Reflexiones en torno a las TIC en la educación media y la formación de docentes

En este trabajo proponemos discutir algunos puntos clave que atraviesan la problemática de las TIC y su aplicación al ámbito de la educación. En él introducimos algunas experiencias en investigación y educación que, como docentes y formadores de profesores de historia, nos condujeron a explorar el uso de las nuevas tecnologías para pensar y mediar los procesos de aprendizaje. Para ello, nos servimos fundamentalmente de dos herramientas conceptuales, el marco pedagógico-didáctico y el marco psicológico cognitivista. Luego de analizar las principales competencias necesarias desde el punto de vista del alumno para trabajar con TIC, nos detenemos en su impacto cognitivo, sobre todo en lo que respecta a la comprensión de la lectura electrónica. Abordamos, además, una reflexión crítica sobre el papel actual de las TIC en la educación media y en la formación de docentes. Puesto que no se puede negar que las nuevas herramientas de comunicación han modificado la relación que los jóvenes tienen con el acceso a la información y el mundo del conocimiento, nos preguntamos si esta condición implica reformular los esquemas de enseñanza hasta hoy conocidos para incorporar estos nuevos saberes. En definitiva, planteamos cuestiones sobre las ventajas que nos aportan las TIC, su papel como fuentes de conflictos, qué representan hoy en materia de política educativa y cuáles son los desafíos que, como docentes, podemos asumir

Applied genre analysis: the case of introductions in spanish teacher trainees curricular design documents

A host of studies over the years have been published on introductions to research articles across a variety of fields. However, much less attention has been paid to professional or workplace introductions as well as student written introductions. This study aims to redress this imbalance by studying the writing samples of four primary English teacher trainees’ introductions to curricular design i.e. the document candidates must present to an examination board in Spain. This genre can be considered occluded in that exemplars are private and confidential and not readily available to the aspiring candidate. Three recurrent moves were identified, namely, explaining the importance of curricular design, providing background and defining concepts. Instances of self-glorification (Bhatia 1996) were revealed. The implications of the findings can have a positive effect on students’ future writing. RESUMEN. Se han publicado varios estudios en los últimos años sobre las introducciones de los artículos de investigación en varios campos. Sin embargo, se ha prestado mucha menor atención a las introducciones en los ámbitos profesionales o las introducciones en el lugar de trabajo, así como a las introducciones escritas por estudiantes. Este estudio tiene por objeto corregir este desequilibrio mediante el análisis de cuatro introducciones redactadas por candidatos para las oposiciones públicas de profesores de inglés de primaria. Este género se puede considerar oculto puesto que las muestras de dichas introducciones no están publicadas. El análisis de estas introducciones muestra que hay tres movimientos recurrentes: una explicación de la importancia del diseño curricular, definición del contexto educativo y, por último, definición de conceptos. Hay ejemplos en este estudio empírico de auto-promoción (Bhatia 1996). Las implicaciones de los resultados pueden tener un efecto positivo en la escritura de estos estudiantes en el futuro.

Design, development and evaluation of a portable recording system to capture dynamic presentations using the teacher's tablet PC

Computers and multimedia equipment have improved a lot in the last years. They have reduced their cost and size while at the same time increased their capabilities. These improvements allowed us to design and implement a portable recording system that also integrates the teacher´s tablet PC to capture what he/she writes on the slides and all that happens in it. This paper explains this system in detail and the validation of the recordings that we did after using it to record all the lectures the “Communications Software” course in our university. The results show that pupils used the recordings for different purposes and consider them useful for a variety of things, especially after missing a lecture.

Efficacia della formazione alla salute e sicurezza sul lavoro: fattori di successo e criticità

Background: sulla base delle evidenze emerse dalle rassegne sistematiche in materia (Johnstone, 1994; Cohen et al.,1998; Robson et al., 2012; Burke et al., 2006; Ricci et al., 2015) si è ipotizzato che la formazione alla salute e sicurezza sul lavoro sia maggiormente efficace quando non è presentata come obbligatoria e venga articolata su più livelli di apprendimento, attraverso metodologie adeguate per ogni livello, con docenti che abbiano caratteristiche corrispondenti allo specifico obiettivo di apprendimento e la cui durata sia parametrata all’obiettivo stesso. Obiettivo di questa ricerca è valutare se esista e quanto sia intensa la relazione causale tra la formazione alla sicurezza sul lavoro e i suoi effetti sul miglioramento delle conoscenze, degli atteggiamenti, dei comportamenti, degli esiti per la salute, del clima di sicurezza aziendale, del controllo comportamentale percepito dai lavoratori, delle condizioni operative e procedure interne, oltre l’eventuale effetto di moderazione determinato da caratteristiche socio-demografiche dei partecipanti e dal gradimento della formazione. Metodo: la variabile indipendente è costituita dell’intervento formativo erogato, articolato in tre condizioni: formazione obbligatoria, formazione non obbligatoria, gruppo di controllo: sono stati posti a confronto due interventi di pari durata (16 settimane, per 10h complessive), realizzati con identiche modalità (step1 audio-visivo; step2 affiancamento su lavoro da parte del preposto; step3 discussione di auto-casi), ma differenziati rispetto all’essere presentati uno come formazione obbligatoria, l’altro come non obbligatoria. I due gruppi sono anche stati confrontati con un gruppo di controllo per il quale la formazione è prevista successivamente. I partecipanti sono stati assegnati in modo casuale al gruppo con obbligo formativo, senza obbligo formativo, di controllo. Sono stati presi come indicatori (variabili dipendenti) per valutare l’effetto della formazione: I livello – conoscenze: riconoscimento o produzione di un maggior numero di risposte corrette. II livello – atteggiamenti e credenze: maggiore propensione a mettere in atto comportamenti auto ed etero protettivi. III livello – comportamenti: comportamenti osservati più adeguati per la tutela della salute propria e altrui. IV livello – salute: maggior grado di benessere bio-psico-sociale auto-riferito. Le misure di esito consistono nella variazione tra la rilevazione iniziale e ogni rilevazione successiva, sulla base delle diverse misure registrate per ognuno dei quattro livelli dell’intervento formativo. Lo stesso confronto del tempo è stato realizzato per le misure del clima di sicurezza aziendale, del controllo comportamentale percepito dai lavoratori, delle condizioni operative e procedure interne, oltre l’eventuale effetto di moderazione determinato da caratteristiche socio-demografiche dei partecipanti e dal gradimento della formazione, quest’ultimo misurato solo immediatamente al termine dell’intervento. Risultati: le condizioni di intervento non differiscono in termini di efficacia, la formazione determina infatti gli stessi risultati per i partecipanti del gruppo obbligo formativo e di quello non obbligo, con una significativa differenza post-intervento rispetto al gruppo di controllo. La formazione ha un effetto forte nel miglioramento delle conoscenze che solo parzialmente decade nel tempo, ma comunque mantenendo un livello maggiore rispetto ai valori iniziali. In relazione al miglioramento di atteggiamenti e comportamenti sicuri nel lavoro al Videoterminale, l’effetto della formazione è modesto: per gli atteggiamenti si registra solo un miglioramento verso l’applicazione delle procedure come utili realmente e non come mero adempimento, ma tale effetto decade entro quattro mesi riportando i partecipanti su valori iniziali; i comportamenti invece migliorano nel tempo, ma con deboli differenze tra partecipanti alla formazione e gruppo di controllo, tuttavia tale miglioramento non decade in seguito. Non si registrano invece effetti della formazione nella direzione attesa in termini di esiti per la salute, per il miglioramento del clima di sicurezza e come maggior controllo comportamentale percepito, non risultano nemmeno dati evidenti di moderazione degli effetti dovuti a caratteristiche socio-demografiche dei partecipanti. Inoltre emerge che il gradimento per la formazione è correlato con migliori atteggiamenti (strumento audio-visivo), il miglioramento del clima di sicurezza e un maggior controllo comportamentale percepito (studio di auto-casi), ovvero gli step che hanno visto l’intervento di formatori qualificati. Infine, la formazione ha determinato migliori condizioni operative e l’adeguamento delle procedure interne. Conclusioni: la presente ricerca ci consente di affermare che la formazione erogata è stata efficace, oltre che molto gradita dai partecipanti, in particolare quando il formatore è qualificato per questa attività (step1 e 3). L’apprendimento prodotto è tanto più stabile nel tempo quanto più i contenuti sono in stretta relazione con l’esperienza lavorativa quotidiana dei partecipanti, mentre negli altri casi il decremento degli effetti è alquanto rapido, di conseguenza ribadiamo la necessità di erogare la formazione con continuità nel tempo. E’ risultato comunque modesto l’effetto della formazione per migliorare gli atteggiamenti e i comportamenti nel lavoro al VDT, ma, al di là di alcuni limiti metodologici, sono obiettivi ambiziosi che richiedono più tempo di quanto abbiamo potuto disporre in questa occasione e il cui conseguimento risente molto delle prassi reali adottate nel contesto lavorativo dopo il termine della formazione. Le evidenze finora prodotte non hanno poi chiarito in modo definitivo se attraverso la formazione si possano determinare effetti significativi nel miglioramento di esiti per la salute, anche eventualmente attraverso interventi di supporto individuale. Inoltre l’assenza di differenze significative negli effetti tra i partecipanti assegnati alla condizione di obbligo e quelli di non obbligo, eccezion fatta in direzione opposta alle attese per la misura del danno da lavoro, suggeriscono che nell’erogare la formazione, occorre sottolineare in misura molto rilevante l’importanza dell’intervento che viene realizzato, anche qualora esistesse una prescrizione normativa cogente. Infine, la ricerca ci ha fornito anche indicazioni metodologiche e misure valide che invitano ad estendere questa formazione, e la sua valutazione di efficacia, a diversi comparti economici e svariate mansioni. Nel fare questo è possibile fare riferimento, e testare nuovamente, un modello che indica la corretta percezione del rischio (conoscenza) come fattore necessario, ma non sufficiente per ottenere, con la mediazione di atteggiamenti favorevoli allo specifico comportamento, azioni sicure, attraverso le quali si rinforza l’atteggiamento e migliorano le conoscenze. La formazione, per raggiungere i propri obiettivi, deve tuttavia agire anche sui meccanismi di conformismo sociale favorevoli alla safety, questi originano da conoscenze e azioni sicure e reciprocamente le rinforzano.

Perceptions Surrounding the Implementation of Colorado Senate Bill 10-191's New Teacher Evaluations

In 2013, many public education reform efforts in the United States of America center on testing and accountability. Recent data revealed that teachers have the single greatest in-school impact on student learning; however, the methods to assess teacher effectiveness are widely criticized for not holding teachers accountable and, consequently, are experiencing significant legislative attention. In 2010, Colorado passed Senate Bill 10-191: The Great Teachers and Leaders Act to improve student learning by revising teacher and principal evaluations, including linking them to student learning data, and eradicating tenure. Teachers, administrators, and policymakers hold critical roles in the implementation of this bill, yet little is known about how members of each group perceive their respective roles in the implementation. This explanatory sequential mixed methods study was designed to gather perception data from these three groups, through surveys and interviews. Data revealed that teachers and administrators do not have similar perceptions of many matters related to teacher evaluations, education reform, and the implementation of Senate Bill 10-191 (SB 191). The data also revealed that teachers and administrators expected they would agree on these matters. These collective findings led to multiple recommendations, such as the need for increased dialogue between teachers and administrators about their own perceptions of education reforms.

Don’t Let Me Down: An Autoethnography of an Urban Teacher

Students in urban schools who are negatively impacted need stability and continuity the most. However, at least half of new teachers leave their profession within five years. In order for this situation to change, support is needed for new teachers and encouragement is needed for experienced teachers. The purpose of the study is to offer a first-hand description of factors that affect the profession of teaching and especially teachers who may be wondering how to stay in teaching for more than five years. Veteran teachers gain the opportunity to reflect, validate, and (probably) celebrate their own journey through this profession. This autoethnography uses my experience of a 29-year veteran teacher, who started with an alternative teaching license, to mirror what researchers have identified as key factors for sustainability and how they affected my continued commitment to teaching in urban schools. The following questions framed the study: 1. Why did I choose teaching as a career? 2. What supportive factors contributed to my decision to continue teaching in an urban school rather than leave the profession? 3. What internal and external struggles have I encountered in teaching and what strategies did I use to overcome them? 4. What beliefs and experiences led to my steadfast commitment to teaching in an urban setting? 5. How do I define success as an urban teacher? 6. What are the implications of my story for urban education? This autoethnography involves data collection and in-depth analysis of documents and artifacts that were generated during my teaching career as an urban educator. These documents and artifacts come from both internal and external sources. The study’s implications reach beyond teachers and include two sub-groups: teacher education programs and school administrators. The implication for teachers is the importance of a two-fold support system in order to thrive: first teachers need spiritual support and second they need to surround themselves with likeminded teachers. The implications for teacher education programs include making pre-service teachers aware of the realities of urban settings and provide them with resources, which could help overcome the attrition rate. Additionally, pre-service teachers need to know how to form credible relationships with their students. This study also reveals the important role that school principals play in the success of their teachers. First, principals are responsible for creating a positive school climate that promotes a professional learning community. Second, they need to establish relational trust in their building. Third, they need to nourish their staff both physically and emotionally. Finally, the implications of autoethnography for teachers and researchers are also discussed.

Development and psychometric testing of the clinical learning environment, supervision and nurse teacher evaluation scale (CLES+T): The Spanish version

Background: The Clinical Learning Environment, Supervision and Nurse Teacher scale is a reliable and valid instrument to evaluate the quality of the clinical learning process in international nursing education contexts. Objectives: This paper reports the development and psychometric testing of the Spanish version of the Clinical Learning Environment, Supervision and Nurse Teacher scale. Design: Cross-sectional validation study of the scale. Setting: 10 public and private hospitals in the Alicante area, and the Faculty of Health Sciences (University of Alicante, Spain). Participants: 370 student nurses on clinical placement (January 2011–March 2012). Methods: The Clinical Learning Environment, Supervision and Nurse Teacher scale was translated using the modified direct translation method. Statistical analyses were performed using PASW Statistics 18 and AMOS 18.0.0 software. A multivariate analysis was conducted in order to assess construct validity. Cronbach’s alpha coefficient was used to evaluate instrument reliability. Results: An exploratory factorial analysis identified the five dimensions from the original version, and explained 66.4% of the variance. Confirmatory factor analysis supported the factor structure of the Spanish version of the instrument. Cronbach’s alpha coefficient for the scale was .95, ranging from .80 to .97 for the subscales. Conclusion: This version of the Clinical Learning Environment, Supervision and Nurse Teacher scale instrument showed acceptable psychometric properties for use as an assessment scale in Spanish-speaking countries.

Evaluation of the Implementation of CLIL (Content and Language Integrated Learning) Methodology in the Didactics of the English Language in Preschool Education Course Taught in the Preschool Education Teacher Undergraduate Program at the University of Alicante

Although it is known that the Spanish current Educative System promotes using the Communicate Approach to teach foreign languages in schools, other recently designed approaches are also used to help students improve their skills when communicating in a foreign language. One of these approaches is Content and Language Integrated Learning, also known as CLIL, which is used to teach content courses using the English language as the language of instruction. This approach improves the students’ skills in English as the same time as they learn content from other areas. The goal of this thesis is to present a research project carried out at the University of Alicante during the academic year 2011-2012. With this research we obtained results that provide quantitative and qualitative data which explains how the use of the CLIL methodology affects the English level of students in the “Didactics of the English Language in Preschool Education” course in Preschool Education Teacher Undergraduate Program as students acquire the contents of the course.

Identifying student and teacher difficulties in interpreting atomic spectra using a quantum model of emission and absorption of radiation

Our study sets out to identify the difficulties that high school students, teachers, and university students encounter when trying to explain atomic spectra. To do so, we identify the key concepts that any quantum model for the emission and absorption of electromagnetic radiation must include to account for the gas spectra and we then design two questionnaires, one for teachers and the other for students. By analyzing the responses, we conclude that (i) teachers lack a quantum model for the emission and absorption of electromagnetic radiation capable of explaining the spectra, (ii) teachers and students share the same difficulties, and (iii) these difficulties concern the model of the atom, the model of radiation, and the model of the interaction between them.

An Hebrew grammar, collected chiefly from those of Mr. Israel Lyons, teacher of Hebrew in the University of Cambridge; and the Rev. Richard Grey, D.D. rector of Hinton, in Northamptonshire: To which is subjoined a praxis, taken from the sacred classics, and containing a specimen of the whole Hebrew language: with a sketch of the Hebrew poetry

as retrieved by Bishop Hare ...