resumo:
Sob a influência de seu predecessor mais forte, John Milton, o poeta, pintor e gravurista William Blake reage a essa influência incorporando-a dinamicamente à sua poesia. Porém, a reação à influência poética é mais abrangente que a incorporação do Paradise Lost, de John Milton, ao seu poema Milton: a Poem in Two Books e conduz o autor a criar uma linguagem poética na qual as referências extratextuais verbais e visuais são transferidas, por meio de metalinguagem, para o interior do próprio poema. Sem referências claras para ajudá-lo, o leitor é induzido a criar suas referências subjetivas e dar sentido ao texto, transformando-se, assim, de leitor passivo, em leitor/criador ativo. Palavras-chave: William Blake; iluminuras; John Milton; influência; reação; sistema verbal/visual.
Resumo:
This work presents intricacies of "truth" in the historical novel Confessions of Nat Turner, by William Styron, considering the point-of-view of the novel's narrator. When speaking about the black, Styron somehow keeps the white's perspective, and also perpetuates the distance created by the slavery and segregationist system of the United States of America.
Resumo:
Fundação de Amparo à Pesquisa do Estado de São Paulo (FAPESP)
Resumo:
The William Boyce White, Jr. Papers consists of his genealogical research as well as his research related to the history of York County and Rock Hill, SC. The papers also include records and manuscripts relating to several of his published works. Mr. White is a Rock Hill native and taught at the Winthrop Training School (WTS) from 1958-1965 and taught at Rock Hill High School following the closing of the high school portion of the WTS. He also taught in Clover before coming to Winthrop. He was the organist at First Presbyterian Church in Rock Hill from 1945 until he moved to Virginia. His interest in local history covers the Rock Hill train depot (included in the collection is a tintype of the original depot ca. 1860s), Colonel William Hill, the Catawba River, Catawba Indians, Rock Hill and York County schools, historic homes (includes several photographs, many of which were used by Elizabeth Reed in her long running series on historic homes in Rock HillEvening Herald), local churches, as well as Rock Hill, Fort Mill, Blackstocks, and York County in general. Of special interest is a copy of the Indian Land Chronicle dated January 21, 1859. Only three copies of the Chronicle are known to exist in the state of South Carolina. The genealogical research conducted by Mr. White covers many of the prominent names of York County and of South Carolina in general. Below is a list of the prominent family names covered in Mr. White’s research: Anderson; Bankhead; Barringer; Bell; Black; Button; Campbell; Carpenter; Coffey; Cowan; Crawford; Culp; Davis; Fennell; Fewell; Graham; Hanna; Hayes; Hill; Hutchison; Irwin/ Erwin; Johnson; Lee; Martin; Massey; McClain; McConnell; McCullough; McFadden; Miller; Mobley; Morrow; Neely; Neil; Patton; Pettus; Plexico/Plaxco; Rives; Robinson; Roddey; Setzer; Stephenson; Strait; Sturgis; Sutton; Templeton; Waggoner; Wallace; Wherry; White; Williams; Williamson; Workman; Wylie.
Resumo:
The William Douglas Beer Journals collection consists of photocopied journals which are accounts of Mr. Beer’s preparation for and participation in World War I. The journal gives an account of the hardships of war and its effects on American soldiers. Willie Beer was born in Columbia, Missouri on September 20, 1891 and died on February 4, 1950.
Resumo:
The collection consists of a photocopy of a typescript account of William Joseph Miller’s experiences as a soldier in the Confederate army, 12th Regiment, South Carolina Volunteers detailing his role in campaigns in South Carolina, Virginia and Maryland. Also included is a genealogy of William Joseph Miller’s family with his dates of birth and death and a photograph of Miller.
Resumo:
William V. (Bill) Sliter, an internationally known micropaleontologist and research geologist for the U.S. Geological Survey, passed away suddenly, October, 1997, while talking to a colleague in his office. In his honor, B. Huber, T. Bralower, and M. Leckie organized a keynote symposium ‘‘Paleoecological and Geochemical Signatures of Cretaceous Anoxic Events’’ at the 1998 annual meeting of the Geological Society of America in Toronto, Canada. This theme issue of the Journal of Foraminiferal Research contains the published papers from the symposium and is dedicated to his memory.
Resumo:
Durante il secolo scorso sono state individuate alcune mutazioni per il colore della buccia della varietà William che invece di essere giallo arriva a maturazione con diverse tonalità di colore rosso. L’intensità e la tipologia del fenotipo dovuto a questa mutazione mostra una variabilità all’interno dei diversi cloni rossi di questa cultivar: Max Red Bartlett, Rosired e Sensation. Questa mutazione è ereditabile e usando come genitore uno dei sopra-citati mutanti per il rosso sono state prodotte altre cultivar caratterizzate da buccia rossa come Cascade. Max Red Bartlett presenta una intensa colorazione rossa nelle prime fasi di maturazione per poi striarsi perdendo di lucentezza e non ricoprendo totalmente la superficie del frutto. Max Red Bartlett ha inoltre il problema di regressione del colore. Questa mutazione infatti non è stabile e dopo qualche anno può regredire e presentare il fenotipo di William. Diverso è invece lo sviluppo per esempio di Rosired che durante le prime fasi di accrescimento del frutto è identica a Williams (di colore verde con la parte del frutto rivolta verso il sole leggermente rossastra) per poi virare e mantenere un vivo colore rosso su tutta la superficie del frutto. Questa tesi si è proposta di caratterizzare questa mutazione che coinvolge in qualche modo la via biosintetica per la sintesi del colore. In particolare si è cercato di investigare sui probabili geni della via degli antociani coinvolti e in quale modo vengono espressi durante la maturazione del frutto, inoltre si è cercato di trovare quali specifiche molecole venissero diversamente sintetizzate. Le cultivar utilizzate sono state William e Max Red Bartlett. Di quest’ultima era già disponibile una mappa molecolare, ottenuta sulla popolazione di’incrocio di Abate Fetel (gialla) x MRB (rossa) con AFLP e SSR, quest’ultimi hanno permesso di denominare i diversi linkage group grazie alla sintenia con le altre mappe di pero e di melo. I semenzali appartenenti a questa popolazione, oltre a dimostrare l’ereditarietà del carattere, erano per il 50% gialli e 50% rossi. Questo ha permesso il mappaggio di questo carattere/mutazione che si è posizionato nel linkage group 4. Una ricerca in banca dati eseguita in parallelo ha permesso di trovare sequenze di melo dei geni coinvolti nella via biosintetica degli antociani (CHS, CHI, F3H, DFR, ANS e UFGT), sulle quali è stato possibile disegnare primer degenerati che amplificassero su DNA genomico di pero. Le amplificazioni hanno dato frammenti di lunghezza diversa. Infatti nel caso di F3H e DFR l’altissima omologia tra melo e pero ha permesso l’amplificazione quasi totale del gene, negli altri casi invece è stato necessario utilizzare primer sempre più vicini in modo da facilitare l’amplificazione. I frammenti ottenuti sono stati clonati sequenziati per confermare la specificità degli amplificati. Non sono stati evidenziati polimorfismi di sequenza in nessuna delle sei sequenze tra William e Max Red Bartlett e nessun polimorfismo con Abate, per questo motivo non è stato possibile mapparli e vedere se qualcuno di questi geni era localizzato nella medesima posizione in cui era stato mappato il “colore/mutazione”. Sulle le sequenze ottenute è stato possibile disegnare altri primer, questa volta specifici, sia per analisi d’espressione. Inizialmente è stato sintetizzato il cDNA dei geni suddetti per retrotrascrizione da RNA estratto sia da bucce sia da foglie appena germogliate (le quali presentano solo in questa fase una colorazione rossastra in MRB ma non in William). Al fine di osservare come varia l’espressione dei geni della via biosintetica delle antocianine durante la fase di maturazione dei frutti, sono stati fatti 4 campionamenti, il primo a 45gg dalla piena fioritura, poi a 60, 90, 120 giorni. Foglie e bucce sono state prelevate in campo e poste immediatamente in azoto liquido. Dai risultati con Real Time è emerso che vi è una maggiore espressione nelle prime fasi di sviluppo in Max Red Bartlett per poi calare enormemente in giugno. Si potrebbe ipotizzare che ci sia una reazione di feed back da parte della piante considerando che in questa fase il frutto non si accresce. I livelli di espressione poi aumentano verso la fase finale della maturazione del frutto. In agosto, con l’ultimo campionamento vi è una espressione assai maggiore in Max Red Bartlett per quei geni posti a valle della via biosintetica per la sintesi delle antocianine. Questo risultato è confermato anche dal livello di espressione che si riscontra nelle foglie. In cui i geni F3H, LDOX e UFGT hanno un livello di espressione nettamente maggiore in Max Red Bartlett rispetto a William. Recentemente Takos et al (2006) hanno pubblicato uno studio su un gene regolatore della famiglia Myb e ciò ha permesso di ampliare i nostri studi anche su questo gene. L’altissima omologia di sequenza, anche a livello di introni, non ha permesso di individuare polimorfismi tra le varietà Abate Fetel e Max Red Bartlett, per nessun gene ad eccezione proprio del gene regolatore Myb. I risultati ottenuti in questa tesi dimostrano che in pero l’espressione relativa del gene Myb codificante per una proteina regolatrice mostra una netta sovra-espressione nel primo stadio di maturazione del frutto, in Max Red Bartlett 25 volte maggiore che in William. All’interno della sequenza del gene un polimorfismo prodotto da un microsatellite ha permesso il mappaggio del gene nel linkage group 9 in Max Red Bartlett e in Abate Fetel. Confrontando questo dato di mappa con quello del carattere morfologico rosso, mappato nel linkage group 4, si deduce che la mutazione non agisce direttamente sulla sequenza di questo gene regolatore, benché sia espresso maggiormente in Max Red Bartlett rispetto a William ma agisca in un altro modo ancora da scoprire. Infine per entrambe le varietà (William e Max Red Bartlett) sono state effettuate analisi fenotipiche in diversi step. Innanzi tutto si è proceduto con una analisi preliminare in HPLC per osservare se vi fossero differenze nella produzione di composti con assorbenza specifica delle antocianine e dei flavonoidi in generale. Si è potuto quindi osservare la presenza di due picchi in Max Red Bartlett ma non in William. La mancanza di standard che coincidessero con i picchi rilevati dallo spettro non ha permesso in questa fase di fare alcuna ipotesi riguardo alla loro natura. Partendo da questo risultato l’investigazione è proceduta attraverso analisi di spettrometria di massa associate ad una cromatografia liquida identificando con una certa precisione due composti: la cianidina-3-0-glucoside e la quercitina-3-o-glucoside. In particolare la cianidina sembra essere la molecola responsabile della colorazione della buccia nei frutti di pero. Successive analisi sono state fatte sempre con lo spettrometro di massa ma collegato ad un gas cromatografo per verificare se vi fossero delle differenze anche nella produzione di zuccheri e più in generale di molecole volatili. L’assenza di variazioni significative ha dimostrato che la mutazione coinvolge solo il colore della buccia e non le caratteristiche gustative e organolettiche di William che restano inalterate nel mutante.