867 resultados para Maya domiciliary transformation
Resumo:
Lo sviluppo di questa tesi è nato dalla mia volontà di intraprendere un cammino nel campo dell’animazione computerizzata e della grafica in generale. La tesi tratta in generale della nascita dell’animazione, del suo sviluppo, delle principali tecniche e ne applica i principi nella realizzazione di un’animazione. Il progetto consiste nella modellazione di un personaggio di un cartone animato attraverso il programma Autodesk Maya, e nella sua successiva animazione, ossia nel rendere il movimento del personaggio in una scena realizzata sempre con gli strumenti di Maya. Nel primo capitolo viene presentata una breve storia della computer grafica, come e dove è nata e i ricercatori che hanno contribuito a svilupparla. Si parla del suo sviluppo, di cortometraggi e film d’animazione che hanno reso possibile il suo sviluppo sia nel cinema, sia in altri settori. In breve vengono descritte anche alcune applicazioni e uno schema che racchiude i rami della grafica. Nel secondo capitolo viene messa in rilievo una differenza tra animazione tradizionale e animazione computerizzata. Inoltre vengono elencati i principi cardini dell’animazione, particolare rilievo viene dato alle figure articolate e alle principali articolazioni importanti per l’animazione. Viene trattata la cinematica che permette lo studio del moto del corpo e viene descritta la differenza tra cinematica diretta e inversa, i tre approcci per utilizzarla e un confronto finale tra le due. Infine viene fatta una breve descrizione dell’animazione interattiva, della dinamica dei corpi e dell’animazione automatizzata. Il terzo capitolo tratta del software utilizzato per la realizzazione del progetto Autodesk Maya. È stata inserita una breve guida base sugli strumenti di Maya. Nel quarto capitolo vengono esposti i passi seguiti per la realizzazione del progetto. Il personaggio che è stato modellato è Olaf, il pupazzo di neve del film d’animazione Frozen. In questo capitolo vengono presentati anche i passi per lo sviluppo della scena, e le tecniche utilizzate per animare il personaggio.
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Il lavoro svolto in questa tesi mira alla creazione di un modello 3D della Rocca di Forlimpopoli mediante l'uso dei programmi Maya e Unity 3D. La combinazione di queste due tecnologie permette all'utente di utilizzare il prodotto finale per visitare virtualmente la rocca, muovendosi a proprio piacimento all'interno del modello del monumento, esplorandone anche le porzioni normalmente non accessibili al pubblico, o visitabili solo in determinate occasioni.
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To report the lethal course of malignant transformation of retinoma in an adult.
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It is by now a banal observation that published collections of conference papers tend to add up to a whole that is considerably less than the sum of the parts. Nineteenth-Century Geographies, a book that grew out of an interdisciplinary conference held at Rice University in 1998 falls into this category. While assuring my readers that each individual contribution is independently worth a read is likewise a predictable cliché, it is in fact the case that every one of the 17 articles collected here—notwithstanding the rather convoluted Introduction—has much to offer the study, broadly speaking, of ‘cultural spaces’ of British and American imperialisms in the nineteenth century. . . . All of my complaints aside, this turns out to be a much more enjoyable book to read than to review, and I would recommend skimming and dipping at length. I cannot quite imagine when a read-through of this book might be called for, except perhaps in graduate seminars on related topics.
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This article retraces the “genealogy” of the fideist perspective in philosophy as well as literature, especially within the writings of Søren Kierkegaard and the novel Don Quixote. It contends that a demythologized perspective of the fideist-humanist sort, based upon Erasmian tolerance and intellectual creativity and updated with the insights of post-analytic theory (e.g., the work of Alasdair MacIntyre, Richard Rorty, and Jeffrey Stout), without revoking the vocabulary of transcendence, can reinforce the weathered but still valuable post-Enlightenment moral vocabulary, and can reiterate the humaneness of liberal hope without undue encumbrance from the dogmatic baggage of traditional theological jargon and metaphysics.
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There is increasing recognition that transdisciplinary approaches are needed to create suitable knowledge for sustainable water management. However, there is no common understanding of what transdisciplinary research may be and there is very limited debate on potentials and challenges regarding its implementation. Against this background, this paper presents a conceptual framework for transdisciplinary co-production of knowledge in water management projects oriented towards more sustainable use of water. Moreover, first experiences with its implementation are discussed. In so doing, the focus lies on potentials and challenges related to the co-production of systems, target and transformation knowledge by researchers and local stakeholders.