500 resultados para attributions parentales
Resumo:
En estudios anteriores propusimos un nuevo método para el estudio del género Quercus (Musarella et al., 2013), baseado en la dimensión fractal (DF). En este trabajo analizamos la DF del género Quercus en el sur de Italia, para ello utilizamos hojas de árboles pertenecientes a Q. robur subsp. brutia, Q. cerris, Q. congesta, Q. crenata, Q. ilex, Q. suber, Q. virginiana. De cada árbol se toman hojas de cada uno de los puntos cardinales para complejiada de la estructura morfológica de las hojas. Este análisis extrae información sobre los caracteres fenotípicos de las hojas utilizadas, tales como el número y morfologia de los nervios, ángulos nervios secundarios con principal, contorno de hojas, aspecto reticulado de la hoja etc. En nuestro análisis, no se han detectado diferencias significativas entre la DF en cada una de la orientaciones y la DF global para cada una de las especies. En este trabajo corroboramos estudios anteriores realizados por los autores, en los que se proponía una DF < 1,6 para Quercus esclerófilos y DF entre dos especies sea cero o su cociente sea uno, el grado de parentesco entre las dos especies es del 100%; DFA - DFB = 0; DFA/DFB = 1, la especie Ay B son iguales; por ello cuanto menor es la diferencia o bien cuanto más se acerque el cociente a 1, mayor es la semejanza entre las especies. Si este cociente tiene un valor alejado de 1 como ocurre entre vfvi/vfsu>2, las especies Q. virginiana y Q. suber están muy distantes entre sí. Además, la realización del Test de Rango Múltiple, que es un procedimiento de comparación para determinar cuáles medias son significativamente diferentes unas de otras, confirma los resultados obtenidos de la forma anteriormente expuesta. Conto et al. (2007) ponen de manifiesto el origen hibridógeno de Q. crenata, y según el análisis molecular existe una mayor similitud genética entre Q. crenata y Q. cerris, que entre Q. crenata y Q. suber. Los DF de Q. crenata 1,868; Q. cerris 1,677 y Q. suber 0,932; siendo DFQsu 0,745 y DFQsu = 1,8, lo que significa que existe gran diferencia fenotípica (genética) entre los parentales, se presenta una mayor semejanza entre Q. crenata y Q. cerris que entre Q. crenata y Q. suber, ya que la diferencia DFQcr-DFQce = 0,191 y DFQcr/DFQce = 1,1, por lo que tienen un fuerte grado de semejanza, mientras que DFQcr-DFQsu = 0,936 y DFQcr/DFQsu > 2, lo que pone de manifiesto las fuertes diferencias fenotípicas entre el híbrido y el parental.
Resumo:
ResumenEl discurso oficial de los pequeños y medianos productores de café muestra a) una relación inversa entre el grado de diferenciación social y el número y calidad de códigos sociales que se incorporan en la producción discursiva; b) que cuanto más diferenciado es socialmente el contexto social más se reducen las posibilidades de estructurar su discurso por medio de atribuciones polares; c) cuantos más códigos intervengan en la producción discursiva para aprehender una situación social determinada más diferenciada se torna esa realidad en la cognición social que de ella se tiene y, por consiguiente, más vulnerable se torna el grupo social que produce ese discurso de perder el control de su producción.AbstractThe explicit ideological statements of small and medium coffee producers show a) an inverse relationship between the degree of social differentiation and the number and quality of social codes included in these ideological expressions; b) that the greater social differentiation, there is less possibility of structuring ideological statements through polarities of attributions; c) that the more codes are involved in the production of such ideological statements for a given social situation, that reality will be less differentiated in social cognizance, and the social group producing such statements will be more vulnerable lo loss of control over its production.
Resumo:
La tesi tratta la storia veterotestamentaria di Iefte (Jdg 10,6-12,7). Il lavoro è diviso in due parti: la prima concerne la formazione del testo biblico e propone una nuova analisi critico-testuale del passo attraverso il confronto tra TM, LXX, Vg e altre fonti. Questo raffronto esamina i rapporti tra il TM e il modello ebraico dei LXX e le differenze tra le diverse recensioni dei LXX; inoltre, lo studio del lessico e dei temi in esso presenti porta alla formulazione di una nuova ipotesi sul tempo della composizione e sulla contestualizzazione storica e letteraria dell'episodio all'interno del corpus biblico. La seconda parte si concentra sulla storia delle interpretazioni del passo nel mondo latino e greco dal I secolo d.C. all'inizio del V secolo, e ha portato alla costituzione di un dossier di brani, esaminati nel loro contesto, che commentano o citano l'episodio. L'attenzione al contesto ha permesso di risolvere alcuni problemi che finora hanno impedito la ricostruzione del percorso esegetico del brano (attribuzione di alcuni frammenti catenari, datazione del De virginitate di Ambrogio, ecc.) Questo nuovo approccio di ricerca combina un'analisi completa dell'episodio biblico con uno studio approfondito della sua esegesi. Rivela così, da un lato, le scelte effettuate durante la composizione di un testo scritturistico problematico, e, dall'altro, i diversi meccanismi utilizzati dagli esegeti per spiegare il significato di una storia in cui la bontà di Dio, che ha tollerato il sacrificio umano, è messa in discussione.
Resumo:
La ricerca ha ad oggetto lo studio dell’evoluzione del ruolo del Presidente del Consiglio dei ministri all’interno delle dinamiche di funzionamento della forma di governo italiana. Difatti, la ricostruzione sistematica di tale figura sembra essere rimasta sempre in secondo piano rispetto alle complesse analisi riguardanti la forma di governo parlamentare. Dal totale silenzio dello Statuto albertino sul punto, agli svariati tentativi non sempre riusciti nel periodo statutario di disciplinare le competenze presidenziali con atti normativi, alle “fumose” parole dell’articolo 95 della Costituzione, che hanno lasciato coesistere interpretazioni divergenti sulla collocazione del Presidente del Consiglio all’interno della compagine governativa, sino alla tardiva attuazione del disposto costituzionale con la legge n. 400/88, con grande difficoltà tale figura è riuscita ad avere un riconoscimento espresso e stabile delle proprie attribuzioni costituzionali. Il lavoro di ricerca, pertanto, si propone di ricostruire il “ruolo” costituzionale di tale figura soprattutto alla luce delle recenti evoluzioni che hanno caratterizzato la forma di governo nazionale. Ponendo al centro l’analisi di tali fenomeni, il lavoro si sviluppa seguendo tre direttrici evidenziate dalla tre parti in cui esso si divide: un’analisi storico-evolutiva; un’analisi orizzontale e “di sistema” dell’impianto organizzativo dell’esecutivo e del suo vertice e un’analisi concreta di due “casi di studio”. La finalità della ricerca è quella di proporre una lettura del ruolo costituzionale del Presidente del Consiglio in una chiave più estesa: non limitato esclusivamente al coordinamento e alla direzione dell’attività endogovernativa, declinata principalmente nel campo normativo, ma che ricomprende anche il coordinamento delle politiche pubbliche di governo e funzionale allo svolgimento di un coordinamento “inter-istituzionale” e “di sistema”, che coinvolge le diverse strutture governative, il Parlamento e i diversi livelli di governo, anche sovranazionale.
Resumo:
Artificial Intelligence (AI) and Machine Learning (ML) are novel data analysis techniques providing very accurate prediction results. They are widely adopted in a variety of industries to improve efficiency and decision-making, but they are also being used to develop intelligent systems. Their success grounds upon complex mathematical models, whose decisions and rationale are usually difficult to comprehend for human users to the point of being dubbed as black-boxes. This is particularly relevant in sensitive and highly regulated domains. To mitigate and possibly solve this issue, the Explainable AI (XAI) field became prominent in recent years. XAI consists of models and techniques to enable understanding of the intricated patterns discovered by black-box models. In this thesis, we consider model-agnostic XAI techniques, which can be applied to Tabular data, with a particular focus on the Credit Scoring domain. Special attention is dedicated to the LIME framework, for which we propose several modifications to the vanilla algorithm, in particular: a pair of complementary Stability Indices that accurately measure LIME stability, and the OptiLIME policy which helps the practitioner finding the proper balance among explanations' stability and reliability. We subsequently put forward GLEAMS a model-agnostic surrogate interpretable model which requires to be trained only once, while providing both Local and Global explanations of the black-box model. GLEAMS produces feature attributions and what-if scenarios, from both dataset and model perspective. Eventually, we argue that synthetic data are an emerging trend in AI, being more and more used to train complex models instead of original data. To be able to explain the outcomes of such models, we must guarantee that synthetic data are reliable enough to be able to translate their explanations to real-world individuals. To this end we propose DAISYnt, a suite of tests to measure synthetic tabular data quality and privacy.