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Descrizione dell'algoritmo crittografico AES, criteri adottati dal NIST per la scelta di AES e considerazioni sulla sua sicurezza.
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L’analisi compiuta in questa tesi di laurea è motivata da una passione che fin dall’infanzia ho coltivato: quella per il Giappone. Con il passare degli anni gli aspetti del Giappone che mi hanno stimolato e incuriosito sono evoluti, come la volontà di approfondire una conoscenza sempre più completa di questo popolo e della loro cultura – facendo anche tesoro dell’esperienza di viaggio fatta nel 2012, visitando Tokyo e Kyoto. Notai nel mio breve soggiorno a Tokyo un qualcosa che qua non trovavo negli edifici: un eterno conflitto con lo spazio. Sono rimasto sorpreso dagli spazi angusti, dalle dimensioni lillipuziane delle case, spesso caratterizzate da standard qualitativi intollerabili per un occidentale, ma allo stesso tempo mi ha impressionato la tecnologia disponibile per la vita di tutti i giorni, che permetteva di sopperire a queste mancanze o deficit. Kyoto mi ha invece colpito per la tradizione, per la storia, per le sue architetture lignee – una città capace di fare convivere in armonia il passato col presente nel pieno rispetto della natura. I suoi colori, i suoi paesaggi bucolici non li dimenticherò facilmente... Il percorso di analisi che si svolgerà in questa sede includerà, partendo dalla tradizione fino ad arrivare al presente, le tematiche di cui si è appena parlato: casa giapponese, misura, standard, spazio. Si è partiti dall’analisi descrittiva e dalle splendide illustrazioni del zoologo americano Edward Morse, analizzando il suo volume “Japanese Homes and Their Surroundings” pubblicato alla fine del 1800 e divenuto un libro di culto per gli architetti moderni, per poi arricchire l’analisi con le tantissime informazioni e tavole tecniche fornite da Heinrich Engel con il libro “The Japanese House – A tradition for contemporary architecture”, un testo veramente formativo e altamente specifico per l’architettura vernacolare giapponese. Si arricchisce la discussione con Paper e pubblicazioni di professori giapponesi, racconti di narrativa e guide sul Giappone, per poi concludere l’analisi con libri di architettura moderna giapponese come il volume di Naomi Pollock “Modern Japanese House” e riviste quali JA (Japan Architects) per fornire esempi contemporanei di costruzioni residenziali odierne.
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La tesi analizza il procedimento di doppiaggio e sottotitolaggio in italiano del cortometraggio in lingua inglese Triple Standard
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L’analisi della postura e del movimento umano costituiscono un settore biomedico in forte espansione e di grande interesse dal punto di vista clinico. La valutazione delle caratteristiche della postura e del movimento, nonché delle loro variazioni rispetto ad una situazione di normalità, possono essere di enorme utilità in campo clinico per la diagnosi di particolari patologie, così come per la pianificazione ed il controllo di specifici trattamenti riabilitativi. In particolare è utile una valutazione quantitativa della postura e del movimento che può essere effettuata solo utilizzando metodologie e tecnologie ‘ad hoc’. Negli ultimi anni la diffusione di sensori MEMS e lo sviluppo di algoritmi di sensor fusion hanno portato questi dispositivi ad entrare nel mondo della Motion Capture. Queste piattaforme multi-sensore, comunemente chiamate IMU (Inertial Measurement Unit), possono rappresentare l’elemento base di una rete sensoriale per il monitoraggio del movimento umano.
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La nascita della Internet of Things, come conseguenza dell'aumento della capacità di calcolo e adozione di connettività in nuovi dispositivi, ha permesso l'apporto di nuove tecnologie negli oggetti di uso quotidiano e ha cambiano il modo in cui le persone utilizzano e interagiscono con questi oggetti. La Home Automation, da sempre orientata al controllo locale e remoto di apparecchiature domestiche, non ha mai raggiunto una grande diffusione per colpa del costo elevato, una controproducente chiusura rispetto ad altri sistemi e una certa difficoltà nella sua programmazione da parte dei possibili utenti. Le possibilità offerte dalla IoT e i limiti della Home Automation hanno suggerito lo sviluppo di un sistema in grado si superare queste limitazioni sfruttando le tecnologie più adatte a integrare Smart Object e sistemi, gli uni con gli altri, in maniera semplice e rapida. Il progetto e lo sviluppo di una soluzione reale di Home Automation basata su un impianto domotico commerciale ha permesso di dimostrare come strumenti opensource e tecnologie orientate alla IoT consentano, se opportunamente integrate, di migliorare sia la fruibilità dei sistemi domotici, attraverso la maggiore apertura verso altri sistemi, sia l'interazione con l'utente che sarà in grado di creare in modo semplice e diretto scenari di utilizzo sempre nuovi.
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To evaluate retrospectively in patients with Crohn's disease (CD) if magnetic resonance (MR) motility alterations correlate with CD typical lesions leading to an increased detection rate.
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Animal models provide a basis for clarifying the complex pathogenesis of delayed cerebral vasospasm (DCVS) and for screening of potential therapeutic approaches. Arbitrary use of experimental parameters in current models can lead to results of uncertain relevance. The aim of this work was to identify and analyze the most consistent and feasible models and their parameters for each animal.
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Background There is concern that non-inferiority trials might be deliberately designed to conceal that a new treatment is less effective than a standard treatment. In order to test this hypothesis we performed a meta-analysis of non-inferiority trials to assess the average effect of experimental treatments compared with standard treatments. Methods One hundred and seventy non-inferiority treatment trials published in 121 core clinical journals were included. The trials were identified through a search of PubMed (1991 to 20 February 2009). Combined relative risk (RR) from meta-analysis comparing experimental with standard treatments was the main outcome measure. Results The 170 trials contributed a total of 175 independent comparisons of experimental with standard treatments. The combined RR for all 175 comparisons was 0.994 [95% confidence interval (CI) 0.978–1.010] using a random-effects model and 1.002 (95% CI 0.996–1.008) using a fixed-effects model. Of the 175 comparisons, experimental treatment was considered to be non-inferior in 130 (74%). The combined RR for these 130 comparisons was 0.995 (95% CI 0.983–1.006) and the point estimate favoured the experimental treatment in 58% (n = 76) and standard treatment in 42% (n = 54). The median non-inferiority margin (RR) pre-specified by trialists was 1.31 [inter-quartile range (IQR) 1.18–1.59]. Conclusion In this meta-analysis of non-inferiority trials the average RR comparing experimental with standard treatments was close to 1. The experimental treatments that gain a verdict of non-inferiority in published trials do not appear to be systematically less effective than the standard treatments. Importantly, publication bias and bias in the design and reporting of the studies cannot be ruled out and may have skewed the study results in favour of the experimental treatments. Further studies are required to examine the importance of such bias.
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The ACCESS trial examined the 12-month effectiveness of continuous therapeutic assertive community treatment (ACT) as part of integrated care compared to standard care in a catchment area comparison design in patients with schizophrenia spectrum disorders treated with quetiapine immediate release.
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The objective of this pilot investigation was to evaluate the utility and precision of already existing limited cone-beam computed tomography (CBCT) scans in measuring the endodontic working length, and to compare it with standard clinical procedures.
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BACKGROUND: The International Breast Cancer Study Group conducted a phase III trial in Australian/New Zealand (ANZ) and Swiss/German/Austrian (SGA) centres on training doctors in clear and ethical information delivery about treatment options and strategies to encourage shared decision making. METHODS: Medical, surgical, gynaecological and radiation oncologists, and their patients for whom adjuvant breast cancer therapy was indicated, were eligible. Doctors were randomised to participate in a workshop with standardised teaching material and role playing. Patients were recruited in the experimental and control groups before and after the workshop. RESULTS: In ANZ centres, 21 eligible doctors recruited a total of 304 assessable patients. In SGA centres, 41 doctors recruited 390 patients. The training was well accepted. There was no overall effect on patient decisional conflict (primary endpoint) 2 weeks after the consultation. Overall, patients were satisfied with their treatment decision, their consultation and their doctors' consultation skills. Considerable variation was observed in patient outcomes between SGA and ANZ centres; the effect sizes of the intervention were marginal (<0.2). CONCLUSIONS: Shared decision making remains a challenge. A sustained training effect may require more intensive training tailored to the local setting. Cross-cultural differences need attention in conducting trials on communication interventions.