952 resultados para TSDEAI Semantic-Web Twitter Semantic-Search WordNet LSA


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La presente tesi illustra e discute due attività legate all'ambito dei siti web, ovvero la localizzazione e l'ottimizzazione per i motori di ricerca (o SEO, dall'inglese "Search Engine Optimization"). Quest'ultima è un'attività mirata a permettere che i siti stessi ottengano un posizionamento migliore nella pagina dei risultati dei motori di ricerca e siano dunque più visibili agli utenti. Poiché la SEO prevede vari interventi sui siti web, alcuni dei quali implicano la manipolazione di codice HTML, essa viene spesso considerata come un'attività strettamente informatica. L'obiettivo della presente tesi, dunque, è quello di illustrare come i traduttori possano sfruttare le proprie competenze linguistiche per dedicarsi non soltanto alla localizzazione di siti web, ma anche alla loro ottimizzazione per i motori di ricerca. Per dimostrare l'applicabilità di tali tecniche è stato utilizzato come esempio pratico il sito web de "Il Palio di San Donato", un sito gestito dal Comune di Cividale del Friuli e finalizzato alla descrizione dell'omonima rievocazione storica cittadina. La tesi si compone di quattro capitoli. Nel primo capitolo vengono introdotti i principi teorici alla base della localizzazione di siti web, della SEO, della scrittura per il web e della traduzione per il settore turistico. Nel secondo capitolo, invece, viene descritto il sito del Palio di San Donato, esaminandone in particolare la struttura e i contenuti. Il terzo capitolo è dedicato alla descrizione del progetto di localizzazione a cui è stato sottoposto il sito in esame. Infine, il quarto capitolo contiene un breve commento relativo alle problematiche linguistiche, culturali e tecnologiche riscontrate durante il processo traduttivo e un elenco di strategie di SEO applicate a cinque pagine del sito web in esame, selezionate sulla base della possibilità di illustrare il maggior numero possibile di interventi di SEO attuabili dai traduttori.

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Ce mémoire a comme objectif de montrer le processus de localisation en langue italienne d’un site Internet français, celui du Parc de loisir du Lac de Maine. En particulier, le but du mémoire est de démontrer que, lorsqu’on parle de localisation pour le Web, on doit tenir compte de deux facteurs essentiels, qui contribuent de manière exceptionnelle au succès du site sur le Réseau Internet. D’un côté, l’utilisabilité du site Web, dite également ergonomie du Web, qui a pour objectif de rendre les sites Web plus aisés d'utilisation pour l'utilisateur final, de manière que son rapprochement au site soit intuitif et simple. De l’autre côté, l’optimisation pour les moteurs de recherche, couramment appelée « SEO », acronyme de son appellation anglais, qui cherche à découvrir les meilleures techniques visant à optimiser la visibilité d'un site web dans les pages de résultats de recherche. En améliorant le positionnement d'une page web dans les pages de résultats de recherche des moteurs, le site a beaucoup plus de possibilités d’augmenter son trafic et, donc, son succès. Le premier chapitre de ce mémoire introduit la localisation, avec une approche théorique qui en illustre les caractéristiques principales ; il contient aussi des références à la naissance et l’origine de la localisation. On introduit aussi le domaine du site qu’on va localiser, c’est-à-dire le domaine du tourisme, en soulignant l’importance de la langue spéciale du tourisme. Le deuxième chapitre est dédié à l’optimisation pour les moteurs de recherche et à l’ergonomie Web. Enfin, le dernier chapitre est consacré au travail de localisation sur le site du Parc : on analyse le site, ses problèmes d’optimisation et d’ergonomie, et on montre toutes les phases du processus de localisation, y compris l’intégration de plusieurs techniques visant à améliorer la facilité d’emploi par les utilisateurs finaux, ainsi que le positionnement du site dans les pages de résultats des moteurs de recherche.

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Lo scopo del progetto Bird-A è di mettere a disposizione uno strumento basato su ontologie per progettare un'interfaccia web collaborativa di creazione, visualizzazione, modifica e cancellazione di dati RDF e di fornirne una prima implementazione funzionante. La visione che sta muovendo la comunità del web semantico negli ultimi anni è quella di creare un Web basato su dati strutturati tra loro collegati, più che su documenti. Questo modello di architettura prende il nome di Linked Data ed è basata sulla possibilità di considerare cose, concetti, persone come risorse identificabili tramite URI e di poter fornire informazioni e descrivere collegamenti tra queste risorse attraverso l'uso di formati standard come RDF. Ciò che ha però frenato la diffusione di questi dati strutturati ed interconnessi sono stati gli alti requisiti di competenze tecniche necessarie sia alla loro creazione che alla loro fruizione. Il progetto Bird-A si prefigge di semplificare la creazione e la fruizione di dati RDF, favorendone la condivisione e la diffusione anche fra persone non dotate di conoscenze tecniche specifiche.

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La tesi tratta i concetti fondamentali legati alla "Search Engine Optimization", ovvero all’ottimizzazione dei siti web per i motori di ricerca. La SEO è un’attività multidisciplinare che coinvolge aspetti tecnici dello sviluppo web e princìpi di web marketing, allo scopo di migliorare la visibilità di un sito nelle pagine di risposta di un motore di ricerca. All’interno dell’elaborato viene analizzato dapprima il funzionamento dei motori di ricerca, con particolare riferimento al mondo Google; in seguito vengono esaminate le diverse tecniche di ottimizzazione “on-page” di un sito (codice, architettura, contenuti) e le strategie “off-page” volte a migliorare reputazione, popolarità e autorevolezza del sito stesso.

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The Default Mode Network (DMN) is a higher order functional neural network that displays activation during passive rest and deactivation during many types of cognitive tasks. Accordingly, the DMN is viewed to represent the neural correlate of internally-generated self-referential cognition. This hypothesis implies that the DMN requires the involvement of cognitive processes, like declarative memory. The present study thus examines the spatial and functional convergence of the DMN and the semantic memory system. Using an active block-design functional Magnetic Resonance Imaging (fMRI) paradigm and Independent Component Analysis (ICA), we trace the DMN and fMRI signal changes evoked by semantic, phonological and perceptual decision tasks upon visually-presented words. Our findings show less deactivation during semantic compared to the two non-semantic tasks for the entire DMN unit and within left-hemispheric DMN regions, i.e., the dorsal medial prefrontal cortex, the anterior cingulate cortex, the retrosplenial cortex, the angular gyrus, the middle temporal gyrus and the anterior temporal region, as well as the right cerebellum. These results demonstrate that well-known semantic regions are spatially and functionally involved in the DMN. The present study further supports the hypothesis of the DMN as an internal mentation system that involves declarative memory functions.

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We explored the functional organization of semantic memory for music by comparing priming across familiar songs both within modalities (Experiment 1, tune to tune; Experiment 3, category label to lyrics) and across modalities (Experiment 2, category label to tune; Experiment 4, tune to lyrics). Participants judged whether or not the target tune or lyrics were real (akin to lexical decision tasks). We found significant priming, analogous to linguistic associative-priming effects, in reaction times for related primes as compared to unrelated primes, but primarily for within-modality comparisons. Reaction times to tunes (e.g., "Silent Night") were faster following related tunes ("Deck the Hall") than following unrelated tunes ("God Bless America"). However, a category label (e.g., Christmas) did not prime tunes from within that category. Lyrics were primed by a related category label, but not by a related tune. These results support the conceptual organization of music in semantic memory, but with potentially weaker associations across modalities.

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The process of learning the categories of new tunes in older and younger adults was examined for this study. Tunes were presented either one or three times along with a category name to see if multiple repetitions aid in category memory. Additionally, toexamine if an association may help some listeners, especially older ones, to better remember category information, some tunes were presented with a short associative fact; this fact was either neutral or emotional. Participants were tested on song recognition,fact recognition, and category memory. For all tasks, there was a benefit of three presentations. There were no age differences in fact recognition. For both song recognition and categorization, the memory burden of a neutral association was lessened when the association was emotional.

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Previous studies have shown both declining and stable semantic-memory abilities during healthy aging. There is consistent evidence that semantic processes involving controlled mechanisms weaken with age. In contrast, results of aging studies on automatic semantic retrieval are often inconsistent, probably due to methodological limitations and differences. The present study therefore examines age-related alterations in automatic semantic retrieval and memory structure with a novel combination of critical methodological factors, i.e., the selection of subjects, a well-designed paradigm, and electrophysiological methods that result in unambiguous signal markers. Healthy young and elderly participants performed lexical decisions on visually presented word/non-word pairs with a stimulus onset asynchrony (SOA) of 150 ms. Behavioral and electrophysiological data were measured, and the N400-LPC complex, an event-related potential component sensitive to lexical-semantic retrieval, was analyzed by power and topographic distribution of electrical brain activity. Both age groups exhibited semantic priming (SP) and concreteness effects in behavioral reaction time and the electrophysiological N400-LPC complex. Importantly, elderly subjects did not differ significantly from the young in their lexical decision and SP performances as well as in the N400-LPC SP effect. The only difference was an age-related delay measured in the N400-LPC microstate. This could be attributed to existing age effects in controlled functions, as further supported by the replicated age difference in word fluency. The present results add new behavioral and neurophysiological evidence to earlier findings, by showing that automatic semantic retrieval remains stable in global signal strength and topographic distribution during healthy aging.

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Structural and functional findings in schizophrenic patients with formal thought disorder (FTD) show abnormalities within left-side semantic areas. The present study investigate the network function of the involved brain regions as a function of FTD severity.