998 resultados para Ballerina,Cloud Native,API,Linguaggio di Programmazione


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La tesi si pone l’obiettivo di indagare il ruolo del portico nella città, non come singolo episodio architettonico, bensì come bene culturale diffuso in maniera capillare. Si vuole sottolineare l’importanza del binomio portici e tessuto urbano, poiché spesso ci si limita a studiarne solo l’evoluzione dei metodi costruttivi e del linguaggio. Il susseguirsi di episodi porticati, indistintamente dalla propria ricchezza architettonica, definisce la forma della città ed eleva il tessuto edilizio a monumento, pertanto una distinzione tra emergenze architettoniche ed edilizia minore, in termini di valore, non risulta soltanto superflua, ma bensì fuorviante. Il valore del portico è intrinseco alla sua presenza e si incorrerebbe in una serie di disguidi ad affermare che sono gli edifici monumentali a dare valore alla città: Portici monumentali e seriali dialogano nel continuum dando vita ad un unicum che assume valore in quanto intero, non totale, come più volte affermato da Cesare Brandi. La ricerca in parallelo sull’evoluzione urbanistica della città e sull’origine e lo sviluppo dei portici, intrecciata con i dati relativi ai rilievi diretti delle sezioni stradali e dei casi studio, ha permesso la ricostruzione dello sviluppo del portico in relazione all’evoluzione del tessuto urbano nel corso dei secoli, individuando tre momenti ritenuti fondamentali: la diffusione dell’elemento porticato nelle città medievali, la risposta politica di bologna e il portico come elemento determinante l’evoluzione del linguaggio della città. Si è così dimostrato come la città, in ogni epoca storica, abbia identificato nei portici un mezzo tramite il quale rinascere senza perdere la propria storicità e continuità architettonica. In conclusione, si è elaborata una “carta del restauro dei portici”, che possa indirizzare l’intervento di restauro verso un approccio culturale, al fine di garantire la salvaguardia dell’intero sistema porticato, a prescindere dal linguaggio del singolo manufatto.

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L’elaborato si apre presentando il concetto di Pavement Managemet System (PMS), un modello di gestione degli interventi di manutenzione che le pavimentazioni di una rete stradale dovranno subire nel corso del tempo. Uno dei punti di forza del Pavement Management System, è costituito dalla diretta comparazione tra i costi delle strategie programmate e i relativi benefici, che consente di scegliere l’alternativa più efficace. Nel secondo capitolo viene descritto il catasto stradale, strumento di fondamentale importanza per la gestione del patrimonio stradale e per il funzionamento del Pavement Management System. Esso infatti è l’elemento di collegamento tra la sicurezza e la programmazione della manutenzione. Il terzo capitolo espone il caso di studio del quartiere di Campo di Marte del Comune di Firenze. L’elemento di partenza di questo capitolo è il database dei sinistri stradali, il quale aiuta ad individuare alcune carenze della sovrastruttura che potrebbero essere causa di disagi o addirittura di incidenti. Dall’analisi si possono quindi dedurre utili indicazioni sul tipo di interventi che si rendono necessari per garantire la sicurezza e sulle priorità degli interventi stessi. Successivamente vengono descritte le modalità di rilievo per il quartiere oggetto del caso di studio ed esposti i risultati. Questi, uniti a quelli degli indici di stato prestazionali, danno vita alla pianificazione degli interventi di manutenzione necessari. Il quarto ed ultimo capitolo contiene i piani di manutenzione, con la relativa catalogazione degli interventi di manutenzione e riabilitazione. Questi vengono pianificati con l’ausilio dei risultati provenienti dai rilievi e dagli indici di stato prestazionali. Infine vengono presentati a titolo di esempio, tre casi reali di piano operativo degli interventi sulle pavimentazioni di strade appartenenti al quartiere di Campo di Marte.

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Lo studio ha indagato l’impatto delle reti di distribuzione idrica sulla qualità dell’acqua ed il supporto che in questo ambito possono fornire i modelli numerici nella redazione dei Piani di Sicurezza delle Acque (PSA) o Water Safety Plan (WSP). In una prima fase, esso è stato analizzato prendendo atto del percorso normativo europeo e nazionale e delle linee guida fornite dall’Organizzazione Mondiale di Sanità (OMS) e dall’Istituto Superiore di Sanità (ISS) che hanno portato i Piani di Sicurezza delle Acque nell’ambito del controllo delle acque potabili, tenendo conto, anche, dei vari soggetti coinvolti e delle problematiche generate dai cambiamenti climatici. In una seconda fase, si è analizzato il caso studio della rete di distribuzione idrica della città di Cesena, fornito dal gestore HERA S.p.A., modellando la qualità dell’acqua attraverso il programma EPANET 2.2. Questa analisi è stata sviluppata successivamente alla calibrazione del modello idraulico. Per gli aspetti che richiedono una georeferenziazione è stato utilizzato il programma open source QGIS, mentre per le analisi dei dati e le elaborazioni statistiche relative al campionamento del cloro residuo e delle portate immesse dalle fonti idriche è stato utilizzato il linguaggio R. E' stato quindi possibile creare mappe georeferenziate per diversi momenti della giornata del tempo di permanenza dell'acqua nella rete di distribuzione, delle concentrazioni di cloro residuo dell'acqua prelevata dagli utenti e analizzare il ruolo dei serbatoi di compenso.

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Le malattie rare pongono diversi scogli ai pazienti, ai loro familiari e ai sanitari. Uno fra questi è la mancanza di informazione che deriva dall'assenza di fonti sicure e semplici da consultare su aspetti dell'esperienza del paziente. Il lavoro presentato ha lo scopo di generare da set termini correlati semanticamente, delle frasi che abbiamo la capacità di spiegare il legame fra di essi e aggiungere informazioni utili e veritiere in un linguaggio semplice e comprensibile. Il problema affrontato oggigiorno non è ben documentato in letteratura e rappresenta una sfida interessante si per complessità che per mancanza di dataset per l'addestramento. Questo tipo di task, come altri di NLP, è affrontabile solo con modelli sempre più potenti ma che richiedono risorse sempre più elevate. Per questo motivo, è stato utilizzato il meccanismo di recente pubblicazione del Performer, dimostrando di riuscire a mantenere uno stesso grado di accuratezza e di qualità delle frasi prodotte, con una parallela riduzione delle risorse utilizzate. Ciò apre la strada all'utilizzo delle reti neurali più recenti anche senza avere i centri di calcolo delle multinazionali. Il modello proposto dunque è in grado di generare frasi che illustrano le relazioni semantiche di termini estratti da un mole di documenti testuali, permettendo di generare dei riassunti dell'informazione e della conoscenza estratta da essi e renderla facilmente accessibile e comprensibile al pazienti o a persone non esperte.

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A differenza di quanto avviene nel commercio tradizionale, in quello online il cliente non ha la possibilità di toccare con mano o provare il prodotto. La decisione di acquisto viene maturata in base ai dati messi a disposizione dal venditore attraverso titolo, descrizioni, immagini e alle recensioni di clienti precedenti. É quindi possibile prevedere quanto un prodotto venderà sulla base di queste informazioni. La maggior parte delle soluzioni attualmente presenti in letteratura effettua previsioni basandosi sulle recensioni, oppure analizzando il linguaggio usato nelle descrizioni per capire come questo influenzi le vendite. Le recensioni, tuttavia, non sono informazioni note ai venditori prima della commercializzazione del prodotto; usando solo dati testuali, inoltre, si tralascia l’influenza delle immagini. L'obiettivo di questa tesi è usare modelli di machine learning per prevedere il successo di vendita di un prodotto a partire dalle informazioni disponibili al venditore prima della commercializzazione. Si fa questo introducendo un modello cross-modale basato su Vision-Language Transformer in grado di effettuare classificazione. Un modello di questo tipo può aiutare i venditori a massimizzare il successo di vendita dei prodotti. A causa della mancanza, in letteratura, di dataset contenenti informazioni relative a prodotti venduti online che includono l’indicazione del successo di vendita, il lavoro svolto comprende la realizzazione di un dataset adatto a testare la soluzione sviluppata. Il dataset contiene un elenco di 78300 prodotti di Moda venduti su Amazon, per ognuno dei quali vengono riportate le principali informazioni messe a disposizione dal venditore e una misura di successo sul mercato. Questa viene ricavata a partire dal gradimento espresso dagli acquirenti e dal posizionamento del prodotto in una graduatoria basata sul numero di esemplari venduti.

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In the last few years, mobile wireless technology has gone through a revolutionary change. Web-enabled devices have evolved into essential tools for communication, information, and entertainment. The fifth generation (5G) of mobile communication networks is envisioned to be a key enabler of the next upcoming wireless revolution. Millimeter wave (mmWave) spectrum and the evolution of Cloud Radio Access Networks (C-RANs) are two of the main technological innovations of 5G wireless systems and beyond. Because of the current spectrum-shortage condition, mmWaves have been proposed for the next generation systems, providing larger bandwidths and higher data rates. Consequently, new radio channel models are being developed. Recently, deterministic ray-based models such as Ray-Tracing (RT) are getting more attractive thanks to their frequency-agility and reliable predictions. A modern RT software has been calibrated and used to analyze the mmWave channel. Knowledge of the electromagnetic properties of materials is therefore essential. Hence, an item-level electromagnetic characterization of common construction materials has been successfully achieved to obtain information about their complex relative permittivity. A complete tuning of the RT tool has been performed against indoor and outdoor measurement campaigns at 27 and 38 GHz, setting the basis for the future development of advanced beamforming techniques which rely on deterministic propagation models (as RT). C-RAN is a novel mobile network architecture which can address a number of challenges that network operators are facing in order to meet the continuous customers’ demands. C-RANs have already been adopted in advanced 4G deployments; however, there are still some issues to deal with, especially considering the bandwidth requirements set by the forthcoming 5G systems. Open RAN specifications have been proposed to overcome the new 5G challenges set on C-RAN architectures, including synchronization aspects. In this work it is described an FPGA implementation of the Synchronization Plane for an O-RAN-compliant radio system.

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Il Museo Monumento al Deportato politico e razziale nel Castello dei Pio a Carpi (MO), a pochi passi dal Campo nazionale della deportazione razziale e politica di Fossoli, è il risultato di un concorso pubblico nazionale bandito nel 1963, frutto dell’impegno civile tra istituzioni, associazioni e intellettuali. Tra questi il gruppo BBPR il quale, in collaborazione con l’artista Renato Guttuso, si aggiudicheranno la vittoria del concorso. Il progetto vincitore, pur apportando alcune modifiche in fase di realizzazione, manterrà la sua impostazione antiretorica, utilizzando un linguaggio rigoroso e astratto. Partendo dalle caratteristiche che rendono quest’opera una struttura unica nel suo genere, obiettivo principale di questa ricerca di Dottorato è quello di restituire una genealogia del Museo Monumento al Deportato politico e razziale dei BBPR, ricostruendo il quadro culturale e politico italiano nel lasso di tempo che intercorre dalla fine della Seconda Guerra Mondiale (1945) e l’anno della sua inaugurazione (1973). Tale approccio metodologico scelto costituisce l’aspetto di novità della ricerca: un punto di vista ancora inedito con cui guardare il Museo-Monumento, differenziandosi, così, dalle più recenti pubblicazioni sullo stesso, le quali si concentrano soprattutto sulle logiche progettuali del Museo. In conclusione, lo scopo di questa tesi è quella di dare una nuova chiave interpretativa al Museo, che sia non solo un arricchimento alla sua conoscenza ma che, altresì, attesti l’esistenza di un’identità, altrettanto unica e irripetibile, della memoria della deportazione nella cultura architettonica italiana presa in esame, frutto di una “cultura condivisa” tra architetti, artisti, scrittori, politici e intellettuali, accumunati dalle tragiche vicende che in quest’opera si vogliono narrare.

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Nonostante le importanti ricadute che gli impianti protesici di caviglia hanno nella qualità della vita dei pazienti che si sottopongono ad intervento di sostituzione articolare, le reali proprietà biomeccaniche e cinematiche in-vivo e sotto carico degli impianti protesici sono state scarsamente studiate e descritte in letteratura. Lo scopo di questa trattazione è quella di valutare la cinematica protesica complessiva, in vivo, attraverso l’utilizzo dell’Analisi Radiostereometrica model-based (MB-RSA) e di ulteriori metodiche clinico-strumentali. La valutazione cinematica è stata permessa dall’analisi della posizione degli impianti attraverso la MB-RSA. Tra gli obiettivi secondari, i pazienti sono stati valutati clinicamente mediante AOFAS Ankle-Hindfoot score e SF-36, mediante full-body gait analysis con sensori inerziali e valutazione posturale-stabilometrica mediante Y Balance Test e workstation dedicata Delos DPPS. I pazienti sottoposti ad iter completo con valutazione clinica e strumentale a fine follow-up sono risultati 18 (2 drop-out). Il ROM complessivo a catena cinetica chiusa ha evidenziato una dorsi-plantarflessione complessiva media di 19.84°. Gli score clinici hanno mostrato tutti un netto miglioramento nel post-operatorio. La gait analysis ha evidenziato uno schema del passo composto dai tre principali spike e compatibile con schemi fisiologici. Dal punto di vista cinematico, i risultati angolari MB-RSA ricavati durante questo lavoro di tesi evidenziano tutti e 6 i gradi di libertà, dato coerente con la mobilità di una caviglia nativa. Valori di articolarità differenti sono stati registrati mediante sensori inerziali. Infine, in una valutazione cinematica complessiva, le possibili implicazioni sul bilanciamento posturale e propriocettivo presente nelle caviglie artrosiche e successivamente sottoposte a sostituzione protesica totale sono ampiamente descritte e discusse. I dati raccolti in questo lavoro di tesi rappresentano il risultato di una valutazione cinematica complessiva, e potranno aiutare a definire una tipologia di soggetto artrosico in cui i risultati siano verosimilmente migliori ed eventualmente a migliorare design e strumentari futuri.

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The deployment of ultra-dense networks is one of the most promising solutions to manage the phenomenon of co-channel interference that affects the latest wireless communication systems, especially in hotspots. To meet the requirements of the use-cases and the immense amount of traffic generated in these scenarios, 5G ultra-dense networks are being deployed using various technologies, such as distributed antenna system (DAS) and cloud-radio access network (C-RAN). Through these centralized densification schemes, virtualized baseband processing units coordinate the distributed access points and manage the available network resources. In particular, link adaptation techniques are shown to be fundamental to overall system operation and performance enhancement. The core of this dissertation is the result of an analysis and a comparison of dynamic and adaptive methods for modulation and coding scheme (MCS) selection applied to the latest mobile telecommunications standards. A novel algorithm based on the proportional-integral-derivative (PID) controller principles and block error rate (BLER) target has been proposed. Tests were conducted in a 4G and 5G system level laboratory and, by means of a channel emulator, the performance was evaluated for different channel models and target BLERs. Furthermore, due to the intrinsic sectorization of the end-users distribution in the investigated scenario, a preliminary analysis on the joint application of users grouping algorithms with multi-antenna and multi-user techniques has been performed. In conclusion, the importance and impact of other fundamental physical layer operations, such as channel estimation and power control, on the overall end-to-end system behavior and performance were highlighted.

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Cresciuto in una delle botteghe artistiche più prolifiche e illustri della Bologna di metà Seicento, Benedetto Gennari riuscì a distinguersi più degli altri collaboratori del Guercino per una brillante carriera all’estero internazionale che lo portò prima in Francia e poi in Inghilterra, dove seppe ritagliarsi uno spazio di rilievo tra i ranghi della corte, ottenendo finanche la nomina di primo pittore di Giacomo II Stuart. Partendo dall’analisi dei suoi Memoriali, dalla loro natura e dalle ragioni della loro compilazione, il presente studio intende indagare e restituire il profilo dell’artista. Attraverso l’analisi critica della documentazione autografa, di testimonianze edite e inedite e di informazione sui suoi guadagni e sul metodo di lavoro, il lavoro traccia le tappe della lunga attività del pittore, contraddistinta da commissioni di rilievo per importanti mecenati e collezionisti italiani e stranieri. Ben lontano dall’essere un semplice imitatore di provincia, Benedetto divenne un artista di corte, maturando un linguaggio raffinato e a tratti irriverente, che si configura come una personale variante del classicismo bolognese. Su questi aspetti fa luce l’apparato catalografico in cui trovano posto anche opere inedite, riletture iconografiche di quadri noti e indagini tecnico-diagnostiche effettuate, su due dipinti significativi, dal Laboratorio Diagnostico per i Beni Culturali del Dipartimento di Beni Culturali dell’Università di Bologna al fine di documentare la tecnica pittorica dell’artista dopo il suo trasferimento all’estero.

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The application of modern ICT technologies is radically changing many fields pushing toward more open and dynamic value chains fostering the cooperation and integration of many connected partners, sensors, and devices. As a valuable example, the emerging Smart Tourism field derived from the application of ICT to Tourism so to create richer and more integrated experiences, making them more accessible and sustainable. From a technological viewpoint, a recurring challenge in these decentralized environments is the integration of heterogeneous services and data spanning multiple administrative domains, each possibly applying different security/privacy policies, device and process control mechanisms, service access, and provisioning schemes, etc. The distribution and heterogeneity of those sources exacerbate the complexity in the development of integrating solutions with consequent high effort and costs for partners seeking them. Taking a step towards addressing these issues, we propose APERTO, a decentralized and distributed architecture that aims at facilitating the blending of data and services. At its core, APERTO relies on APERTO FaaS, a Serverless platform allowing fast prototyping of the business logic, lowering the barrier of entry and development costs to newcomers, (zero) fine-grained scaling of resources servicing end-users, and reduced management overhead. APERTO FaaS infrastructure is based on asynchronous and transparent communications between the components of the architecture, allowing the development of optimized solutions that exploit the peculiarities of distributed and heterogeneous environments. In particular, APERTO addresses the provisioning of scalable and cost-efficient mechanisms targeting: i) function composition allowing the definition of complex workloads from simple, ready-to-use functions, enabling smarter management of complex tasks and improved multiplexing capabilities; ii) the creation of end-to-end differentiated QoS slices minimizing interfaces among application/service running on a shared infrastructure; i) an abstraction providing uniform and optimized access to heterogeneous data sources, iv) a decentralized approach for the verification of access rights to resources.

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In this study, the production of bioactive secondary metabolites called "allelochemicals" by algae has been investigated, specifically focusing on polyunsaturated aldehydes (PUAs). PUAs are known to have adverse effects on planktonic grazers and on phytoplankton; however, their effect on benthic communities has been poorly studied. Macroalgae are ecosystem engineers that play an important role in the structure of the habitat and associated communities, presenting a great variability in their morphology and structural complexity, which is a primary factor in the structuring of associated communities. In recent decades, it has been seen how the introduction of invasive species can modify the benthic habitat structure, causing cascading effects on the trophic chain. The thesis includes several field and laboratory studies. Field studies examined aldehyde production by native and invasive macroalgal species (Sargassum muticum, in the Adriatic Sea, and Rugulopterix okamurae in the Strait of Gibraltar), their structural complexity, together with their associated phyto and meiobenthos. Two laboratory studies were conducted. The first one, based on microcosms experiments, evaluated the effect of PUA (produced by the diatom Skeletonema marinoi, or as decadienal analytical standard) on meiofauna. The second one evaluated the inhibitory effect of dilkamural, an allelopathic compound isolated from R. okamurae, on unicellular phototrophs. Our results showed that PUAs produced by macroalgae were species-specific and had a significant impact on the benthic community. The morphology of macroalgae was an important factor in shaping associated communities, particularly for microphytobenthos. Invasive species, such as S. muticum and R. okamurae, could reduce the biodiversity of native benthic communities and simplify the habitat. Dilkamural was hypothesized to be an allelochemical defense, and laboratory toxicity tests confirmed this hypothesis. Overall, this thesis sheds light on the importance of allelochemicals and macroalgal structural complexity in the benthic environment and highlights the potential impact of invasive species.

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The recent trend of moving Cloud Computing capabilities to the Edge of the network is reshaping how applications and their middleware supports are designed, deployed, and operated. This new model envisions a continuum of virtual resources between the traditional cloud and the network edge, which is potentially more suitable to meet the heterogeneous Quality of Service (QoS) requirements of diverse application domains and next-generation applications. Several classes of advanced Internet of Things (IoT) applications, e.g., in the industrial manufacturing domain, are expected to serve a wide range of applications with heterogeneous QoS requirements and call for QoS management systems to guarantee/control performance indicators, even in the presence of real-world factors such as limited bandwidth and concurrent virtual resource utilization. The present dissertation proposes a comprehensive QoS-aware architecture that addresses the challenges of integrating cloud infrastructure with edge nodes in IoT applications. The architecture provides end-to-end QoS support by incorporating several components for managing physical and virtual resources. The proposed architecture features: i) a multilevel middleware for resolving the convergence between Operational Technology (OT) and Information Technology (IT), ii) an end-to-end QoS management approach compliant with the Time-Sensitive Networking (TSN) standard, iii) new approaches for virtualized network environments, such as running TSN-based applications under Ultra-low Latency (ULL) constraints in virtual and 5G environments, and iv) an accelerated and deterministic container overlay network architecture. Additionally, the QoS-aware architecture includes two novel middlewares: i) a middleware that transparently integrates multiple acceleration technologies in heterogeneous Edge contexts and ii) a QoS-aware middleware for Serverless platforms that leverages coordination of various QoS mechanisms and virtualized Function-as-a-Service (FaaS) invocation stack to manage end-to-end QoS metrics. Finally, all architecture components were tested and evaluated by leveraging realistic testbeds, demonstrating the efficacy of the proposed solutions.

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La tesi si concentra sull'analisi del linguaggio economico, prestando particolare attenzione alla sua terminologia. L'importanza della terminologia economica risiede nella sua capacità di facilitare una comunicazione efficace nel campo dell'economia e di permettere una comprensione più ampia dei fenomeni economici da parte del pubblico. Tuttavia, a causa della sua complessità e specificità, essa può risultare difficile da comprendere per il pubblico laico. La ricerca affronta tre questioni chiave: definire la natura della terminologia economica e l'approccio più adatto per descriverla, determinare il livello di comprensione della terminologia economica e le variabili sociali ad essa correlate, e individuare le strategie migliori per diffondere la terminologia economica nella società. Per rispondere a queste domande, l'indagine si avvale di un approccio multidisciplinare che fonde linguistica, sociolinguistica e terminologia. Il risultato è un'analisi profonda del lessico economico e delle sue collocazioni, della comprensione della terminologia da parte del pubblico e delle strategie per migliorare tale comprensione e la sua diffusione.

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The pervasive availability of connected devices in any industrial and societal sector is pushing for an evolution of the well-established cloud computing model. The emerging paradigm of the cloud continuum embraces this decentralization trend and envisions virtualized computing resources physically located between traditional datacenters and data sources. By totally or partially executing closer to the network edge, applications can have quicker reactions to events, thus enabling advanced forms of automation and intelligence. However, these applications also induce new data-intensive workloads with low-latency constraints that require the adoption of specialized resources, such as high-performance communication options (e.g., RDMA, DPDK, XDP, etc.). Unfortunately, cloud providers still struggle to integrate these options into their infrastructures. That risks undermining the principle of generality that underlies the cloud computing scale economy by forcing developers to tailor their code to low-level APIs, non-standard programming models, and static execution environments. This thesis proposes a novel system architecture to empower cloud platforms across the whole cloud continuum with Network Acceleration as a Service (NAaaS). To provide commodity yet efficient access to acceleration, this architecture defines a layer of agnostic high-performance I/O APIs, exposed to applications and clearly separated from the heterogeneous protocols, interfaces, and hardware devices that implement it. A novel system component embodies this decoupling by offering a set of agnostic OS features to applications: memory management for zero-copy transfers, asynchronous I/O processing, and efficient packet scheduling. This thesis also explores the design space of the possible implementations of this architecture by proposing two reference middleware systems and by adopting them to support interactive use cases in the cloud continuum: a serverless platform and an Industry 4.0 scenario. A detailed discussion and a thorough performance evaluation demonstrate that the proposed architecture is suitable to enable the easy-to-use, flexible integration of modern network acceleration into next-generation cloud platforms.