1000 resultados para Impostos-S.XVII-Recaptació-Covet(Catalunya)
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irregular. With reference to the 10 km UTM network, the number of relevés per cell ranges between 0 and 527, with a mean of 36, the most exhaustively prospected areas lying in the Pyrenean range. On the other hand, 44 cells spread ± regularly over the Catalan territory have not available relevés yet, the larger spot lying in the Lluçanés area (C Catalonia). As a general rule. communities seem to be rather adequately prospected and no great discordances between syntaxa have been observed. However. further studies may be required for several alliances such as Berberidion, Pruno-Rubion ulmifolii, Taeniathero-Aegilopion, Alkanno-Malcolmion, Thero-Suaedion, Posidonion or Rupion maritimae. Key words: Phytocoenology, Relevés Database, Geographical prospection, Syntaxonomical prospection, Catalonia.
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Data about 89 taxa are presented. Arabis nova Vill. subsp. iberica Rivas Mart. ex Talavera, Cistus × nigricans Pourr. and Phacelia tanacetifolia Benth. are new records for the Catalan flora, and 15 taxa (Allium oporinanthum Brullo et al., Apera interrupta (L.) Beauv., Asplenium trichomanes L. subsp. trichomanes, Campanula affinis Schult., Carex sylvatica Huds. subsp. paui (Sennen) A. and O. Bolòs, Epilobium angustifolium L., Limonium hibericum Erben, Melilotus messanensis (L.) All., Minuartia funkii (Jord.) Graebner, Onosma triceros-perma subsp. catalaunica (Sennen) O. Bolòs and Vigo, Orchis palustris Jacq., Orchis simia Lam., Selaginella denticulata (L.) Spring, Stellaria neglecta Weihle in Bluff and Fingerh. and Vaccinium myrtillus L. are new records for Southern Catalonia.
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Catalogue of endemic, rare or threatened vascular plants in Catalonia. I. Endemic taxa. This is the first of a set of papers devoted to rare or threatened plants in Catalonia. We list 279 specific or subspecific taxa which are in a broad sense endemic to the northeastern part of the Iberian Peninsula. We assess them with regard to their conservation status according to IUCN criteria. Assignment of these taxa to established categories has led to the following results: 6 taxa critically endangered (CR), 5 endangered (EN), 32 vulnerable (VU), 5 near threatened (LR nt). 84 least concern (LR lc), 116 not threatened (NT) and 31 data deficient (DD). The small number of taxa that enjoy legal protection in comparison with the number of threatened plants is emphasized. Key words: Endemic plants, Catalonia, Plant conservation, UICN categories.
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Hygronitrophilous plant communities of Pyrenaean Catalonia and its vicinities. The following communities have been recognized: Alliance Bidention tripartitae: Xanthio italici-Polygonetumpersicarine O. Bolòs 1957, Bidentetum tripartitae W. Koch 1926 (= Polygono hydropiperis-Bidentetum tripartitae Lohm. in Tx. 1950) and Myosoto aquaticae-Bidentetum frondosae, ass. nova. Alliance Convolvulion sepium: Arundini-Convolvuletum sepium (Tx. and Oberd.) O. Bolòs 1962, Oenothero glaziovianae-Asteretum pilosi O. Bolòs and R. Masalles 1983 and Oenothero biennis-Helianthetum tuberosi,ass. nova.
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Se tratan cuatro especies del género Russula nuevas para la flora micológica de Cataluña. El estudio incluye descripciones de las especies, con iconografía de los aspectos morfológicos más interesantes, fotografías (M. E. B.) de las esporas y comentarios sobre su ecología y posición taxonómica. Las especies tratadas son: Russula ¡litis Romagn. and al., R. Mota Romagn., R. faginea Romagn, y R. farinipes Romell.
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The diversity of lichens of Catalonia and Andorra. The state of the question and proposals to complete our knowledge. After a selection of bibliographical sources, the authors analyse the current level of the knowledge of the lichenic flora of Catalonia and Andorra. Having in mind this situation, they propose some objectives aimed to an optimum field research, as a first step towards a balanced and reasonably complete knowledge of the lichenic biodiversity of the area
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Per a moltes persones, la manera de mirar, a Catalunya, la realitat sociolingüística i, en conseqüència, també la política lingüística que se'n desprèn- deriva fonamentalment encara de les idees i aspiracions que s'estengueren a partir de la dècada dels 60. Encara en plena dictadura, alguns intel.lectuals i activistes van anar elaborant un discurs reivindicatiu que, tot passant per les controvèrsies ideològico-terminològiques del 'bilingüisme' versus la 'diglòssia' i de l'ensenyament en la llengua de l'Estat versus la 'llengua materna', va anar cristal.lizant en el procés dit de 'normalització lingüística' en què ara ens trobem immersos. És des d'aquesta perspectiva de fons que, amb un concepte de 'bilingüisme' dimonitzat -per la seva suposada automàtica evolució cap a la 'substitució'- i amb l'ensenyament en 'llengua materna' més aviat sacralitzat, s'han anat construint les bases d'una organització lingüística pública que paradoxalment pot arribar ser, però, problemàtica i contraproduent sinó es va adaptant als canvis que el nostre context político-econòmico-tecnològic va experimentant.
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Nella mia tesi di dottorato mi concentro sul poema di Lucrezia Marinelli, L'Enrico, ovvero Bisanzio acquistato, pubblicato a Venezia nel 1635, indagando le strategie messe in atto dall'autrice per rivisitare il genere epico in un'ottica di riscatto femminile. Rispetto al canone epico e, in particolare, al modello di riferimento - la Gerusalemme liberata del Tasso - le vicende nodali sono, infatti, riscritte da un punto di vista chiaramente femminile. Pur occupandomi principalmente dell'opera di Marinelli, in alcuni casi nel corso del mio lavoro propongo dei confronti con altri poemi epici e cavallereschi prodotti da donne - in particolare I tredici canti del Floridoro di Moderata Fonte (1581) - volti a mostrare come le scrittrici avessero degli intenti comuni, dialogando in maniera critica con i modelli maschili da cui, tuttavia, traggono ispirazione. Nei primi capitoli del mio lavoro prendo in esame alcuni personaggi tradizionali dell'epica (le guerriere, la maga, ...) presenti ne L'Enrico e ne ripercorro gli episodi topici (le sortite notturne, l'eroe sull'isola, ...) dimostrando come, pur inserendosi coerentemente nel genere epico, siano caratterizzati in modo sostanzialmente diverso rispetto alla precedente tradizione maschile. Il primo capitolo si concentra sulle figure di guerriere, le quali presentano - rispetto ai precedenti modelli - differenze notevoli: non si lasciano coinvolgere in vicende amorose e non finiscono per essere sottomesse o uccise da un uomo, mantenendo così coerentemente intatti i valori di forza e indipendenza. Neppure la maga sull'isola - presa in esame nel capitolo dedicato alle Altre figure di donne idealizzate - è coinvolta in vicende sentimentali o caratterizzata sensualmente. L'autrice la rappresenta, non alla stregua di una tentatrice al servizio delle forze del male, ma come una donna colta, casta e disposta ad aiutare il cavaliere naufragato sulla sua isola. Nello stesso capitolo sono indagate anche altre figure femminili idealizzate, per taluni aspetti meno innovative, ma ugualmente interessanti: la Vergine, la personificazione di Venezia e la Musa. Queste rappresentazioni dal carattere iconico, presentano, infatti, diverse caratteristiche in comune con i personaggi più attivi del poema, le guerriere e la maga. Il capitolo Delle pene e delle tragedie amorose è dedicato all'amore e ai suoi esiti tragici. Le figure di donna coinvolte sono le madri, le mogli e Idillia, in cui è riconoscibile il personaggio topico della "damigella in difficoltà". Queste protagoniste, destinate a soffrire perché abbandonate dall'uomo che amano - il quale sente più forte il richiamo della guerra rispetto a quello dell'amore - servono da exempla, dimostrando che attaccamento affettivo e dipendenza conducono inesorabilmente all'infelicità. Rispetto al canone epico Marinelli riscatta alcune figure femminili, permettendo alle sue guerriere di prendersi la rivincita, vendicando la morte di eroine quali Camilla e Clorinda. Conseguentemente, alcuni guerrieri sono destinati a morire per mano di una donna. Nel quarto capitolo, mi concentro proprio su La sconfitta degli eroi, mettendo in luce come l'autrice proponga una sua personale regola del contrappasso, volta a cambiare (e addirittura invertire) le sorti dei personaggi che animano il suo poema. Questi aspetti risultano essere ancora più significativi se confrontati con l'opera - data alle stampe per la prima volta nel 1600 - intitolata Nobiltà et eccellenza delle donne. In questo trattato Marinelli sosteneva la superiorità del genere femminile su quello maschile. Alcune delle posizioni assunte nello scritto giovanile sono confermate dai personaggi e dalle vicende che animano l'Enrico. Confronti puntuali fra trattato e poema epico sono effettuati nell'ultimo capitolo del mio lavoro, sottolineando come fra le due opere vi siano delle affinità volte a confermare l'eccellenza delle donne.
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[cat] La finalitat d’aquest projecte és aprofundir en el procés d’integració socioeducativa de la joventut migrada a Catalunya, específicament, dels i les joves entre 14 i 18 anys. Entre els resultats destaquem que els joves tenen un concepte força tancat i excloent del concepte de ciutadania com a estatus, i un baix grau de coneixement de la diversitat cultural, especialment els joves autòctons; tot i que tenen una actitud de reconeixement i acceptació, favorable a la convivència intercultural, tant al centre educatiu com al seu barri. No obstant, tenen una visió de la diversitat cultural i del fet migratori en clau de coexistència, sense el reconeixement que suposaria un pas més per a la convivència. La immigració és vista com un col·lectiu vulnerable, amb un baix nivell econòmic i cultural i que també és percebut com un problema i, fins i tot, com a causant de les dificultats que actualment pateix i travessa el conjunt de la societat. Els joves tendeixen a relacionar-se amb el seu grup cultural, i responen de forma passiva en la comprensió i actuació davant dels problemes i assumptes públics. Entre els elements que valoren per sentir-se ciutadà té una especial importància la llengua. Els joves que fa més de 10 anys que viuen a Catalunya són els que tendeixen a tenir un sentiment de pertinença cívica amb el lloc de residència. De fet, com més temps porten els joves estrangers vivint al lloc d’acollida, perden importància elements d’identificació cultural del país d’origen, però la religió, les celebracions populars, l’art i la tendència a formar parella són elements identitaris del lloc d’origen, més estables. Es demana una intervenció urgent en diversos nivells i destinades a diferents agents. Destaquem: -La importància d’una acollida afectiva i efectiva, -Potenciar espais de trobada, -Treballar els prejudicis, -Transversalitzar l’educació intercultural, - Potenciació de l’aprenentatge de la llengua catalana, -Formació del professorat en competències interculturals.
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Convergència Democratica de Catalunya (CDC) és un partit que, des del punteng de vista ideològic, s'ha d'etiquetar com a partit nacionalista, ja que allò que el defineix, tant des d' una òptica interna com des de l'exterior del partit, és el nacionalisme. Els orígens i els fonaments del nacionalisme de CDC cal buscar-los en el nacionalisme personalista de Jordi Pujol i, en general, en el seu pensament polític, l'aplicació del qual s'ha fet en quatre fases acumulatives: la de "fer país", la de "fer política", la de "fer partit" (aquestes tres explicitades pel mateix Jordi Pujol) i la que I'autor anomena "fer govern". I pel que fa al concepte de nació que defensa CDC, s'hi pot percebre la influència de Rovira i Virgili i de Prat de la Riba. CDC i Jordi Pujol no defensen un nacionalisme ideològic, sinó un nacionalisme entès com una ètica i, a més, globalitzador, ès a dir, sense exclusions previes i integrador. Sovint s'ha considerat que CDC més que un partit és un moviment, però I'autor s'inclina per qualificar CDC com un catch-allparty o partit arreplegador o, com el mateix Jordi Pujol diu, un "partit de gent".