1000 resultados para Fonte protéica
Resumo:
2016
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2016
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L’enorme progresso nel campo della biologia cellulare ha consentito lo sviluppo di tecnologie per la ricostruzione in vitro di tessuti, definendo una nuova branca di scienze biomediche: l’ingegneria dei tessuti. Tra le sue numerose applicazioni, la riparazione del tessuto cardiaco infartuato rappresenta un’importante obiettivo. Tra i polimeri sintetici sperimentati per questa applicazione, il poli(butilene succinato) (PBS) rappresenta un ottimo candidato. Nonostante i promettenti risultati già ottenuti dal punto di vista di biodegradabilità e biocompatibilità, il PBS presenta proprietà meccaniche poco adatte a questo impiego: l’applicazione miocardica richiede particolari caratteristiche di modulo di Young (E) e un ritorno elastico comparabile a quello del miocardio. Al fine di conferire al PBS proprietà meccaniche funzionali all’MTE (Miocardial Tissue Engineering), in questa Tesi è stato sintetizzato e caratterizzato un nuovo copolimero statistico a base di PBS contenente subunità Pripol 1009, un diacido prodotto dalla Croda, biobased e biodegradabile. Sono stati preparati film attraverso pressofusione e scaffold tramite elettrofilatura. Oltre alla caratterizzazione molecolare, volta a determinare il peso molecolare, la struttura e la composizione, film e scaffold sono stati sottoposti anche ad analisi termica, diffrattometrica, meccanica e a studi di degradazione idrolitica in condizioni fisiologiche. I risultati ottenuti hanno evidenziato che l’inserimento di segmenti Pripol all’interno della catena polimerica ha portato, oltre che a un incremento della stabilità termo-ossidativa, anche a un importante miglioramento delle proprietà meccaniche: il materiale sintetizzato, sia sotto forma di film che di scaffold, possiede le caratteristiche di elastomero termoplastico che lo rendono adatto ad applicazioni nell’ingegneria tissutale. Da ultimo, rispetto al PBS, il copolimero statistico mostra una maggiore velocità di degradazione in condizioni fisiologiche.
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Le resine più utilizzate industrialmente per la produzione di materiali compositi sono quelle epossidiche a base di diglicidil etere del bisfenolo A. Tipicamente, a livello industriale vengono utilizzate diammine sintetizzate da precursori tossici per l’ambiente e per l’uomo. Prendendo atto dell’intrinseca pericolosità di questi sistemi, sono state valutate delle alternative per rendere il processo di produzione dei materiali compositi più sostenibile e sensibile verso l’ambiente e la salute degli operatori. Questo progetto di tesi di laurea sperimentale è il proseguimento di un lavoro precedentemente svolto dal gruppo di ricerca che ha individuato l’adenina come un’alternativa non tossica e bio-based agli attuali agenti reticolanti. Nel presente lavoro di tesi, sono stati effettuati studi di formulazione e reticolazione dell’adenina con resine epossidiche commerciali da infusione e da impregnazione già utilizzate a livello industriale. L’obbiettivò è stato quello di ottenere formulati di resina e adenina capaci di dare un prodotto completamente reticolato, utilizzabile commercialmente e con elevati valori di Tg. Le formulazioni più promettenti così ottenute per ogni tipo di resina sono state utilizzate insieme a fibre di carbonio (vergini e riciclate), fibre di lino e di juta per la produzione di materiali compositi a fibra corta. Le formulazioni di resina e i compositi ottenuti sono stati caratterizzati mediante Analisi Termogravimetrica (TGA), Calorimetria Differenziale a Scansione (DSC) e Analisi Dinamico Meccanica (DMA).
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Questo progetto di ricerca si pone l'obiettivo di gettare luce sul commercio delle spezie nel Medioevo, a partire dai preziosi dati contenuti nei registri del dazio di Bologna (1388-1448), nei quali venivano raccolti tutti i prodotti afferenti al cosiddetto "dazio della mercanzia" che transitavano in città per poi proseguire il viaggio verso altre destinazioni. Nel Medioevo, Bologna rappresentava un importante snodo per collegare i principali empori del mare Adriatico (prima fra tutti Venezia) con i mercati della Toscana, come Firenze, Pisa e il suo sbocco marittimo, Porto Pisano, da cui le spezie salpavano in direzione di altre regioni europee, come la Francia, l'Inghilterra, la penisola iberica e le Fiandre. I quantitativi di spezie giornalieri, mensili, annuali e totali costituiscono un dato inedito ed inaspettato: infatti, un prodotto tradizionalmente descritto dalla storiografia come raro, prezioso e difficile da reperire, affluiva in realtà con sorprendente costanza e raggiungendo volumi molto elevati. Considerando che Bologna, nonostante la sua importanza nel panorama italiano, rappresentava pur sempre uno snodo "minore" nella complessa rete di circuiti commerciali su cui erano solite viaggiare le spezie (come le grandi rotte marittime, per esempio), questi quantitativi tanto elevati di spezie ci obbligano a riflettere su quanto detto sino ad ora sul commercio di questi prodotti nel Medioevo e a mettere i dati bolognesi a confronto con quelli provenienti da altre fonti. Affiancando al tradizionale metodo storiografico un approccio "empirico", che tenga conto delle caratteristiche materiali ed organolettiche delle spezie, nonché delle informazioni provenienti da un ampio numero di fonti – non necessariamente legate al periodo preso in esame – è possibile riaprire il dibattito attorno a questo tema, che ha ancora molto da offrire alla ricerca storico alimentare.
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La ricerca prende in esame la produzione della stampa periodica bibliografica italiana nel corso del Seicento e Settecento. Da un lato mira a ricostruirne il percorso storico attraverso la raccolta, la selezione e l’analisi delle principali testimonianze; dall’altro a indagarne le diverse forme e fisionomie assunte nel corso del tempo, nonché le modalità attraverso le quali fu somministrata la notitia librorum. A questo primo piano di indagine se ne è affiancato un secondo, per mezzo dell’elaborazione di due modelli descrittivi. Il primo è finalizzato alla raccolta delle principali generalità ed evidenze formali di una testata. Il secondo, invece, rappresenta un tentativo di spoglio e analisi approfondita dei contributi offerti da due campioni periodici presi come modelli di riferimento: La Galleria di Minerva, relativamente al biennio 1696-1697, e il Giornale della letteratura italiana (Mantova, 1793-1795). L’intento è quello di ricostruire, anche attraverso un processo di formulazione di keywords, le principali tematiche e i principali interessi emersi dalle esperienze menzionate. E mostrare, pertanto, il valore rappresentativo e identificativo del periodico bibliografico relativamente al contesto erudito di riferimento, nella sua veste di fonte informativa all’interno della quale si rispecchiarono le principali istanze scientifico-culturali del periodo.
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O acolhimento como facilitador do processo de trabalho dos profissionais de saúde. Implica atendimento humanizado, de forma resolutiva e responsável, ao mesmo tempo em que cria vínculo de compromisso entre profissionais de saúde, usuários, famílias e comunidades. O plano de ação tem como objetivo implantar o acolhimento na USF Fonte da Caixa, Camaçari-BA, através da criação de fluxogramas próprios de atendimento, triagem com classificação de risco e capacitação dos profissionais da unidade, contando com a participação dos membros das duas equipes de saúde. O atendimento aos usuários terá início pela escuta qualificada e pela submissão ao protocolo de triagem específico. Em seguida, serão encaminhados para os atendimentos: médico prioritário, serviço de emergência, consulta com enfermagem ou agendamento de consulta, de acordo com a necessidade. Com essa perspectiva, o acolhimento reorganizará o processo de trabalho, ampliando o acesso e potencializando o trabalho em equipe.
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No Brasil, as doenças cardiovasculares são responsáveis pelo maior número de mortes na população geral, além de determinarem significativa morbidade, interferindo na qualidade de vida dos pacientes e gerando altos custos ao sistema de saúde. Como principais deflagradores desta cadeia de eventos, temos a Hipertensão Arterial Sistêmica e o Diabetes Mellitus, condições cuja prevalência aumenta consideravelmente, acompanhando a tendência moderna da obesidade, sedentarismo e alimentação inadequada - rica em sódio, gorduras e carboidratos. A Estratégia Saúde da Família é ferramenta indispensável no enfrentamento dessas doenças, dispondo de recursos humanos, filosóficos e organizacionais compatíveis com a efetivação de mudanças. O objetivo deste trabalho foi elaborar um projeto de intervenção para implantar o cuidado continuado aos pacientes com Hipertensão Arterial Sistêmica e Diabetes Mellitus no PSF Fonte Grande. Como direcionamento metodológico, foi utilizado o Planejamento Estratégico Situacional (PES), caracterizado por quatro momentos: explicativo (identificação, análise e priorização dos problemas); normativo (elaboração de proposta de solução); estratégico (construção de viabilidade para as propostas de solução elaboradas); tático-operacional (execução do plano). Para o acompanhamento continuado dos diabéticos e hipertensos, foi feita a análise retrospectiva de fontes secundárias de 56 usuários da UBS. Desses, a maioria era do sexo feminino (67,9%). Entre as mulheres, a idade média foi de 68 anos; a maioria declarava-se branca e 84,2% apresentava Hipertensão Arterial Sistêmica, na maioria dos casos em estágio 1, e 65,8% apresentava Diabetes mellitus. Não houve registro de etilismo entre as mulheres; 7,9% eram tabagistas e 26,3% sedentárias. Entre os homens, a idade média era de 70 anos, com predomínio da cor branca; 88,9% eram hipertensos, em sua maioria classificados no estágio 2, e 61,1% apresentavam diabetes. A prevalência de etilismo e tabagismo - 22,2% e 16,7% respectivamente-, foi maior do que no grupo das mulheres. Diante dos resultados, organizamos o processo de trabalho para oferecer o cuidado continuado inicialmente a esses usuários, priorizando os casos mais graves, com posterior extensão do trabalho a toda a população acompanhada de diabéticos e hipertensos. Sendo essas doenças passíveis de prevenções primária e secundária, estando disponíveis recursos propedêuticos e terapêuticos no Sistema Único de Saúde, e considerando a possibilidade de atuação nos fatores de risco modificáveis, percebemos como a abordagem da Hipertensão Arterial Sistêmica e do Diabetes Melittus pode interferir positivamente na saúde da população. Definir prioridades e metas, bem como os agentes responsáveis pelas mudanças, significa planejar. O planejamento, por sua vez, permite a otimização dos recursos humanos e financeiros, além de promover maior eficácia das condutas. A reavaliação contínua de metas e resultados constrói uma dinâmica de flexibilidade frente aos desafios apresentados à equipe, tornando o processo de trabalho mais sensível à realidade e gerando uma perspectiva transformadora nas condições de saúde da população.
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O tema da atenção ao pré-natal e puerpério tem uma importância primordial, pois a saúde materna infantil é essencial no desenvolvimento do país e indica qualidade de vida. Como parte das atividades do curso de Especialização em Saúde da Família da UFPel, foi realizada uma intervenção, a fim de qualificar a atenção ao pré-natal e puerpério na Unidade Básica de Saúde Maria Plácido Gomes Fonte Boa/AM, das gestantes e puérperas pertencentes à área de abrangência da equipe 8, . Para sua realização foi implementado um projeto de intervenção na rotina de assistência da UBS durante 16 semanas nos meses de novembro de 2014 a março de 2015, utilizando as fichas espelho pré-natal/vacinação e as planilhas de coleta de dados de gestantes e puérperas. A intervenção propiciou um aumento da cobertura na atenção pré-natal e puerpério, de 74 em 97% e de 42% em 100% respectivamente. Nós melhoramos a qualidade da consulta com destaque ao exame ginecológico por trimestre atingindo 58 mulheres de 64 (90,4%). Tivemos ainda um melhor controle sobre as vacinas das grávidas, como a vacina antitetânica que atingiu no último mês 61 usuárias de um total de 64, equivalente a 95,3%. Em relação à vacina contra a hepatite B, também obtivemos bons resultados saindo de 20 gestantes (76,9%) no primeiro mês para 63 (98,4%) no último mês. Nós também fomos trabalhando com a captação precoce das gestantes e atingimos 47 grávidas que iniciaram o pré-natal no primeiro trimestre (73,4%). Avaliamos a necessidade de atendimento odontológico em 100% das gestantes durante o pré-natal e 45 usuárias (70,3%) de 64 tiveram a primeira consulta odontológica. Nós atingimos 100% em todas as metas relativa ao puerpério (exame de mama, avaliar o estado psíquico das puérperas, avaliar intercorrências nas puérperas, prescrever um dos métodos de anticoncepção). Contudo, apenas na meta de realizar o exame ginecológico em 100% das mulheres, não atingimos o desejado, por falta de espéculo na unidade. Através da intervenção foi possível realizar a busca ativa de 100% das gestantes e puérperas faltosas às consultas. Avaliamos o risco em 100% das gestantes e fizemos o registro na ficha espelho. A intervenção exigiu o treinamento da equipe na atenção ao pré-natal e puerpério, de acordo com estabelecido, pelo Ministério da saúde, no caderno de Atenção ao Pré-natal de baixo risco. Esta atividade promoveu o trabalho integrado da equipe estabelecendo com maior clareza as atribuições de cada profissional. Também teve um impacto em outras atividades em nossa unidade, sendo a mais importante delas a atenção à saúde da criança. Já faz parte da rotina de nossa UBS, de nosso serviço, agora só falta intensificar a união dos esforços entre a equipe e a população para que assim mantenhamos a qualidade que nosso serviço pode ofertar.
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O vídeo fala sobre dos indicadores do PMAQ e sobre a fonte de dados do e-SUS AB.
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Studies show that higher level diplomas make access to well-paid jobs easier and are an important source of prestige and social honor in Brazil. However, a broad literature today indicates a reduction of the importance of the diploma in hiring processes and argues that having a diploma becomes less and less sufficient for getting a job. This article examines the processes of selection of recently graduated engineers by eight large companies in the region of Campinas. Based on interviews with the main actors of the selection processes and on observation of the initial steps of a selection carried out by a consultancy company hired by one of the companies, the study shows that the weight of a diploma from a prestigious university is still the most important variable for the hiring decision, as it defines not only whether it will be possible to get the job or not, but also the access to vacancies that lead to better paid and more prestigious managerial positions. Finally, it discusses theoretical implications as well as what these results suggest in terms of public policies.
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The post harvest cooling and/or freezing processes for horticultural products have been carried out with the objective of removing the heat from these products, allowing them a bigger period of conservation. Therefore, the knowledge of the physical properties that involve heat transference in the fig fruit Roxo de Valinhos is useful for calculating projects and systems of food engineering in general, as well as, for using in equations of thermodynamic mathematical models. The values of conductivity and thermal diffusivity of the whole fig fruit-rami index were determined, and from these values it was determined the value of the specific heat. For these determination it was used the transient method of the Line Heat Source. The results shown that the fig fruit has a thermal conductivity of 0.52 W m-1°C, thermal diffusivity of 1.56 x 10-7 m² s-1, pulp density of 815.6 kg m-3 and specific heat of 4.07 kJ kg-1 °C.
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A trial was carried out to evaluate the chemical composition in the aerial part of lettuce, cv. 'Elisa', irrigated with wastewater treated with constructed wetland and source deposit water, grown on a Rhodic Hapludox Soil, using the irrigation systems sprinkle, subsurface drip and surface drip irrigation. The experiment was carried out from August 17th to October 3rd of 2001 and the chemical analyses of the lettuce were accomplished to 47 days after transplanting of the seedling. The aerial part of the lettuce was analyzed as for the levels of total nitrogen, nitrate, phosphorus, potassium, calcium, magnesium, sulfur, iron, manganese, copper, zinc, sodium, boron, cobalt and molybdenum. The sodium and the sulfur presented higher levels than the maximum suitable in the aerial part of the lettuce and the smallest level of magnesium, while other chemical elements analyzed were normal and appropriate considering the standard for well-nourished plants, not being influenced by the water type. The sodium was the chemical element that presented the highest levels in the aerial part of the lettuce in the treatments irrigated with wastewater, presenting significant difference in relationship to the treatments irrigated with source deposit water in the three irrigation systems. The use of the different irrigation systems by the application of wastewater treated with constructed wetland did not interfere in the levels of nutrients in the aerial part of the lettuce.
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Inulin is a fructooligosacharide found in diverse agricultural products, amongst them garlic, banana, Jerusalem artichoke and chicory root. Inulin generally is used in developed countries, as a substitute of sugar and/or fat due to its characteristics of fitting as functional and dietary food. Chicory root is usually used as source and raw material for commercial extration of inulin. The experiments consisted on drying sliced chicory roots based on a factorial experimental design in a convective dryer whose alows the air to pass perpendicularly through the tray. Effective diffusivity (dependent variable) has been determined for each experimental combination of independent variables (air temperature and velocity). The data curves have been fitted by the solution of the second Fick law and Page's model. Effective difusivity varied from 3.51 x 10-10 m² s-1 to 1.036 x 10-10 m² s-1. It is concluded that, for the range of studied values, air temperature is the only statistically significant variable. So, a first order mathematical model was obtained, representing effective diffusivity behavior as function of air temperature. The best drying condition was correspondent to the trial using the highest drying air temperature.
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Rice husk, employed as an energy source at milling industries in Brazil generates, after burning, a dark ash. This residue is not yet conveniently disposed, being currently dumped on large areas, causing environmental problems. This research intended to evaluate the applications of residual rice husk ashes (RHA) as a partial replacement of cement for mortar production. Rice husk ash was chemically characterized through X-ray fluorescence, determination of carbon content, X-ray diffraction, and laser granulometric analysis. Mortar specimens were submitted to two different exposure conditions: internal and external environments at a maximum period of five months. Physical-mechanical testing were compressive strength and ultrasonic pulse velocity (UPV). Although presenting good mechanical performance, the mortar based on ash (RHA) did not present pozolanicity but it can be employed in cement matrices as inert material (filler).