995 resultados para ARGENTINA - POLITICA ECONOMICA - 2002


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In questo lavoro di ricerca viene indagato il rapporto tra politiche pubbliche e gentrification attraverso la presa in esame della trasformazione fisica, sociale ed economica delle aree centrali di due importanti realtà urbane dell’Europa mediterranea: il Raval di Barcellona e il Centro Storico di Genova. Ciò che è avvenuto nelle due aree di studio è riconducile a quanto viene indicato in letteratura come policy-led gentrification o positive gentrification in quanto è a seguito dell’azione pubblica che si avvia il processo di ricambio sociale. Le autorità locali, con la trasformazione fisica e simbolica dello spazio, hanno perseguito l’inserimento di nuove funzioni e nuovi utenti al fine di superare le problematicità ivi presenti attraverso il conseguimento del social-balance. Pertanto, sia nel Raval che nel Centro Storico genovese, la gentrification è stata utilizzata come uno strumento per la rivitalizzazione sociale ed economica di due aree dall’importanza strategica per il successo dell’intera realtà urbana. La ricerca è suddivisa in tre parti. La prima è dedicata all’esposizione della letteratura sul tema al fine di dotare la ricerca di una solida base teorica. Seguono la seconda e terza parte nelle quali vengono affrontati i due casi di studio. Innanzitutto è verificata l’esistenza delle precondizioni necessarie all’avvio della gentrification a cui segue l’analisi e la descrizione della trasformazione dello spazio fisico. Il conseguente ricambio sociale viene indagato con la presa in esame dell’evoluzione delle caratteristiche della popolazione e attraverso l’interpretazione delle motivazioni alla base della strategia residenziale attuata dai gentrifier. L’analisi degli effetti del dispiegarsi del fenomeno mina la possibilità di etichettare come gentrification in senso strictu il processo di trasformazione che ha investito il Raval e il Centro Storico genovese. Dalla ricerca condotta si esclude, in entrambe le aree, la presenza di una gentrification che rispetti l’idealtipo individuato per le grandi città globali e si ritiene necessario ricorrere ad una disaggregazione concettuale. Ai fini dell’interpretazione di quanto avvenuto nel Raval e nel Centro Storico genovese sembra più utile ricorrere al concetto di marginal gentrification il quale prevede che in un’area degradata si verifichi un miglioramento delle condizioni strutturali ed estetiche degli edifici e un ricambio sociale ma senza che questo comporti un’elevazione al rango di quartiere esclusivo o elitario. La resilienza dimostrata dalle due aree ad un pieno processo di gentrification è imputabile tanto a specificità locali quanto riconducibile alla posizione occupata sulla gerarchia urbana internazionale dalla città di Barcellona e da quella di Genova

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El presente trabajo analiza las relaciones entre poder ejecutivo y legislativo en los sistemas presidenciales, concentrándose específicamente en los casos de los primeros gobiernos de Álvaro Uribe Vélez en Colombia [2002-2006] y de Carlos Saúl Menem en Argentina [1989-1995]. Lo hace desde de una perspectiva analítica denominada neomadisoniana. Ubicada bajo el paraguas del neoinstitucionalismo, ésta utiliza como punto de partida el pensamiento de los padres fundadores de la democracia americana, particularmente el de James Madison, concentrándose en el estudio de como los arreglos institucionales constriñen el comportamiento de los actores a través del establecimiento de incentivos mediante los que se distribuyen distintos recursos de poder, proporcionando, además, una estructura estable, aunque no necesariamente eficiente, para la interacción humana. De este modo, el enfoque posee un particular interés por el análisis de la organización de los gobiernos, ya sea en términos de jerarquía o de transacciones entre actores instituciones [poderes ejecutivo y legislativo] que, de acuerdo al caso, gozan de distintos niveles de simetría y, consecuentemente, de capacidad de impactar sobre el proceso de toma de decisiones. Dentro de este marco, se intentarán identificar en el análisis de los casos patrones de regularidad y diferencia en relación a las características asumidas en el proceso de separación de poderes y el efecto que ejercen sobre él los poderes constitucionales y partidarios de los presidentes.

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Entro l’approccio concettuale e metodologico transdisciplinare della Scienza della Sostenibilità, la presente tesi elabora un background teorico per concettualizzare una definizione di sostenibilità sulla cui base proporre un modello di sviluppo alternativo a quello dominante, declinato in termini di proposte concrete entro il caso-studio di regolazione europea in materia di risparmio energetico. La ricerca, attraverso un’analisi transdisciplinare, identifica una crisi strutturale del modello di sviluppo dominante basato sulla crescita economica quale (unico) indicatore di benessere e una crisi valoriale. L’attenzione si concentra quindi sull’individuazione di un paradigma idoneo a rispondere alle criticità emerse dall’analisi. A tal fine vengono esaminati i concetti di sviluppo sostenibile e di sostenibilità, arrivando a proporre un nuovo paradigma (la “sostenibilità ecosistemica”) che dia conto dell’impossibilità di una crescita infinita su un sistema caratterizzato da risorse limitate. Vengono poi presentate delle proposte per un modello di sviluppo sostenibile alternativo a quello dominante. Siffatta elaborazione teorica viene declinata in termini concreti mediante l’elaborazione di un caso-studio. A tal fine, viene innanzitutto analizzata la funzione della regolazione come strumento per garantire l’applicazione pratica del modello teorico. L’attenzione è concentrata sul caso-studio rappresentato dalla politica e regolazione dell’Unione Europea in materia di risparmio ed efficienza energetica. Dall’analisi emerge una progressiva commistione tra i due concetti di risparmio energetico ed efficienza energetica, per la quale vengono avanzate delle motivazioni e individuati dei rischi in termini di effetti rebound. Per rispondere alle incongruenze tra obiettivo proclamato dall’Unione Europea di riduzione dei consumi energetici e politica effettivamente perseguita, viene proposta una forma di “regolazione per la sostenibilità” in ambito abitativo residenziale che, promuovendo la condivisione dei servizi energetici, recuperi il significato proprio di risparmio energetico come riduzione del consumo mediante cambiamenti di comportamento, arricchendolo di una nuova connotazione come “bene relazionale” per la promozione del benessere relazionale ed individuale.

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The World Health Organization reports that nearly half a million people died of cancer in Latin America in 2001. As a growing public health problem, cancer is now either the first or second leading cause of death among adults in most Latin American nations. Despite these trends, information on the quality of care people with advanced cancer in Latin America receive has been limited. This study assessed the quality of advanced cancer care in diverse Latin American countries and institutions by surveying cancer care providers from: Argentina; Brazil; Cuba; Mexico; and Peru. This study also identified the most salient factors that influence the quality of this care at the national and institutional levels and compared these factors across countries. This study was based on the secondary analyses of data collected by the University of Texas M. D. Anderson's WHO/PAHO Collaborating Center in Supportive Cancer Care from March 2000 to November 2002. The sample for this survey was a convenience sample of physicians and nurses who treat cancer patients in these regions. Strategies for the dissemination of this survey included: mass mailings; distribution at professional meetings/conferences; collaboration with regional institutions, professional organizations and PAHO; and the posting of online surveys. The strongest predictor of providers' assessments of the quality of advanced cancer care was their ratings of access to care. This major finding reflects a shared equitable notion of quality care among providers from diverse countries and medical institutions that is highly interrelated with providing accessible care to those with advanced cancer. Higher ratings of the affordability of care, an increased reported availability of end-of-life services and opioid analgesics, practicing in either a private hospital or specialized cancer center, and practicing in Cuba were also associated with higher provider ratings of the quality of advanced cancer care. The findings of this study contribute towards the much needed body of knowledge that may guide the formulation of policies and interventions aimed at improving the care for people with advanced cancer in Latin America. ^

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La investigación se enmarca desde la visión del desarrollo sostenible que integra aspectos económicos, sociales, ambientales e institucionales ligados, de forma estrecha, con el hombre y los conceptos de solidaridad y equidad intergeneracional. Continuando con el trabajo que el equipo desarrolla desde hace más de una década sobre Patrimonio jesuítico y Turismo, se propone profundizar el estudio del área de las cuatro Misiones jesuíticas del río Uruguay (Concepción, Santos Mártires, San Javier y Santa María La Mayor) para la estructuración de itinerarios turísticos culturales asociados al concepto de territorio- museo abierto expresados a través de propuestas de conjuntos interpretativos, es decir un sistema de presentación que combina materiales impresos, dispositivos de información e interpretación in situ, y a la vez que presenta los distintos componentes patrimoniales ordenados temáticamente y una serie de actividades de dinamización del patrimonio que pueden ir desde la recuperación del bien patrimonial, talleres didácticos hasta programas de eventos y fiestas. Miró, Manel i Alaix. Stoa. Propostes culturales y turístiques. Documentos en la bodega. www.terraincognita.org/tterra_documentos3ct.htm (24/06/2002)) El foco durante este período estará en planificar la creación de itinerarios sostenibles, estableciendo un adecuado equilibrio entre la conservación y el uso del patrimonio, como así también iniciar un proceso de diseño de instrumentos de medición de la sostenibilidad que permita monitorear el desempeño de las dimensiones social, económica y ambiental en el turismo.

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La presente investigación forma parte de un ciclo integrado por siete investigaciones precedentes, cuyas referencias están incluidas en el apartado de antecedentes. Dichas investigaciones cuentan con los informes de avance y finales aprobados. Su objetivo principal es conocer y describir la complejidad de la región de frontera estudiada (Triple Frontera entre Argentina, Brasil y Paraguay) ), el núcleo duro de las relaciones directas, y las acciones propias, que desde la región, protagonizan organizaciones y movimientos sociales en relación a las cada vez mas intensas amenazas de intervención militar/”humanitaria”, por parte del poder hegemónico de Estados Unidos y la intensificación de los controles estatales nacionales que responden a las presiones internacionales. ¿Qué lugar ocupa en las estrategias de la hegemonía imperial esta región? y ¿cuales son las respuestas locales tanto en acciones como en representaciones?. El proyecto posee las siguientes sub-áreas con sus respectivos coordinadores a) Centro de estudios de la población paraguaya en Argentina (CEDAPPA); b) Centro de Estudios de Antropología y Derecho (mediante un convenio de cooperación e investigadores adscriptos) y c) Área de estudios de Historia Regional El presente proyecto es la novena etapa de una secuencia que incluye ocho proyectos precedentes del programa de incentivos. Todos, menos el último, fueron bianuales y el octavo, que finalizó en el 2012, trianual. La nómina completa de estos proyectos es la siguiente: Proyectos pertenecientes al Programa de Incentivos: "Integración Regional Fronteriza: sectores vulnerables frente al impacto global. Políticas y acciones alternativas" UNaM, Sec. de Investigación FHCS. 1994-96.Informes de avance y final aprobados. Código: H-16-001 “Hanuin I” (“Hacer nuestra la integración”) En este proyecto se adoptó este nombre general que luego se repitió en toda la secuencia y que proviene de un lema formulado en un encuentro de movimientos sociales de los cuatro países del MERCOSUR.. “Estrategias de una red de movimientos sociales argentinos, brasileños y paraguayos en el marco de la integración regional fronteriza. Factores de cohesión y de conflicto”. Sec. de Invs. y Posgrado, 1996/1998.Informes de avance y final aprobados. Código: H-16-033, “Hanuin II”. “Los movimientos sociales en la integración regional. Relaciones transfronterizas de solidaridad y lucha. La cuestión agraria integral. Secretaría de Investigación y Postgrado, FHYCS, UNaM.1999-2000 Código: H-16-034, “Hanuin III”. “Interacciones transfronterizas, procesos socioculturales emergentes en el contexto de la integración. Los movimientos sociales ante el impacto del Mercosur. (Arg., Br. y Par.) (2001-2002). Código: H-16- 035 “Hanuin IV”. 4 “Procesos transfronterizos complejos: El caso de la Triple Frontera. Movimientos y organizaciones sociales, grupos “bajo sospecha”, control y políticas públicas. (2003-2005). Código: H-16- 135., “Hanuin V”. “Hegemonías y resistencias en el sistema mundo. Estados y procesos transfronterizos. El caso de la Triple frontera. (2006-2007) Código: H-16-198. Incluye el proyecto de Voluntariado CEDAPA. Convenio entre la UNaM (FHYCS) y la Comisión de Verdad y Justicia del Paraguay “Hanuin VI”. “Antropología de los procesos transfronterizos: La Triple Frontera en el sistema mundo. Complejidad y resistencia regional” Incluye el proyecto de Voluntariado CEDAPA. Convenio entre la UNaM (FHYCS) y la Comisión de Verdad y Justicia del Paraguay. (2008-2009). 16-H-245. “Hanuin VII”. “ Antropología de las relaciones transnacionales en las regiones de frontera. Hegemonía y resistencia en el sistema mundo” Incluye el proyecto CEDAPPA, Historia Regional, convenio con el CEDEAD. (2010-2012) “Hanuin VIII”,cod. 16-H-312 La inclusión de esta iformación procura ofrecer a los posibles evaluadores datos sobre la secuencia que hoy finaliza su etapa 2010-2012, pero que se continuará en el proyecto Hanuin IX que ya fue presentado. Tambien se abre una nueva instancia con la formulación de un programa que convierte a los subproyectos en proyectos.. Dicho programa lleva por título: “Investigaciónes interdisciplinarias sobre las regiones de frontera. Estado, sistemas socioculturales y terrorios” (2013/15). Una de las conclusiones del proyecto que reseñamos, fue presisamente, la necesidad de ampliar las líneas de investigación con equipos de mayor autonomía que puedan, además, atender las exigencias de creciente incorporación de auxiliares, becarios, tesistas, investigadores adscriptos o invitados.

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Este proyecto focaliza su objeto de estudio en la relación política social – Trabajo Social. Más específicamente interesa la indagación de la producción discursiva sobre la cuestión social en distintos períodos históricos, la instalación de determinados sentidos y prácticas en torno de la misma y su vinculación con la configuración de la identidad y el quehacer profesional de los Trabajadores Sociales. Se parte del supuesto que los sentidos y prácticas en torno de la intervención sobre la cuestión social a lo largo de la historia argentina, contribuyeron a la construcción y consolidación de las características estructurales de la profesión. Tanto las características de las políticas sociales, como la configuración histórica del quehacer profesional en relación a ese campo, ayudan a entender sus actuales particularidades, a repensar sus posibilidades y límites en la construcción de ciudadanía, y a reflexionar sobre los sentidos y prácticas reproductoras de las condiciones que se pretenden atender, en el actual contexto de retracción de derechos. El tema de investigación es abordado a partir de cuatro grandes períodos, que a su vez suponen etapas en el desarrollo del proyecto. El primero coincidente con el surgimiento, desarrollo y posterior desaparición de la Sociedad de la Beneficencia, en el cual se gestaron las protoformas de la intervención social. El segundo asociado a la instalación del paradigma dominante de política social en el país y correspondiente con la profesionalización del Trabajo Social. El tercero vinculado al surgimiento del Desarrollismo, a partir cual la profesión modifica sus formas de intervención. Y el último correspondiente con la década del 90, en la que se instala un cambio paradigmático con relación a la política social en el país, reapareciendo con toda su fuerza la neofilantropía, a partir de la cual la profesión se ve interpelada a repensar su quehacer o a someterse a sus designios. Como unidad de estudio se abordará más específicamente el campo de actuación profesional en la provincia de Misiones. En el abordaje del objeto de estudio se prevé la utilización, principalmente, de métodos y técnicas cualitativas de investigación social. Además de los aportes teóricos de las ciencias sociales, especial interés para esta investigación, revisten los estudios del campo de la semiótica, la lingüística, la pragmática, las teorías del discurso, la teoría de las representaciones sociales, en el sentido que aportan herramientas teórico metodológicas para reflexionar en torno de la compleja relación entre lenguaje y sociedad, entre textualidades, discursos, representaciones, narrativas, y la constitución de sujetos, subjetividades, identidades, significaciones y valores compartidos, prácticas e imaginarios.

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El proyecto se orientó a la aplicación de las contribuciones de la antropología y la sociología económicas para la comprensión de problemas vinculados al desarrollo rural. El análisis se centró en las formas de incorporación de los pequeños productores al mercado y a las actividades económicas. Los resultados de la investigación muestran el carácter limitado del mercado para dar cuenta de las formas de coordinación económica y la necesaria pluralización del espacio, marcada por la coexistencia de lógicas domésticas, mercantiles, industriales y cívicas.

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Las redes de clubes de trueque configuran uno de los fenómenos más llamativos de la sociedad argentina de los últimos tiempos. Esta modalidad ha surgido en el marco de una profunda crisis socioeconómica nacional que se refleja en varios indicadores: el 50% de la población se encuentra por debajo de la línea de la pobreza; la desocupación ha superado el 21%; si a ello se suma la subocupación, resulta que el 41% de la población activa tiene problemas serios de empleo (5.660.000 personas). En este contexto, las redes de trueque han experimentado un crecimiento fulminante, para llegar cerca de los 5.000.000 de personas a mediados del año 2002. El presente trabajo entrega una investigación exploratoria sobre esta nueva modalidad socioeconómica.

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Fil: Cousinet, Graciela. Universidad Nacional de Cuyo. Facultad de Ciencias Políticas y Sociales

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El maíz (Zea mays L.) es uno de los principales cultivos de la Pampa Húmeda de Argentina. El objetivo de este trabajo fue evaluar los efectos del riego complementario sobre el rendimiento de grano y sus componentes. El mismo se llevó a cabo en el ciclo agrícola 2001-2002, en el campo experimental de la Universidad Nacional de Río Cuarto. Se usó un diseño completamente al azar con 5 tratamientos y 4 repeticiones. Para efectuar la programación de los diferentes riegos se dividió el ciclo del cultivo en tres etapas: precrítico, crítico y poscrítico. Para la determinación del momento de riego se realizó un balance hídrico. El rendimiento de grano no mostró diferencias significativas en los cuatro tratamientos con riego, sin embargo, hubo diferencia significativa (α = 0,05) entre los tratamientos regados y no regados. En promedio el rendimiento en grano en los tratamientos regados fue de 72 % mayor que en el tratamiento sin riego. Los componentes del rendimiento fueron afectados significativamente (α = 0,05) por la falta de riego. La cantidad de agua aplicada varió entre 360 y 300 mm y el agua total consumida en el ciclo del cultivo (según el balance hídrico) fue para los tratamientos con riego, de 575 mm y para el testigo de 308 mm. La eficiencia del uso de agua para grano fue de 2.75 kg.m-3, en promedio.

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Fil: Universidad Nacional de Cuyo. Facultad de Artes y Diseño. Dirección de Investigación y Desarrollo.. Universidad Nacional de Cuyo. Facultad de Artes y Diseño

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A partir de la información obtenida de la red georreferenciada de freatímetros se determinó el comportamiento de la profundidad freática en el Departamento Lavalle y en particular en el Distrito Costa de Araujo. Se agruparon las profundidades freáticas en intervalos 0,5 m desde la superficie hasta los 2,5 m. Se calcularon y analizaron las profundidades medias y mínimas de cada freatímetro para la serie 1983-2002 (19 años) y las medias correspondientes a marzo, junio, septiembre y diciembre. Utilizando el software Arc View se representaron gráfica y numéricamente las superficies de terreno para los diferentes intervalos. Con esta información se confeccionaron tablas de intervalos de profundidad freática y en base a ello se calificó el Riesgo Freático en Bajo, Medio y Alto, asumiendo un valor de profundidad mínima admisible de 1,5 m para prácticas de cultivos perennes. Se presenta la discusión referente a la salinidad de las aguas freáticas y su vinculación con la clorosis en vid. Resultados: el 32 y 41% de las superficies del Distrito Costa y Dpto. Lavalle, respectivamente, tienen el nivel freático medio entre 1,5 y 2,0 m de profundidad, resultando el Riesgo Freático Bajo para el Distrito Costa y Medio para el Dpto. Lavalle; septiembre es el mes más crítico con el 43 y 40% de las superficies del Distrito Costa y Dpto. Lavalle, respectivamente, con niveles freáticos medios entre 1,0 y 1,5 m de profundidad, resultando el Riesgo Freático para dicho mes Bajo para el Distrito Costa y Alto para el Dpto. Lavalle; la Subárea Costa posee las mejores condiciones de profundidad freática y edáfica para la agricultura del Departamento Lavalle; la red principal de colectores es insuficiente para producir el abatimiento general de los niveles freáticos del Departamento Lavalle.

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En alcauciles (Cynara scolymus L.) de la variedad Bleek cultivados en Coquimbito (Mendoza, Argentina) se observó marcada detención del crecimiento y atraso en la formación de las inflorescencias. Las plantas sanas tenían aprox. 1 m de altura mientras las enfermas no llegaban a 30 cm. Las hojas más externas manifestaban clorosis y leve marchitez con posterior necrosis. Se realizaron aislamientos en APG desarrollándose colonias de aspecto mucoso, sobreelevadas, de color castaño claro. También se sembró en medio Kelman base sin TZ desarrollando colonias de iguales características pero con bordes festoneados típicos del género Erwinia. Pruebas bioquímicas y de patogenicidad en invernáculo resultaron positivas. Se identificó a Erwinia carotovora (Jones) Bergey et al. subsp. carotovora Dye, como agente causal de esta podredumbre radical en alcaucil.

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Este trabajo actualiza un relevamiento de suelos del área regada por el río Mendoza (Argentina) cuyo muestreo edáfico -el de mayor intensidad en la zona- y sus análisis se efectuaron en 1974. Con un Sistema de Información Geográfica (SIG) se obtuvo un mapa digital operativo que fijó los límites -o unidades cartográficas- de los suelos, conociendo la precisión de las cartografías realizadas. La información básica sobre el recurso suelo servirá de base para posteriores investigaciones; por ej. su eventual degradación por el recurso hídrico utilizado. Método para establecer las unidades cartográficas del suelo: a) Recuperación digital de 2 475 datos puntuales tabulados. La tabla suministró el identificador de los mismos (id.) y la textura y salinidad de dos capas: 0-25 y 50-80 cm. b) Transferencia cartográfica de los atributos edáficos de la tabla para vincular la cartografía con la base asociada de datos. c) Definición de las unidades cartográficas y la extensión de cada atributo mediante el método de interpolación de los polígonos de Thiessen. d) Limitación de la extensión de la interpolación a una distancia máxima de 178 m, 10 ha. e) Diseño de mapas temáticos definitivos con tabulaciones cruzadas. Dichos mapas, a escala de semi-detalle, fueron previstos para planificaciones y recomendaciones de uso a nivel regional, no parcelario.