516 resultados para Benefices, Ecclesiastical.
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Based on the empirical comparative study between two churches from Pentecostal guidance - both located in Parnamirim/RN - and supported on a dialogic interaction between my interlocutors and theoretical references, I proposed me to reflect about how this protestant segment represents and articulates questions such as gender and power relationships, and the daily impact of that in their followers life. In other words, this dissertation aims to understand the reason of the asymmetry attributed to male and female, especially in what concerns the distribution of ecclesiastic works and the authority given to male, as well as the implication of this reality in the reconfiguration of morality and religious praxis in daily life of individuals and involved groups. From this perspective, this work was divided in three chapters, in which I investigate the tension/relationship between faith and secularism, for from this question on concessions and/or prohibitions related to the limits and involvement of the followers with the world and with the very Pentecostal ethos arise. I also analyze here aspects concerning to both ecclesiastic hierarchy and power, with the objective of elucidating how it occurs, what kind of criteria and implications they consider as well as about the nature of the religious labor division between men and women and, finally, I try to understand how the conversion/adhesion of members is reflected in the redefinitions of gender and its relationship between the ecclesiastical and domestic spaces. The diligence and energy spent in this work is in the hope that its fruits can corroborate in the expansion of anthropological knowledge which, in this particular case, involves the Brazilian Pentecostal phenomenon
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La acusación antijudía del crimen o asesinato ritual gozó de una enorme popularidad en la Edad Media. A mediados del siglo XII, surgió de forma “espontánea” en diferentes lugares de la Europa medieval y dio lugar a infinidad de variantes. Su versión definitiva fue la del asesinato, preferentemente por crucifixión, de un niño cristiano a manos de los judíos con el fin de incorporar su sangre al pan ázimo. Sin embargo, su origen más remoto debe buscarse en la Antigüedad. De hecho, su más incipiente desarrollo puede encontrarse ya a comienzos del siglo V en el historiador cristiano Sócrates (Hist. Eccl., VII, 16), quien cuenta que hacia el año 415, en Inmestar (Siria), con motivo de las celebraciones de la fiesta de Purim, los judíos, embriagados por el vino, amarraron a un niño cristiano a una cruz y lo asesinaron. El relato de este hecho monstruoso plantea algunas dudas acerca de lo acontecido. Seguramente la historia sea falsa y se sitúe en el contexto de una ley del Codex Theodosianus del año 408 (XVI, 8, 18) que prohibía insultar a la Cruz durante la celebración de dicha festividad judía.
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La obra histórica del erudito y enciclopedista de la edad de oro de la literatura árabe copta, de la cual el Dr. Samuel Moawad (Munster) está preparando una edición, representa en realidad una colección de tres tratados divididos artificialmente en 51 capítulos secuenciales. El núcleo cronológico es precedido por un largo tratado con 47 capítulos sobre cálculos astronómicos y eclesiásticos así como épocas históricas y calendarios de diferentes naciones. La parte histórica propia (ch. 48-50), de los cuales el llamado Chronicon orientale representa una deficiente revisión anónima, trata sucesivamente de historia universal, dinastías islámicas y patriarcas coptos. Un sumario histórico, así como dogmático, de los primeros siete/ocho concilios de la Iglesia cristiana (cap. 51) termina la compilación entera. El conocido historiador al-Makin Ibn al-.Amid hace un gran uso de la labor de su contemporáneo y, al parecer a través de él, los grandes historiadores musulmanes: Ibn Khaldun, Maqrizi o Qalqashandi hacen mención continua de Ibn al-Rahib. Más tarde en el siglo XVI, el K. al-Tawarikh fue traducido en etiópico y tuvo un gran impacto en la literatura histórica y computacional de los etíopes.
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ResumenEn este artículo se presenta la historia de los archivos y de las políticas archivísticas de la Iglesia católica a nivel internacional, en América Latina y en Costa Rica. En particular se estudia el surgimiento, la evolución y la situación actual del Archivo Histórico Arquidiocesano y su contribución a la investigación histórica en este país. Por último, se hace un balance de la situación actual y las perspectivas de los archivos eclesiásticos en Costa Rica.AbstractThis article presents the history of the archives and the archiving policies of the Roman Catholic Church at the international level, in Latin America and more specifically in Costa Rica. The article particularly analyzes the origins, evolution, and current situation of the Archdiocesan Archives of San José and its contribution toward the historical research in this country. Lastly, a balance is made of the present state of affairs and perspectives of the ecclesiastical archives of Costa Rica.
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La ricerca aveva come obiettivo principale quello di esaminare i sinodi svoltisi nell’Impero Romano d'Oriente, in Italia e in Africa nel periodo compreso tra il 325 e 787. L’obiettivo era quello di porre particolare attenzione a tutti quei temi legati all’organizzazione, alla logistica, ai luoghi di svolgimento e agli aspetti cerimoniali collegati ai momenti di manifestazione dell’autorità ecclesiastica e civile, poco noti nella storiografia moderna. Poco, infatti, si conosce delle forme di convocazione dei presuli, degli itinerari e delle modalità di viaggio che essi affrontavano per raggiungere la sede conciliare; è inoltre particolarmente difficile ricostruire i regolamenti che caratterizzavano le discussioni del consesso riunito, le modalità di voto e la formulazione delle deliberazioni; poco si conosce ad oggi anche delle varie categorie di persone che prendevano parte attiva ai dibattiti con funzioni e ruoli differenti e le varie tipologie di luoghi e aule impiegate per le riunioni e per l’ospitalità dei partecipanti, delle modalità di sfruttamento degli spazi da loro occupati e del cerimoniale che doveva essere rigorosamente seguito dai presenti. Sulla base di una prima campionatura introduttiva basata sui primi tre volumi dell'opera di Hefele-Leclercq coniugati con la raccolta di atti conciliari del Mansi, sono stati censiti più di 300 sinodi di varia natura. Partendo da questo dato preliminare sono stati selezionati 80 casi per i quali è stato possibile risalire all’edificio in cui i dibattiti sinodali si svolsero e intorno ai quali è stata svolta l’intera ricerca.
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Già ad uno sguardo esterno la normativa chiamata a disciplinare la condizione giuridica delle chiese cattoliche nel nostro Paese appare caratterizzata da un elevato grado di complessità: impressione che trova conferma sia con riferimento al diritto canonico, nella cui prospettiva le disposizioni appositamente dedicate ai 'loca sacra' dal Codex Iuris Canonici richiedono di essere affiancate dalle indicazioni provenienti – ai rispettivi, differenti livelli – tanto dalla Conferenza Episcopale Italiana quanto dai dicasteri della Curia romana; sia nell'ottica dell'ordinamento italiano, che agli 'edifici destinati all’esercizio pubblico del culto cattolico' riserva un'attenzione specifica, emergente nella legislazione unilaterale così come in quella pattizia. A fronte di una simile eterogeneità, sono d’altra parte note le problematiche che il tempo presente pone innanzi alle esigenze di una corretta amministrazione del patrimonio ecclesiastico – spesso pure dotato di un inestimabile valore storico-artistico –, le quali si riversano sulla preservazione stessa di tali immobili. Prendendo le mosse da questi presupposti, la trattazione si propone di effettuare una lettura sistematica delle diverse fasi in cui si articola il 'ciclo vitale' di un'ipotetica chiesa cattolica, così da ricostruire organicamente e criticamente quel quadro complessivo che permetta di formulare le soluzioni più appropriate per rispondere a questioni risalenti e sfide inedite. È quindi con questo intento che, una volta definito esattamente il concetto di chiesa-edificio, vengono ripercorsi i momenti in cui si sviluppa, anche giuridicamente, la sua esistenza: dalla pianificazione al finanziamento delle nuove costruzioni, con una speciale attenzione all'apporto che può essere offerto da parte della CEI; dagli utilizzi ammessi nel diritto canonico alle tutele garantite da parte statale; dalle misure di salvaguardia ai criteri per la loro adeguata gestione, comprendenti tanto i profili relativi alla conservazione quanto quelli riguardanti la valorizzazione; dalle implicazioni di un'eventuale riduzione a uso profano fino ai requisiti dettati per la nuova destinazione dell'immobile.