886 resultados para Museum Hall


Relevância:

20.00% 20.00%

Publicador:

Resumo:

Polarized photoluminescence from weakly coupled random multiple well quasi-three-dimensional electron system is studied in the regime of the integer quantum Hall effect. Two quantum Hall ferromagnetic ground states assigned to the uncorrelated miniband quantum Hall state and to the spontaneous interwell phase coherent dimer quantum Hall state are observed. Photoluminescence associated with these states exhibits features caused by finite-size skyrmions: dramatic reduction of the electron spin polarization when the magnetic field is increased past the filling factor nu = 1. The effective skyrmion size is larger than in two-dimensional electron systems.

Relevância:

20.00% 20.00%

Publicador:

Resumo:

An annotated list is provided of the type specimens of seven species of Bolitophilidae Winnertz, 1863 and Ditomyiidae Keilin, 1919 (Diptera, Bibionomorpha) the Museum national d' Histoire naturelle (Paris).

Relevância:

20.00% 20.00%

Publicador:

Resumo:

Polarized magnetophotoluminescence is employed to study the energies and occupancies of four lowest Landau levels in a couple quantum Hall GaAs/AlGaAs double quantum well. As a result, a magnetic field-induced redistribution of charge over the Landau levels manifesting to the continuous formation of the charge density wave and direct evidence for the symmetric-antisymmetric gap shrinkage at v = 3 are found. The observed interlayer charge exchange causes depolarization of the ferromagnetic ground state.

Relevância:

20.00% 20.00%

Publicador:

Resumo:

Background: The temporal and geographical diversification of Neotropical insects remains poorly understood because of the complex changes in geological and climatic conditions that occurred during the Cenozoic. To better understand extant patterns in Neotropical biodiversity, we investigated the evolutionary history of three Neotropical swallowtail Troidini genera (Papilionidae). First, DNA-based species delimitation analyses were conducted to assess species boundaries within Neotropical Troidini using an enlarged fragment of the standard barcode gene. Molecularly delineated species were then used to infer a time-calibrated species-level phylogeny based on a three-gene dataset and Bayesian dating analyses. The corresponding chronogram was used to explore their temporal and geographical diversification through distinct likelihood-based methods. Results: The phylogeny for Neotropical Troidini was well resolved and strongly supported. Molecular dating and biogeographic analyses indicate that the extant lineages of Neotropical Troidini have a late Eocene (33-42 Ma) origin in North America. Two independent lineages (Battus and Euryades + Parides) reached South America via the GAARlandia temporary connection, and later became extinct in North America. They only began substantive diversification during the early Miocene in Amazonia. Macroevolutionary analysis supports the "museum model" of diversification, rather than Pleistocene refugia, as the best explanation for the diversification of these lineages. Conclusions: This study demonstrates that: (i) current Neotropical biodiversity may have originated ex situ; (ii) the GAARlandia bridge was important in facilitating invasions of South America; (iii) colonization of Amazonia initiated the crown diversification of these swallowtails; and (iv) Amazonia is not only a species-rich region but also acted as a sanctuary for the dynamics of this diversity. In particular, Amazonia probably allowed the persistence of old lineages and contributed to the steady accumulation of diversity over time with constant net diversification rates, a result that contrasts with previous studies on other South American butterflies.

Relevância:

20.00% 20.00%

Publicador:

Resumo:

Reflections on the university campus usually focus on its relevancy as a research and teaching area; however, the need for preservation, protection, maintenance and cleaning only become visible in the event of inadequacy or lack thereof. The aim of this study is to address the characteristics of the preservation and security measures performed at the Science and Technology Park of the University of São Paulo (Parque de Ciência e Tecnologia da Universidade de São Paulo), agency subjected to the Dean’s Office for Culture and University Extension (Pró-Reitoria de Cultura e Extensão Universitária). Because of its history and location, the Park requires special care. The Park’s land formerly housed the Astronomical Observatory of São Paulo and the Institute of Astronomy and Geophysics of the University of São Paulo (Instituto de Astronomia e Geofísica – IAG-USP), within the Fontes do Ipiranga State Park (Parque Estadual das Fontes do Ipiranga – PEFI), in the city of São Paulo. Preservation and reconversion activities relative to historical buildings are developed at the Park. The institution’s location and its specificities require security in its borders, as well as in relation to the users of the park.

Relevância:

20.00% 20.00%

Publicador:

Resumo:

Questa tesi parte da un evento “minore” della storia del XIX secolo per tendere, poi, ad alcuni obiettivi particolari. L’evento è costituito da uno strano funerale postumo, quello di Piero Maroncelli, carbonaro finito alla Spielberg, graziato, poi emigrato in Francia e in America, il cui corpo viene sepolto a New York nell’estate del 1846. Quarant’anni dopo, nel 1886, i resti di Maroncelli vengono esumati e – attraverso una “trafila” particolare, di cui è protagonista la Massoneria, da una sponda all’altra dell’Atlantico – solennemente trasferiti nella città natale di Forlì, dove vengono collocati nel pantheon del cimitero monumentale, inaugurato per l’occasione. Gli eventi celebrativi che si consumano a New York e a Forlì sono molto diversi fra loro, anche se avvengono quasi in contemporanea e sotto regie politiche ispirate dal medesimo radicalismo anticlericale. E’ chiaro che Maroncelli è un simbolo e un pretesto: simbolo di un’italianità transnazionale, composta di un “corpo” in transito, fuori dello spazio nazionale, ma appartenente alla patria (quella grande e quella piccola); pretesto per acquisire e rafforzare legami politici, mercè mobilitazioni di massa in un caso fondate sul festival, sulla festa en plein air, nell’altro sui rituali del cordoglio per i “martiri” dell’indipendenza. L’opportunità di comparare questi due contesti – l’Italia, colta nella sua periferia radicale e la New York della Tammany Hall -, non sulla base di ipotesi astratte, ma nella concretezza di un “caso di studio” reale e simultaneo, consente di riflettere sulla pervasività dell’ideologia democratica nella sua accezione ottocentesca, standardizzata dalla Massoneria, e, d’altro canto, sui riti del consenso, colti nelle rispettive tipicità locali. Un gioco di similitudini e di dissomiglianze, quindi. Circa gli obiettivi particolari – al di là della ricostruzione del “caso” Maroncelli -, ho cercato di sondare alcuni temi, proponendone una ricostruzione in primo luogo storiografica. Da un lato, il tema dell’esilio e del trapianto delle esperienze di vita e di relazione al di fuori del proprio contesto d’origine. Maroncelli utilizza, come strumento di identitario e di accreditamento, il fourierismo; la generazione appena successiva alla sua, grazie alla Giovine Italia, possiede già un codice interno, autoctono, cui fare riferimento; alla metà degli anni Cinquanta, ad esso si affiancherà, con successo crescente, la lettura “diplomatica” di ascendenza sabauda. Dall’altro, ho riflettuto sull’aspetto legato ai funerali politici, al cordoglio pubblico, al trasferimento postumo dei corpi. La letteratura disponibile, al riguardo, è assai ricca, e tale da consentire una precisa classificazione del “caso” Maroncelli all’interno di una tipologia della morte laica, ben delineata nell’Italia dell’Ottocento e del primo Novecento. E poi, ancora, ho preso in esame le dinamiche “festive” e di massa, approfondendo quelle legate al mondo dell’emigrazione italiana a Mew York, così distante nel 1886 dall’élite colta di quarant’anni prima, eppure così centrale per il controllo politico della città. Dinamiche alle quali fa da contrappunto, sul versante forlivese, la visione del mondo radicale e massonico locale, dominato dalla figura di Aurelio Saffi e dal suo tentativo di plasmare un’immagine morale e patriottica della città da lasciare ai posteri. Quasi un’ossessione, per il vecchio triumviro della Repubblica romana (morirà nel 1890), che interviene sulla toponomastica, sull’edilizia cemeteriale, sui pantheon civico, sui “ricordi” patriottici. Ho utilizzato fonti secondarie e di prima mano. Anche sulle prime, quantitativamente assai significative, mi sono misurata con un lavoro di composizione e di lettura comparata prima mai tentato. La giustapposizione di chiavi di lettura apparentemente distanti, ma giustificate dalla natura proteiforme e complicata del nostro “caso”, apre, a mio giudizio, interessanti prospettive di ricerca. Circa le fonti di prima mano, ho attinto ai fondi disponibili su Maroncelli presso la Biblioteca comunale di Forlì, alle raccolte del Grande Oriente d’Italia a Roma, a periodici italoamericani assai rari, sparsi in diverse biblioteche italiane, da Milano a Roma. Mi rendo conto che la quantità dei materiali reperiti, sovente molto eterogenei, avrebbero imposto una lettura delle fonti più accurata di quella che, in questa fase della ricerca, sono riuscita a condurre. E’ vero, però, che le suggestioni già recuperabili ad un’analisi mirata al contenuto principale – le feste, la propaganda, il cordoglio – consentono la tessitura di una narrazione non forzata, nella quale il ricordo della Repubblica romana viaggia da una sponda all’altra dell’Atlantica, insieme ai resti di Maroncelli; nella quale il rituale massonico funge da facilitatore e da “mediatore culturale”; nella quale, infine, il linguaggio patriottico e la koinè democratica trans-nazionale riescono incredibilmente a produrre o a incarnare identità. Per quanto tempo? La risposta, nel caso forlivese, è relativamente facile; in quello della “colonia” italiana di New York, presto alterata nella sua connotazione demografica dalla grande emigrazione transoceanica, le cose appaiono più complesse. E, tuttavia, nel 1911, cinquantesimo dell’Unità, qualcuno, nella grande metropoli americana, si sarebbe ricordato di Maroncelli, sia pure in un contesto e con finalità del tutto diverse rispetto al 1886: segno che qualcosa, sotto traccia, era sopravvissuto.

Relevância:

20.00% 20.00%

Publicador:

Resumo:

Abstract This PhD thesis focuses on two projects carried out by Oswald Mathias Ungers in the city of Trier. More specifi cally, this study focuses on the relationship between composition principles, architectural forms, historical context and the nature of the city where these buildings have been built. The works carried out by Ungers in Trier are unique experiences - if taken in this master’s works context - and each one of them refl ects - in its specifi c project and architectural composition theme - the results - in terms of design - of a complex research on the fundamentals of architecture carried out by Ungers in more than fi ve decades of his activity. The theoretical and compositional experiment aspect is one of the main subjects to defi ne these buildings in terms of architecture. This aspect is so crucial that it is possible to consider them as an example of radical and specifi c experiences, referred to a specifi c place and based on a specifi c theoretical corpus. More specifi cally, this study focuses on the design activity carried out by Ungers in this city, mainly between the 80s and 90s and in the fi rst decade of the 21st century. It puts forward an interpretation that does not only defi ne the essential features, elements and questions lying behind these two architectures, but fi rst and foremost analyzes the theoretical, methodological and compositional relationship between Ungers and Trier, his adopted city. An increasingly closer relationship between the architect and his city highlights the wider relationship network established between the place and the projects carried out by Ungers in this city and makes it possible to understand the importance of Trier in the work of this architect, in his education and in his way to see, think and make architecture. The projects analyzed - the Thermen am Forum Museum (1988-1996) and the Kaiserthermen entrance hall (2003-2007) - were analyzed in terms of their architectural composition in an attempt to highlight the poetry of these architectures and to fi nd out their progressive, rational - and therefore transmissible - character. This study is an attempt to assess and unveil the compositional themes characterizing these projects while detecting the compositional principles lying behind the works and verifying the design process through which such principles were translated into architecture. Looking at these works as architectural composition examples makes it possible to clarify Ungers’ hermeneutic relationship established with the city’s history and structure. More specifi cally, the main subject of this thesis is the relationship between the architect, his city and history in the architectural solutions offered by two exemplary case studies, which were both built and placed in the historical city center of Trier and both connected with the ancient core of the city. The Thermen am Forum Museum and the Kaiserthermen entrance hall projects are - though being developed at different times of Ungers’ architectural life and though being extremely different in terms of approach to their context, due to their architectural image - two works that can be compared with the historical heritage of the city and this makes them ideal examples of the relationship between architectural forms, history and environment.

Relevância:

20.00% 20.00%

Publicador:

Resumo:

A proposal for a virtual museum of computer science

Relevância:

20.00% 20.00%

Publicador:

Resumo:

In dieser Arbeit wurden dünne Schichten von Heusler-Verbindungen hergestellt und auf ihre Transporteigenschaften hin untersucht.rnDer Anomale Hall-Effekt (AHE) ist dabei von besonderem Interesse. Er ist ein seit langer Zeit bekannter, jedoch noch nicht vollständig verstandener Transport-Effekt. Die meisten Veröffentlichungen theoretischer Arbeiten konzentrieren sich auf den Einfluss eines bestimmten Beitrags zum AHE. Tatsächlich gemessene experimentelle Daten können jedoch oft nicht in Einklang mit idealisierten Annahmen gebracht werden. rnDie vorliegende Arbeit diskutiert die Ergebnisse, welche aus Messungen von Materialien mit niedrigem Restwiderstand erhalten wurden. rnrnAls prototypische Materialien wurden hier hyphenation Heusler-Verbindungen untersucht. Als Material mit einer komplexen Topologie der Fermi-Fläche zeichnet sich dort der Einfluss von Defekten und der Unordnung der Kristallstruktur deutlich ab.rnrnDurch Verwendung von Filmen mit unterschiedlichem Grad der Unordnung können verschiedene Streumechanismen unterschieden werden. Für Co$_{2}$FeSi$_{0.6}$Al$_{0.4}$ and Co$_{2}$FeGa$_{0.5}$Ge$_{0.5}$ zeigt sich ein positiver AHE bei einer Unordnung vom Typ B2 und bei einer induzierten temperaturabh"angigen Streuung, wo hingegen eine Typ DO$_{3}$-Unordnung zusammen mit anderen möglichen intrinsischen Beiträgen einen negativen Effekt hervorruft.rnrnDarüber hinaus wurden die magneto-optische Kerr-Effekte (MOKE) dieser Verbindungen untersucht. Hierfür wurden Beiträge erster Ordnung als Funktion der intrinsischen und extrinsischen Parameter qualitativ analysiert. Auf den Einfluss der kristallinen Ordnung auf Beiträge zweiter Ordnung des MOKE-Signals wird ebenfalls eingegangen.rnrnDes Weiteren wurden dünne Schichten der Heusler-Verbindung Co$_{2}$MnAl auf MgO- und Si-Subs-traten (beide (100)) mit Hochfrequenz-Mag-netron-Sputtern erzeugt. Die zusammensetzung sowie die magnetischen und Transport-Eigenschaften wurden hinsichtlich unterschiedlicher Abscheidebedingungen systematisch untersucht.rnrnInsbesondere zeigt der AHE-Widerstand ein außerordentliches temperaturunabhängiges Verhalten in einem Bereich moderater Magnetfeldstärken von 0 bis 0.6,T. Hierf"ur wurde der nicht-diagonale Transport bei Temperaturen bis zu 300,$^{circ}$C analysiert. Die Daten zeigen die Eignung des Materials für Hall-Sensoren auch oberhalb der Raumtemperatur.rnrnJüngst wurde der Spin Seebeck-Effekt (SSE) entdeckt. Der Effekt aus dem Bereich der Spin-Kaloritronik erzeugt eine Spin-Spannung'' aufgrund eines Temperaturgradienten in magnetischen Materialien. Hier werden vorläufige Messungen des SSE in Ni$_{80}$Fe$_{20}$ und in Heusler-Verbindungen präsentiert.rn

Relevância:

20.00% 20.00%

Publicador:

Resumo:

Un ambito di largo interesse nel campo dell’elettronica, è quello delle misure di corrente a larga banda, in cui la richiesta per sistemi a basso costo è aumentata sensibilmente nel corso del tempo. La causa di questo interessamento è dovuto al più frequente utilizzo di sistemi switched power ad alta frequenza, che necessitano di sensori di correnti isolati e ad alte prestazioni. L’intero lavoro prende in considerazione un sensore di nuova generazione per le misure di corrente, capace di raggiungere prestazioni oltre lo stato dell’arte. L’elaborato presentato vede, quindi, come obiettivo la creazione di un setup stabile per effettuare misure sui chip prodotti. Partendo dallo studio di fattibilità, della componentistica necessaria e dei compromessi per mantenere i costi, si giunge ad una soluzione flessibile e adatta alle misurazioni richieste. L’elaborato partirà con una introduzione sugli effetti fisici e la descrizione del componente fondamentale, passando a test funzionali effettuati su setup provvisori atti a ottenere informazioni basilari per la prosecuzione del lavoro. Infine verranno concepite e realizzate due schede a circuiti stampati per rispondere alle esigenze di progetto.

Relevância:

20.00% 20.00%

Publicador:

Resumo:

La presente tesi di laurea si concentra sulla localizzazione in inglese di varie sezioni del nuovo sito web della Pinacoteca di Brera. Il progetto di localizzazione è stato contestualizzato da un lato all’interno della letteratura sulla comunicazione museale, e dall’altro sulla comunicazione web, per poter avanzare proposte di miglioramento alla luce di ricerche nel campo della SEO (Search Engine Optimization). Lo studio della comunicazione museale si è arricchito grazie all’esperienza di documentazione presso la University of Leicester (UK). La tesi mira a porre le basi per la produzione di contenuti museali adatti ad una lettura sul web, in modo da offrire non solo una traduzione ben fatta dal punto di vista linguistico e culturale, ma anche facilmente fruibile per un utente online e reperibile attraverso motori di ricerca. L’elaborato intende fornire ai musei italiani alcuni spunti di riflessione circa possibili miglioramenti delle proprie piattaforme online grazie alla localizzazione e ad un’analisi approfondita dei contenuti web secondo principi di usabilità e visibilità. Il capitolo 1 introduce la letteratura sugli studi museali, prestando particolare attenzione alla comunicazione. Il capitolo 2 fornisce una panoramica generale sul web: vengono suggerite buone pratiche di web writing, analizzate le strategie di SEO per migliorare la visibilità dei siti e delineato le principali caratteristiche del processo di localizzazione. Il capitolo 3 riunisce i due universi finora esplorati individualmente, ovvero i musei e il web, concentrandosi sulla comunicazione online dei musei e concludendo con uno schema di valutazione dei siti dei musei. Il capitolo 4 applica le strategie precedentemente discusse al caso specifico della Pinacoteca di Brera, concentrandosi sulla valutazione del sito, sulla localizzazione di alcune sezioni e sulla proposta di strategie SEO. Infine, il capitolo 5 tira le fila dell’intero lavoro mettendo in evidenza i principali risultati ottenuti.

Relevância:

20.00% 20.00%

Publicador:

Resumo:

Questa Tesi di Laurea si prefigge gli obiettivi di riuscire a caratterizzare i Sensori Hall e di testare un Sensore Hall di Asahi-Kasei, il CQ-3300, di cui l’Università di Bologna è in possesso. Per questa ragione si può dividere il processo di realizzazione della tesi in 2 fasi ben distinte: • Una prima fase dedicata interamente allo studio dell’argomento e alla ricerca online di Sensori Hall presenti sul mercato. Si è dunque approfondito il fenomeno fisico su cui essi basano il proprio funzionamento, le loro caratteristiche principali e le loro applicazioni. Se ne sono poi scelti due, oltre al CQ-3300, tra quelli presenti sul mercato per poterli caratterizzare e confrontare con il suddetto. • Una seconda fase dedicata ai test sul Sensore nel laboratorio di elettronica. Durante questa fase è stato montato su PCB (Printed Circuit Board) il sensore Hall CQ-3300 e sono stati realizzati dei circuiti di prova con lo scopo di verificare il corretto funzionamento del Sensore e l’effettiva banda di funzionamento. I tests in corrente alternata sono stati effettuati grazie all’ausilio di un generatore di corrente in grado di convertire un segnale in tensione in un segnale in corrente. Questo generatore di corrente però non può erogare un segnale in corrente di ampiezza maggiore a 1 Ampere, ragione per cui si è preferito tenersi alla larga da tale valore. L’Università di Bologna ritiene necessario testare questo sensore in termini di banda, in quanto ha progettato un Sensore Hall dalle caratteristiche simili in termini di banda di lavoro al componente in questione, il che rende importante capire se quest’ultimo tiene fede alla banda di lavoro che viene indicata sul suo datasheet, ovvero 1 MHz.